Anime & Manga > Captain Tsubasa
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Autore: Sanae77    31/12/2015    8 recensioni
Sinapsi
si•nà•psi
1. In neurofisiologia, la connessione funzionale tra due cellule nervose o fra una cellula nervosa e l'organo periferico di reazione.

E se questa connessione avvenisse anche tra due persone?
Svegliarsi e non sapere dove si è collocati.
Non ricordare come ci si è arrivati.
Essere da soli, ma essere coscienti che di solito accanto a noi c’è un'altra persona, che però non c’è.
Un percorso particolare per scoprire la vita della coppia più famosa di CT.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Genzo Wakabayashi/Benji, Sanae Nakazawa/Patty Gatsby, Taro Misaki/Tom, Tsubasa Ozora/Holly
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tsubasa
Ieri la vittoria, la festa, la sbronza di Sanae: mi scappa da ridere; stamattina ci siamo svegliati tardi e con molto ritardo siamo arrivati in spiaggia.
Vedo Sanae stendere l’asciugamano e depositare la borsa in alto sopra di questo, dopo con gesti fluidi e decisi si toglie il leggero vestito celeste lasciando scoprire piano piano il suo splendido fisico sbocciato in questi anni.
Ha un bikini blu, che risalta sulla sua pelle diafana, cerco di distogliere lo sguardo perché appena i miei occhi si sono depositati su tutta quella superficie di corpo scoperto ho letteralmente perso il controllo del mio. Togliendo in fretta e furia la maglia, decido di andare subito a fare un bagno, per trovare un po’ di pace nell’acqua fredda dell’oceano.
Lancio la maglia sopra la borsa ed esclamo: “Vado a fare un tuffo, oggi fa caldo” e schizzo via prima che lei possa rispondere.
Mi volto un secondo e vedo che ha inclinato la testa con fare curioso, forse non capisce il mio comportamento, e non ha tutti i torti ma avevo decisamente bisogno di un bagno. L’acqua fresca, su tutto il corpo, mi fa ritrovare un po’ di ragione, mentre decido di uscire e raggiungerla, praticamente l’ho abbandonata.
Esco dall’acqua e arrivo vicino a Sanae, afferro l’asciugamano e lo stendo in prossimità del suo.
Lei è sdraiata a pancia in alto, si solleva un po’ sui gomiti, abbassa gli occhiali da sole e mi guarda; pochi istanti dopo parla: “Si sta bene in acqua? È calda?”
“Magnifica” rispondo sdraiandomi al suo fianco e scuotendo la testa. Questo gesto la bagna leggermente, perciò mi ammonisce subito dicendo: “Piantala, mi schizzi!” e picchiando un leggero pugno sul mio braccio.
“Ah non fare la noiosa, andiamo a fare il bagno dai?” chiedo avvicinandomi.
“Già le gocce mi sembrano fredde, no davvero!” risponde rabbrividendo.
Mi avvicino e faccio aderire il mio torace con parte del suo. “Oddio sei freddissimo, stammi lontano” esclama puntando le braccia al petto e provando ad aumentare le distanze trai nostri corpi.
L’afferro per le braccia e la faccio alzare, dopo la imprigiono e la sollevo caricandola sulle spalle, scalcia, ride e urla mentre mi minaccia, ma non mi faccio intimorire e una volta arrivato in acqua, la scaravento giù senza tanti complimenti, seguendola a mia volta.
Riemerge con fare incazzato e braccia sui fianchi, le gote gonfie di rabbia, pochi istanti dopo è di fronte a me che sta tentando di affogarmi per le spalle.
Il suo corpo scivola sul mio, la sento vibrare, e non riesco a capire se per l’acqua fredda o per il contatto tra noi.
Quando arriva di fronte al mio viso però qualcosa cambia, i respiri si spezzano, afferro i suoi fianchi e la faccio aderire a me, i suoi seni li sento premente sul mio torace, le nostre labbra s’incontrano, mentre un bacio passionale ci coinvolge e sconvolge.
Per fortuna è un giorno infrasettimanale e all’ora di pranzo in spiaggia c’è poca gente, così da poter godere di questa piccola intimità immersi nell’acqua.
 
 
Sanae
Siamo arrivati ed è scomparso nel mare, ho fatto a mal fatica in tempo a vederlo di spalle, ma l’ho visto anche troppo bene quando è uscito dall’acqua, con quella pelle abbronzata dal sole brasiliano, e quelle gocce che risplendevano sul suo corpo. Ho preferito stendermi per non farmi beccare a fissarlo, ho un’immensa voglia di toccarlo.
 
