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Autore: isa chan    28/12/2015    1 recensioni
Giulia ed Elena hanno la stessa età e frequentano la stessa scuola.
Giulia è una ragazza libertina, coraggiosa e trasgressiva. Adora giocare con la play station, ascoltare musica e leggere fumetti.
Elena una ragazza sognatrice, gentile e altruista. Adora andare a scuola, leggere libri e fare nuove amicizie.
Tra banchi di scuola, compiti a casa, feste e ragazzi, due ragazze così diverse scopriranno il vero significato dell'amore.
NOTA: capitolo 13 revisionato e rating cambiato in arancione.
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash
Note: Lemon | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Scolastico
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CAPITOLO 9 - LA CENA
Era un nuovo pomeriggio di studi e come al solito le due ragazze si erano incontrate per fare matematica.
-Allora Elena, questa sera hai da fare?- chiese la madre di Giulia mettendosi la giacca pronta per andare al lavoro.
-Non dovrei, perché?-
-Perché avrei intenzione di invitarti a cena-
Elena si ammutolì non sapendo cosa dire.
-Veramente non vorrei disturbare…-
-Ma quale disturbo, a noi fa solo che piacere! E’ pur sempre un modo per ringraziarti dell’aiuto che stai dando a mia figlia. Anzi, già che ci siamo, penso proprio di invitare anche Davide e Cristina. Lo avevo detto anche a te Giulia o te ne sei forse dimenticata?-
-Cavolo! E’ vero, la cena!- rispose la figlia portandosi una mano sulla fronte -Però mamma se dobbiamo farla evita di dare loro noia. In fondo è una cenetta intima-
-E invece ho voglia di invitarli. Più siamo e più ci si diverte! Bè io vado, a stasera!- disse la donna afferrando la borsa ed uscendo di casa.
Le due erano rimaste da sole e ne approfittarono per sedersi sul divano e baciarsi.
-Toglimi una curiosità- disse Elena -ma chi sarebbero Davide e Cristina?-
-Lui è mio fratello maggiore e lei è la sua fidanzata-
Elena rimase di stucco.
-Che cosa? Hai un fratello? E non mi dici niente?-
-Non pensavo fosse così importante-
-Ma lo è! Cavolo, ho il diritto di saperlo, specie se è un ragazzo carino-
-Hey! Guarda che sono gelosa!-
Le due ridendo continuarono a baciarsi e a coccolarsi, tanto che lo studio durò meno del previsto e venne l’ora di cena senza aver concluso nulla.
-Ragazze! Avete finito di studiare?- disse la madre di Giulia rientrando in casa seguita da suo marito. Le due si guardarono e ridendo di sottecchi risposero con un si.
Poco dopo suonò il campanello di casa e Giulia andò ad aprire.
-Buonasera!- disse Giulia accogliendo i due in casa sua.
-Ciao Giù!- rispose Cristina dandole dei baci sulle guance.
-Buonasera dolce sorellina!- disse Davide entrando in casa.
-Buonasera anche a te, fratellino!- la sorella gli diede dei pugni sulla spalla.
-Sempre a fare la parte del maschio tu eh?- disse Davide massaggiandosi la spalla
-Sono una femmina, scemo!- rispose lei continuandolo a picchiare amichevolmente.
Cristina era piuttosto magra, coi capelli lunghi e bruni legati in una coda e gli occhi color nocciola, mentre Davide aveva i capelli castani lunghi fino al collo e gli occhi azzurri come sua sorella. Elena era rimasta in un angolo ad osservare quel battibecco e non osava spiccicare parola, tanto che i due se ne accorsero. Elena arrossì di colpo e si avvicinò alla giovane coppia di fidanzati.
-Buonasera! Io sono Elena, piacere!- timidamente allungò la mano verso il ragazzo.
-Ma buonasera a lei dolce fanciulla!- rispose baciandole la mano.
-Però! Che amica carina che hai! Chissà dove la tenevi nascosta finora- sussurrò Davide rivolto alla sorella.
Elena era diventata un tutt’uno col colore dei suoi capelli e Giulia gli diede una gomitata.
-Ti ricordo che sei fidanzato vecchio mio e lo è anche lei, quindi se ci provi a fare il galletto ti picchio!-
Dopo aver fatto le dovute presentazioni, Giulia andò in cucina per aiutare i suoi genitori con le pietanze e tutti gli altri si accomodarono al tavolo. Elena teneva il volto basso continuando a torturare il tovagliolo per non rischiare di arrossire di fronte al bel sorriso di Cristina e allo sguardo seduttivo del compagno.
-Allora Elena, tu e Giulia andate a scuola insieme?- Chiese la ragazza.
-Ehm si, ma in classi differenti. Io e lei ci siamo conosciute per caso…-
-Veramente ci hanno messe in coppia solo per fare quello stupido progetto del recupero pomeridiano che fanno solo nella nostra scuola per fare in modo che tutti gli alunni possano conoscersi anche se fanno corsi differenti. Una palla assurda!- disse Giulia entrando in sala da pranzo con le bottiglie d’acqua frizzante tra le mani.
