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Autore: Inquisitor95    02/01/2016    1 recensioni
"Shepard era una donna alta rispetto a molte altre della sua età: il fisico slanciato e snello al quale non mancavano le delicate curve femminili, i suoi capelli erano scuri e dopo un'adolescenza in cui li aveva tenuti lunghi aveva deciso di tagliarli fino alle spalle all'età di diciott'anni quando decise di seguire le orme dei suoi genitori arruolandosi. I suoi occhi erano blu come l'oceano, profondi altrettanto e dal delicato taglio." - tratto dal Capitolo primo.
Questa è la mia storia di Jane Shepard: superstite di Akuze, spaziale e dalle potenti abilità biotiche. Si tratta della rivisitazione del primo capitolo di Mass Effect con la mia FemShep. Tra guerra e passione si farà strada per diventare una leggenda per l'intera galassia a partire da Eden Prime.
Genere: Azione, Guerra, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Comandante Shepard Donna, Kaidan Alenko, Liara T'Soni, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo quindicesimo

La base su Virmire




« Ho ricevuto il segnale dall'accampamento dei Salarian, pare però che non potremo scendere direttamente, comandante. » disse Joker avvertendo Shepard di un'improvvisa difficoltà nel loro programma.
Shepard si avvicinò al pilota guardando la vasta natura che aveva davanti: Virmire era una pianeta perfetto, abitabile dall'uomo in quanto c'era la presenza di acqua e di foreste verdi e rigogliose, il punto di interesse maggiore era però la base scientifica che nessuno aveva mai pensato di controllare: Saren aveva avuto modo di impossessarsene quando quella storia era cominciata, Shepard sentì un certo fastidio nel pensare che le fosse sfuggita fino a quel punto.
Ma perché Saren aveva preso possesso di quella struttura? « Che intendi Joker? Che problemi ci sono? » chiese lei, solo allora notò il pericolo sullo scanner della Normandy.
Una torretta antiaerei. Una difesa molto potente che fece insospettire ancora di più la comandante, qualunque cosa avrebbero trovato di sicuro era molto importante per Saren.
« Dovresti scendere con una piccola squadra di sbarco così da disattivarla, una volta fuori uso potremo atterrare e ci vedremo direttamente al campo Salarian. » Shepard concordò, era la soluzione migliore visto che non potevano fare altro con la Normandy.
« Chiama Tali e Liara, voglio che scendano loro con me, tutti gli altri li voglio poi al campo Salarian. » fece una pausa prima di andare via e assunse un tono grave. « Fai attenzione. » il pilota si voltò appena rivolgendole un cenno di consenso e uno sguardo pieno di fiducia.
Shepard si spostò verso l'ascensore così da raggiungere l'hangar della Normandy dove il Mako era stato già preparato e dove il portellone era in fase di apertura; non dovette aspettare molto affinché sia l'Asari che la Quarian fossero pronte per la missione, si avvicinarono all'armeria dove Shepard era già stata così da poter scegliere le proprie armi: non avrebbe abbandonato la propria Carnifex e aveva preso con sé solo il fucile d'assalto degli Spettri; non aveva provato il fucile di precisione tra le armi nuove, ma Shepard non vantava di saper usare al meglio quell'arma perciò preferì non sceglierla al momento.
Entrò nel Mako seguita dalle due alleate che salirono entrambe dal portellone, Shepard si mise alla guida del veicolo mentre Liara monitorava lo scanner e Tali era ai comandi delle armi.
Avanzarono oltre il portello fino a toccare la terra composta da sabbia fine e bianca, leggermente bagnata dall'acqua intorno a loro, un mare bluastro e che si perdeva nell'orizzonte senza una fine.
Shepard sentì la Normandy risalire in aria scomparendo dal loro spazio e avanzò tranquillamente sul percorso di sabbia che sembrava costruito dall'uomo: era incredibilmente perfetto, un sentiero quasi artificiale che indicava loro un'unica via per superare le coste frastagliate.
La comandante guidò senza scambiare una parole con le altre mentre Joker continuava a monitorare gli spostamenti e la situazione al campo Salarian; Shepard e la sua squadra entrarono sempre più all'interno della rete di insenature rocciose che sembravano essere lasciate prive di protezioni terrestri.
Incontrarono solo pochi Geth durante il loro tragitto sulla sabbia, il grosso della difesa infatti stava alla postazione della torretta.
