Videogiochi > Minecraft
Segui la storia  |       
Autore: PrimPrime    28/12/2015    1 recensioni
Il mondo, un tempo in pace, si era trasformato in un grande campo di battaglia.
Le popolazioni, distribuite in città felici, si erano divise in fazioni.
La pace era ormai un concetto così lontano, da essere impensabile.
-dal testo:
"perché questo?" domandò disperata, in preda al dolore.
Gli occhi del ragazzo si riempirono ancor più di rabbia. La sua bocca era tesa in un ghigno che avrebbe intimorito chiunque.
Gli bastò un gesto della mano perché le porte della sala si chiudessero e le torce si spegnessero. Colpì uno ad uno i suoi uomini, facendoli prima cadere a terra per poi spaccargli il cranio.
Anche se a luci spente, Tesha riusciva a percepire gli spostamenti del ragazzo e i gemiti dei suoi uomini morenti. E sentiva che quelli sarebbero stati gli ultimi istanti della sua vita. Gli occhi le si riempirono di lacrime ed iniziò a tremare.
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Peace is not real - Cronache di un mondo in guerra'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
12 




 
Le guardie di Fenix erano tornate nella sala del trono per comunicargli che tutti i prigionieri erano spariti. Tra di loro c'erano importanti fonti di informazioni sui loro nemici. In lui si accese di nuovo una potente ondata di rabbia. L'avrebbe sfogata su quelle guardie se non gli fosse venuta in mente un'idea migliore. C'era infatti qualcuno, in quella fortezza, che lo aveva deluso a lungo e meritava una punizione severa. Si era sempre trattenuto, ma non sarebbe riuscito a farlo quella volta. Per lui anche quello che era successo quel giorno era colpa di Tesha.


Red sospirò, in testa al gruppo. Sperava con tutte le sue forze di raggiungere presto la giungla, anche se le mappe indicavano che era ancora molto lontana. Fu in quel momento che Nate gli si avvicinò.
"Lane mi ha detto che c'é qualcosa che non va in te. Le parole di Tesha ti hanno spaventato?"

Red sospirò di nuovo. "non è possibile quello che ha detto riguardo al loro leader, vero?"
Anche se lo riteneva impossibile, era comunque preoccupato.

"solo se non è chi immagino.."

"cosa intendi dire?"

"non l'ho voluto raccontare a Lane per non farla preoccupare ulteriormente, ma antiche leggende narrano di un essere dagli illimitati poteri. Egli sarebbe capace di grandi cose, tra cui volare e.. beh, essere immortale. Niente sarebbe in grado di scalfirlo"
disse a malincuore.

Red rimase a bocca aperta.
"scherzi vero? sono solo leggende.. non puoi crederci veramente" disse abbozzando un sorriso, anche se una parte di lui stava iniziando a crederci.
"e come veniva chiamato questo essere?" domandò al suo vice.

"ho sentito dire che lo chiamavano admin"



Tesha aveva dovuto combattere da sola contro le guardie della prigione. Non avevano certo deciso di farsi uccidere da lei come se niente fosse, e malgrado questo lei era riuscita comunque a farlo, proprio come Fenix le aveva ordinato. Aveva però il viso pieno di lividi e delle profonde ferite sul corpo, quasi non si reggeva in piedi.

Era appena tornata nella sala dove si erano stabiliti gli altri Builders che si trovavano lì con lei, per farsi medicare, quando Fenix la raggiunse. Appena lo vide si mise sull'attenti e un calcio del leader la fece finire con la schiena a terra, in un tonfo doloroso.

"perché questo?" domandò disperata, in preda al dolore.

Gli occhi del ragazzo si riempirono ancor più di rabbia. La sua bocca era tesa in un ghigno che avrebbe intimorito chiunque.
Gli bastò un gesto della mano perché le porte della sala si chiudessero e le torce si spegnessero. Colpì uno ad uno i suoi uomini, facendoli prima cadere a terra per poi spaccandogli il cranio.

Anche se a luci spente, Tesha riusciva a percepire gli spostamenti del ragazzo e i gemiti dei suoi uomini morenti. E sentiva che quelli sarebbero stati gli ultimi istanti della sua vita. Gli occhi le si riempirono di lacrime ed iniziò a tremare.

