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Autore: Hermlani    28/12/2015    3 recensioni
Quella che dovrebbe essere la conclusione della vita di un uomo determina invece la sua rinascita. Una saccente sottutto grifondoro decide infatti di "porre un fermo alla morte" come il suo insegnante le aveva insegnato a fare. Hermione dal canto suo non può ignorare i sentimenti che prova nonostante questi non possano far altro che darle sofferenza. Solo lui può accendere il fuoco della ragazza per farla rinascere dalle sue ceneri.
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley, Severus Piton | Coppie: Hermione/Severus
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
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23.

-Cosa…?-

-Mi vuoi invitare ad entrare o dobbiamo rimanere qui fuori?-

Lei si fece da parte e lo invitò ad entrare con un gesto della mano. Alla ragazza per poco non cadde la mascella quando il suo ormai ex professore fu salutato dai suoi genitori come se già si conoscessero.

-Grazie mille Severus, sono bellissimi ma non dovevi!- disse sua madre ricevendo il mazzo di fiori e sistemandolo in un vaso.

Suo padre gli offrì una grappa da degustare mentre sua madre portò lei in cucina.

-Ci ha telefonato sai?-

-Telefonato?-

-Sì, ha chiesto il permesso di portarti a cena fuori…è stato molto cordiale.-

-Ok, ma ha usato un telefono?-

-Ehm…sì- rispose sua madre non capendo cosa ci fosse di tanto strano –comunque Hermione, perché non mi hai raccontato niente? Abbiamo sempre parlato di queste cose e lo sai che né io né tuo padre avremmo mai messo in discussione una tua decisione…-

-Neanche se lui è stato un mio professore?-

-È stato, appunto, tempo passato.-

-Neanche se lui ha vent’anni in più di me?- Hermione non è che volesse darsi la zappa sui piedi ma, benché i suoi fossero sempre stati sempre abbastanza libertini (l’avevano lasciata tranquillamente andare in Bulgaria ospitata dal suo ragazzo…), non si aspettava una reazione tanto incoraggiante.

-Bhè, ovviamente mi sono informata…mi pareva che il vostro preside, Albus Silente, fosse molto anziano quando è stato ucciso- a quelle parole Hermione sbiancò…chissà se sua madre sapeva che era stato proprio Severus ad ucciderlo?...non era il caso di sollevare la questione in quel momento –così sono andata a ricontrollare tra le vecchie copie della Gazzetta del profeta che tieni in camera e ho scoperto che a 115 anni non era neanche considerato troppo anziano per il mondo magico. Insomma dato che vivrete più a lungo rispetto a noi io e tuo padre pensiamo sia ammissibile come cosa.-

A sentire quelle parole Hermione si rilassò. –Quindi posso uscire con lui stasera?-

-Certo tesoro.- le sorrise e la abbracciò –Se lui ti piace davvero non troverai nessun tipo di impedimento da parte nostra.-

-Grazie mamma…sai, penso che lui mi piaccia davvero molto.- era arrossita dicendolo a voce alta.

-Ok, ora vai a prepararti. Ci penso io a intrattenere Severus prima che tuo padre racconti l’aneddoto di Robbie Fenwick.-
Andò in camera sua, si cambiò ma rimase sul semplice, vestitino e giacca, dopotutto anche lui era vestito casual. Accomodò i suoi ricci su un lato e mise un filo di trucco come le aveva insegnato Ginny. Prima di scendere prese ancora un libro dalle cose della scuola e se lo mise in borsa.

Quando tornò in salotto i due uomini e sua madre stavano amabilmente parlando di musica. Piton aveva infatti visto la considerevole collezione di dischi di suo padre e commentava con assoluta padronanza dell’argomento. La stupiva ogni volta.

-Bene, ora dovremmo andare. È stato un piacere vedervi in un contesto più felice.- disse l’uomo vedendo Hermione.

-Buona serata.- le augurò sua madre.

-Fai la brava.- si premurò di ricordarle suo padre.