C'erano circa una decina di Geth ma Shepard preferì non combatterli direttamente: diede l'ordine a Tali che cominciò a sparare con le armi primarie del Mako arrivando a distruggere cinque sintetici con un preciso colpo mirato di cannone fotonico; la mitragliatrice si occupò di distruggere i restanti Geth così da liberare l'intera zona.
La comandante fermò quindi il Mako così da poter scendere per salire le scale che la portarono al piano superiore della struttura: un'unica stanza fu ciò che trovarono e dove erano situati i comandi; Shepard lasciò che fosse Tali ad interagire con la torretta e in pochi istanti quella si spense e per di più riuscì a renderla inattiva in caso di ritorno dei Geth.
« Ci sei comandante? » chiese Joker parlando all'auricolare della donna, quella portò la mano sul dispositivo così da poter comunicare col pilota della Normandy.
« Sì, Joker. Abbiamo disattivato la torretta. Ci vediamo al campo Salarian. » disse lei a mo' di congedo.
Ritornarono quindi sul Mako così da poter arrivare finalmente al campo della squadra di infiltrazione; superarono le varie insenature tra le rocce ritrovandosi più volte a camminare in piccolissimi laghetti o in altre spiagge fino a che non videro una grande radura con alcune tende, avevano trovato l'accampamento e potevano già vedere che la Normandy era atterrata nello spiazzo, Shepard si avvicinò fino al punto che le fu permesso finché alcuni Salarian non fermarono il mezzo, da lì procedettero a piedi anche se la comandante lasciò libere le due donne al seguito cosa da congiungersi con i due soldati dell'Alleanza: Kaidan e Ashley stavano già parlando con uno dei Salarian così la comandante decise di unirsi a lui.
« È lei che comanda qui? » chiese la donna rivolgendosi al Salarian aspettando che potesse interrompere la discussione che l'alieno aveva intrapreso con i suoi soldati.
« Sì, sono il Maggiore Kirrahe, spero sappiate che con la manovra di atterraggio che avete appena fatto il nemico sa perfettamente che siete qui! » non sembrava un'accusa anche se il tono dei Salarian era sempre un po' superiore e altezzoso.
« Dunque cosa possiamo fare adesso? Voglio un rapporto sulla situazione. » chiese gentilmente la comandante.
Il Salarian annuì. « Non possiamo fare nulla ancora, dobbiamo aspettare i rinforzi del Consiglio. » Shepard si sentì stranamente in imbarazzo, fece un mezzo sorriso alzando la mano come per indicare che fosse presente a scuola.
« Eccoci qui, siamo noi. »
« Ma... avevo chiesto una flotta non una nave! » era chiaro che il Salarian era abbastanza scosso. Shepard dovette dirgli quindi la verità riguardo il messaggio che avevano inviato.
« Ho ascoltato il vostro messaggio e come il Consiglio anch'io non sono riuscita a capire la vostra richiesta d'aiuto. Mi hanno mandata qui per via della presenza di Geth temendo il peggio per la squadra. » era difficile da accettare e il Salarian di fatti abbassò il volto in segno di sconfitta, nel frattempo si era avvicinato Wrex che però restava distante ad ascoltare la conversazione tra i quattro.
« Capisco. Allora sarà il caso di parlarne meglio... » disse il Salarian cominciando a discutere il rapporto della missione. « Abbiamo scoperto che questa struttura di ricerca è in mano a Saren e come tale pullula di Geth per difenderla; inizialmente non avevamo capito il perché interessasse Saren, pensavamo fosse solo un avamposto ma proprio ieri abbiamo finalmente capito il perché si trova qui. » fece una pausa che costrinse la comandante a spronarlo ad andare avanti.
« Quindi cosa ci fa qui Saren? »
« Questa struttura si occupa di creare e sintetizzare una cura per la genofagia dei Krogan. Non vi lascio immaginare quale problema sia questo... già un esercito di Geth è abbastanza pericoloso in mano a Saren, figuriamoci dei Krogan impazziti e fuori controllo. » questo la diceva molto lunga sulle intenzioni di Saren, la sua sete di potere e di crearsi un esercito era davvero oltre ogni limite.
« Non possiamo permetterlo. Dobbiamo distruggere la base con le informazioni riguardo questa follia. » disse Shepard, Wrex a quel punto intervenne, era già stato notato prima ma solo ora si rendeva conto di quanto la cosa potesse interessargli, di fatto il Krogan era parecchio irritato.
