Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
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Autore: Ar1    31/12/2015    0 recensioni
Una fan fiction sui fantastici BTS narrata da Jimin. Egli è stato accusato dalle fan di aver provocato un incidente a Suga, e pian piano comincerà a convincere se stesso di quest'idea...
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Eccoci nell'ultimo capitolo! Volevo ringraziarvi per le moltissime persone che seguono la mia storia... Sta per finire il 2015 e ho deciso di pubblicare gli ultimi capitoli prima di mezzanotte! Spero che il finale sia di vostro gusto e..... Vi lascio al grandioso finale! Guardavo Tae dalla finestra che sgorgava lacrime. Questa storia doveva finire, e dopo lunghi attimi di riflessione capii cosa era giusto fare. È triste come finale della faccenda,certo. Ma non c'era altro modo. Taehyung, il mio migliore amico, oramai psicopatico e pluriomicida, doveva morire. Uscii ma Taehyung non c'era più. Sentii delle urla provenire da un isolato più avanti. Corsi più veloce che potevo. Non capivo cosa dicevano le urla, ma avvicinandomi di più capii cosa stava succedendo. Guardai in alto. Tae era in cima al palazzo. Cazzo. Voleva buttarsi. All'improvviso quel l'idea di doverlo uccidere mi rabbrividiva. Era un essere umano dopo tutto e non me la sentivo di compiere una cosa del genere. E poi, era mio fratello. Anzi lo è ancora. Corsi le scale il più velocemente possibile. Sulla terrazza del tetto cominciai a urlare il suo nome. "Kim! Kim! Tae dove sei?" "J-jimin?" "Ehi, Tae..." Dissi con il fiatone "Pensavo fossi scappato." "Perché avrei dovuto?" "Hai paura di me." Annuii sollevando le sopracciglia intonando un "eh" "ho ucciso molte persone." "Ehm, beh?" Cercavo di rassicurarlo senza sembrare turbato. "Beh. Ho paura anche io. Di finire in prigione, di essere odiato. Preferisco morire che passare la vita in una cella." "Tae...." "Pensavo di essere speciale per te." "Cosa intendi?" "Che pensavo mi avresti difeso. Invece sei scappato. Allora ho capito che se tu avevi paura la dovevo avere anche io. Jimin sono un mostro." "M-ma va, che-che ti salta in mente, mmm?" Continuai a distrarlo dal suicidio col cuore in gola. "Che ne dici di dimenticare tutta questa storia e di andare a prenderci un gelato, eh?" Taehyung fece un risolino, seguito da uno scuotere di testa. Conoscevo quella sua espressione. Un attimo dopo vidi una lacrima scendergli da un occhio. Chiuse gli occhi, sorrise. Si lasciò cadere dolcemente all'indietro. "Tae!!!!" Urlai. Intanto correvo in avanti con una mano tesa. Nonostante sapevo che non sarei riuscito a salvarlo. Taehyung morì il 31 dicembre del 2015. Con le lacrime agli occhi, il cappuccio tirato fino agli occhi e le mani nel tascone della felpa mi diressi verso l'ospedale, per dare la notizia a Suga. Quando entrai vidi Suga che guardava la TV, ancora devastato per la morte dei suoi amici. "Suga..." Dissi. Aveva già capito tutto. Cominciò a piangere guardando un punto fisso e senza muoversi. Il suo viso comincio ad arrossire e poco dopo cominciò a singhiozzare. Mi avvicinai a lui e lo abbracciai. Piangemmo insieme. Quella sera non la passammo bene. Non dicemmo una parola di quello che era successo. Continuammo a vivere con un peso sullo stomaco che batteva come un martello. La vita era diversa. La vita è diversa. Ogni giorno vado a trovare i miei amici al cimitero con Suga. Gli lasciamo un fiore ad ognuno è speriamo insieme che un giorno il rimorso possa svanire.
   
 
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