Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: JanineRyan    03/01/2016    3 recensioni
Questa shot è ambientata a distanza di quattro anni rispetto la fine della mia FF "In guerra e in amore niente regole". Ho aggiunto questo racconto come ultimo capitolo cercando di dare un lieto fine a tutti i personaggi... spero vi piaccia!
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
- Questa storia fa parte della serie 'IN GUERRA E IN AMORE NIENTE REGOLE'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Aprendo gli occhi, Chloe osservò il cielo attraverso la finestra della sua camera; era ancora cupo. Il sole non era sorto, soffocato dalle nubi che avrebbero caratterizzato anche quella mattina d’inverno. Una leggera nebbiolina aleggiava pochi centimetri dal prato, creando un’atmosfera al di poco spettrale; gli alberi spogli e ingrigiti dal freddo e ghiaccio.
Era da poco passata l’alba e il giorno di Natale aveva appena avuto inizio. Nell’aria si respirava già l’atmosfera e il calore tipici di questa festa. Chloe adorava il Natale; quand’era piccola i migliori ricordi che la giovane aveva erano legati a questo giorno…
Respirando a fondo, chiuse gli occhi, odorando il profumo delle candele che ancora bruciavano accanto al letto… limone e menta… sorrise e, cercando di non muoversi, Chloe si guardò attorno, intravedendo solo le ombre degli arredi della sua camera a Malfoy Manor. Adorava svegliarsi all’alba; la villa era immersa nel silenzio totale, erano pochi i momenti che poteva dedicare a sé stessa… anche solo per leggere un libro o restare in silenzio ad ascoltare i propri pensieri e, quella mattina, mille pensieri assillavano la sua mente. 
La sera prima si erano tenuti i consueti festeggiamenti prenatalizi e, solo dopo le due, dopo aver accomiatato gli ospiti e aver congedato anche Dobby, la magione e gli invitati rimasti per la notte si erano addormentati. La giovane respirò a fondo, spostando l’attenzione dal mobilio al soffitto sopra il suo grande letto. Continuava a pensare alla sera precedente… in modo ossessivo… percorrendo e ripercorrendo quelle ore… non sapeva ancora come si sentiva… era confusa ma, allo stesso tempo, non poteva evitare di sorridere… mai si sarebbe aspettata un tale evolversi della situazione… mai.
Erano già trascorsi quattro anni dalla sconfitta di Voldemort e, solo nell’ultimo anno, la comunità magica aveva iniziato a respirare nuovamente un’aria di pace. I processi ai Mangiamorte sopravvissuti alla Terza Guerra Magica erano terminati e anche le ultime esecuzioni erano state compiute. Pareva proprio che l’ombra del Signore Oscuro e dei suoi alleati era solo un ricordo che stava lentamente svanendo. Finalmente la pace regnava nella comunità magica.
Chiudendo gli occhi, Chloe ripensò alla sera della vigilia, molti invitati si erano fermati a dormire nelle camere del Manor, troppo stanchi e ubriachi per tornare alle proprie case. Gli inviti erano stati mandati a inizio dicembre e tutti avevano accettato l’invito. Partecipare ad un party a Villa Malfoy era un grande privilegio e la festa era riuscita in modo impeccabile. Per giorni Chloe, aiutata da Dobby, aveva cucinato, addobbato e fatto spese per rendere la serata memorabile. La giovane strega, dopo la guerra, si era dedicata alla figlia Lucy e non si era più occupata di altro. Draco, da canto suo, aveva iniziato a lavorare al Ministero; non che ne avesse bisogno, suo padre aveva lasciato al figlio una cospicua eredità che sarebbe bastata per far vivere in agiatezza diverse generazioni Malfoy.
Per l’occasione, Draco, aveva deciso di indossare un completo scuro, molto elegante, con una cravatta grigia, che risaltava il colore dei suoi occhi e della sua carnagione… pareva un principe, dal portamento regale e con lo sguardo, allo stesso tempo, fiero e triste.
Percorrendo il corridoio al piano superiore, Draco bussò alla porta della camera di Lucy; sentiva la voce di Chloe che rimproverava la figlia perché non stava ferma mentre le allacciava l’abito. Entrò e sorrise guardando le due donne della sua vita. Lucy era la sua fotocopia… era identica a Draco e a Lucius; bionda platino, magnetici occhi grigi e con una perfetta carnagione porcellana… era una bambina solare e nulla le veniva privato dal fratello e dalla madre. Aveva da pochi mesi compiuto quattro anni ed iniziava ad essere vanitosa.
«Posso entrare?» chiese Draco, facendo capolino nella stanza della piccola.
«Draco!» urlò Lucy, scappando dalle mani della madre e correndo verso il fratello, abbracciandolo forte.