« Non credo proprio. La genofagia è stata una punizione per il mio popolo e ora che qualcuno ha finalmente trovato una cura non vi permetterò di distruggerla! » Wrex era un tipo facile da scaldare, adesso stava urlando contro Kirrahe anche se era chiaro che urlava anche contro le intenzioni di Shepard, dopo aver parlato se ne andò scuotendo il viso.
« Sarà un problema lui? Abbiamo già abbastanza Krogan fuori controllo qui... » chiese il Salarian alla comandante, quella rivolse uno sguardo di traverso a Wrex che le dava le spalle a pochi metri da lei. La donna scosse il viso.
« Ne parleremo più tardi, Kirrahe. Organizzi i suoi uomini per l'assalto e mi comunichi il piano. » disse la donna congedandosi dal Salarian e allontanandosi insieme ai due della Normandy; Wrex sembrava abbastanza furibondo e l'aria era molto tesa in quella situazione.
« Cosa pensi di fare riguardo Wrex? » chiese Kaidan preoccupato, Shepard sentì che la sua voce era preoccupata proprio per lei, la cosa le fece un certo piacere, specie visto come il tenente sembrava guardarla.
« Parlerò con lui. » disse a Kaidan, poi si voltò verso Ashley. « Se dovesse perdere il controllo tieniti pronta. » disse, bastò un cenno dell'amica affinché capisse che avrebbe dovuto ucciderlo in caso di problemi.
La comandante si avvicinò al Krogan che continuava a sbuffare parecchio infastidito, era arrabbiato e nei suoi occhietti rossi si poteva leggere l'indecisione su ciò che voleva fare. « Non è giusto Shepard, non possiamo distruggere la cura della genofagia! » esordì lui.
« Non sono io il nemico ma Saren, e sai bene che questa non è una cura per la tua gente, è solo un modo che Saren ha creato per controllarvi! » disse in risposta la donna, Wrex era un elemento prezioso e lei capiva le sue preoccupazioni, ma Saren non avrebbe mai potuto trovare una cura.
« Il futuro della mia specie dipende da questo, Shepard. Non posso permetterti di distruggere questa cura! » disse Wrex diventando sempre più furibondo, le sue mani tremavano con violenza e Shepard era pronta a tutto.
« Dicevi che non ti importava della tua gente, adesso cosa è cambiato!? » gli urlò in faccia la comandante. « Non ti permetterò di mettere a rischio la mia missione! » a quella parole il Krogan reagì prendendo la propria arma dal fodero, allo stesso modo anche Shepard prese la Carnifex in mano.
« Devi capire che ormai quei Krogan sono fantocci, indottrinati e sotto il giogo di Saren. » cercò di essere il più convincente possibile, era una situazione difficile e Shepard doveva fare ricorso a tutto il carisma che possedeva. « Saren vi userà e poi vi butterà via come il Consiglio! » quelle parole ferirono il Krogan che però rifletté.
« Per anni il Consiglio ci ha usati nella guerra contro i Rachni e il ringraziamento fu la genofagia, non permetterò che Saren ci sfrutti col rischio di ucciderci. » abbassò l'arma, sembrava realmente distrutto da ciò che aveva ammesso. « Ho fiducia in te, Shepard. » disse infine il Krogan, la donna abbassò l'arma davanti la resa di Wrex.
Una volta che anche quella questione era risolta non le restò che andare da Kirrahe entrando nella sua tenda insieme a Kaidan e Ashley; il Salarian si voltò verso di lei: « Problema risolto col Krogan? » Shepard annuì. « Ottimo, passiamo allora al piano d'azione... » un'altra pausa, più lunga nel quale preparava il discorso da sottoporre alla donna.
« Abbiamo intenzione di piazzare un ordigno nucleare al centro della base di Saren così da poterla distruggere. Per fare ciò dovremo organizzare due squadre divise di cui una sarà comandata da te, comandante. Questa squadra chiamata Shadow si occuperà di infiltrarsi nella base, disattivare le varie difese e occuparsi dei Geth all'interno mentre l'altra squadra fungerà da diversivo per tutti gli altri sintetici. » era una piano ben elaborato, ma Shepard era più preoccupata per la squadra che avrebbe fronteggiato i Geth.
« È un buon piano ma rischierete di farvi ammazzare! » disse Shepard, Kaidan aggiunse anche il suo parere che come altre volte era concorde con quello della comandante.
« Non ci sono alternative al riguardo? » chiese.
