Anime & Manga > Fairy Tail
Segui la storia  |       
Autore: Valerie Leyl Alekxandre    29/12/2015    2 recensioni
Come già qualcuno sa, questa Long-Fic è nata come NaLu Week, ma ho deciso di trasformarla in base alle mie esigenze e a quelle dei lettori in una Long.
Ringrazio gaia21 che senza di lei non avrei mai cominciato a scrivere questa long.
Spero possa piacervi quello che la mia mente ha dato origine.​
*§*§*§*
Lucy è una normale ragazza condannata a vivere una vita infelice sin dalla nascita.
Orfana di genitori e cagionevole di salute, si ritrova ad affrontare tante sventure nel corso della sua vita, finché è una delle sue stesse sventure a farle conoscere l'amore di una famiglia e l'amore della sua vita.
*§*§*§*
Un bacione a tutti e che la lettura sia di vostro gradimento!
[REVISIONE IN CORSO]
Genere: Angst, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Lucy Heartphilia, Natsu
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Non ho un cuore per poterti amare
Capitolo X. Misurare la froza del proprio amore
**❤**

Come tutte le mattine, del resto, quei soliti caldi raggi di sole andarono a disturbare il sonno tranquillo di Lucy, sdraiata tranquillamente tra le lenzuola con un leggero sorriso ad affiorarle sulle labbra. 

Aprì gli occhi battendo piano le palpebre per potersi abituare alla luce del giorno, mentre con una mano andava a coprirsi il viso e grattarsi il capo. 

Sorrise per poi sbadigliare sonoramente sedendosi cominciando poi con lo sguardo a vagare per la stanza con occhi curiosi, ancora incapace di formulare un solo pensiero dato che la mente era ancora offuscata dal sonno. 

Scattò portandosi una mano al petto quando la porta della sua camera si spalancò all'improvviso, spaventandola, cogliendola letteralmente alla sprovvista. 

Natsu che con un calcio aveva aperto al porta, si diresse tutto sorridente verso il letto della bionda annunciandole un sonoro -Colazione a letto!- tenendo intanto tra le mani un vassoio, probabilmente con su la colazione. 

-Natsu!- sospirò lei ridendo lasciando cadere la mano sul lenzuolo mentre si spostò un poco per poter fare un po' di posto al ragazzo cosicché da permettergli di sedersi sul letto senza difficoltà -mi hai spaventata- aggiunse quando lui si sedette posando il vassoio sulle gambe della bionda stampandole nel frattempo un bacio sulle labbra. 

-Buongiorno anche a te Lucy- rise lui passandosi la lingua tra le labbra guardando la colazione con un espressione altro che affamata in volto, evidentemente o non aveva ancora mangiato nulla, oppure non gli era bastato ciò che aveva mangiato se l'aveva già fatta -allora.. cosa vuoi? Nutella o marmellata?- chiese ignorando i borbottii di Lucy impugnando nel frattempo il coltello da spalmare mentre guardava il contenuto del vassoio: due tazze di latte freddo, fette biscottate, dei tovaglioli, un barattolo di Nutella e uno di marmellata. 

La ragazza sospirò sorridendo posando anche lei lo sguardo sul vassoio -Nutella- disse prendendo la tazza di latte per poterne berne un sorso. 

-E Nutella sia- disse lui aprendo il barattolo e cominciare a spalmare la crema di cioccolato sulla fetta biscottata inondando la stanza con l'odore dolce della colazione -tieni- disse porgendole la fetta con la nutella per poi dedicarsi a quella che avrebbe mangiato lui. 

Lucy sussurrò un leggero -Grazie- per poi cominciare a mangiare accompagnando qualche morso a un paio di sorsi di latte, dato che era vero che amava i dolci, ma le dava la nausea sentire in modo accentuato il sapore dolciastro del cioccolato. 

-Dormito bene?- gli chiese lei mandando giù un morso, osservando raggiante il ragazzo che si ingozzava davanti a lei: non era la prima volta che Natsu le portava la colazione a letto, erano ormai un paio di settimane che lui le regalava il suo primo -Buongiorno- della giornata e ciò non poteva che renderla felice.  