Il mago strinse la sorella, prendendola in braccio e baciandola sulla guancia… poi, guardando Chloe seduta sul letto della figlia, rimase senza fiato vedendola sorridere. Nonostante fossero passati anni, non poteva negare che la bionda amica era ancora incredibilmente affascinante…
«Non siete ancora pronte…» constatò Draco, nel tentativo di giustificare il suo sguardo prolungato. «Vuoi che badi io a Lucy?»
«Te ne sarei grata… gli ospiti inizieranno ad arrivare a breve… e guardami!» esclamò la giovane, sorridente, abbassando lo sguardo su sé stessa. «Sono un completo disastro!»
Lasciando Lucy alle cure di Draco, Chloe raggiunse la propria camera da letto e, chiusa la porta alle sue spalle, iniziò a prepararsi con cura, senza tralasciare nemmeno un dettaglio. L’abito che avrebbe indossato  era nuovo; infatti, alcune settimane prima, aveva fatto shopping in compagnia delle ormai inseparabili amiche Hermione e Ginny. L’abito che aveva comprato era meraviglioso, l’aveva scovato in un piccolo negozietto a Londra ed era stata davvero fortunata; l’ultimo modello e per giunta della sua taglia! Era lungo fino a sfiorare il pavimento, di tulle blu con dettagli dorati sulla gonna e in vita… la fattura era perfetta e precisa, nonostante fosse stato fabbricato a mano.
Quando Hermione aveva visto l’amica uscire dal camerino era rimasta senza fiato; poi, sbuffando, si lamentò che, a causa della gravidanza, sarebbe sembrata una mongolfiera qualunque cosa avesse deciso di indossare. Ormai era all’ottavo mese e presto sarebbe stata in scadenza, era felice… gli orrori che aveva subito durante la guerra parevano essere svaniti con l’avvicinarsi del lieto evento. Il suo primo figlio sarebbe nato a febbraio e, nonostante suo marito desiderasse conoscere il sesso del bambino, lei si era impuntata: non lo avrebbe saputo se non dopo la sua nascita.
I primi invitati iniziarono ad arrivare alle otto di sera e furono accolti dai residenti del Manor. Tutti rimanevano a bocca aperta, ammirando le luci, le ghirlande, i vasi di fiori e la neve finta che cadeva dal soffitto… nessun dettaglio era stato trascurato.
I bambini, entrando nel Manor, additavano la bellezza della Villa, rimanendo senza parole davanti agli addobbi. Chloe, accanto all’ingresso, salutava tutti gli invitati, abbracciandoli forte e trattenendosi con loro giusto il tempo di scambiare due chiacchiere. Dopo la sconfitta del Signore Oscuro, erano nate grandi amicizie, legami tali da non poter essere mai infranti…
Ma, ciò che maggiormente faceva sorridere la bionda e le sue amiche, era la grande amicizia nata tra Draco ed Harry… mai, infatti, si sarebbe aspettata la nascita di un’amicizia così profonda tra loro, non dopo Hogwarts… ma quegli anni erano lontani; ogni cosa che facevano si consultavano, si scrivevano o parlavano sia fuori che durante il lavoro; erano colleghi e trascorrevano molto tempo insieme. Erano diventati come fratelli.
Chloe guardò Draco illuminarsi vedendo Harry varcare la porta di Villa Malfoy e, sorridendo, seguì l’amico verso Harry e Ginny, ormai sua moglie da alcuni anni.
«Ciao e buon Natale!» esclamò Chloe, abbracciando la rossa che, ricambiando il saluto, strinse a sua volta la bionda. «Spero che non sia stato un problema per voi venire fin qui…»
«No, figurati! James non vedeva l’ora… ricorda ancora il Natale dell’anno passato!» rispose Ginny sorridente, guardando il figlio primogenito che, timidamente, si nascondeva dietro i genitori e si guardava attorno con occhi sgranati. «Ora si vergogna… ma non ha parlato d’altro per settimane intere!»
Harry e Draco si erano già allontanati, impegnati in conversazioni private. Chloe ignorava l’argomento, ma Ginny, informata su ogni cosa, sapeva che Harry, ormai da anni, insisteva con Draco per dichiararsi a Chloe. Non capiva perché il mago non volesse confidare alla bionda i profondi sentimenti che nutriva e che ormai celava nel suo cuore da anni, soffocandoli, rispettoso dell’amore che era certo legava ancora l’amica a Lucius.
Lontani da orecchie indiscrete, Harry fissò Draco; era agitato e fissava l’amico… l’altro giorno il giovane Malfoy aveva detto che si sarebbe fatto avanti, dichiarandosi a Chloe ed Harry era agitato… moriva dalla voglia di conoscere la risposta.