Il Salarian scosse il viso. « Siamo più forti di quanto sembriamo, e purtroppo devo anche chiederti un favore comandante: ho bisogno di uno dei tuoi soldati per coordinare le squadra. » disse serio in volto.
Shepard rimase un attimo scossa ma capiva bene il piano di Kirrahe, inoltre chiunque sarebbe andato con il Salarian sarebbe rimasto comunque sotto il controllo della donna. « Credo di dover andare io con il Maggiore Kirrahe. » si propose Kaidan, Shepard si voltò quindi verso i due che l'avevano accompagnata e Ashley non concordava.
« No, tenente. Penso che io sia una scelta migliore per questo genere di missione, occupati della bomba! »
« Col dovuto rispetto, artigliere capo, penso che tocchi alla comandante scegliere chi andrà con Kirrahe. » a quelle parole di Kaidan, Ashley sbuffò parecchio arrabbiata.
« Com'è che quando si dice “col dovuto rispetto” si intende in realtà “va a farti fottere”? » Shepard mise fine a quella discussione durante il quale la sua mente aveva già pensato a chi avrebbe dovuto cedere, a malincuore...
« Andrà Kaidain. Ashley tu ti occuperai della bomba. » il silenzio calò tra i presenti, Ashley annuì con muto silenzio mentre Kirrahe restava estraneo a quella discussione, per lui andava bene chiunque avesse una buona preparazione.
« Allora buona fortuna, Shepard. » disse infine il tenente, si scambiò solo una sguardo con la comandante, una promessa col quale si sarebbero rivisti a bordo della Normandy alla fine della missione.
« Ci rivediamo dopo, Kaidan... » aggiunse la comandante col cuore pieno di dolore, non avrebbe voluto esporlo ad un pericolo così elevato, ma aveva fiducia nelle sue capacità.

* * *

Shepard preparò la sua squadra nell'attesa del segnale, Liara e Tali furono ben disposte a partecipare all'infiltrazione nella base; Kaidan praticamente scomparve dalla vista della comandante che lo cercava con lo sguardo, era preoccupata per quello che sarebbe potuto accadere: era esposto ad un grande pericolo ma tutti i marine ne erano sottoposti.
La comandante entrò in azione quando Kirrahe le diede il segnale parlandole nell'orecchio tramite l'auricolare; Shepard si mosse insieme a Liara e Tali per raggiungere una parte desolata della base, erano sul retro ed riusciti ad arrivarci grazie a un veicolo dei Salarian; aveva oscurato i rilevatori dei Geth proprio come i sintetici avevano spesso fatto con loro così da apparire invisibili e infine erano riusciti ad arrivare. Erano molto vicini e lo scontro era già iniziato
« Shepard riesci a sentirci? » chiese Kirrahe, la comandante premette il pulsante così da poter parlare.
« Forte e chiaro. Entriamo in azione, siamo già sulla strada. » disse scavalcando una grande roccia, poteva vedere poco distante tra le insenature la base di Saren. Molto grande per apparire invisibile e inattiva soprattutto.
« Abbiamo bisogno di aiuto comandante, se vi è possibile in qualunque modo aiutarci con le difese del nemico ve ne saremmo grati. » una richiesta facile da esaudire.
« Senza dubbio, Kirrahe. Farò quanto posso per darvi supporto. » rispose la comandante; cominciarono quindi a spostarsi scendendo tra le rocce sempre più in profondità entrando in un'insenatura bagnata da un rivolo d'acqua e piena di vegetazione.
Shepard non dovette aspettare molto prima di imbattersi nel primo punto di controllo Geth: si trattava di una struttura simile ad una torre di comunicazione, i sintetici si accorsero subito della presenza della comandante che cominciò a sparare contro due dei sintetici che le venivano contro, Tali utilizzò la Violazione IA così da poter prendere il controllo di una delle unità sintetiche mentre Liara utilizzava i propri poteri biotici: l'Asari evocò una Barriera molto potente che respinse i proiettili dei nemici in un primo momento, Shepard restò nascosta per pochi istanti prima di buttarsi nella mischia così da poter sparare direttamente al nemico.
In pochi istanti tutti i Geth vennero spazzati via così che Shepard potesse danneggiare il pannello di controllo della torre, ci fu un suono di distorsioni, chiaro segno che la torre era stata danneggiata, probabilmente quello avrebbe giovato a Kirrahe e alla propria squadra, e ciò che avrebbe aiutato anche il suo Kaidan visto che era insieme ai Salarian.
