Anime & Manga > Host club
Segui la storia  |       
Autore: RobyLupin    10/03/2009    6 recensioni
Cinque passi della vita di una persona.
Cinque piccoli scalini per percorrere quella strada chiamata vita.
Perchè Haruhi ancora non lo sa, ma i cinque passi possono fare una storia. La sua.
[Piccola raccolta sperimentale di flashfiction: ognuna di esse ha come protagonista assoluta Haruhi alle prese con le varie fasi di un rapporto di coppia. Volete sapete con CHI? Aprite la pagine ed entrate. Sperando che non mi linciate in massa. xD]
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Haruhi Fujioka
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Flash

Ultima parte della raccolta. Ne approfitto per ringraziare tutti quelli che l'hanno seguita, in particolare (in ordine alfabetico) a AliDiPiume, FreddyMercury, Kura92, Ladyhawke, Lely1441, Rosy_chan e Yusaki che hanno trovato il tempo di commentare questo mio esperimento: non avete idea di quanto le vostre recensioni mi abbiano fatto piacere, ragazze. Grazie infinite. ^^ Grazie anche a Resha91 che l'ha aggiunta ai suoi preferiti. ^^

Prima di lasciarvi a leggere, però, rispondo alle vostre recensioni...^^

- Kura92: Interessante il paragone sia con i gemelli che con Tama. Haru è sinceramente terrorizzata dal confronto, ma poco importa, no? XD Grazie mille per il commento, Kura. x3 Spero ti piacerà anche quest'ultima flash. ^^
- Lely1441: *Sguardo profondamente scettico* Se si tratta di te non si è mai troppo prudenti, ricordatelo. =_= Mei è Mei, invece, un genio incompreso. U_U Ahh, non vedo l'ora che tocchi a lei passare tra le mie grinf... cioè, ad essere l'eroina volontaria e collaborativa di una mia storia. ^^"" Sì, vabbé, comunque... Se l'idea di Haru mamma ti è piaciuta, allora apprezzerai di più quest'ultma parte, credo x3 Ti lascio giudicare, Liz. x3 Besos^^
- Smemo92: Guarda, Mei-chan è Mei-chan, io la adoro x3 è colei che sveglia Haruhi quando serve, in fondo x3 Il modo in cui Haruhi fa scoprire a Tizio della gravidanza ho adorato scriverlo, lo confesso. x3 Contentissima che ti sia piaciuta, Smemo. Spero sia lo stesso anche per questa ^^
- Lady Hawke: Allora zia, le alternative a 'kodomo' erano 'musuko' (figlio) oppure 'tyoonan' (figlio primogenito). 'Kodomo' è bambino, quindi direi che ho fatto cosa buona e giusta sostituendo, no? ù-ù ... X°°D Il fatto che tu non sia stata male per la dolciosità del precedente capitolo mi consola zia, non sai quando. Soprattutto dopo lo Zucchero Filato. XD Ora però voglio i biscottino, eh! ^o^ X°D Besos zia, ^^
- Elychan: Sai che può essere? Da lui potrei pure aspettarmelo. XD  Contenta che ti piaccia, Ely. Spero varrà anche per quest'ultima flash. ^^ Besos^^
- FreddyMercury: E qui ci sarà la risposta al grande interrogativo sul nome, sorellona, giuro. XD La scena del test mi sono sinceramente divertita a scriverla, quindi sono contenta che sia riuscita bene x3  Mi spiace per il volteggio troppo spettacolare ma con Host Club la spettacolarità è quasi d'obbligo. E poi scrivere certe scene mi diverte, lo ammetto. XD Grazie mille per il commento, sorellona. Besos^^

 

Ora vi lascio all'ultima storia. Per la cronaca, ho sforato di nuovo: 725 parole. Sono decisamente un caso perso di logorrea scrittoria; dovrei rassegnarmi ormai. XD

 

5-      AI

Haruhi socchiuse lentamente gli occhi, muovendo la mano sul materasso accanto a lei, quindi lì spalancò completamente, appoggiandosi su un braccio per raddrizzarsi. Si passò una mano sul viso, mentre si chiedeva come mai l’altra parte del letto fosse vuota. Teoricamente, avrebbe dovuto esserci una presenza maschile lì con lei; dov’era finito, ora, quel testone?

Si rizzò a sedere, guardandosi attorno nel buio. Probabilmente, ragionò, era in cucina con un panino in mano. La lasciava sempre interdetta quanto quell’uomo riuscisse a mangiare senza apparentemente risentirne a livello di peso: era filiforme come quando erano al liceo, nonostante svaligiasse ogni sera dopo cena la dispensa.

Decise di raggiungerlo, almeno per evitare che facesse misteriosamente sparire anche le briciole: con qualcosa dovevano pur fare colazione, la mattina.

Trovò le ciabatte e scivolò giù dal letto, infilandosi la vestaglia. Lanciò un’occhiata al ricevitore sul comodino, da cui provenivano respiri regolari e un altro suono più profondo e meno cadenzato. Haruhi storse il naso: odiava quando c’erano interferenze nella trasmissione. Oltretutto, quegli affari avevano giusto un paio di mesi, avrebbero dovuto funzionare alla perfezione. Si ripromise di cercare la garanzia e di riportarli in negozio alla prima occasione: odiava sprecare denaro inutilmente.