«Allora?» domandò Harry non riuscendo più a trattenere la curiosità.
Guardando Chloe, Draco scosse il capo poi, spostando lo sguardo sull’amico, rispose alla domanda che Harry gli ripeteva da tempo… quella domanda era diventata un triste ritornello e, ogni volta, la risposta che il bruno riceveva era la medesima. Pronunciare queste parole faceva male a Draco che, più di ogni altra cosa, desiderava condividere la vita con Chloe... così, anche quel giorno, a distanza ormai di quattro anni, guardando l’amico negli occhi, Draco rispose abbassando la voce:
«No… e penso che non le rivelerò mai i miei sentimenti. Siamo legati… non voglio che per la mia impulsività si allontani da me.»
«Ma la ami!» esclamò Harry deciso, accompagnando l’esclamazione con un gesto delle braccia.
«Harry per favore…» rispose Draco, scuotendo il capo e massaggiandosi le tempie.
Non voleva rispondere perché, la risposta, avrebbe creato una breccia nel suo cuore… preferiva ignorare i suoi sentimenti… preferiva tacere e continuare a vederla, si era arreso e a lui era sufficiente questa vicinanza.
«Amarla da lontano ti basta davvero? Ti basterà?» chiese Harry, abbassando a sua volta il tono della voce e guardando Chloe che rideva con la moglie.
«Non è questione se mi basta o meno… ma ciò che lei merita.» rispose Draco. «Ha sofferto molto e tu sai com’è stata dura per lei superare la morte di mio padre… ha resistito per me, per permettermi di riprendermi dalle ferite che ho riportato… tu non puoi capire… l’ho sentita piangere per mesi, anni… non penso potrà mai essere pronta ad amare qualcun altro. Qualcuno che non sia Lucius…» fece una pausa, chinando il capo. «E mai le chiederò questo sacrificio. Voglio che sia felice e, credimi, sono sicuro di poterle dare la felicità che merita, anche come amico… non voglio forzarla… non voglio costringerla ad amarmi… lei deve essere libera di scegliere e, ormai ne sono convinto, sceglierà di stare legata a Lucius per sempre.»
Harry stava per replicare, ma Draco voltandosi raggiunse la Sala da Ballo. Era davvero una situazione difficile e Harry non si spiegava come l’amico potesse resistere… lui non si sarebbe mai arreso… la prova era la sua storia con Ginny… aveva rischiato il tutto per tutto baciandola e rivelando il suo sentimento ed ora era felice; aveva vinto! Osservò Draco avvicinarsi a Lucy e prenderla in braccio; erano davvero belli insieme… parevano padre e figlia… stringendola con forza, Draco iniziò a danzare con la piccola a ritmo di musica, volteggiando nella Sala insieme ad altre coppie. Guardando l’amico, Harry scosse il capo: avrebbe fatto qualunque cosa per vedere il sogno di Draco realizzarsi ma, era fin troppo chiaro, che la situazione non si sarebbe mai mossa senza il suo aiuto…
«Che fai qui solo?» domandò Chloe avvicinandosi ad Harry, accompagnata da Ginny e il piccolo James.
«Nulla… pensavo…» rispose schivo il mago, continuando ad osservare Draco e, allo stesso tempo, domandandosi come poteva la bionda essere così cieca.
«Credo sia inutile stare qui all’ingresso… Hermione e Drew arriveranno in ritardo…» continuò Chloe sorridente. «Venite… ormai ci siamo tutti e gli aperitivi stanno per essere serviti!»
«Ginny, tesoro, posso scambiare due parole con Chloe?» chiese Harry, fissando la moglie.
La rossa comprese subito cosa stava per succedere e, annuendo, accompagnò il figlio verso l’albero di Natale per ammirarlo da vicino.
Rimasti soli, Chloe guardò Harry con occhi interrogativi: «C’è qualche problema?»
Harry guardò la bionda e, posndo una mano sul suo braccio nudo, la allontanò dalla Sala da Ballo.
«Harry? Tutto bene?»
«Volevo chiederti come va… non ci parliamo a quattr’occhi da tempo…»
«Con Lucy va tutto bene… ha iniziato la scuola materna e si è integrata alla perfezione…»
«Non mi riferivo a Lucy…»
«A chi allora?» chiese Chloe.
«A te… a Draco…»
«Io sto meglio… e Draco… lui mi preoccupa…» confessò Chloe. «Dopo la fuga dall’Inghilterra della famiglia di Astoria e la loro rottura, pensavo riuscisse a dimenticarla… a andare avanti e trovarsi una brava donna… ma nulla… ogni volta che lo guardo leggo nei suoi occhi una gran tristezza… è ancora innamorato di lei, lo so… ma merita di trovare la sua felicità…» fece una pausa e, guardando Harry negli occhi, chiese: «Siete molto amici… ti ha mai parlato?»