La comandante si mosse insieme alla propria squadra nell'insenatura superando la torre delle comunicazioni, poteva sentire l'eco e i suoni dei proiettili e degli spari, esplosioni di natura biotica che Shepard sperava solo andassero a favore dei Salarian; dentro di sé aveva una terribile sensazione, un presentimento negativo.
Non si lasciò più distrarre da quei pensieri in quanto non poteva mettere a rischio la propria missione; cercò di isolare la sua preoccupazione e si nascose dietro una grande roccia quando si trovò davanti un secondo avamposto, stavolta a guardia c'erano solo due grossi Krogan corazzati, sembravano proteggere una grossa macchina che trasmetteva dati ma la comandante non capiva a chi.
« Si tratta di un collegamento satellitare... servirà per coordinare gli spostamenti dei Geth. » suppose Tali indicando la macchina, era al fianco di Shepard e quella strinse gli occhi per vedere meglio eventuali minacce.
Non sembravano esserci altri Geth nei dintorni. Fece un cenno alle proprie alleate e corsero sotto la potente Barriera biotica di Liara così da ridurre la distanza, i Krogan ovviamente si accorsero dell'avanzamento nemico e spararono con i loro fucili a pompa sprecando proiettili; quando l'effetto della Barriera terminò sotto gli attacchi nemici toccò agli scudi soffrirne; Shepard fu però più veloce e salì sulla piattaforma senza subire troppi danni, sparò dei colpi direttamente nel volto del Krogan che le era venuto a dare il benvenuto e riuscì ad atterrarlo, non ad ucciderlo però visto quando la creatura era resistente.
Shepard si concentrò evocando i propri poteri biotici, caricò un pugno e con tutta la sua forza sferrò il colpo in pieno volto della creatura spappolandole le ossa del cranio.
L'altro Krogan era già stato ucciso dal fuoco incrociato di Tali e dai poteri dell'Asari e Shepard si scoprì piacevolmente soddisfatta della squadra che aveva scelto per l'occasione.
La comandante piazzò una delle bombe che Tali aveva portato con sé così da poter distruggere la macchina, proseguirono per la strada che si presentava loro fino a che non furono abbastanza distanti, a quel punto la donna azionò l'esplosivo mentre continuarono la loro avanzata, ormai erano arrivate al retro della base e nonostante all'apparenza non ci fosse nessuno, Shepard era convinta che quella fosse un'imboscata, Saren non era uno stupido e aveva messo Geth a guardia di ogni ingresso probabilmente.
« Pensi che ci siano dei Geth intorno? » Shepard analizzò nuovamente il proprio factotum alle parole di Liara, il segnale era disturbato, questo confermava la sua tesi.
« Penso che si stiano nascondendo per prenderci allo scoperto. Ma noi gli faremo vedere cosa possiamo fare. » disse la comandante in risposta, avanzarono furtivamente avvicinandosi sempre di più alle porte d'ingresso, superarono le passerelle principali arrivando allo stesso piano dove si trovava la porta che le avrebbe condotte all'interno della struttura. Solo allora Shepard localizzò i droni Geth.
E insieme a loro vide anche una grande cisterna, una struttura circolare che serviva per rifornire di carburante la base; la comandante fece segno alle proprie compagne di stare immobili, non voleva un approccio diretto e aveva già un'idea: prese la mira con la propria Carnifex.
Era distante alcuni metri, chiuse un occhio lasciando che la vista la facesse concentrare solo sul mirino della pistola e puntò contro la cisterna; spirò un filo di vento, una leggera brezza che seguì un muto silenzio attorno all'area, solo l'eco della battaglia combattuta sull'altro lato riempiva l'aria.
Mise un dito sul grilletto e poi sparò; la cisterna esplose all'istante creando una voragine alla parete dov'era poggiata, distrusse tutti i droni e i Geth che presenziavano l'area generando una cortina di fumo nero che si levò fino al cielo. Shepard abbassò quindi l'arma con un leggero sorriso in volto.
« Bella mira! » commentò Liara, un misto di divertimento e di sarcasmo, Shepard a quel punto fece segno di avanzare così correndo si avvicinarono alla porta elettronica, bastò violarla affinché potessero finalmente entrare nella base.