Una volta usciti Hermione voleva porgli un sacco di domande ma fu ancora fermata da un altro fatto strabiliante: lui le aprì la porta di una macchina. Era una Merchedes metallica piuttosto vecchia ma elegante e tenuta bene.

-Cioè, non dirmi che sai anche guidare…- disse mentre si accomodava.

-Bhè, non avendo l’intenzione di mangiare in macchina, dovrai sopportare la mia guida fino al ristorante.-

Appena mise in moto la ragazza iniziò a tempestarlo di domande–Come hai chiamato i miei? Da quanto tempo ci stavi pensando? Perché non mi hai detto niente? Dove stiamo andando?-

-Granger, se non stai zitta giuro che ti faccio un incantesimo Silecio e dico a tutti che sei diventata improvvisamente muta.-

La guida di Severus si dimostrò fluida ma prudente. Gli piace avere il controllo della situazione, pensò. Ed era un’altra cosa che avevano in comune.

Il locale scelto da Severus era piccolo, non pretenzioso e accogliente. Sarebbero stati lontani da occhi indiscreti e avrebbero potuto comportarsi in modo naturale.

Ordinarono una pietanza a testa e lui scelse per entrambi una bottiglia di vino. Severus si dimostrò un amante della buona cucina (e dalla conversazione la ragazza capì che la cosa si estendeva ad ogni bene terreno) ma morigerato. Hermione si rese conto che, nonostante le paresse di conoscerlo, sapeva ben poco su quell’uomo. E la cosa in una certa misura la spaventava perché si era ormai fatta travolgere da dei sentimenti intensi verso di lui ma soprattutto la eccitava, era tutto una sorpresa. Voleva scoprirlo, voleva svelare ogni suo mistero. Non resistette.

-Qual è il tuo colore preferito?- gli chiese ad un tratto e subito dopo volle mordersi la lingua. Cavolo, sarà il verde, come ho fatto a non pensarci…

-Argento.- gli rispose inaspettatamente lui senza esitare.

Hermione tentò di nascondere il suo imbarazzo sommergendolo di parole –Ero convinta sarebbe stato nero. Insomma ti vesti sempre di nero…ma poi effettivamente nero non è neanche un colore quindi…-

-Granger, non mentirmi, pensavi al verde.-  Colta in flagrante. -Pensavi al verde per Lily…- ne stava parlando, l’argomento scottava nonostante Severus avesse in qualche modo parlato con i fatti non aveva mai detto niente a voce alta –Vedi, io amerò per sempre Lily, ha significato tanto per me. Ma quel sentimento lo associo a molte cose negative. Il rifiuto, la gelosia, la morte. Quando penso al mio futuro, chi sono adesso e con chi voglio stare, io penso a te.-

Wow, era troppo. Sentirsi dire quelle cose la fece diventare paonazza. Ancora una volta gli fece una domanda per distrarlo dalla sua reazione.

-E dimmi, come mai l’argento?-

-Perché è un bel colore, illumina nel buio, un po’ come un patronus.-

-E come mai non lo indossi mai?-

-Sai, è un po’ più difficile da tener pulito rispetto al nero facendo pozioni tutto il giorno…-

Intanto servirono il dolce. Un semplice tortino al cioccolato con cuore caldo.

-Altra domanda, cosa senti quando annusi l’Amortentia?-

-È l’ultima domanda del genere a cui rispondo, sappilo. Il resto dovrai scoprirlo da sola.- disse pulendosi i lati della bocca con il tovagliolo –Allora, odore di libro antico, sai, di quelli rimasti chiusi per troppo tempo, odore di strada appena bagnata dalla pioggia e di calderone in rame.-

Arrivò il conto e Severus pagò con denaro babbano nonostante le proteste di Hermione. La serata era decisamente volata. Parlare con lui era stupendo. La sua voce profonda, di seta, e le pause calibrate erano tremendamente affascinanti, più di quanto non lo fossero mai state a lezione. Risalirono in macchina e si diressero verso Spinner’s End.

La conversazione li portò a discutere dei cambiamenti che avrebbero investito Hogwarts l’anno successivo.