Harry osservò Chloe, non sapeva che fare… rivelarle la verità? Draco l’avrebbe ucciso! Sorrise…
«Sì… abbiamo parlato…» rispose enigmatico.
«E allora? Che ti ha detto?»
«Meriti la verità… ma non voglio essere io a dirtela… non ho questo diritto… sappi solo che Draco ha dimenticato Astoria già da tempo… non gli è nemmeno mai interessata veramente… l’unica che lui ha da sempre voluto è un’altra…»
«E chi?» domandò Chloe. «Come mai non si è mai dichiarato? È impegnata?»
« In un certo senso, sì…» concluse Harry. «A tempo debito ti parlerà di lei… ne sono sicuro…»
La bionda stava per replicare, ma la voce di Hermione rimbombò nell’ingresso fino a raggiungere le sue orecchie: «Chloeeee!»
Voltandosi, la ragazza vide la riccia superare la soglia dell’ingresso e correre, per quanto possibile nel suo stato, verso di lei e Harry.
«Hermione! Ciao!» esclamò Chloe, abbracciando l’amica. Poi, separandosi dalla riccia, guardò l’uomo accanto a Hermione e aggiunse: «Ciao, Drew! Che bello vedervi!» abbracciandolo.
Dopo la morte di Ron, Hermione aveva chiuso il suo cuore per molto tempo… soffocando nel proprio dolore… solo Chloe capiva il suo malessere e le due parlavano ininterrottamente per giorni unite dalla stessa sofferenza. Ma, un giorno, due anni prima, la riccia, timidamente, aveva confessato i suoi sentimenti per un mago conosciuto sul lavoro: Drew Sullivan.  Un bel mago, come lei, di origini babbane; occhi verde smeraldo e capelli castano chiaro… dapprima amici, si erano ritrovati a uscire insieme, fino alla sera del loro primo bacio. Questo era bastato per far capire a Hermione che il dolore per la perdita di una persona amata poteva essere superato. Da quel giorno, aveva cercato di spronare Chloe a conoscere nuove persone, a innamorarsi nuovamente… sosteneva che era ancora troppo giovane per negarsi, per restare sola… ma la bionda non riusciva a dimenticare e, come ripeteva, non avrebbe mai dimenticato. Questo era il più grande pregio e il più grande difetto di Chloe.
«Buon Natale, Chloe!» rispose Drew, ricambiando l’abbraccio. «Non saremmo mai potuti mancare!»
Dopo la guerra, l’amicizia tra le due ex Grifondoro si era rafforzata e ora, insieme a Ginny, erano diventate un terzetto di mamme (e future mamme) inseparabile.

La cena di Natale si prolungò per ore, chiacchiere e risa riempivano la grande Sala da Ballo e, quando anche l’ultima portata fu servita e consumata, i tavoli svanirono. Al loro posto comparvero dei tavoli più piccoli posizionati lungo le pareti, coperti da tovaglie color crema e colmi di pietanze di vario genere e vari bicchieri pieni di ottimo champagne.
Dell’allegra musica natalizia rimbombò della Sala e, attorno al grande albero di Natale, apparvero diversi regali. Tutti si riunirono attorno ad esso e, quello che maggiormente entusiasmava i bambini, era la grande stella cometa che volteggiava sopra le loro teste, attorno all’albero…  i regali vennero scartati in pochi minuti e, quando i bambini iniziarono a giocare con i doni ricevuti, gli adulti danzarono sulle melodiose canzoni suonate con il violino dell’artista contattata per intrattenere gli invitati.
«Mammaaaa!»
Lucy, avvicinandosi correndo a Chloe, abbracciò la madre, stringendola alle gambe. Alzò lo sguardo e, sbadigliando, disse, puntando il dito verso il lato opposto della pista da ballo: «James dorme…» poi, aggiunse, abbassando il tono della voce: «E’ sul mio divanetto…»
Chinandosi, Chloe prese la figlia tra le braccia e, baciandola affettuosamente, rispose: «Forse anche tu dovresti andare a dormire…»
«Ma io non ho sonno!» rispose la piccola, sbadigliando ancora una volta e stropicciandosi gli occhi con forza.
«Certo… ma scommetto che, se James non stesse dormendo sul tuo divanetto, ora sarebbe occupato da te…» replicò Chloe.
«Posso portarla io a letto!» s’intromise Dobby, chinando il capo in un inchino profondo.
«No, Dobby… è un giorno di festa anche per te e mi farebbe piacere se prendessi qualche attimo di libertà per divertirti con noi… mi occupo io di Lucy…» concluse Chloe, sorridendo all’elfo.
