Anime & Manga > Haikyu!!
Ricorda la storia  |      
Autore: Fuyumeakane    28/12/2015    3 recensioni
"Il suono del campanello rimbomba per tutta casa e poco dopo una bambina dai capelli rossi e scompigliati come quelli dell'idiota, si affaccia alla porta con l'aria di chi sta per ricevere un regalo. -Sono Tobio Kageyama, ho portato alcune cose per tuo fratello-
Cerco di mantenere un'espressione che non faccia trasparire il mio istinto omicida nei confronti del fratello, sembro convincerla perciò mi fa entrare."
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Shouyou Hinata, Tobio Kageyama
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

L'aria fredda mi sferza il viso, facendomi diventare la pelle rossa ed irritata, la sciarpa non mi protegge più di tanto dal vento gelido ma almeno il sole pomeridiano rende il tutto un po' più sopportabile. Affretto il passo su per la strada che porta, almeno spero, alla casa di Hinata.

Le indicazioni di Suga sono state molto utili e spero che possano compensare il mio scarso senso dell'orientamento.

Quell'imbecille ha deciso di ammalarsi proprio oggi che avevamo un allenamento importante prima di un'amichevole contro l'Aobajousai.

La casa che mi ritrovo davanti è una piccola villetta circondata da un giardino coperto da leggerlo strato di neve, guardo il foglietto che ho in mano e lo accartoccio, l'indirizzo è giusto.

Il suono del campanello rimbomba per tutta casa e poco dopo una bambina dai capelli rossi e scompigliati come quelli dell'idiota, si affaccia alla porta con l'aria di chi sta per ricevere un regalo. -Sono Tobio Kageyama, ho portato alcune cose per tuo fratello-

Cerco di mantenere un'espressione che non faccia trasparire il mio istinto omicida nei confronti del fratello, sembro convincerla perciò mi fa entrare.

 

La casa è abbastanza grande rispetto a come sembrava dall'esterno, e soprattutto è calda abbastanza da permettermi di rilassare i muscoli che si erano irrigiditi a causa del freddo. Salgo le scale e mi dirigo verso la porta che mi ha indicato la sorella, dalla quale provengono alcuni colpi di tosse. Spalanco la porta con tutta la decisione che posseggo e mi avvicino al letto con grandi falcate -Oi! Imbecille che non sei altro-La sua faccia terrorizzata mi fa sentite al settimo cielo.

Mi piazzo accanto al suo letto e gli lancio la busta della spesa che mi ero portato dietro.

-Mangia e vedi di riprenderti. Se manchi anche domani agli allenamenti non avrò pietà per la tua vita-

Sospiro e mi siedo sul bordo del letto, ho una voglia irrefrenabile di prenderlo a pugni ma ho abbastanza autocontrollo da impedirmi di commettere un omicidio.

Nonostante tutte le mie premure e le mie avvertenze, Hinata era riuscito ad ammalarsi comunque, nonostante gli avessi detto più e più volte di fare attenzione. Una delle partite più importanti si sta avvicinando e ,nonostante si tratti solo di un'amichevole, ne va del nostro orgoglio riuscire a battere la squadra che ci ha impedito di proseguire alle selezioni.

-Guarirò- Hinata mi guarda con quello sguardo deciso che mi ha sempre dato i brividi, quello sguardo che sembra ribollire di rabbia e decisione.

So cosa sta pensando, glielo leggo in volto e tutto ciò mi piace.

Restiamo in silenzio per alcuni minuti, Hinata mangia le cose che gli ho portato ed io mi guardo attorno, è una stanza spaziosa occupata per la maggior parte dal letto e da una scrivania in disordine, per terra vi è un tappeto rosso e alle pareti vi sono appesi dei quadri, quello che mi colpisce di più è un ritaglio di giornale che si trova sopra il letto di Hinata. È un articolo che parla del Karasuno e del “piccolo gigante”.