Nonostante i due si erano dichiarati, molte delle loro abitudini e molti dei loro atteggiamenti non erano affatto cambiati, con l'eccezione di qualche bacio rubato nei momenti più imprevedibili o a qualche abbraccio in più e sicuramente più dolce.  

Il ragazzo ingoiò il tutto e bevette il latte battendosi piano il petto con un pugno per poter mandare giù meglio la colazione per poi fare una smorfia esasperata una volta che fu pronto a risponderle -Per niente, Happy continuava a svegliarsi e a piangere! Mi ha tenuto sveglio tutta la notte!- esclamò grattandosi il capo nervoso -Di nuovo- aggiunse incrociando le braccia al petto indispettito, ma Lucy sapeva che nonostante il ragazzo sembrasse essere molto infastidito dalla situazione, in realtà era felice, si era autoproclamato lo zio di Happy non essendosi accontentato di esserne anche il padrino, ma nessuno lo poteva biasimare, si era affezionato davvero tanto a quel pupo. 

La ragazza sorrise. La camera di Natsu e quella dei due neogenitori erano praticamente l'una davanti all'altra e ciò comportava al fatto che i pianti del bambino erano udibili anche dalla camera del poveretto, impedendo a quest'ultimo di dormire tranquillamente. 

Lucy aveva notato spesse volte in quelle due settimane le leggere occhiaie che presentava il ragazzo, e nonostante questo cercasse in tutti i modi di non farla preoccupare sostenendo che non era niente di così fastidioso svegliarsi ogni mezz'ora per via di tutti quei piagnistei, lei non sapeva che fare per alleviare le pene notturne di Natsu. 

Già stufa del sapore troppo dolce della nutella, prese il coltello che poco prima aveva usato il rosato, lo pulì e aprì il barattolo di marmellata. 

-Aspetta che mi facc.. 

-No, prenditi un altro coltello, questo è mio- rise lei sorridendo furba infilando nel frattempo la posata nel barattolo, immergendola nella densa e gelatinosa marmellata prima che Natsu potesse fermarla. 

Il ragazzo sbuffò guardandola offeso: che le costava aspettare un paio di minuti? Giusto il tempo di permettergli di spalmare altra nutella e poi glielo avrebbe ceduto. 

-Non vedo il tuo nome sul manico- rispose secco facendole emettere uno sbuffo divertito. 

Lui la guardò aggrottando le sopracciglia e socchiudendo gli occhi per aumentare il peso del suo sguardo sulla ragazza: stava pensando a come vendicarsi, era sicuro che lei lo aveva fatto apposta e nonostante questo suo volere di vendicarsi lo trovava estremamente infantile e per giunta per un gesto altrettanto stupido, voleva punirla. 

L'occhio gli cadde nuovamente sul vassoio quando la bionda posò il coltello tra le tazze, e fu solo in quel momento che il ragazzo si accorse del cucchiaino. Si ritrovò a ghignare mentalmente mentre un idea 'geniale' gli venne in mente.  

Lucy lo guardò. Le sembrava strano il comportamento offeso di Natsu, solitamente non se la prendeva per sciocchezze del genere, però sapeva come farsi perdonare. 

Il rosato infilò il cucchiaino tra la nutella per poi fermare la mano a mezz'aria quando la ragazza parlò -Mi dai un bacio?- 

Lui la guardò per un attimo, sorpreso di una richiesta così diretta: solitamente Lucy si imbarazzava quando loro due si permettevano di scambiarsi qualche effusione. 

La vide rossa in volto e per un attimo la gola gli si seccò, ma volendo portare a termine la sua piccola vendetta, abbassò di nuovo il capo e con il cucchiaino cercò di spalmare la nutella sulla fetta biscottata con fare indifferente, nonostante dentro di lui moriva dalla voglia di mangiarle le labbra. 

-No- risponde lui cercando di trattenersi dal ridere quando la sentì incrociare le braccia al petto con stizza, Natsu sapeva che quella richiesta che lei gli aveva fatto le era costata molto da dire dato che il carattere della ragazza era composto da un forte tratto di timidità. Non poté fare a meno di trovarla adorabile quando le gettò nuovamente lo sguardo per poterla vedere. 

Le guance tinte di rosso dalla timidezza, i capelli scombinati per la dormita e il viso puntato in un punto indefinito della stanza per non poter incontrare quello di lui. 

