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Autore: Alexys_Tenshi    31/12/2015    3 recensioni
[SasoDei|Modern!AU|School!AU|Friendship to love] A Sil.
1. Percorrono la strada per arrivare alla scuola del quartiere e durante il tragitto parlano di tutto quello che gli passa per la testa. I sogni strani di Sasori, i modellini di Deidara, i compiti che quest’ultimo chiede di copiare ogni volta che hanno una lezione di matematica, e Sasori annuncia che ha una tavoletta di cioccolata in più solo per Deidara.
2. A pochi metri da lui, Sasori canticchia una canzone e si avvicina sempre più a Deidara. Vedendolo ancora preso dal ripasso non può fare a meno di sorridere. Quando si ferma avanti al suo migliore amico, gli mette avanti agli occhi una lattina di tè verde. Deidara alza lo sguardo leggermente irritato, ma quando si accorge che il ragazzo è ‘solamente’ Sasori, gli sorride di rimando.
3. Restano ad osservarsi per qualche secondo, azzurro nel nocciola, fino a quando Deidara non sussulta e si porta una mano sulla fronte per darsi uno schiaffo leggero. Sembra aver capito. Si allunga verso Sasori e cerca di lasciargli un bacio sulle labbra.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Akasuna no Sasori, Deidara | Coppie: Sasori/Deidara
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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 Buongiorno a tutti. Torno nel Fandom di Naruto con un'altra SasoDei. Questa, come tutte le altre, è dedicata a Sil: grazie per apprezzare sempre le mie storie. Sei un'amica stupenda. Buon compleanno (ancora).
Questa è una Modern!AU/School!AU ed una "Friendship to love" e piena di Fluff. Le citazioni prima di ogni parte sono prese dalla canzone "Lay it all on me" di Rudimentale ft. Ed Sheeran.
Non ho altro da aggiungere, spero che qualcuno voglia leggerla.
Sono graditi commenti positivi, neutri, critici.
Edit: ho fatto il banner!

Killuale
 


Through the years.

 
1. I’ll be your shoulder at anytime you need
Si incontrano ogni giorno avanti casa di Deidara. Sasori lo aspetta avanti al cancelletto, zaino in spalla e sorriso smagliante. Deidara corre verso di lui, cercando di posare gli ultimi libri nello zaino pieno di disegni. Percorrono la strada per arrivare alla scuola del quartiere e durante il tragitto parlano di tutto quello che gli passa per la testa. I sogni strani di Sasori, i modellini di Deidara, i compiti che quest’ultimo chiede di copiare ogni volta che hanno una lezione di matematica, e Sasori annuncia che ha una tavoletta di cioccolata in più solo per Deidara.
Nevica. Una neve leggera, che appena si posa a terra già sparisce, dimenticata in un secondo. Entrambi i bambini non indossano i cappelli, e nascondono la faccia sotto la sciarpa. Camminano lungo la discesa che costeggia il mare e Deidara punta l’indice della mano destra lungo le barche che stanno ritornando dalla pesca. Sasori le osserva, sfregandosi le mani e rimettendole nelle tasche del suo piumino. Si chiede come faccia il suo migliore amico a non avere freddo ai piedi con le scarpette da ginnastica, mentre lui indossa dei caldi stivaletti.
“Altri due giorni e finalmente arrivano le vacanze!” urla Deidara proprio mentre una macchina gli passa accanto. Sasori lo prede giusto in tempo per la manica del piumino, per spostarlo lontano dalla strada.
“Sempre se ci arrivi, Deidara” borbotta il piccolo. Deidara mette le mani dietro la testa mentre si volta e continua a camminare. Ha un passo più spedito e Sasori fatica a stargli accanto. Quando finalmente, dopo aver corso per gli ultimi cinque metri, i due sono di nuovo uno accanto all’altro, Sasori passa un braccio attorno alle spalle di Deidara.
“Scusami” gli sussurra all’orecchio. Deidara lo guarda, inclinando leggermente la testa, ed alza una mano, chiudendola a pugno. Aspetta per un po’ e il pugno di Sasori si scontra finalmente con il suo.
“Ti voglio bene” dice Sasori abbracciandolo.
“Anche io piccola zazzera rossa” risponde Deidara.
Arrivano a scuola che sono ancora abbracciati e quando devono separarsi, per sedersi ognuno al proprio posto, lo fanno a malincuore.
 