«Mamma… non gli hai più dato il regalo!» s’intromise Lucy, guardando la madre e muovendosi tra le sue braccia per liberarsi dalla presa.
Arrossendo un poco, Chloe lasciò la figlia che corse veloce verso l’albero e, prendendo un pacchetto blu, ritornò, sempre correndo verso la madre e Dobby.
«Mi ero dimenticata…» sussurrò Chloe, chiaramente in imbarazzo, guardando l’elfo. «Perdonami, Dobby…»
Lucy raggiunse l’elfo e, fermandosi davanti a lui, stese le braccia, stringendo il pacchetto.
«P-per me?» domandò con voce tremante l’elfo, spostando lo sguardo da Lucy a Chloe.
«Sì… è solo un piccolo pensiero… ma ci tenevamo a ringraziarti per il grande aiuto che ci dai…» rispose la strega.
«Sei parte della nostra famiglia.» aggiunse Draco, raggiungendo Chloe alle spalle.
Gli occhi dell’elfo si riempirono di lacrime, anche lui si sentiva a casa… si era affezionato a Chloe, alla piccola Lucy e anche a Draco che, dopo aver conosciuto la signorina Summers, era diventato incredibilmente gentile.
«Io… io non ho preso nulla per voi…» bofonchiò Dobby, abbassando lo sguardo.
«Non scherzare nemmeno! Con tutto quello che già fai per noi!» lo interruppe Chloe, amabile. «Avanti, scarta il regalo!»
Con entusiasmo, Dobby strappò la carta e, senza parole, osservò il dono: un maglione di lana blu, con ricami rossi. Era morbidissimo al tatto; mai aveva visto qualcosa di più bello.
«Spero ti piaccia…» disse Chloe. «Possiamo anche cambiare il colore…»
«Oh, no!» disse l’elfo, alzando lo sguardo e incrociando gli occhi di Chloe e Draco. «Oh, no! A Dobby piace molto questo regalo…! È così bello… e morbido! Grazie… grazie!»

Posando una mano sulla spalla dell’amico, Chloe s’intromise nel discorso, interropendolo:
«Scusate… Draco, porto a letto Lucy… non riesce a tenere gli occhi aperti…» concluse, sorridendo. Poi, guardando Ginny, aggiunse: «Vuoi portare anche James di sopra? Abbiamo molte camere e riposerà meglio in un comodo letto!»
La rossa stava per replicare, ma Chloe, anticipandola, aggiunse: «Non voglio obiezioni! Ho organizzato questa festa senza porre un freno all’alcool… stasera, chi vuole, potrà fermarsi per la notte. Ho già preparato tutte le camere degli ospiti e, anche voi, se volete, potete restare qui… non voglio che l’ottimo vino servito sia causa di incidenti! Non potrei perdonarmelo!»
«In questo caso, accettiamo volentieri!» s’intromise Harry, chiaramente alticcio.
Dopo che Lucy si addormentò nel lettino della sua camera, Chloe chiuse la porta e, cercando di non far rumore, s’incamminò per ritornare al party, tenendo il capo chino. Con gli anni aveva imparato a non alzare mai lo sguardo quando scendeva le scale che collegavano il piano superiore a quello inferiore del Manor; lo evitava per non incrociare lo sguardo di Lucius. Infatti, davanti a questa scalinata, un ritratto dell’amato era appesa alla parete. Le prime volte, per Chloe, era davvero doloroso imbattersi in lui e, ogni volta che, per errore, incrociava i suoi occhi grigi, una lacrima segnava il volto della strega…
Erano anni che non lo guardava ma, quella sera, non riuscì ad evitare e, istintivamente, alzò lo sguardo. Una scossa la attraversò e, fermandosi a metà scala, si lasciò cadere sui gradini, continuando però a guardarlo… a guardare il suo sorriso e la dolcezza che i suoi occhi le riservavano.
La musica raggiungeva le orecchie di Chloe, ma era come diventata sorda… negli ultimi anni aveva immaginato diverse volte come sarebbe potuta essere la sua vita accanto a Lucius, ma quei pensieri le procuravano solo delle ferite al cuore… aveva cercato di voltare pagina, per Lucy, perché non voleva disperarsi… teneva duro per dare alla figlia una famiglia unita e solare. Non meritava tanto dolore…
«Chloe…»
La voce di Hermione raggiunse lontana le orecchie dell’amica che, distraendosi dai pensieri, spostò lo sguardo dal dipinto alla riccia.
«Hermione… che fai qui? Tutto bene?» si preoccupò Chloe, alzandosi e aiutando l’amica a sedersi.
