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Autore: Frasca94    03/01/2016    5 recensioni
Le luci natalizie scintillavano in Grimauld Place, rendendo belle anche le facciate sudicie delle case circostanti.
La piazza era deserta.
Ma, all’improvviso, i palazzi con i numeri 11 e 13 si mossero e si spostarono, come per magia, facendo posto a un’altra casa, la cui porta malconcia si aprì con un cigolio, illuminando due persone sulla soglia.
“Alla prossima, Sirius” salutò una ragazza, inciampando nel portaombrelli a gamba di troll, prima di uscire.
“Lo dovrò togliere, Tonks, altrimenti ti ucciderai prima o poi” la prese in giro l’altro con un ghigno, respirando l’aria fredda di quella vigilia di Natale.
“Buon Natale” si stava congedando la ragazza, iniziando a scendere i gradini di pietra.
“Aspetta, mi sono dimenticato una cosa” la fermò Sirius, socchiudendo la porta e sparendo all’interno.
SECONDA CLASSIFICATA al contest “Un contest sotto l'albero” indetto da chia_3 sul forum di EFP.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nimphadora Tonks, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Cold December Night

 

 


 

Le luci natalizie scintillavano in Grimauld Place, rendendo belle anche le facciate sudicie delle case circostanti.
La piazza era deserta.
Ma, all’improvviso, i palazzi con i numeri 11 e 13 si mossero e si spostarono, come per magia, facendo posto a un’altra casa, la cui porta malconcia si aprì con un cigolio, illuminando due persone sulla soglia.
“Alla prossima, Sirius” salutò una ragazza, inciampando nel portaombrelli a gamba di troll, prima di uscire.
“Lo dovrò togliere, Tonks, altrimenti ti ucciderai prima o poi” la prese in giro l’altro con un ghigno, respirando l’aria fredda di quella vigilia di Natale.
“Buon Natale” si stava congedando la ragazza, iniziando a scendere i gradini di pietra.
“Aspetta, mi sono dimenticato una cosa” la fermò Sirius, socchiudendo la porta e sparendo all’interno.
Tonks lo sentì correre per il lungo corridoio e cantare una canzone natalizia, storpiando le parole: “Tu scendi dalle stelle, o Fierobe-e-ecco”.
Ridacchiò. Sirius era veramente felice di avere i Weasley e Harry per Natale.
Faceva veramente freddo quella sera e la ragazza non vedeva l’ora di tornare a casa per potersi infilare sotto una coperta.
Stava iniziando a pensare che Sirius le avesse fatto uno scherzo.
Salì i due gradini che la separavano dalla porta e, tendendo l’orecchio, sentì dei sussurri provenire dall’interno.
Aggrottò le sopracciglia, cercando di distinguere meglio le voci e le parole.
“No, non posso” sentì dire e pensò di afferrare il battente d’argento a forma di serpente per entrare e vedere cosa stava accadendo, proprio quando la porta con la vernice scrostata si riaprì.
La ragazza rimase sorpresa di vedere davanti a lei Remus Lupin con i capelli scompigliati e con un sorriso nervoso.
“Che peccato che anche tu debba andare, Remus” si lamentò Sirius dietro di lui, mentre lo incoraggiava a varcare la soglia.
Tonks gli sorrise, ma si chiese cosa avesse costretto l’uomo a lasciare la casa del suo amico, quando un attimo prima si trovava, tranquillo, giù in cucina vicino al camino a sfogliare un libro della collana Magia Difensiva Pratica, che aveva deciso di regalare, insieme a Sirius, a Harry Potter per Natale.
Remus la guardò di sfuggita, prima di iniziare a scendere i gradini coperti di neve.
Tonks notò il sospiro frustrato di Black.
“Buon Natale, Felpato! Auguri Ninfa… ehm, Tonks!” disse, correggendosi in tempo e fermandosi un attimo sul marciapiede per salutarli.
“Anche Tonks sta andando a casa” gli fece notare Sirius con uno sguardo strano, che la ragazza non seppe decifrare.
“Infatti, stavo... Ma mi hai detto che avevi dimenticato una cosa, no?” fece notare lei, incrociando le braccia, sperando che smettesse in fretta di scherzare, per poter raggiungere finalmente un posto caldo.
“Ma sai che ho scordato cosa mi ero dimenticato?” esclamò l’altro, grattandosi la testa con un’espressione confusa.
Questa volta, fu Remus a sospirare e a scuotere la testa. Tonks lo sentì sussurrare: “Che idiota!”.
“Come scherzo è penoso. Mi aspettavo molto di più da te” lo prese in giro lei, scendendo i gradini con attenzione per non scivolare e cadere davanti ai due.
Si affiancò a Lupin e si girò per fare ancora gli auguri.
“Perché non fate due passi, voi che potete…” buttò lì Sirius, appoggiandosi con una spalla alla porta.
“Felpato… Ti rendi conto di quanti gradi ci sono? Si gela” obiettò Remus, stringendosi addosso il cappotto sgualcito.