Pochi secondi dopo le torce si riaccesero e la ragazza si alzò da terra, lentamente. C'era sangue ovunque e nessuno degli uomini era rimasto in vita. Indietreggiò rapidamente, con gli occhi sgranati e lo shock dipinto in volto. Il battito del cuore le si era fatto molto veloce e così anche il respirò, tanto che l'ossigeno faceva fatica ad arrivarle alla testa e si sentiva mancare.

Senza rendersene conto si ritrovò contro la parete mentre il leader le stringeva la gola in una presa mortale. Lei annaspava, tentava di dire qualcosa ma non aveva abbastanza forze perché la voce le uscisse di bocca.

"tutti i prigionieri sono stati liberati per colpa tua. Tu e i tuoi uomini siete solo dei deboli. Sappi che la loro morte è solo causa tua, e meriti di morire anche tu"
Detto questo lasciò la presa, facendola cadere a terra.

Tesha si ritrovò in ginocchio sul pavimento di pietra, a tossire sangue, con il volto abbassato.

"ma voglio lasciarti in vita. Andrai in esilio, consapevole di essere la mano che ha ucciso i tuoi stessi uomini"

"F-Fenix.."

"zitta!"
le urlò, sferrandole un altro calcio in pieno viso. "non sei degna di pronunciare il mio nome. Non voglio sentire mai più la tua voce"
Il ragazzo si voltò e con passo sicuro uscì, lasciandola sola in quella stanza.

Dopo qualche minuto Tesha riuscì a rialzarsi e andarsene anche lei. Era ferita, si sentiva a pezzi. Addosso aveva il suo sangue e quello dei suoi uomini. Scioccata e in quelle condizioni, le era difficile credere di non essere la colpevole della morte di quegli uomini. Non poteva far altro che dare ragione al suo ormai ex alleato.
 


Lane non credeva ai suoi occhi. Davanti a lei aveva l'ultima persona con cui avrebbe voluto parlare.

"Lane.. sei proprio tu? oh, quanto mi sei mancata!" esclamò il ragazzo, andandole incontro.

La ragazza gli fece segno di starle lontano e spostò lo sguardo, non voleva nemmeno guardarlo in faccia.
Era malandato, con i vestiti strappati e dei lividi qua e là, ma era sempre lui.. Dilan, il ragazzo che aveva tradito la sua fiducia e quella di tutti i Survivors.


Dopo due giorni di viaggio i Survivors erano finalmente arrivati alla giungla. Davanti agli occhi di Red, in testa al gruppo, c'erano i primi alberi alti che segnavano l'inizio di questo bioma.
Il ragazzo tirò un sospiro di sollievo e, seguito dai compagni, si addentrò nella giungla.

Né lui né i generali erano mai stati in un posto del genere. C'erano alberi ovunque, sia alti che bassi, e le fronde rendevano difficile il loro passaggio. Ogni tanto il terreno scendeva e presentava un laghetto con qualche fiore, poi risaliva e si tornava tra gli alberi fitti. Gli animali erano pochi e ben nascosti dalla vegetazione, e il cibo scarseggiava. Raccolsero qualche chicco di cacao sul cammino, ma potevano farci ben poco.

"Red, gli uomini non ce la fanno più" gli disse Barry.

"dobbiamo camminare ancora un po'. Presto farà buio e ci serve un buon posto per accamparci"

Il generale annuì, capendo che il leader aveva ragione.

Era ormai il tramonto quando Red notò una luce in lontananza, tra gli alberi, che non era quella del sole. Fece segno ai compagni di fare silenzio e muoversi lentamente, quindi avanzarono.

Dopo qualche metro si ritrovarono davanti un'immensa struttura in legno di giungla, illuminata da lampade di glowstone e completamente nascosta nel fitto degli alberi.

"non posso crederci.. questo posto è immenso" sussurrò Barry, osservando la struttura da dietro alcuni rami.

Qua e là si vedevano delle persone che passeggiavano, parlavano con qualcuno o stavano seduti accanto alle lampade. Indossavano armature in pelle variopinte e davano l'impressione di essere pacifici. Era come se la guerra non li avesse mai toccati.

"io dico di avvicinarci e chiedere riparo per la notte.. e magari anche del cibo, dobbiamo rimetterci in sesto" propose Red, cercando l'approvazione del generale.

"non so se è una buona idea.. potrebbero farci prigionieri" si oppose, pensieroso.

"dobbiamo comunque tentare. Fra qualche minuto sarà notte e se non ci accampiamo subito saremo presto nei guai. Non abbiamo più cibo e la mappa indica solo giungla, è impossibile orientarsi qui"

"hai ragione, bisogna provare" concordò.