«Ti cercavo…»
«Che sciocca sono, vero? Non lo guardavo da anni e ora…» la bionda lasciò la frase in sospeso, sospirando.
«Non dirlo nemmeno…» replicò. «E’ normale… lo amavi tanto…» concluse, volgendo lo sguardo verso il ritratto. «Il vostro era amore vero… hai cambiato Lucius come non pensavo fosse possibile… prima di conoscerti era un Mangiamorte, uno dei più fedeli e crudeli alleati di Voldemort… per amore lo ha tradito, sacrificando la sua stessa vita per te perché ti amava… il sentimento che vi univa era così trasparente, evidente a tutti noi…»
La bionda non seppe che rispondere, abbassò lo sguardo e, passando le mani tra i capelli, chiuse gli occhi per fermare le lacrime che iniziavano a bruciare.
«Come stai adesso?» domandò Hermione, posando una mano sulla spalla dell’amica.
Era da alcuni mesi che non porgeva a Chloe questa domanda, l’amica l’aveva supplicata di non chiederglielo perché la risposta non sarebbe mai cambiata… lei non sarebbe mai stata bene… non senza Lucius al suo fianco. Ma, quella sera, Hermione non poté evitare di domandare…
«Meglio…» rispose Chloe, meravigliando l’amica. «Meglio…» ripeté più a sé stessa, sorpresa della risposta spontanea data. «E’ dura da ammettere, per me… ma sto meglio… ogni giorno soffro sempre di meno… sento meno la sua mancanza… lo amo… e lui occuperà per sempre una parte importante nel mio cuore… ma non posso cambiare il fatto che ora non c’è più…» respirò a fondo: «E che altro posso fare? Devo andare avanti… per Lucy.»
«E per te.» aggiunse Hermione.
«Per me…» le fece eco Chloe, triste.
«Abbiamo parlato molto… dopo la morte di Ron, lo sai benissimo, è stata dura… non abbiamo avuto nemmeno la metà del tempo che avete avuto te e Lucius… ma lo amavo… pensavo che sarei rimasta sola, per sempre… ma invece…» Hermione lasciò la frase in sospeso e, accarezzando la sua pancia, aggiunse: «Sono felice come non mai… amo Drew e mi sento incredibilmente fortunata… non sai mai cosa il futuro ha in serbo per te… la vita è una cosa meravigliosa!»
«Sei stata fortunata…» rispose Chloe, sorridendo alla riccia e guardandola negli occhi. «Io ho Lucy… lei è la mia ancora che mi terrà legata a Lucius… ogni volta che la guardo, penso a lui… a noi… a quello che siamo… che eravamo…» si corresse, rabbuiandosi un poco.
«Non devi per forza restare sola… sei giovane… hai ancora tutta la vita davanti…» replicò Hermione. «Lucius non ti avrebbe mai voluta sapere sola e infelice…»
«Non sono infelice! Lucy è la mia gioia!» la corresse Chloe, guardandola negli occhi.
«Io parlo della gioia e dell’amore che solo un uomo potrebbe darti… Draco, per esempio…»
«Draco?» le fece eco Chloe, strabuzzando gli occhi. «Che c’entra Draco?»
Sorridendo davanti all’ingenuità della bionda, Hermione continuò: «Davvero? Non l’hai capito?»
«Capito cosa?»
«Secondo te perché ha rotto il fidanzamento con Astoria? Perché è rimasto solo per tutti questi anni? È un ottimo partito… appetibile per molte streghe; è bello e pieno di fascino, ha molti soldi e un’ottima reputazione… è un ottimo partito… ma lui rifiuta tutte… non gli interessa nessuna… nonostante gli inviti che riceve, rifiuta tutte…»
Facendo spallucce, Chloe rispose: «Semplicemente non ha ancora trovato la donna giusta…»
«Sbagli, Chloe.» la corresse Hermione. «Lui ha già trovato la donna giusta… sei tu! Per tutti questi anni ti ha portata nel cuore, celando i sentimenti che nutriva perché rispettava, e rispetta tutt’ora, il legame tra te e Lucius… ma Chloe sei cieca se non l’hai ancora capito… Draco è rimasto solo perché nel cuore non ha altre persone se non te e Lucy… fin dai tempi di Hogwarts… non ricordi? Ti aveva baciata e, anche se allora si era rimangiato tutto, non pensare che ti abbia scordata!»
«Me?» sussurrò Chloe, senza fiato, spostando lo sguardo da Hermione a Draco, intento a sorridere insieme a Harry, Dean e Luna. «Draco mi ama ancora?»
«Certo… per questi anni non ti ha detto nulla. Non sai quante volte Harry ha cercato di convincerlo a dichiararsi… non solo Harry… ma anche io, Ginny, Drew… tutti!»
