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Autore: Shizue Asahi    03/01/2016    1 recensioni
La storia partecipa al contest "Non c'è due senza Drabble-tre" indetto sul forum di EFP da S.Elric_
Le sfiora la punta del naso, in una carezza goffa “Mi sei mancata”.
“Anche tu” gli risponde con un’energia che pensava di non avere più.
Poi non c’è più niente da aggiungere, si dicono tutto e niente, mentre Regulus continua a toccarla, lentiggine dopo lentiggine.

Raccolta di Drabble | Regulus/Marlene | Perché non ci sono abbastanza Reglene nel fandom e perché sì
Genere: Angst, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Marlene McKinnon, Regulus Black
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Titolo: I’ll be alright
Personaggi: Regulus Black, Marlene McKinnon; 
Rating: Verde
Genere: Angst, Fluff, Romantico
Note: purtroppo lo so che spesso quello che scrivo è chiaro solo a me
 
  • Dato che Marlene è un personaggio di cui sappiamo davvero poco, negli anni ho costruito intorno a lei un mio headcanon: è bassina (e molto suscettibile in merito), ha un naso di tutto rispetto, è bionda e lentigginosa. Non è una Purosangue (Mezzosangue o NataBabbana, non ho ancora deciso) e per ovvi motivi è inconcepibile che Regulus possa stare con lei;
  • La drabble1 è ambientata ai tempi della scuola, quinto o sesto anno. Il prompt è Angst (non ho voluto infierire eccessivamente, mi piaceva l’idea di dare un po’ quel senso angosciante alla drabble, senza renderla la disperazione nera);
  • La drabble2 si colloca dopo i M.A.G.O. Sono ormai adulti e hanno preso le loro strade (Regulus è un Mangiamorte e Marlene è entrata a far parte dell’Ordine della Fenice). Il prompt è “Fra i rumori della folla ce ne stiamo noi due, felici di essere insieme, parlando poco, forse nemmeno una parola”( W.Whitman);
  • La drabble3 utilizza il prompt Fluff. Mi piace l’idea che ogni tanto abbiano queste scappatelle, che si incontrino e stiano insieme come se fossero due normali ragazzi. Non penso ci sia da spiegare cosa intendo con “rotolare”;
  • Il titolo è più una mia osservazione personale che altro. Può essere sia riferito a Marlene che a Regulus. Entrambi hanno accettato la loro situazione, si mentono dicendo che va bene, che le cose andranno bene, che staranno bene. Mentono a loro stessi e all’altro. Sappiamo tutti cosa gli accade.  
     
 


I’ll be alright     
 
 


Marlene McKinnon è una nuvola di capelli biondi e lentiggini, con un naso troppo lungo e una lingua che lo è ancora di più; Regulus, col passare degli anni, si sorprende a non considerarla più né petulante né fastidiosa. Marlene è carina, a modo suo, e lui lo ha ormai accettato da tempo.
Mentre si stringono le mani di nascosto o si scambiano un bacio imbarazzato, Regulus si diverte a immaginare una vita insieme, fatta di giorni tutti uguali, carezze e capelli biondi. Una vita impossibile, proibita, sbagliata.
Marlene ne coglie il dolore negli occhi, nel fremito delle sue mani e allora lo stringe un po’ di più.
 
 
 
 
 
 
Nella Londra Babbana ogni cosa sembra essere più piccola, più semplice. Non c’è paura nello stare seduti insieme, solo il vuoto lasciato da una separazione durata troppo a lungo.
Regulus è più pallido, più stanco, più vecchio e Marlene gli stringe un po’ di più le mani, come quando erano ragazzini, e lui si perde nei suoi capelli.
 
Le sfiora la punta del naso, in una carezza goffa  “Mi sei mancata”.
“Anche tu” gli risponde con un’energia che pensava di non avere più.
Poi non c’è più niente da aggiungere, si dicono tutto e niente, mentre Regulus continua a toccarla, lentiggine dopo lentiggine.
 
 
 
 
 
 
L’appartamento di Marlene non è propriamente ordinato. A lei piace sostenere che ogni cosa scelga il proprio posto – un po’ come per le bacchette. Regulus è più dell’idea che sia un caos, ma non è ancora pronto ad affrontare la questione.
Non ci va spesso, è troppo rischioso, ma, quando non ne può più, si Materializza lì, finendo sul tavolino da tè o su una sfortunata pila di giornali; Marlene ride e lui si finge offeso per un po’.  
Ma Marlene sa di buono, di casa e i suoi capelli sono perennemente arruffati; Regulus alla fine cede.
Finiscono puntualmente a rotolarsi per terra e lei gli promette che riordinerà. Forse.
 






 
   
 
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