-Quindi la McGrannit sta valutando nuovi insegnanti?-

-Ovviamente. Foster è provvisorio, certo, ma Minerva sa di non avere speranza di trovare facilmente qualcuno al suo livello. Inoltre Foster è onesto e leale, cosa rara per i nuovi professori. Invece Lumacorno è ben intenzionato ad andarsene.-

-Quindi cosa vuoi fare? Riprenderai il tuo posto di Potion Master?

-Immagino mi dovrò sacrificare. Non in molti sono in grado di comprendere la delicata arte di fare pozioni e ad Hogwarts non possiamo permetterci di crescere una nuova generazione di maghi incompetenti.-

Hermione sapeva che sotto tutto quel sarcasmo c’era una grande passione per le pozioni. Conoscere proprietà e dosaggi, trovare il modo di ottenere quello che si desidera dai diversi ingredienti. Le lezioni del suo ex professore l’avevano sempre affascinata.

-Quindi rimane la cattedra di Difesa Contro le Arti Oscure…-

-Sto cercando di convincere la McGrannit verso la scelta più opportuna.-

-E chi sarebbe?-

-Narcissa Malfoy.-

La ragazza lo guardò allibita -È uno scherzo?-

-Niente affatto.-

-Ma come, insomma era dalla parte di Voldemort…-

-Ha sempre e solo difeso gli interessi della sua famiglia. È una serpeverde, non è malvagia.- avevano appena parcheggiato davanti alla casa e lui la guardò negli occhi –Ascoltami, conosco i Malfoy. Sanno essere particolarmente seccanti con quella loro aria di superiorità. Lucius ha appoggiato la causa del Signore Oscuro perché gli avrebbe portato dei vantaggi. Lui senza dubbio ha commesso crimini orribili e si merita di passare un bel po’ di tempo ai domiciliari.- sai che domiciliari in quel castello che si ritrova –Narcissa si è ritrovata in mezzo a questa storia senza mai davvero appoggiarla. So che le è sempre dispiaciuto non poter più frequentare sua sorella Andromeda e Tonks. Non ha mai ricevuto il marchio nero e alla fine ha dimostrato un certo distacco dalla causa del Signore Oscuro.-

-Dici che sarebbe una buona insegnante?-

-Ne sono certo. Ora la sua famiglia è devastata anche economicamente e lei è decisa a prendere in mano la situazione. Difesa è la cattedra giusta per lei. Ha una propensione naturale alla difesa ed è un’ottima occlumante. Le piacciono i marmocchi e dovrebbe essere in grado di tenerli a bada.- le disse, mentre varcavano la soglia di casa.

L’ingresso, stretto e buio, si apriva su un piccolo salotto pieno zeppo di libri. Sembrava quasi che le vecchie librerie avrebbero ceduto sotto il peso della carta. Immancabile nelle case inglesi, il camino occupava buona parte di una parete e davanti ad esso vecchio divano. Una poltrona e un tavolo traballante completavano la stanza.

-Perdona la trascuratezza. Non ci vengo quasi mai.-

Ma lei era incantata. Chissà cosa nascondevano tutti quei volumi?

-Ah, Severus. Allora immagino che dovremmo festeggiare il tuo “nuovo” lavoro.- gli disse sorridendo -Ti ho portato una cosa. Penso che sia ora che tu lo riabbia.-

Gli porse il libro con la copertina nera che Harry le aveva regalato dopo Natale. L’ex professore lo aprì con aria interrogativa e rilesse le sue parole. Il suo sguardò si illuminò.

-Ormai pensavo che quel ragazzo idiota lo avesse usato come carta per accendere il fuoco.-

-Invece proprio quel ragazzo, che non è idiota ed è il mio migliore amico, lo ha salvato dalla distruzione certa e lo ha regalato a me. E non sai quanto mi abbia aiutata durante l’ultimo semestre.-

-Potrei stare a sindacare sul fatto che tecnicamente non si può regalare ciò che non ci appartiene. Invece ti ringrazio.- la tirò a sé e le diede un bacio.