Poi non capisco come, mi ha schizzato e mi sono trovata in acqua sollevata di peso, quindi per vendetta tento di affogarlo, ma quando scivolo su di lui, lo sento che qualcosa cambia, la sua stretta sulla mia vita è salda sicura, e nonostante l’acqua sia fredda, dannatamente fredda, ho un caldo pazzesco.
Le nostre labbra s’incontrano e prendono a danzare, i nostri corpi sempre più stretti, nessuno può vederci siamo con l’acqua fino al collo.
Continuano i baci e le carezze, le nostre mani si fanno sempre più audaci, poi sento, sento lui su di me, la sua eccitazione, sul mio corpo.
Le mie guance non le controllo più, mi distacco da lui, mi fissa, dopo abbassa lo sguardo mormorando: “Scusa”
“Non … non, non importa – bacio la sua bocca un’altra volta poi parlo di nuovo – torno all’asciugamano ok?”
“Ok, arrivo tra un attimo” mi risponde, e posso anche immaginare il perché, sorrido al pensiero mentre sto tornado alla base, ho bisogno di riflettere, perché il bisogno di un contatto più intimo con Tsubasa si fa sempre più insistente.
 
Abbiamo passato uno splendido pomeriggio in spiaggia, adesso al calare del sole abbiamo deciso di tornare a casa per farci una doccia e uscire fuori a cena.
Sono in bagno,Tsubasa ha già fatto la doccia ed è andato in camera sua. Dalla sua stanza sento sopraggiungere della musica, è la canzone di Breaking Dawn, sono andata a vedere il film con tutti gli altri.
“Bella questa canzone” urlo dal bagno, sento dei passi avvicinarsi dietro la porta.
 
Heartbeats fast
Colors and promises
How to be brave
How can I love when I'm afraid to fall
But watching you stand alone
All of my doubt suddenly goes away somehow
One step closer
 
Il cuore batte veloce
Colori e promesse
Come essere coraggiosi?
Come posso amare se ho paura di cadere?
Ma guardandoti stare da solo
Tutti i miei dubbi all’improvviso
svaniscono in qualche modo
Un passo più vicina...

 
“Sei andata a vedere il film?” mi chiede.
“Sì, con Ryo e gli altri” rispondo.
“Ti è piaciuto?” domanda.
“Moltissimo, è una bella storia d’amore” esclamo al ricordo del film.
“Sanae ti dispiace se entro un secondo? Sei vestita? Ho scordato la maglia” mi domanda.
“Sì, sì, vieni pure” dichiaro.
Sento aprire la porta e il sorriso mi muore in gola visto che indossa soltanto i jeans, oggi l’ho visto in costume ok, ma questi pantaloni gli donano particolarmente e quel torace… deglutisco a fatica mentre torno a guardare la mia immagine riflessa allo specchio.  Intanto la canzone prosegue immagino che abbia messo il brano a ripetizione… dopotutto ho detto che mi piaceva…
 
I have died everyday waiting for you
Darling don't be afraid I have loved you
For a thousand years
I love you for a thousand more
 
Sono morta ogni giorno aspettandoti
Tesoro, non aver paura
Ti ho amato per mille anni
E ti amerò per altri mille

 
Mentalmente sto cercando di concentrarmi sulle mie spalle che sono molto arrossate, se avessi messo la protezione adesso non sarei in queste condizioni, cavolo!
Tsubasa passa dietro e arriva alla sedia, afferra la maglia, lo vedo grazie al riflesso dello specchio. “Haia” borbotto rivolta allo specchio.
Il Capitano si ferma dietro di me inclina la testa e domanda: “Che ti succede?”
“Niente, mi sono scottata, dovevo mettere la protezione e l’ho scordata.”
Si sporge, afferra una crema da sopra l’armadietto, sfiora la mia spalla e me la porge: “Metti questa fa miracoli”
“Grazie” rispondo prendendola mentre continuiamo a fissarci dallo specchio, lui ancora fermo; dietro di me.
 
Time stands still
Beauty in all she is
I will be brave
I will not let anything take away
What's standing in front of me
Every breath
Every hour has come to this
One step closer
 
Il tempo resterà fermo e
la bellezza resterà in tutto quello che lei è
Sarò coraggiosa
Non lascerò che nulla porti via
Quello che adesso ho davanti a me
Ogni respiro, ogni ora che ha portato a questo
a farmi essere un passo più vicina...

