Fisso il muro bianco della stanza. Il profumo impresso sulla mia pelle e ancora il forte odore di sesso fra le lenzuola viola. Viola come il mio colore preferito e la maglia che indossava il giorno che lo incontrai al McDonald. Viola come le occhiaie sotto i miei occhi e il colore del suo clipper.
Lo vedevo ovunque, come l'ombra di Peter Pan ho paura che mi si scucia di dosso e per questo lo stringo a me. Pianto le unghie nei suoi fianchi morbidi e gli graffio la schiena, devo sentirlo addosso, come se mi entrasse nel petto.
Voglio sentirmi bruciare per lui. Voglio che diventi la mia fiamma infernale. Dobbiamo ritrovarci a danzare logorati dall'eterna movenza dell'amore accompagnati dai suoni dei flauti di Lucifero.
Bruciare con le anime dannate in mezzo al rosso e alle tenebre.
Perchè noi siamo i colori del nostro del nostro inferno personale. Rosso come il sangue che ancora scivola dalle sue scapole. Nero come il colore delle nostre anime. Viola come le piccole parti che ci costituiscono e ci hanno resi come siamo. Bianco come il muro che sto fissando.