Quest'ultimo sorrise e infilando nuovamente il cucchiaio nel barattolo parlò -Lo vuoi davvero?- chiese senza poter riuscire a nascondere quel suo ghigno divertito. 

Lucy tornò a guardarlo, annuendo piano e sciogliendo la postazione rigida, senza però riuscir a scolorire quel rosso acceso che aveva cominciato invece ad espandersi sul suo viso oltre che sulle guance. 

-Bene- disse lui alzando il cucchiaino e portandoselo alle labbra, con gusto si spalmò tutta la nutella su queste andando anche a sporcare il mento e un po' anche le guance -ti accontento: vieni che ti do un bacio!- esclamò ridendo quando la vide a cercar di allontanarsi da lui, non facendo altro che schiacciarsi contro la spalliera del letto con occhi sgranati. 

-No! Stai lontano da me! Demonio!- urlò lei spaventata, aveva intuito cosa l'amato avesse intenzione di fare, e quell'idea non le piaceva per niente. 

Natsu si lanciò verso di lei emettendo un urlo gutturale, chiaramente voleva richiamare al significato di un grido di battaglia. 

-Noo!! Stammi lontano Natsu!!- Lucy cominciò a ridere chiudendo gli occhi quando si ritrovò la mole del ragazzo premere contro di lei nel tentativo di baciarla, ma lei riuscì comunque ad afferrargli le spalle e spingerlo, tenendolo così abbastanza lontano da lei per evitare che la sporcasse. 

-Dammi un bacioo daii!- chiese lui allungando le labbra mimando uno strano bacio mentre con le braccia prese a farle il solletico alla pancia nel tentativo di distrarla. 

-No Natsu!- urlò scoppiando a ridere più di prima lei battendo i piedi contro il materasso per potersi spingere più lontano -ti prego basta!- chiese implorante cominciando a cedere sotto gli attacchi di lui e al suo peso. 

-Voglio solo un bacioo-  

Ormai Natsu si trovava a pochi centimetri dal collo candido della bionda, sorrise capendo che da lì a poco lei avrebbe ceduto, ma non volle aspettare un secondo di più: si premette ancora di più finché le esili braccia della ragazza cedettero permettendogli di posare le sue labbra sporche di nutella sul collo bianco. 

Lucy urlò senza mai smettere di ridere -Natsuu!- esclamò stanca di provare a spingerlo via, sapeva fin troppo bene della differenza di forza che c'era tra di loro, decise quindi di non contrastarlo più. 

Il rosato fece strisciare le sue labbra lungo tutto il collo tentando di sporcare la ragazza il più possibile, incurante del vassoio che prese a scivolare lentamente per via dei bruschi movimenti causati dai calci della bionda. 

Le strinse i fianchi con le mani calde sfiorando la morbida camicia da notte che copriva larga il corpo della ragazza, prese in seguito a baciarle sotto il mento fino a raggiungerle la bocca. 

La baciò sentendo il contrastante sapore della marmellata alle fragole su di lei e quello più dolce della nutella su di lui. 

Lucy, ignorando la presenza appiccicosa del cioccolato sul suo collo, fece scivolare le sue mani dietro il collo di lui stringendogli con una mano la nuca, volendo all'improvviso approfondire quello strano bacio, reso più buono da quell'altrettanto strano miscuglio di sapori. 

Il cuore le prese a battere più velocemente mentre cominciava ad avere caldo, in parte causato dal calore scaturito dal ragazzo e da quello dell'afosa e bollente stagione, l'estate. 

Natsu, una volta distolte le sue attenzioni dalle morbide labbra, cominciò a mangiare la nutella sparsa in parte sul mento cominciando piano piano a scendere fino a sotto di esso lasciandole baci e leccate, qualche volta anche teneri morsi che la fecero gemere e sospirare tremante. 

Il ragazzo le accarezzò i fianchi facendo scivolare una mano sul lenzuolo bianco e poterlo scostare da lei mentre prese a toglierle la nutella rimasta sul collo. 