Guardo Hinata, chissà se un giorno faranno un articolo anche su di lui, sull'esca migliore che il Karasuno abbia mai avuto, un articolo sulle nostre veloci e su una nostra possibile vittoria, sui corvi che hanno ripreso il volo e che si ergono maestosi sopra le teste di tutti.

Mi tolgo la sciarpa e l'avvolgo attorno a lui che mi guarda confuso, non so neppure io perché l'ho fatto.

Guardo fuori dalla finestra e poi di nuovo Hinata, non mi sono mai accorto di quanto fossero belli i suoi occhi. Scuoto la testa, questi pensieri non hanno alcun senso, che cosa mi sta succedendo?

Mi dirigo verso la porta -Ci vediamo domani, piccolo gigante- lo sento trattenere il fiato ma non mi giro a guardarlo.

 

Il tempo è trascorso più velocemente di quanto mi aspettassi. È già notte e il cielo è costellato di stelle. L'aria è fredda e ancora più pungente di prima, la pelle è arrossata ed inizia a farmi male, eppure ho caldo, tanto che il viso sembra andarmi a fuoco.

Che mi sia ammalato? Oppure.… No.

Di sicuro non ha niente a che fare con ciò che ho fatto prima. Non aveva alcun significato di tipo affettivo. Io che provo affetto per quell'idiota! Ma quando mai. Era solo un modo per farlo guarire più in fretta, è la spiegazione più logica.

Eppure mi sento strano.

Dei brividi mi salgono dallo stomaco fino al petto e il viso è imperlato di sudore, il cuore mi batte a mille, tanto forte che sembra volermi uscire dal petto e l'unica cosa a cui riesco a pensare sono i suoi occhi che mi guardano confusi, del colore del sole quando incontra l'abbraccio del mare al tramonto.

 

Hinata si è presentato agli allenamenti, il suo colorito è tornato normale ed è tornato lo stesso imbecille iperattivo di sempre.

Gli allenamenti sono proseguiti come al solito, con Noya che mostrava a Tanaka i suoi nuovi lividi vantandosene come se fossero trofei di guerra e Hinata che lo guardava con ammirazione, pendendo dalle sue labbra.

"Con me non l'ha mai fatto"

Hinata che consolava Asahi per una schiacciata sbagliata, incitandolo a continuare.

"Con me è diverso"

"Perché? "

"Sono geloso, voglio che faccia così anche con me. Cos'ho che non va?"

Chiudo la porta della palestra alle mie spalle con un colpo secco e mi dirigo verso il campetto lì accanto.

È successo di nuovo.

Stringo i pugni tanto da farmi male e respiro bruscamente.

Sento di nuovo caldo al volto, devo calmarmi. Respiro più lentamente, inspirando dal naso ed espirando dalla bocca, l'aria fresca mi culla la mente e mette ordine ai miei pensieri, distendo i muscoli e rilasso le braccia.

Sono calmo.

-Va tutto bene?- Hinata mi spunta alla spalle e mi posa una mano sul braccio.

Non sono calmo.

Balbetto qualcosa simile a un "si" e faccio scorrere lo sguardo altrove.

"Non pensare alla sua mano sul tuo braccio. Non ci pensare"

Hinata si piazza davanti a me e posa le mani sulle mie spalle cercando il mio sguardo, confuso.

Il cuore mi batte talmente forte che ho paura che possa sentirlo, non riesco a deglutire ed ogni minimo rumore mi fa impazzire.

"Sto per morire"

Prendo un respiro profondo e sposto il mio sguardo su di lui, i capelli gli vanno da tutte le parti ed alcuni sono attaccati al viso a causa del sudore, i suoi occhi cercano i miei, curiosi e al contempo preoccupati dal mio comportamento.

La bocca è socchiusa e il suo fiato si condensa in piccole nuvolette davanti alle sue labbra piccole e sottili.