Uscì dalla stanza stringendosi meglio la vestaglia addosso, diretta in cucina. Si fermò però pochi passi dopo, lo sguardo fisso sulla porta accanto alla loro.

Non era la prima volta che succedeva, a dire il vero: che lei transitasse per il corridoio e si fermasse più o meno volontariamente davanti a quella stanza, dove – incredibile ma vero – Aiko – sua figlia – riposava. Le faceva ancora uno strano effetto pensare che c’era veramente una neonata di appena pochi mesi al di là della parete, e che fosse stata lei a farla nascere. Che fosse sua.

Oh beh, loro.

Si guardò furtivamente intorno, come se temesse di essere colta in flagrante nel commettere un furto, quindi sorrise: nessuno in vista e tempo indefinito davanti a lei. Sicuramente molto, dato che quando lui si metteva a mangiare andava avanti veramente a lungo.

Si avvicinò alla porta, socchiudendola silenziosamente: solo cinque minuti, il tempo per controllare che stesse bene e di guardarla un po’ dormire, poi avrebbe lo raggiunto in cucina. Le sfuggì un sorriso mentre apriva completamente la porta: durante il giorno, tra il lavoro e il resto, aveva sempre l’impressone di passare decisamente troppo poco tempo con sua figlia. Questi cinque minuti che avrebbe rubato le parevano quasi preziosi; insensatamente forse, ma ormai aveva imparato che il buonsenso era una cosa estremamente relativa quando di mezzo c’erano i rapporti umani.

Quando la sua testa fece capolino nella camera, però, dovette trattenersi dallo scoppiare a ridere: Aiko dormiva come da copione, ma non era l’unica a farlo.

Seduto scompostamente su un dondolo antico, appartenuto a quanto pareva a sua nonna, stava lui, addormentato profondamente con la bocca socchiusa. Aiko gli stava in braccio, la testa poggiata sul petto di suo padre e i pugnetti ben chiusi sulla maglia del suo pigiama.

Haruhi si avvicinò silenziosamente, inginocchiandosi davanti a loro e rimanendo ad osservarli con il sorriso sulle labbra. Si stupì una volta di più che fossero suoi. O forse, si ritrovò a rendersi conto improvvisamente, sarebbe stato più corretto dire che era lei ad essere loro.

Inspiegabilmente, questa rivelazione improvvisa le provocò uno strano calore al petto. Se qualcuno l’avesse vista dall’esterno poi, avrebbe potuto affermare con sicurezza che la rendeva anche semplicemente radiosa.

Rimase così, semplicemente a guardarli e ad ascoltarli respirare nel sonno, la bambina regolarmente, lui con un leggero russare che le fecero capire cosa fosse la famosa interferenza della trasmittente che gli stava accanto. Quindi si alzò, si guardò attorno e recuperò una coperta, sistemandola poi sopra i due begli addormentati. Delicatamente, sfiorò con le dita la fronte di Aiko, incapace di distogliere gli occhi.

In quel momento si ritrovò a pensare che l’Amore – quello con la ‘A’ maiuscola – doveva essere quello: non quello degli shojo manga che Mei-chan le propinava da che si conoscevano, no. Piuttosto, era il rimanere a guardare un uomo e una bambina addormentati insieme e sentire distintamente di non aver bisogno di nient’altro. Haruhi si ritrovò improvvisamente a socchiudere gli occhi, quasi meravigliata dall’ennesima rivelazione della nottata.

Istintivamente, posò la testa sulle gambe dell’uomo, sorridendo. L’ultimo pensiero che ebbe prima di sprofondare a sua volta nel sonno fu immediato e spontaneo.

“Aishiteru.”

 

Ai significa un generico sentimento di amore: Koi può essere un amore egoistico e interessato, Ai è' un vero amore. Koi è sempre chiedere e cercare di avere; Ai è sempre darsi, offrirsi.

Aiko, invece, significa letteralmente 'Piccolo Amore' (da Ai= amore e Ko= piccolo)

 

Prima di tutto, chiedo venia per il tempo occorsomi per aggiornare. In realtà la flash è pronta da inizio gennaio (e ho i testimoni che lo provano, giuro!) ma beh, consideratemi un'idiota, ma non riuscivo a pubblicarla ç_ç La verità è che separarmi da Tizio e Aiko mi metteva addosso una tristezza assurda. ç_ç Quindi l'ho messa da parte, ma poi altri impegni (concorsi, altre storie da aggiornare, esami) mi hanno impedito di pubblicare. La ripesco ora e aggiungo le note di fine raccolta, chiedendo venia e ringraziando di nuovo di cuore tutte voi che avete seguito le loro avventure, se così si possono chiamare. Spero di rivedervi tutte presto, magari con altre storie. ^^

Roby^^

 

  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Host club / Vai alla pagina dell'autore: RobyLupin