Pensieri
di Legno. ~
Baci ogni singolo centimentro di questa superfice liscissima,
degusti il sapore di quella che sarebbe la mia pelle,
inspiri il profumo che questo corpo quasi perfetto emana.
Che gusto c'è?
Cosa ci trovi di tanto speciale?
Non
riesci nemmeno a capacitarti di quanto, quella che alla fine non
è
che una marionetta, riesca a mandarti in estasi, non puoi nemmeno
immaginare quanto il bisogno di questo corpo privo di calore possa
presto diventare troppo forte.
Perchè?
Come può un ragazzo energico, esaltato, euforico come te impazzire per un pezzo di legno senz'anima?
Porti il viso
all'altezza del mio.
Baci queste fredde labbra ancora e ancora, lasci scivolare le
mani sul mio petto fino ad arrivare all'ologramma, al mio cuore. Lo
sfiori col palmo della mano lasciando che la lingua di una delle tue
molteplici bocche
tracci il contorno della mia unica
pecca.
Questo orribile cuore, quest'unico organo che sempre mi ricorda quanto io sia... Strano... Diverso...
Nè un uomo, nè una marionetta...
Quest'unico organo che però mi permette di provare una miriade di emozioni. Tristezza nel ricordare il mio passato, felicità nel vedere la gioia impressa nei toui occhi ogni volta che parli della tua "arte".
"Che c'è di male?", diresti, "tutti hanno un cuore"
Ricevi un
gemito in tutta risposta, segno che puoi
continuare. Scendi con le mani sui fianchi fermandoti al
bordo dei pantaloni in attesa del permesso di poter togliere
quell'ostacolo, un permesso che non tarda ad arrivare.
Entrambi in intimo rimaniamo ad ammirare ognuno il corpo dell'altro, beandoci di questa visione probita. Il tuo fisico statuario sovrasta questo corpo da bambino.
"Danna?"
"Mh?"
"Sei bellissimo"
"Deidara non dire sciocchezze e continua"
Riprendi a baciare il ventre di legno strusciando lascivamente la guancia contro la mia erezione.
"Lo sai che non ce n'è bisogno"
Entrambi in intimo rimaniamo ad ammirare ognuno il corpo dell'altro, beandoci di questa visione probita. Il tuo fisico statuario sovrasta questo corpo da bambino.
"Danna?"
"Mh?"
"Sei bellissimo"
"Deidara non dire sciocchezze e continua"
Riprendi a baciare il ventre di legno strusciando lascivamente la guancia contro la mia erezione.
"Lo sai che non ce n'è bisogno"
Non capisci?
Non comprendi perchè io non riesca a percepire il caldo tocco delle tue mani?
"Lo sai che io
non posso sentire nulla"
La noti la malinconia impressa nella mia voce? Cogli il lieve velo di tristezza che per un attimo si impadronisce dei miei occhi inspressivi?
Mi ignori
totalmente. Come se non avessi parlato mi svesti deciso iniziando poi a
muovere velocemente la mano.
Forse vorresti solo che questo corpo fosse vero, forse vuoi soltanto fingere... No, so che non lo faresti mai, so che i nostri battibecchi sull'arte ti piacciono, so che adori farmi impazzire con quell'insopportabile "uhn".
Riporti le
labbra sulle mie, accarezzi la mia lingua, perlustri la mia bocca.
Mi chiedo che sapore tu possa avere Deidara.
Quale mai può essere il gusto che si mischia a quello del legno ogni volta che nelle nostre bocche avviene questa danza frenetica?
Con lentezza
quasi esasperante mi volti di schiena iniziando a passare lentamente le
dita sulle mie scapole.
Ancora non vuoi capirlo, eh?
Poggi le labbra
sulla mia nuca mentre delicatamente entri dentro di me, quasi come se
avessi paura di farmi male.
Mai un gemito di dolore potrà uscire da queste labbra gelide.
Ti sento
ansimare contro la mia spalla.
E' così eccitante questo corpo finto?
Inizi a
muoverti con più decisione.
Cosa si prova a toccare una marionetta?
I tuoi gemiti
salgono d'intensità.
Cosa ti piace di un corpo di legno?
"Deidara?"
"Mmh?"
Mi rispondi con la voce rotta dagli ansiti.
"Cosa si prova a stare dentro il mio corpo?"
Mi sfiori le dita quasi con delicatezza. Ti blocchi.
"Danna"
Stringi le mie dita nelle tue.
"Voglio che tu riesca a sentire qualcosa, che anche tu possa provare quello che sento io in questo momento"
"E tu cosa senti Deidara?"
Per un attimo ti fermi a pensare mentre la tua mano sfiora la mia schiena.
"Io mi sento completo"
"Mmh?"
Mi rispondi con la voce rotta dagli ansiti.
"Cosa si prova a stare dentro il mio corpo?"
Mi sfiori le dita quasi con delicatezza. Ti blocchi.
"Danna"
Stringi le mie dita nelle tue.
"Voglio che tu riesca a sentire qualcosa, che anche tu possa provare quello che sento io in questo momento"
"E tu cosa senti Deidara?"
Per un attimo ti fermi a pensare mentre la tua mano sfiora la mia schiena.
"Io mi sento completo"
E' vero...
"Tu danna?"
Io?
"Io..."
Io...
"... Mi sento
perfetto"