The hands that will carry us home are touched by fate



When we were children

«Tu sei un’elfa» Elyanne non era sicura che quella fosse la frase più giusta da dire a qualcuno che si era appena incontrato, ma le era uscita spontaneamente e ormai non poteva più rimangiarsela. A sua discolpa, perlomeno, si poteva dire che non era una domanda: era un’affermazione, ovvia forse, ma dopotutto innocua.
«Certo che sono un’elfa» rispose l’altra, punta sul vivo. La bambina dai capelli rossi la guardava stranita, come se fosse la prima volta che vedeva un elfo. Cosa che Xiric considerava impossibile: tutti i nobili avevano servitori elfici nelle loro case, e quella bambina, considerate la veste e l’acconciatura eleganti, era sicuramente una nobile. La giovane elfa non riusciva a decidere se considerare l’altra maleducata o semplicemente stupida.
«Non ho mai visto un elfo con i capelli bianchi» ecco spiegato il perché della sua espressione stupita. Allora, forse, non era proprio stupida. «Come mai li hai così?»
«Non sono affari tuoi».
Elyanne arricciò il naso. Nessuno le aveva mai risposto così: se un servitore si fosse permesso di rivolgersi a lei in quel modo, sua madre, Lady Milla Trevelyan, l’avrebbe fatto fustigare seduta stante. Stranamente, però, non le dava fastidio quel modo di fare. Quasi la divertiva. «Mi chiamo Elyanne» la rossa le porse la mano, come le aveva detto di fare il suo precettore. «Non volevo sembrarti scortese. Perdonami se le mie parole ti hanno offesa» suo fratello le aveva insegnato quelle parole, per scusarsi con i nobili in visita quando non riusciva a tenere a freno la lingua.
L’elfa guardò la mano bianca della sua coetanea per diversi istanti, confusa. «Dovrei stringerla?»
«Credo di sì».
«Perché?»
«Lo fanno i grandi».
La bambina dai capelli bianchi scrollò le spalle e la strinse. «Io sono Xiric».
«Elyanne!» era una voce maschile che la chiamava, e la rossa si voltò nella direzione da cui proveniva.
«È mio fratello» si rivolse di nuovo all’elfa. «Mi sta cercando. Devo andare».
Dall’espressione del suo viso, Xiric capì che l’idea non le andava a genio. «Possiamo vederci domani» lo disse di slancio, senza pensarci. «Sempre qui. Se vuoi».
Il volto di Elyanne si illuminò, e cominciò ad annuire. «D’accordo» camminava all’indietro, salutandola con la mano.
«Eccoti!» Edian comparve da dietro un albero, facendola voltare di scatto. «Mamma e papà ti stanno facendo cercare per tutta la tenuta».
Elyanne arricciò il naso, di nuovo. «Non voglio tornare. Mi annoio!»
Edian si accovacciò, appoggiando un ginocchio al terreno. «Se resisti fino a stasera, domani ti prometto che ti porto ad allenarti un po’ con la spada».
«Quella vera?» la bambina sembrava eccitata all’idea.
«Di legno. Non sei ancora abbastanza grande per la spada vera» Edian la guardò di sottecchi, mentre lei soppesava la proposta.
Le si presentava un pomeriggio tedioso in compagnia dei suoi genitori e di quegli altri aristocratici noiosi, ma la prospettiva di un allenamento con suo fratello era utile per sopravvivere alle prossime ore. Anche se non avrebbe usato la spada vera.
«Va bene!» esclamò, radiosa.
Edian sorrise e se la issò sulle spalle. Era talmente leggera che poteva sollevarla con una mano. «Forza, allora, principessa. Non facciamo aspettare mamma e papà».
Mentre tornava verso casa, tenendosi con le mani sulla testa del fratello, Elyanne si voltò verso dove poco prima c’era la sua nuova amica.
Xiric era già sparita.


 

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»Note dell'autrice

Eh, l'avevo detto che sarebbe arrivata.
Dunque, vi ricordate la famigerata "migliore amica maga eretica" che citai in Looking by the window? Ecco, è Xiric.
Personaggio nato come versione del Thedas della Ciri di The Witcher creato in una run del gioco insieme al mio ragazzo, alla fine si è evoluta ed è diventata n'altra roba. Che vedrete nei prossimi capitoli. Praticamente con la Ciri di The Witcher ha in comune solo l'aspetto fisico. Circa.
Il suo nome si legge Ziric. Ci tengo, eh! (E ci tiene anche lei u.u)
Anyway, ancora due cose e poi vi lascio stare.
Nei prossimi capitoli vi metterò anche degli screen di Elyanne, Xiric ed Edian. Piano piano li vedrete tutti.
La seconda cosa che volevo dirvi è che la citazione sotto il titolo è tratta dalla canzone All as one di Miracle of Sound, la canzone fatta per il gioco. Trovo che sia piuttosto azzeccata.
La terza è circa la trama della fanfiction: seguirà più o meno la trama principale del gioco, e soprattutto nei primi capitoli sarà davvero molto simile (alcuni dialoghi saranno citati dal gioco, altri manterranno il senso ma cambieranno le parole, cose così). Abbiate pazienza che dopo la prima parte la fanfiction divergerà abbastanza dal gioco per soffermarsi sui personaggi e la loro introspezione, le loro relazioni e cose così.
Credo di avervi detto tutto, quindi vi lascio leggere in pace che ho già abusato abbastanza della vostra pazienza.

_Eagle ||