"Voglio baciarlo"

"Voglio sentire il sapore delle sue labbra"

Mi scosto con uno scatto e mi porto un braccio davanti alla bocca distogliendo lo sguardo -Ho detto che va tutto bene. Torna dentro che se ti ammali di nuovo ti ammazzo-

 

L'allenamento, il movimento dei muscoli e la stanchezza fisica è tutto ciò che riesce a distrarmi. Mi concentro sul movimento del mio corpo, sulla tempistica e sulla velocità, non ho bisogno di altro, solo di allenarmi fino allo stremo delle mie forze, fino a quando sarò troppo stanco persino per pensare.

Continuo ad allenarmi anche quando gli altri hanno lasciato la palestra e sono andati a casa, mi alleno con dei palleggi al muro, con delle alzate ad un giocatore invisibile, con delle battute, ancora e ancora, fino a quando le gambe non mi cedono e mi ritrovo seduto per terra tremante per l'eccessivo sforzo.

Metto via la rete e le palle sparse per la palestra, mi cambio e spengo le luci.

L'aria è pungente e dà sollievo alla mia pelle accaldata, chiudo la porta alle mie spalle e faccio per scendere gli scalini quando Hinata mi blocca la strada.

-Finalmente ti sei deciso ad uscire, stavo per morire di freddo qua fuori- mi guarda sorridendo e tutti gli sforzi che ho fatto per non pensare a lui sembrano svanire.

-Perché mi hai aspettato?- cerco di mantenere un tono neutrale e di non farmi travolgere dalle emozioni.

-Mi sono dimenticato di restituirti la sciarpa- faccio per prenderla ma lui si mette in punta di piedi e me l'avvolge goffamente attorno al collo.

È successo ancora. Ancora una volta non riesco a controllare i miei pensieri, i miei sentimenti.

Mi copro il volto con la sciarpa per nascondere il rossore, mi tremano le mani, ho il cuore in gola, respiro a fatica e la voce mi tradisce ancora una una volta.

-Perché lo fai?- Non ce la faccio. Tutto questo mi sta uccidendo, mi sento confuso e non riesco a frenare i miei pensieri.

-Fare cosa?-

-Perché continui a trattarmi con gentilezza? perché ogni volta mi guardi con quegli occhi che sembrano leggermi dentro? Perché mi sorridi? Perché ogni volta che ti guardo, che ti parlo, perché ogni volta mi sento come se il cuore volesse uscirmi dal petto?- la voce mi trema- Perché ogni volta che sorridi a qualcun altro mi sento morire dentro? Perché mi sono innamorato di te?-

Finalmente ho capito. Allora è di questo che si tratta: amore.

Mi sono innamorato di Hinata. Mi sono innamorato del piccolo nano dai capelli rossi, ed ora gli ho confessato ciò che provo.

Ho rovinato tutto, vorrei scomparire.

Lui non risponde, non riesco a vedere nulla, la sciarpa mi copre il viso, probabilmente è disgustato da me, mi deriderà.

Mi abbassa la sciarpa scoprendomi il viso e in un attimo, in una frazione di secondo, senza che abbia il tempo di capire ciò che sta accadendo, Hinata mi attira a se.

Le nostre labbra si incontrano, le sue sono fredde e screpolate a causa del freddo eppure sono morbide e leggere sulle mie. Arrossisco bruscamente mentre i nostri respiri si incontrano e danzano tra loro, fondendosi.

Quando ci separiamo ho le labbra gonfie ed arrossate.

Hinata è rosso in volto ma i suoi occhi sono lucidi e fissi sui miei, mi sorride e in questo momento mi è tutto chiaro.

Lo amo, l'ho sempre amato ma non me ne sono mai reso conto, faccio per dirglielo ma lui mi ferma, lui l'ha già capito, l'ha sempre saputo.

Mi sorride -Ti amo anche io-  

  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Haikyu!! / Vai alla pagina dell'autore: Fuyumeakane