Hermione fu presa alla sprovvista, chiuse gli occhi e fece cadere la borsa. Chissà se lui ha mai…avuto altre donne, si permise di pensare. Lei doveva le sue poche esperienze a Victor. Ogni dubbio svanì quando il bacio si intensificò e sentì le sue mani calde correre lungo il suo corpo. La facevano sentire desiderata. Gli tolse facilmente la giacca di pelle mentre una mano di lui risalì lungo una coscia, al di sotto del vestitino. Arrivò con tutta calma al punto che lei bramava. Si sentì sollevare, lui la prese in braccio e lei incrociò le gambe dietro la sua schiena in un gesto naturale. Sentiva l’erezione dell’uomo contro di lei ma lui prese a camminare e a salire le scale con lei in braccio. Arrivarono fin in una camera da letto. Hermione si guardò velocemente intorno. Era scura anche questa stanza, ma alcuni elementi argentati le davano un po’ di luce. Lui la rimise a terra e riprese da dove era rimasto. Sfiorarla attraverso lo strato di stoffa però non bastava più. La ragazza sentì le dita esplorarla e si lasciò andare ad un gemito. Il suo corpo reagiva automaticamente andando a cercare sempre maggior contatto.

-Sei così pronta per me…- le disse con quella sua voce bassa che la faceva impazzire.

Interruppe quel meraviglioso contatto per sfilarle le mutandine e chinarsi davanti a lei. Al di sotto del vestito Hermione poté solo immaginare cosa stava avvenendo. La baciò per un tempo che le sembrò infinito, completamente immersa nel piacere che le provocava.

Quando Severus si rimise in piedi le sussurrò all’orecchio -In classe fantasticavi che te lo facessi, vero?-

Ed era proprio così. Hermione non aveva mai confidato a nessuno quelle sue fantasie ma ormai conosceva la legilimanzia dell’ex professore. Non avrebbe mai potuto nascondergli niente. Lo guardò fisso negli occhi sperando che lui capisse.

-Ne vuoi ancora?-

In risposta lei fece cadere il vestitino a terra dalle spalline. Non portava reggiseno quella sera quindi si ritrovò nuda di fronte all’uomo. Anche lui aveva ormai perso la calma. Si spogliò per lei. Nudi si contemplarono, ormai complici e pronti l’uno per l’altra.
Lui la fece accomodare sul letto, dove poco dopo la seguì ricoprendola con il suo corpo. Si scambiarono infiniti baci mentre le loro parti intime sfregavano, provocando piacere ad entrambi. Poi lui le prese le mani, le sollevò al di sopra della testa e la tenne ferma. Con un movimento del bacino entrò in lei. Il dolore la pervase ma quando aprì gli occhi trovò i suoi neri a guardarla disperato. Il dolore si trasformò in piacere e lui iniziò a muoversi lentamente dentro di lei. Si persero, uno dentro l’altro uniti con i corpi e con gli occhi. Il ritmo aumentò. I loro corpi si mossero sinuosamente insieme fino all’ogasmo di lei. Le sue pareti si strinsero intorno al membro ospite un numero illimitato di volte e il piacere che ne scaturì fu insopportabile per Severus, che finalmente si svuotò in lei.

Erano sfiniti. Esausti ma felici. Si ritrovarono una tra le braccia dell’altro e, mentre la ragazza si lasciò cullare dalle braccia del sonno, le parve di sentire due distinte parole.

-Ti amo.-




nota  dell'autrice: ebbene, come alcuni avevano già ipotizzato la storia è arrivata alla sua conclusione! (a proposito, spero che vi piacciano gli happy ending xD) ma NON DISPERATE perché esiste ancora un epilogo che verrà pubblicato prossimamente. Detto ciò qualcuno aveva anche ipotizzato la scena "piccante" xD ho cercato di renderla meno descrittiva possibile per non offendere la sensibilità di nessuno (insomma almeno di chi sa come si fanno i bambini).
I ringraziamenti e cose varie me le riservo per l'epilogo ma voi commentate, commentate, commentate! xD
Un bacione,
-H.
   
 
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