Il rosato non riusciva a capire come avevano fatto ad arrivare a quel punto, al punto di desiderarla e poterla esplorare, del resto era nato tutto da una piccola vendetta, eppure quel desiderio gli si era acceso nuovamente, infiammandolo fin nelle viscere quando poco prima le aveva baciato quella porzione di pelle morbida. 

La sentiva sospirare sotto i suoi tocchi, ai suoi baci, ai suoi morsi, sentiva la sua mano premere ancora di più contro la sua nuca quando non riusciva a controllarsi dal marchiarle la pelle con un succhiotto, e ciò non poté che appagarlo e ad istigarlo ad andare oltre. 

Piano le sollevò un poco la camicia da notte per poter infilare la mano sotto di essa e così toccare la pelle liscia della coscia mentre con le labbra scendeva sempre più giù fino ad incontrare il colletto bianco dell'abito. 

Lucy si sentiva bollente, accaldata, nemmeno il fiatone causato dalle coccole che lui le offriva riusciva a rinfrescarla un poco, piacere era ciò che provava sentendo il costante calore di Natsu premere contro di sé in tutte le sue miriadi di sfaccettature. 

Adorava il modo con cui attento e con amore la baciava e la toccava, sentiva il modo in cui lui dimostrava rispetto per lei e per il suo corpo, e ciò non poté che rassicurarla e scioglierla ad ogni tocco a lei dedicato.  

Era una cosa mai provata a pelle prima, 'Lui' non l'aveva mai trattata così.  

Un lampo di pensiero le trafisse la mente facendole sgranare gli occhi: Natsu non era Sting. 

 

"Gemette, ma non per piacere. Strinse gli occhi sentendo la pelle bruciare laddove il passaggio della sua bocca era ancora visibile sulla sua pelle. Le lacrime minacciarono di cadere all'ennesima sensazione di bruciore, lì dove lui la stava facendo sua ancora una volta. 

Urlò ma la sua manifestazione di dolore fu subito troncata da un avida bocca, brusca e incurante del sentimento di sdegno che stava suscitando in lei, con quei gesti, con quei tocchi dolorosi che godevano ogni volta che riuscivano a lasciarle un marchio impresso sulla sua pelle, un marchio doloroso che l'avrebbe segnata ancora per moltissimo tempo." 

 

-No- disse colta dal ricordo di un inferno recente, ma Natsu non sembrò sentirla, il panico le attanagliò il cuore facendoglielo battere ancora più velocemente. 

No, non voleva rivivere tutto quello, non potevano andare oltre, era troppo presto per poter affrontare anche quell'ostacolo, anche se era certa che mai sarebbe riuscita a dimenticare. 

-Natsu...- lo chiamò mentre gli occhi cominciarono a bruciarle, segno che da un momento all'altro sarebbe scoppiata. Non voleva, non voleva ancora una volta sottomettere il suo corpo a qualcuno, anche se nel suo cuore sapeva che con Natsu sarebbe stato diverso. 

Lo sentì risalire veloce per poterle baciare nuovamente il collo, ma presa dal terrore, uno spasmo le fece scappare un piccolo e leggero singhiozzo. 

-No, Natsu!- lo disse ancora una volta, un altro singhiozzo, un fruscio e tutto ciò che si sentì in quel momento fu il vassoio cadere a terra e i barattoli e le tazze rompersi al contatto con il pavimento, mentre il coltello rotolò lungo il tappeto. 

E quella volta lui sembrò sentirla. 

Di fatto Lucy lo sentì irrigidirsi, e subito dopo sollevarsi da lei per poterla guardare negli occhi, lo vide sorpreso quando lui notò ancora una volta quelle stupide lacrime rigarle il volto. 

Fu lì che il suo cuore sprofondò. Come aveva fatto ad arrivare a quel punto? Come aveva fatto a farla piangere? Natsu non capiva. 

Cercò di dire qualcosa, ma non ebbe il tempo poiché subito venne interrotto dalla voce tremante della ragazza. 

-T-ti prego- singhiozzò ancora e altre gocce caddero scendendo veloci venendo subito assorbite dal cuscino. 

Il ragazzo fece per asciugarle il viso con la mano, ma l'allontanò subito quando la vide stringere gli occhi e voltare il capo, segno che non voleva esser toccata. 