Red fu il primo a spostarsi da dietro i rami e avanzare lentamente verso la grande struttura in legno, mentre riponeva la spada nel fodero. Dietro di lui, i compagni fecero lo stesso.

Le persone che vivevano lì subito li notarono, smisero di fare ciò che stavano facendo e si riunirono intorno a loro, tenendosi comunque a distanza di sicurezza. Tra tutti spiccava uno di loro in particolare: era un uomo con barba e capelli rossi, che indossava un'armatura in ferro e aveva una spada con sé. Si fece avanti, andando incontro a Red. Rimase in silenzio, aspettando che fosse lui il primo a parlare.

"abbiamo bisogno di aiuto" disse Red, guardando l'uomo che gli era andato incontro. "ci serve un posto dove passare la notte e del cibo.. potreste ospitarci?"

L'uomo osservò prima Red e poi i suoi compagni, per poi riportare lo sguardo sul leader.
"questo posto è da sempre il rifugio di chi ha bisogno di aiuto. Io sono Bart, leader dei Rebels, e vi do il benvenuto nella nostra dimora"

Red fu stupito del fatto che Bart avesse accettato subito di farli rimanere. Chinò il capo in segno di rispetto e fece segno ai suoi uomini di avvicinarsi.
"mi chiamo Red e sono il leader dei Survivors" si presentò a sua volta. "vi siamo grati per la vostra ospitalità"

"cosa vi ha spinti ad attraversare la giungla, amico mio?"

"abbiamo pensato che la giungla sarebbe stato un posto sicuro, dove poterci nascondere facilmente dai nostri nemici"
spiegò.
Il leader dei Rebels sembrò interessato.
"come possiamo ricambiare la vostra gentilezza?" gli domandò Red.

"raccontandoci la vostra storia, questa sera, nella grande piazza. Prima però dovete mangiare, seguitemi"

Bart offrì loro della carne di mucca cacciata il giorno stesso da alcuni suoi uomini, dopodiché gli fece vedere la stanza dove avrebbero passato la notte.

Quando ebbero finito di mangiare andarono a quella che veniva chiamata "grande piazza", che era uno spiazzo d'erba molto grande, al di sotto della struttura. I lati erano completamente aperti e ovunque c'erano lampade di glowstone ad illuminare e fare atmosfera.

Lì si erano già radunate un sacco di persone, probabilmente tutti i Rebels. I Survivors si misero seduti sull'erba insieme a loro mentre Red e i generali, davanti a tutti, raccontarono la loro storia.
Non tralasciarono nessun particolare, a parte uno: non dissero che c'era la possibilità che il loro nemico fosse un admin, dato che a saperlo erano solo Red e Nate.

Alla fine del racconto, Bart si alzò in piedi.
"amici miei, potete fermarvi qui quanto volete. La giungla è sicura, nessuno ci si è mai addentrato, nemmeno il vostro nemico lo farà"






___spazio autrice
Molto bene amici miei, siamo giunti ad un punto cruciale della storia! dato che i Survivors ne hanno passate veramente tante, mi sento in dovere di assicurarvi una cosa: Bart sarà un buon alleato e non caccerà i nostri amici minecraftiani (almeno lui!!). Detto questo, vi chiedo gentilmente di segnalarmi eventuali errori e di dirmi, secondo voi, cosa potrebbe succedere dopo: Fenix è veramente un admin? cosa farà Tesha? quale sarà la prossima mossa degli Warriors? Dilan e Lane si riappacificheranno? ditemi anche altro se volete, ma al momento questo è ciò che mi è venuto in mente xD Ovviemente ho già scritto il resto (aimé, non fino all'ultimo capitolo!) quindi ciò che mi direte non influenzerà il corso della storia, è solo per sapere cosa vi aspettereste che succeda :3
Se vi va lasciatemi una recensione per dirmi qualsiasi cosa vogliate riguardo alla storia, insomma. Anche se avete consigli, eh! E vi informo che più recensioni ricevo e prima pubblico il prossimo capitolo u.u
Durante il corso di queste vacanze natalizie cercherò di terminare la storia, così da potervela pubblicare con calma pian piano.. quest'anno ho la maturità, quindi posso scrivere adesso o mai più!
Ultima cosa, ma non meno importante: AUGURI!
Al prossimo capitolo :)
 

 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Minecraft / Vai alla pagina dell'autore: PrimPrime