“Oh, andiamo, non fa così freddo!” intervenne la ragazza, girandosi verso di lui con un grande sorriso.
“Vedi che sei il solito musone, Lunastorta” commentò Sirius con una risata molto simile a un latrato.
L’altro stava per rispondergli; ma non fece in tempo, perché fu interrotto di nuovo dalla voce dell’amico: “Divertitevi in questa fredda notte di dicembre”.
Così disse con un ghigno e uno sguardo furbo, prima di chiudere la porta del numero 12.
Tonks rimase per un attimo interdetta.
Il suo cuore batteva molto più veloce, ora che si stava avverando la possibilità di passare del tempo con lui.
“Tu che lo conosci bene… Era ubriaco?” trovò, finalmente, il coraggio di dire, sperando di non essere arrossita.
“No, credo sia solo euforico di avere compagnia per Natale” ammise Remus con lo sguardo ancora fisso sulla porta, ormai sigillata.
“Allora?” chiese Tonks, girandosi verso di lui.
“Allora, cosa?” esclamò l’uomo, che era ancora impegnato a maledire il suo amico.
“Andiamo?” insistette l’altra, iniziando a incamminarsi.
“Stai scherzando, vero?” la rincorse Remus con un’espressione impacciata.
“Certo che no!”
L’uomo rimase in silenzio, ma si affiancò a lei.
“Ho visto il vostro regalo per Harry… molto utile” osservò lei.
“E tu cosa gli hai preso?” chiese Remus, sorpreso da quella situazione che si era creata.
“Un modellino di Firebolt” rispose lei, mentre imboccavano una strada illuminata con lucine a forma di stelle comete.
“E tu cosa ti aspetti come regali?” domandò a sua volta Tonks, beandosi della sua compagnia e delle luci che facevano risaltare il suo profilo accanto a lei.
“Sirius è imprevedibile. Ma io spero sempre nella cioccolata di Mielandia” ammise lui con un timido sorriso.
La ragazza sperava e temeva che le facesse la stessa domanda: se l’avesse fatto, sarebbe riuscita a rispondere sinceramente?
Rimasero per un po’ in silenzio, arrivando in una piazzetta con al centro un albero di Natale con le luci che scintillavano allegre.
Lì Remus si fermò, cercando di alzare il colletto del cappotto per ripararsi dal freddo di quella notte.
“Faccio io” propose lei, avvicinandosi a lui.
Rimise a posto la sua sciarpa e sistemò il cappotto in modo tale che non avesse freddo, mentre l’odore di pino dell’albero vicino a loro e le illuminazioni, creavano un’atmosfera magica.
Remus rimase stupito e imbarazzato dal gesto della ragazza e, schiarendosi la gola, cercò di dire qualcosa per togliersi quella stretta allo stomaco.
“E tu cosa vuoi per Natale?”
Il cuore di Tonks iniziò a battere forte, quando disse: “Ogni anno chiedo tante cose diverse, ma ora so cosa vuole il mio cuore… Non è un regalo da scartare sotto l’albero…”
Alzò lo sguardo su di lui, prima di finire il suo discorso: “Voglio qualcosa che duri per sempre…”.
Remus rimase impassibile; ma i suoi occhi indagarono il volto della ragazza dai capelli rosa, dalle guance arrossate –“Solo per il freddo?” si chiese lui‒ alla bocca socchiusa in attesa di una risposta che, però, lui non riuscì a darle.
Tonks di fronte al suo silenzio, non trovò più il coraggio di dire ciò che stava pensando e sperò con tutto il cuore che Remus fosse un Legilimens: “Innamorati di me questo Natale, non c’è altro di cui ho bisogno”.
“Spero che tu riceva ciò che desideri, Tonks” disse semplicemente Remus, prima di allontanarsi da lei, ristabilendo una distanza tra loro.
“Tanti Auguri” concluse l’uomo con un sorriso gentile, facendo qualche passo indietro per andarsene.
“Auguri Remus”.
Disse solo questo Tonks, guardandolo incamminarsi da solo per la via illuminata. Ora anche lei sentiva il freddo attanagliarle il cuore.
“Innamorati di me” sussurrò davanti all’albero di Natale, prima di smaterializzarsi.



 

 

Note dell’autrice:


BUON ANNO A TUTTI !
Il titolo della storia “Cold December Night” è una canzone di Bublè che ha ispirato la creazione della storia stessa.
Le parole pronunciate da Tonks alla fine sono la traduzione di alcuni versi della canzone.
Remus e Tonks sono una delle coppie più belle e tormentate della saga, così ho voluto descrivere un primo tentativo di Tonks nel far comprendere a Remus ciò che prova per lui.
Il povero Remus, naturalmente, fa finta di non capire, rifiutandosi di credere che quella brillante e giovane ragazza sia innamorata di lui.
Per fortuna, lei non si arrenderà!
Ho sempre immaginato che Sirius avesse compreso la chimica tra i due e cercasse in tutti i modi di farli mettere insieme.
Questa storia partecipa al contest “Un contest sotto l'albero” indetto da chia_3 sul forum di EFP.
Bene, ora vi lascio in pace,
alla prossima,

FRASCA

  
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