«Ma Astoria… erano fidanzati…»
«Lei era solo un ripiego, per dimenticarti… per cercare di dimenticarti…» aggiunse Hermione.
«Non lo sapevo… non mi ha mai detto nulla…» sussurrò Chloe, il cuore le batteva nel petto all’impazzata, mentre continuava a guardare Draco.
«Beh, ora lo sai e non hai più scuse. Devi decidere che fare…»
«E che dovrei fare?» domandò Chloe, afferrando Hermione per un polso e guardandola con occhi di supplica.
«Purtroppo non posso dirtelo io…» rispose la strega, scuotendo il capo e posando la mano su quella dell’amica. «Pensaci… per anni sei rimasta legata a Lucius e al vostro amore… ma ora sai che puoi avere un’alternativa… io non voglio spingerti tra le braccia di Draco e, tanto meno, voglio forzare la mano… ma vi osservo e vedo che anche tu lo guardi con occhi diversi…» respirò a fondo e concluse: «La paura non è la ragione giusta per far morire un sentimento come quello che potrebbe nascere tra voi.»
Con fatica, Hermione si alzò dal gradino. Subito Chloe aiutò l’amica, afferrandola per un braccio e stringendola attorno la vita. Avrebbe voluto risponderle che lei non aveva paura di amare nuovamente… semplicemente era la prima volta che pensava ad un futuro e, in particolare, ad un futuro romantico con qualcuno al suo fianco… mentre scendevano le scale, una accanto all’altra, Chloe guardò ancora Draco… “Possibile che non mi fossi mai accorta di nulla?” pensò.
Era sempre stata intuitiva e capiva sempre se c’era dell’interesse tra due persone… e, effettivamente, Draco era gentile con lei e Lucy. Sempre presente e disponibile per qualunque cosa… sospirando, pensò all’unico bacio che si erano scambiati sulla Torre di Astronomia ad Hogwarts; non era riuscito a dirle i suoi sentimenti quella volta, ma che l’amasse silenziosamente da allora?
«Non so proprio che fare…» disse Chloe. «Non vorrei sbagliare e rovinare ogni cosa… io… non è troppo presto?»
«Presto?» fece eco Hermione. «Posso capire che non sia facile.» rispose. «Ma di certo non è troppo presto… sono passati quattro anni… e Draco non riesce a voltare pagina… Harry ci parla spesso… incoraggiandolo a farsi avanti con te… ormai ha gettato la spugna…» guardando Chloe negli occhi, Hermione concluse: «Io vi vedo bene insieme… sareste una coppia davvero meravigliosa! Ma, come già detto, non voglio forzare la mano…»
Voltandosi e guardando Draco, Hermione concluse: «E’ innamorato… e forse, in questi anni, te ne sei innamorata a tua volta e non lo hai capito… o semplicemente non volevi accettarlo… capisco che sia più semplice ignorare e chiudersi in sé stessi… ma sono passati quattro anni… non meritate forse la felicità? Se lo ami, diglielo… se non lo ami, lascialo andare… ma parlate…»
Chloe stava per replicare, ma Hermione aggiunse: «Va da lui… guardalo negli occhi e, se lo ami davvero, lo capirai.»

Chloe raggiunse la Sala da Ballo e, con passo incerto, raggiunse Draco. Mentre camminava, la strega lo osservava parlare con Harry e Drew… per la prima volta pensò a quanto fosse bello… con gli anni la sua bellezza era aumentata, diventando sempre di più simile al padre; non solo nei tratti, ma anche nelle espressioni e negli sguardi. Hermione posò una mano sulla spalla dell’amica e, superandola, raggiunse Drew.
«Amore, mi accompagni a prendere qualcosa da mangiare? Questi stuzzichini che hai sul piatto hanno un odore magnifico… ma non li trovo… Harry, vieni anche te?» concluse la riccia, trascinando via il marito e l’amico.
Draco sorrise, ricordava fin troppo bene i capricci di Chloe durante la gravidanza e, quel comportamento, non lo vide come bizzarro. Rimasto solo, il mago si guardò attorno: la festa era eccellente! Nonostante avesse perso degli amici secolari, non si era ritrovato solo… aiutare Harry lo aveva integrato nel mondo magico e ora, il suo migliore amico, era proprio Harry Potter! Incredibile!
«Draco…»
Il suo nome, sussurrato da Chloe, lo fece voltare e, come ogni volta, il suo cuore fece una capriola nel petto.
«Chloe…» disse lui, sorridendo e cercando di mascherare l’amore che provava.
«Vorresti… vorresti ballare con me?» domandò la ragazza, avvicinandosi e posando le mani sulle spalle del mago.