 
Metto un po’ di crema sulla mano e faccio scivolare la spallina del vestito, poi quella del reggiseno del costume, i suoi occhi fissi nei miei.
“Se… se vuoi ti aiuto” balbetta.
“Sì, grazie, non arrivo dietro” la voce è rotta anche se ho cercato di parlare tranquillamente. Le note della canzone continuano a saturare un'aria forse già carica delle nostre sensazioni.
 
 
Tsubasa
La mia mano trema leggermente mentre delicatamente cerco di passare la crema sulla sua spalla destra, brucia, arde, scotta.
La vedo chiudere gli occhi, mentre continuo a massaggiarla, credo che sia piacevole il contatto con la sua pelle, visto che il prodotto è molto fresco.
Deglutisco a mal fatica, tentando di mantenere il controllo. La mia mano continua ad accarezzare la sua spalla in lenti massaggi.
La crema viene assordita tutta, tanto che adesso avverto resistenza contro la pelle, quindi mi distacco afferro la spallina del suo reggiseno e la tiro su.
I suoi occhi si spalancano, come se avessi interrotto un incanto. Mi fissa, poi la sua mano sinistra si porta sulla spalla destra bloccando la mia mano.
E in questo preciso istante mi tornano in mente le parole di Pepe “Guarda che anche lei potrebbe voler approfondire la questione che credi? Magari aspetta solo una tua mossa.”
Penso che lei abbia fatto la sua mossa, adesso tocca a me.
La mia mano segue la sua, riportando il laccio del reggiseno sul braccio. Dove torna a penzolare come prima.
Lascia la mia mano e stende nuovamente il braccio lungo il fianco, ed è qua che dopo aver preso un profondo respiro, sollevo la mano sulla spalla sinistra e faccio scendere la spallina del vestito, che perso l’ultimo appiglio cade a terra, lasciandola con il costume da mare.
Continuo a fissarla attraverso lo specchio del bagno, mentre faccio scendere anche l’altro spallino del reggiseno, mi chino leggermente e inizio a baciare il suo collo, e pochi attimi prima di chiudere gli occhi, vedo i suoi già serrati.
 
I have died everyday waiting for you
Darling don't be afraid I have loved you
For a thousand years
I love you for a thousand more
 
Sono morta ogni giorno aspettandoti
Tesoro, non aver paura
Ti ho amato per mille anni
E ti amerò per altri mille

 
La mia mano scivola fino a congiungersi con la sua, smetto di baciarla e la conduco nella sua camera, siamo l’uno di fronte all’altra ci sorridiamo un poco imbarazzati; poi quel gesto, mette la mano dietro e slaccia il reggiseno, mentre con l’altro braccio sorregge il pezzo, per impedire che finisca a terra.
La mia mano trema mentre raggiunge il suo braccio e compie una leggera pressione per far si che il sopra del costume sparisca dalla mia visuale.
E senza troppa resistenza, lei si lascia andare, ed è a quel punto che la mia mano esitante trova il suo posto, mentre sfioro il suo tenero seno.
Le nostre labbra s’incontrano nuovamente, ogni imbarazzo scompare.
Il letto ci accoglie tra le sue stoffe.
 
Sanae è morbida, la sua pelle mi fa impazzire.
Sanae è calda, il suo corpo risveglia il mio.
Sanae è amore, da sempre e per sempre.
Sanae è perfetta per me, i nostri incastri sono millimetrici, mentre insieme ci muoviamo in sintonia.
Sanae respira, per me, con me.
Sanae è calore, che arde dentro di me.
Sanae è piacere, quello che stiamo provando insieme per la prima volta.
I nostri corpi si fondono mentre sento l’amore esplodere dentro e raggiungere il suo.
 
And all along I believed I would find you
Time has brought your heart to me
I have loved you for a thousand years
I love you for a thousand more
 
One step closer
One step closer
 
E per tutto il tempo ho creduto
Che ti avrei trovato
Il tempo ha portato il tuo cuore da me
Ti ho amato per mille anni
E ti amerò per altri mille
 
un passo più vicina...
un passo più vicina...

 
Siamo accaldati, sudati, mentre sto fissando i suoi occhi che brillano dentro ai miei, la bacio, ancora e ancora prima di tornare al suo fianco.
I nostri corpi sono nudi, celati dalle lenzuola; sento lei respirare tranquilla accovacciata tra le mie braccia, la sua schiena sul mio petto, la mia mano che distrattamente sta passando sulla sua spalla, è ancora accaldata dall’amore appena vissuto. Le note continuano la loro melodia.
 
