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Autore: Sharazad_90_    29/12/2015    1 recensioni
Ogni volta che rivedo "Thor" rimango sempre più conquistata dall'interpretazione magistrale di Tom Hiddleston (attore che adoro!) nei panni di Loki. Era impossibile non scriverci qualcosa su.
E se anche a Loki, il temuto Dio degli Inganni, fosse data la possibilità di amare ma soprattutto di essere riamato?
[Pre "Thor"]
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Loki, Sigyn
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Amo. Non amo.
Son folle, non son folle"

Anacreonte 



La convocazione di Frigga, quel pomeriggio, non sembrò strana ai due principi ereditari.
Spesso la madre preferiva parlare privatamente con i suoi due figli degli avvenimenti importanti, quindi i due ragazzi si recarono serenamente al cospetto della genitrice.
La regina era splendida ed imponente mentre sedeva nella sua specchiera.
Dietro di lei, lady Sigyn le spazzolava silenziosamente i lunghi capelli. 
Lo sguardo di Loki si posò subito su di lei. Ogni volta che la vedeva il Dio la trovava sempre più incantevole. Aveva incominciato ad amare inconsapevolmente e senza nemmeno rendersene conto, il modo in cui la ragazza si muoveva, in cui arrossiva e abbassava gli occhi accarezzandosi i folti capelli color dell'ebano quando si sentiva in imbarazzo, arrivando addirittura a pensare che la fanciulla avesse modi ed atteggiamenti aristocratici innati degni di una regina. Loki però non lo avrebbe mai ammesso ad alta voce. Il Dio infatti non era in grado di vedere i pregi degli altri. 
Quello era un privilegio riservato solo per se stesso. Il suo sguardo non sfuggì alla madre degli Dei che si affrettò a congedare la ragazza, che uscì dalla stanza a capo chino, tenendo gli occhi bassi. Quel comportamento non passò inosservato al giovane principe, che non potè evitare di seguirla con sguardo ansioso.
Non era da lei comportarsi così, pensò, ma la voce di sua madre lo distolse dai suoi ragionamenti.
-Miei cari figlioli- esordì Frigga con voce materna.
-Vi ho convocato qui per comunicarvi che presto una delle mie dame di compagnia si sposerà- .
I due principi rimasero indifferenti alla notizia. Il matrimonio di una dama di compagnia era per loro cosa di poco conto e Loki sembrò addirittura infastidito. 
Odiava le cerimonie formali e i banchetti che ne seguivano e non potè trattenere una smorfia che non passò inosservata alla madre.
Thor sembrò invece più entusiasto. Lui, a differenza del fratello minore, adorava i banchetti dopo le cerimonie ufficiali.
-E chi si sposa madre?- chiese sinceramente curioso.
Frigga posò il suo sguardo su Loki. Non voleva perdersi nessuna delle sue reazioni.
-Si sposa la più giovane delle mie ancelle. Lady Sigyn.- rispose infine non staccando gli occhi da quelli del giovane Dio.
Loki sembrò non afferrare subito le parole che la madre aveva appena pronunciato, ma i suoi lineamenti si indurirono impercettibilmente e il suo sguardo divenne di ghiaccio. La regina notò quel cambiamento nel figlio ma rimase in silenzio.
-Non sapevo nemmeno che fosse promessa!- commentò dopo qualche secondo Thor con voce squillante.
-E tu Loki lo sapevi?- .
Il Dio non rispose. Era rimasto immobile al suo posto con lo sguardo perso nel vuoto.
-Loki!!- lo chiamò allora con voce più alta il biondo principe.
-Che ti succede fratello?- chiese poi sinceramente preoccupato.
Solo allora Loki sembrò svegliarsi dal suo stato di trans, rivolgendo al fratello e alla madre uno sguardo confuso, ma ricomponendosi subito. Non era sua consuetudine mostrare agli altri le proprie emozioni.
-No, Thor non lo sapevo.- disse soltanto con un filo di voce. Poi si rivolse alla madre: -Scusatemi madre- e uscì dalla stanza senza aspettare risposta.
Thor lo guardò sconvolto. Non lo aveva mai visto in quelle condizioni.
-Che gli succede madre?- chiese a Frigga dopo qualche minuto.
-Non saprei figlio mio- mentì la donna, che in realtà aveva capito tutto.



Loki si era diretto a passo spedito in giardino.
Suo malgrado la notizia dell'imminente matrimonio di Sigyn lo aveva sconvolto e un turbine di emozioni gli laceravano il petto, emozioni che non aveva mai provato e a cui non sapeva dare un nome.
Si vergognava di se stesso, della sua fragilità, ma nonostante tutto non riusciva a calmarsi.
No, questa volta non voleva calmarsi. Avrebbe ottenuto Sigyn, non l'avrebbe lasciata ad un'altro, anche se questo avrebbe significato ricorrere all'unica arma che possedeva: l'inganno. 
Loki diede un pugno sonoro alla quercia sotto la quale si era rifuggiato per restare da solo con i suoi pensieri. 
-Che io sia maledetto se non è vero che la amo con tutto me stesso! (*)- quelle parole gli uscirono così spontanee che non si rese nemmeno conto di averle pronunciate e voltandosi di scatto si diresse nuovamente a palazzo. Non sapeva ancora come, ma in un modo o nell'altro avrebbe ottenuto ciò che voleva.



(*)Cit rubata al mio amato Shakespere, ma che secondo me calza a pennello^-^
  
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