2. Lay your heart on me
La panchina dove Deidara sta studiando è davvero fredda, ma il biondo non ha trovato un luogo dove poter restare un po’ in pace, tranne quello. Alla verifica di inglese manca solo mezz’ora e lui ancora non ricorda tutti i verbi. Decide di prendere dalla cartella una penna e scrivere qualche appunto ai margini del libro. La sciarpa si è allentata ed un vento freddo filtra fin sotto la divisa scolastica. Si morde il labbro inferiore mentre cerchia i verbi irregolari.
A pochi metri da lui, Sasori canticchia una canzone e si avvicina sempre più a Deidara. Vedendolo ancora preso dal ripasso non può fare a meno di sorridere. Quando si ferma avanti al suo migliore amico, gli mette avanti agli occhi una lattina di tè verde. Deidara alza lo sguardo leggermente irritato, ma quando si accorge che il ragazzo è ‘solamente’ Sasori, gli sorride di rimando.
“Guarda che le cose le sai e andrai benissimo” dice Sasori cercando di incoraggiarlo.
“Contaci!” dice Deidara prendendo la lattina e bevendola tutta d’un fiato. Solo lui può bere del tè freddo in pieno inverno.
Un calcio lontano alla lattina e Sasori fermo ad osservare l’oggetto mentre rotola. Il maglioncino beige che indossa si è sporcato di blu. Colpa della penna che era scoppiata l’ora precedente. Solo in quel momento Sasori se ne ricorda e posa il maglioncino nella tracolla. Deidara, un occhio sul libro ed uno su Sasori, sta già prestandogli il suo.
Quando la campanella suona, con il trillo più odioso del mondo, Deidara inizia a respirare profondamente. È l’ultimo esame prima delle vacanze e non può sbagliare. Posa il libro nella cartella e quando si alza, sente qualcosa di morbido sulle labbra. Si accorge dopo poco che le labbra sottili e fredde di Sasori sono poggiate sulle sue in un bacio veloce e leggero. Quando Sasori si stacca ha il viso rosso e guarda da un’altra parte.
“Buona fortuna, ci vediamo in classe” mormora prima di correre verso l’entrata.
Deidara resta fermo, guadando il suo migliore amico andare via e portandosi un dito alle labbra. Sorride e scuotendo la testa torna in classe.
 

3. I will never let you down
“Ciao”.
Sasori è seduto sul tetto della scuola, tra le mani i tramezzini che ha preparato sua nonna. Fa morsi piccoli e ogni tanto beve dell’acqua. Deidara è arrivato in ritardo ed ora sventola dei fogli mentre si siede accanto al ragazzo dai capelli rossi.
“Sono riuscito a prendere i moduli per l’iscrizione ai club” annuncia mentre ne passa uno a Sasori. “Allora andiamo insieme a fare il corso di arte, vero?” chiede mentre ruba uno dei tramezzini e ne mangia metà con un morso. Si pulisce la bocca dalle briciole e controlla le unghie smaltate di viola.
“Ovvio Deidara” risponde Sasori guardandolo negli occhi.
Restano ad osservarsi per qualche secondo, azzurro nel nocciola, fino a quando Deidara non sussulta e si porta una mano sulla fronte per darsi uno schiaffo leggero. Sembra aver capito. Si allunga verso Sasori e cerca di lasciargli un bacio sulle labbra. Sasori all’inizio cerca di spostarsi, ma Deidara lo blocca portando una mano dietro la testa di Sasori e avvicinandolo. Si baciano lentamente, per qualche minuto. Quando si staccano intrecciano le loro mani e cominciano a parlare del nuovo anno di superiori e del corso di arte.
Cercano ancora di tenere la loro relazione segreta agli altri ragazzi, ma prima o poi Sasori sa già che Deidara farà un’altra delle sue “scenate”, probabilmente con quel ragazzo dai capelli tinti di grigio, Hidan, che ama punzecchiare il suo ragazzo. Sasori ha la sensazione che andranno d’accordo in futuro.
Per adesso si godono i raggi del sole che spuntano ogni tanto dalle nuvole e passano il tempo abbracciati.
   
 
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