I have died everyday waiting for you
Darling don't be afraid I have loved you
For a thousand years
I love you for a thousand more
 
Sono morta ogni giorno aspettandoti
Tesoro, non aver paura
Ti ho amato per mille anni
E ti amerò per altri mille

 
“Vorrei che il tempo si fermasse a questo momento” sussurro respirando tra i suoi capelli.
“Anch’io, non vorrei andare più via da te” risponde con voce rotta.
“Non pensiamoci, dobbiamo resistere un altro anno e saremo di nuovo insieme” esclamo vicinissimo al suo orecchio.
“Un anno” dice in un soffio.
“Già, un anno” affermo convincendomi che non sia tanto, ma dopo quello che abbiamo condiviso pochi minuti fa, adesso mi sembra tutto più difficile, come farò a stare senza il suo profumo? Senza, la sua pelle? Senza, il suo calore? Come?
E come se mi avesse letto nel pensiero parla: “Sarà difficile starti lontano dopo che ho fatto l’amore con te Tsubasa” si avvolge su se stessa e io trovo quei magnifici occhi nocciola puntati nei miei. Nel frattempo la musica fa sentire ancora le sue note.
 
And all along I believed I would find you
Time has brought your heart to me
I have loved you for a thousand years
I love you for a thousand more
 
E per tutto il tempo ho creduto
Che ti avrei trovato
Il tempo ha portato il tuo cuore da me
Ti ho amato per mille anni
E ti amerò per altri mille

 
La bacio sul naso, prima di esclamare: “Abbiamo ancora tanti giorni per fare scorta di amore no?!”
“Capitano!” mi ammonisce, poi sorride e sulla mia bocca risponde: “Sì, tanti giorni” e la sua mano mi fa capire subito che forse è già iniziato il momento di far tesoro di questa idea. La musica sfuma mentre i nostri corpi si uniscono nuovamente, per poi venire travolti dalla stanchezza e dal sonno.
 
Apro gli occhi, è buio, mi guardo un po’ intorno, cavolo sono nella stanza di Sanae, precisamente nel suo letto, per l’esattezza abbracciato al suo tenero corpo, che cosa stiamo combinando?
Cercando di fare meno rumore possibile, mi allontano, afferro la mia biancheria, la indosso; osservo l’orologio e segna le ventiquattro. Cavolo abbiamo passato il tardo pomeriggio e un pezzo di notte a fare l’amore.
Mi volto la osservo e penso che non ho mai speso meglio il mio tempo.
Ho fame, vado a preparare qualcosa di sotto e ne porto un po’ anche a Sanae, immagino che quando si sveglierà, ne avrà bisogno, come ne ho io.
Esco dalla porta e la chiudo piano per non svegliarla, mi volto e trovo Roberto sulle scale che sta andando il camera sua.
Arrossisco di botto, come un bambino che è stato sorpreso con le mani nel barattolo di marmellata.
Lui mi guarda con un sorrisetto malizioso a lato della bocca, dopo parla: “Ma quella non è la camera di Sanae?!”
Mi porto una mano dietro la nuca e prendo a toccare i capelli, come faccio sempre quando solo al limite dell’imbarazzo.
“Beh sì, sai, noi…” non riesco a comporre una scusa decente, che cosa posso dire se non: ci siamo amati tutto il giorno.
Per fortuna è direttamente lui a togliermi dall’imbarazzo. “Hai fatto un'ottima partita ti sei meritato questo periodo di riposo ed è giusto che tu lo passi con la tua ragazza, ho visto la dichiarazione in TV, hai fatto benissimo, sono fiero di te.”
“Grazie, Roberto, per tutto” ammetto al mio mentore.
“Dovere” risponde avvicinandosi e scompigliano con una mano i miei capelli già incasinati.
Lui prosegue verso la sua camera, mentre io vado in cucina, con l’intento di portare a termine il mio piano: mangiare!



Bene, anche il 2015 ce lo siamo tolto dalle scatole.
Senza volerlo l'ultimo capitolo di questo anno è il capitolo che un po' tutte aspettavate.
Spero di avervi accontentato anche se il rating di questa storia è giallo XD
Che altro dirvi, auguro a tutte voi un fantastico, anzi strepitoso 2016 e che porti tutto ciò che desiderate.
..... e una piccola anticipazione.
Ho preparato il seguito, la seconda parte di Quarto di Secolo, perciò state pronte a iniziare una nuova avventura.
E' stata un po' la mia sfida personale affrontare quell'argomento tanto spinoso... spero di soddisfare le vostre aspettative.
Un abbraccio a tutte.
Sanae77

 
   
 
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