Un lungo corridoio si presentò davanti ai loro occhi, c'erano alcune porte che sembrava chiuse da protocolli complicati, era chiaro che violarne uno avrebbe significato far scattare l'allarme e attirare l'attenzione dei nemici all'interno su coloro che erano appena entrati di nascosto.
Tali si avvicinò quindi al terminale dell'allarme, cominciò a giocherellare con lo spettro evocato per premere i pulsanti. « Posso disattivare l'allarme Shepard e anche di più... » fece una breve pausa nel quale continuò a violare i protocolli. « Posso far scattare l'allarme dell'ingresso principale dove sta Kirrahe e la sua squadra, li metteremo in pericolo ma almeno avremmo la strada spianata all'interno... »
Shepard scosse il viso negativamente. « No, disattiva l'allarme e lascia perdere gli altri. Non voglio che abbiano troppi problemi, possiamo contenere i Geth e liberarci della sicurezza interna. » disse rispondendo a Tali.
La Quarian annuì e continuò a premere i tasti con velocità finché lo schermo non divenne rosso, segno che l'allarme era stato disattivato, di fatti la porta poté aprirsi con semplicità e Shepard entrò all'interno della struttura principale senza che il nemico sapesse della sua effettiva presenza. Quando entrò Tali chiuse la porta alle loro spalle, Shepard restò china con la schiena in quanto vide dei movimenti poco distanti.
Pensava si trattasse di Geth o di Krogan seguaci di Saren in quanto la struttura poteva brulicarne visti gli studi sulla finta cura. Ma con grande stupore vide che erano dei Salarian.
« Cosa ci fanno qui? » chiese Liara, Shepard non parlò e vide attentamente come i due Salarian si stavano comportando, sembravano guardarsi intorno in maniera persa.
« Penso si tratti della squadra scomparsa, Kirrahe ne aveva parlato poco prima che partisse. » commentò Shepard ricordando le parole di poche ore prima, la comandante cercò quindi di eludere i Salarian cercando di spostarsi e provando a stare nascosta tra le ombre del magazzino.
Tali e Liara le stavano praticamente dietro e insieme si stavano dirigendo verso l'ultimo pilastro che avrebbe permesso loro di restare nascoste fino al successivo corridoio che le avrebbe portate sempre più all'interno del laboratorio.
Tuttavia poco prima che compissero l'ultimo spostamento, i Salarian si voltarono improvvisamente così che le scoprirono; Shepard rifletté attentamente su ciò che poteva fare, non ebbe dubbi quando i due alieni le spararono contro distruggendo i suoi scudi; la donna si trovò quindi costretta ad ucciderli. Erano stati indottrinati, usati per gli esperimenti. Ecco che cosa accadeva realmente lì, Saren sfruttava il potere della Sovereign per controllare le menti.
« Procediamo... voglio scoprire di più! » ordinò la comandante alle altre due, quelle restarono dietro di lei.
Il posto in cui si trovarono era composto da piccole celle di detenzione, la maggior parte erano piene di Salarian, altre invece erano vuote. Shepard si avvicinò alla grata di uno degli intrappolati che le rivolse uno sguardo quasi colmo di pietà e gioia nel vedere un volto alleato.
« Finalmente i soccorsi sono arrivati, quasi non ci speravamo più. Faccio parte della guarnigione di Kirrahe. » disse quello presentandosi alla comandante. Sembrava piuttosto lucido per essere stato indottrinato, forse non tutti i Salarian erano impazziti allora, pensò Shepard.
« Sembri pulito, è meglio che tu vada via, questo posto esploderà presto. Ritorna da Kirrahe. » disse la comandante cercando di violare la prigione così da liberare il prigioniere.
Quello le rivolse un cenno di ringraziamento e se ne andò via; le attenzioni della donna furono però richieste da un altro Salarian dal tono di voce spaventato. « Anch'io sono pulito! Sento solo dei sussurri nella mente ma sto bene, posso controllarmi, loro mi dicono di uccidere ma io non lo farò! »
Shepard guardò di traverso il Salarian che cercava di chiamare le sue attenzioni. « Per lui non c'è nulla da fare, Shepard. Lo sai bene. » le disse Liara, se fosse stato per la comandante avrebbe liberato tutti i presenti dal controllo di Saren, purtroppo le cose erano ben diverse.
« Lasciamolo qui allora. » disse a malincuore, procedettero quindi sempre più all'interno della base. Erano vicine allo scoprire cosa stava accadendo lì.


 

Ultima foto insieme. Virmire.
  
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