La guardò sorpreso, ma soprattutto con la tristezza negli occhi, cos'era successo? Perché questo distacco? Perché aveva paura di lui? 

Ma ormai era chiaro e quel pensiero lo trafisse con una stilettata al cuore: Lucy non si fidava di lui. 

Ferito e turbato, chiuse gli occhi prendendo un respiro nel tentativo di poter calmare quella sensazione di rabbia misto a dolore, dopo di che si alzò e uscì dalla camera senza dire una parola, battendo bruscamente la porta alle sue spalle. 

Lucy si lasciò andare in un isterico pianto, sapeva di aver sbagliato: Natsu non era Sting, lui non l'avrebbe mai umiliata, ferita, ma non era mai stata amata, non aveva mai provato il piacere di fare l'amore, sempre se esisteva per davvero qualcosa del genere, Lucy aveva paura e nonostante sapesse che con Natsu non sarebbe successo quello che era accaduto con Sting, qualcosa la bloccava. 

Consapevole di averlo ferito si strinse le gambe al petto e nascose il viso nell'incavo tra le due ginocchia, si lasciò andare tra le lacrime, eppure fino a quel momento stava andando tutto bene, perché ogni volta che c'era segni di miglioramento qualcosa crollava lo stesso? 

 

-Che succede... Lucy?- Juvia se ne stava seduta in cucina con in braccio Happy nel tentativo di farlo addormentare per il pisolino pomeridiano -Juvia ti vede strana, vuoi dirle cosa ti succede?- le chiese sistemando meglio tra le sue braccia il bambino, ormai quasi del tutto addormentato. 

Lucy, che al momento se ne stava a lavare le stoviglie al lavandino, chiuse l'acqua del rubinetto e si asciugò le mani con un panno trovato appeso a una delle sedie per poi sedersi e sospirare. 

-I-io penso di aver commesso un grosso errore- disse tutto d'un fiato, si appoggiò al tavolo e nascose il viso tra le braccia nel tentativo di trattenersi, era strano come era arrivata a sfogarsi con Juvia tutte le volte che aveva problemi con Natsu, forse era perché Juvia era una donna e in più era diventata mamma e quel senso di maternità che aveva le metteva sicurezza, nonostante la considerasse come una buona amica. 

-È successo qualcosa con Natsu?- preoccupata la neomamma puntò lo sguardo sull'amica, senza però mai smettere di cullare dolcemente il figlio, accompagnando il movimento con un leggero dondolio. 

-Sì, ma è colpa mia- Lucy strinse gli occhi per poi rialzare il capo, senza però riuscire a guardare negli occhi la sua interlocutrice -è sempre colpa mia- sussurrò stringendosi le braccia con le mani. 

-Non dire così, Lucy- la rimbeccò Juvia -i problemi ci sono sempre stati, e ci saranno ancora, soprattutto in una coppia, è normale che ci siano delle difficoltà durante il vostro percorso- sorrise chiudendo gli occhi quando baciò il capo del piccolo -è così che si misura la forza del proprio amore- 

Lucy la guardò mentre l'amica si lasciava andare in gesti affettuosi verso Happy, quelle parole dette così, in quel modo la fecero pensare "Misurare la forza del proprio amore" voleva dire che il suo amore non era forte abbastanza da non riuscire a superare il dolore del passato? Che non era abbastanza forte per poter stare a fianco Natsu senza farlo soffrire? Lei era davvero degna di stare con lui? C'era un solo modo per poterlo scoprire: doveva affrontare il suo passato, la sua paura, Lui

Si alzò dalla sedia determinata per potersi avvicinare all'amica, diede una leggera carezza al bimbo e poi abbracciare Juvia sussurrandole un -Grazie- proveniente dal cuore. 

Dopo di che se ne andò varcando la porta, finalmente sicura e decisa di voler diventare più forte delle sue stesse paure. 

 

Prima di tutto doveva prendere il coraggio di uscire, erano settimane che non metteva più piede fuori di casa, e ciò era preoccupante e se ne rese conto lei stessa, aveva così paura di Lui, talmente tanto da rinchiudersi in casa come una suora di clausura. 