-Già, però è stato un buon motivo per conoscerci-
La mora posò le bottiglie e diede un buffetto sulla guancia della rossa che sorrise di rimando.
-Comunque mi sembrate piuttosto affiatate, tanto da sembrare più che due amiche-
Elena arrossì per poi sbiancare completamente. “Oh cavolo! E ora ci scoprono!” pensò sbiancando ancora di più decidendo di nascondersi sotto al tavolo.
-Stai forse insinuando che tra questa bella ragazza e quel mostriciattolo di mia sorella possa esserci del tenero?-
-Non intendevo questo. Stavo soltanto dicendo che sembrano sorelle più che due amiche. E poi, anche se così fosse non ci troverei nulla di male-
- A TAVOLAAAAAAAAAAAAA!- urlò Giulia mettendo uno stufato di carne al centro del tavolo e sedendosi accanto ad Elena.
-Ti ringrazio! Mi hai salvata!- sussurrò Elena a Giulia.
-E’ il minimo che potessi fare-
La cena proseguì piuttosto bene e a fine pasto i ragazzi rimasero al tavolo per chiacchierare un po’ e Cristina colse la palla al balzo per parlare fare domande a raffica.
-Comunque Elena, sei un volto nuovo. Non mi pare di averti incontrata prima d’ora in giro-
-Infatti mi sono trasferita qui da poco per via di una promozione lavorativa di mio padre, che da semplice impiegato è passato a dirigere una sede bancaria di questa città-
-Cavolo! Immagino che allora tua madre sia una persona più frivola, tipo casalinga o cose del genere-
-A dire il vero è una scrittrice affermata-
Cristina era rimasta a bocca aperta. Con tutte quelle informazioni aveva capito che veniva da una famiglia ricca e cominciò a sentirsi a disagio.
-E che scrittrice! Dovete sapere che la nostra Elena è la figlia della famosissima Amanda Smith!- disse la madre dei due ragazzi elettrizzata.
-Che cosa? Tu sei sua figlia?- disse Cristina sbattendo le mani sul tavolo e avvicinando il volto a quello della rossa.
Elena annuì timidamente.
-Oh cavolo! Tua madre è un genio! Cioè un vero e proprio fenomeno della letteratura moderna e io l’adoro! Ho letto tutti i suoi fantastici libri e mi sono piaciuti moltissimo!-
-Ah, mi fa piacere…- rispose Elena in evidente imbarazzo per i modi esuberanti di Cristina, che aveva assunto un’aria sognante a parlare dell’argomento.
-Non puoi nemmeno capire quante emozioni mi trasmettono i suoi racconti d’amore. Sono sempre così complicati, impossibili, sensuali…insomma ti sembra sempre di essere il protagonista e di vivere quelle vicende così passionali, anche perché sono scritte in quel modo così dettagliato…-
-Eh già, lo dicono in tanti e la cosa che piace di più a tutti è quando descrive esplicitamente scene con contenuto erotico…-
Giulia arrossì per quella espressione detta da Elena che le venne da ridere attirando l’attenzione del fratello.
-Però! Quando si parla di tematiche sessuali mia sorella non ci capisce più niente-
-Ma falla finita, cretino!- disse fulminandolo con lo sguardo.
La serata proseguì in tranquillità parlando dei vari lavori di Amanda e per Elena fu ora di tornarsene a casa. Dal momento che in tarda sera i pullman non passavano, i due fidanzati si erano offerti per riaccompagnarla a casa e Cristina non stava più nella pelle nel conoscere sua madre. Anche Giulia si era andata con loro soltanto per tenere compagnia. Una volta giunti a destinazione scesero tutti dell’auto e suonarono alla porta. Andò ad aprire Amanda e per poco Cristina non svenì per l’emozione.
-Piacere di conoscerla! Io sono una sua grandissima e fedelissima ammiratrice- disse tutto d’un fiato tremolando come una foglia. La donna sorrise facendo le dovute presentazioni. Aveva il tipico aspetto di donna inglese ed era molto somigliante ad Elena, tanto che Giulia ne rimase affascinata.
-Tu dovresti essere Giulia!- disse stringendo la mano alla moretta.
-Esatto! Piacere!- rispose sorridendo.
Poi vista l’ora tarda Davide disse che doveva riportare a casa sua sorella. Giulia pose lo sguardo su quello di Elena che non seppero come comportarsi: entrambe volevano abbracciarsi e baciarsi, ma non si sentivano di farlo in pubblico per paura dei giudizi e delle discriminazioni che potevano conseguirne e quindi si limitarono a darsi un paio di baci in modo amichevole.
-Allora buonanotte-
-Buonanotte anche a te-
Detto questo ognuno tornò a casa propria.
   
 
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