Si rese conto inoltre che non poteva andare avanti così, la sua vita era anche fuori e non solo tra quelle quattro mura, avrebbe voluto conoscere altre persone e magari fare altrettante nuove amicizie: capitava infatti che qualche volta i ragazzi della caserma uscissero fuori con amici e ogni volta che ritornavano a casa e raccontavano cosa avevano fatto, le battute scambiate ed altro, Lucy sentiva uno strano sentimento impossessarsi dentro di lei: l'invidia. 

Naturalmente non lo avrebbe mai ammesso, era ancora troppo riservata per riuscire a esprimere tutto ciò che provava e pensava, per questo era grata ai suoi coinquilini per l'enorme pazienza che riservavano a lei, perché lo vedeva Lucy, che loro non vedevano l'ora di fare una bella serata fuori con lei a divertirsi veramente. 

La ragazza si stese sul letto lanciandosi su di esso emettendo uno sbuffo: cambiare non era affatto facile come stava pensando. 

Voleva fare troppe cose anche se era sicura che probabilmente avrebbe realizzato ben poco di quello che si era posta inizialmente. 

Pensò a Natsu e al suo sorriso, ciò le fece tornare la carica nonostante un moto di tristezza le si insinuò nel cuore al ricordo di quella mattina, Lucy raccolse le sue energie e prese esempio dall'amato: si sarebbe impegnata, avrebbe dato il massimo per raggiungere la vera felicità, ormai lei aveva deciso, aveva deciso di vivere appieno la sua vita. 

Avrebbe cominciato a piccoli passi, magari partendo dal rincominciare a fare la spesa, giusto per ritrovare il coraggio di metter piede al di la della soglia di casa sua. 

Sorrise, così avrebbe fatto. "Natsu ce la farò" pensò alzandosi dal letto e dirigendosi verso l'armadio per prepararsi, avrebbe cominciato il giorno stesso, e ci sarebbe riuscita.

**❤**
Angolo dell'autrice
Ed eccomi qui in ritardo di due giorni ^^' mi dispiace ma da quando è finita la scuola, ho avuto giornate davvero impegnative, mai un momento libero, nemmeno per poter pubblicare il nuovo capitolo, che avevo già finito da parecchio tempo.
Non voglio dilungarmi troppo perché anche oggi non ho tempo, sono riuscita a ritagliarmi una mezz'oretta per poter pubblicare dato che pure oggi sono impegnatissima.
Qui vediamo come la vita si sia ristabilizzata nella caserma,sempre meno preoccupazioni e l'a luce di un futuro sembri portare gioia, ma come del resto non c'è mai una risalita senza una caduta, ed è qui che ne abbiamo una.
Ancora una volta Lcy non è in grado di affrontare il passato, ma stavolta non riesce nemmeno ad usufruire dell'aiuto di Natsu, il quale vedremo sicuramente non rimarrà con le mani in mano.
Ma in questo capitolo quella che fa aprire gli occhi è una dolce e non più 'schizzata' Juvia, che avendo più esperienza in questo campo, aiuta Lucy senza nemmeno sapere che tipo di problema aveva attanagliato la nostra amata coppia (e brava Juvia!!)
Lucy in un sono capitolo matura: decide di prendersi la vita in mano e di crescere perché vuole diventare una persona migliore, invece di rimanere una persona paurosa senza la forza di controbattere alle avversità che le si porrano davanti nel corso della sua vita.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto nonostante sia così corto, ma come ho detto la volta scorsa non scriverò capitoli più lunghi, quindi abituatevi ahah
Voglio ringraziare tutte le persone che hanno letto, aggiunto ai preferiti, ricordate, seguite questa fiction, grazie mille!
Voglio ringraziare anche le persone che si sono prese la briga di recensire lo scorso capitolo, mi rende davvero felice ciò che mi lasciate nelle recensioni.
Queste due settimane sono volate eppure in queste due settimane non sono riuscita a portarmi tanto avanti con le mie storie e di questo mi dispiace tantissimo, ho paura di non sapere quando sarà il prossimo aggiornamento in qualsiasi delle mie storie.
In tal caso vi auguro un tardissimo Buon Natale e un Buon 2016, auguri a tutti.
Un bacione e alla prossima! (spero presto)

Mary la ritardataria
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Fairy Tail / Vai alla pagina dell'autore: Valerie Leyl Alekxandre