Draco arrossì un poco per quel contatto inaspettato.
Senza attendere una risposta, Chloe afferrò le mani del giovane Malfoy; una la posò sulla sua schiena, l’altra la strinse nella sua. Poi, avvicinandosi al corpo dell’amico, si posò su di esso, sentendo i muscoli celati dall’abito di Draco e il suo sesso premuto contro di lei.
«Balliamo… da molto non danziamo insieme…» continuò la ragazza.
Senza parlare, Draco iniziò a muoversi, volteggiando su sé stesso a ritmo di musica… lentamente, gustando il profumo di Chloe invadergli le narici.
«Come mai? Come mai sei così buono con me? Con me e Lucy?» domandò sussurrando Chloe, guardandolo dritto negli occhi.
«Siete la mia famiglia…» rispose lui, sempre sussurrando.
«Ho parlato con Hermione e, ripensandoci, anche Harry ha cercato di farmelo capire… mi hanno detto tutto…» continuò Chloe, stringendo con maggior forza le mani di Draco per impedirgli di allontanarsi. «Perché hai taciuto? Per tutti questi anni mi hai nascosto la verità… perché?»
«Io… io non volevo… voi siete le persone a me più care… io non volevo rovinare tutto…»
«Dovevi dirmelo… ci siamo detti tutto… ci siamo supportati a vicenda… per anni siamo stati l’uno la spalla dell’altro… perché? Temevi che mi sarei allontanata?»
«Non eri e non sei ancora pronta… lo posso comprendere… ami mio padre e non potrai mai dimenticarlo… e come potresti? Ogni volta che guardi Lucy lo vedi in lei…»
Fermandosi, Chloe guardò Draco negli occhi: «Sì. Non lo potrò mai dimenticare… ho amato tuo padre… ho amato Lucius ogni giorno… dal nostro primo incontro e anche per molti anni dopo la sua morte… non potrò mai dimenticarlo… come hai detto, è il padre di mia figlia… mi ha fatto dono di Lucy e un pezzo di lui vivrà in lei… ma voglio correggerti, Draco… io ho amato Lucius. L’ho amato per giorni, mesi… per anni… e, una piccola parte di me, sarà per sempre affezionata a lui… ma il mio cuore è libero, adesso…»
Draco stava per parlare, ma Luna, passando accanto agli amici, li osservò con aria trasognata e, guardando prima Chloe e poi Draco, sorrise con dolcezza e disse, guardando sopra le loro teste: «Vischio… un bacio è d’obbligo!»
Sorrise ancora e, guardando Chloe, aggiunse: «Bella serata, ragazzi! Portiamo a casa i gemelli… sono stanchi e non si sa mai cosa si nasconde in case grandi come questa… sospetto i Nargilli!»
Poi, superando i due e tenendo con forza tra le braccia uno dei gemelli si allontanò, seguita dal marito che, stringendo il secondo figlio, aggiunse, prima di seguire l’amata moglie: «Ottima festa… e ancora buon Natale! Ci vediamo per Capodanno…»
Gli occhi di Chloe e Draco s’incrociarono, si guardarono con attenzione… la bionda osservò l’amico come se lo vedesse per la prima volta, come se lo sentisse per la prima volta… non solo notò la sua bellezza, ma anche il suo animo… si scoprì eccitata di stringerlo tra le braccia… scoprì che stava arrossendo per quei pensieri e sentì il cuore batterle più forte nel petto.
Chloe guardava Draco, ipnotizzata e ammaliata… e perché no? Forse, innamorata.
In quell’istante decise di ascoltare le parole di Hermione e, alzandosi sulle punte, si avvicinò al giovane Malfoy, il profumo di lui la inebriò: magnetico, sensuale…
«Non farlo, se non vuoi…» sussurrò lui, i loro nasi si sfioravano. Il mago poteva vedere le striature più scure negli occhi di Chloe.
Lei sorrise e, ignorando le parole di Draco, posò le labbra sulle sue, baciandolo dapprima con dolcezza, fino a sfociare nella passione più proibita… afferrandolo per il collo, scompigliandogli i capelli e stringendolo a sé…
 
Voltandosi Chloe, guardò Draco dormire accanto a lei; il sorriso sulle labbra era l’unico indizio di un bel sogno. Ripensando al suo passato, Chloe e il giovane mago avevano stretto una profonda amicizia e, solo ora capiva, non solo che uomo eccezionale era diventato, ma anche che l’amicizia che pensava nata tra loro si era già da tempo trasformata in amore… mordendosi il labbro inferiore, pensò alle scelte che aveva preso la sera precedente, non poteva che pensarci… sorpresa, si scoprì felice. Aveva dei timori sulle scelte prese… che fosse stata troppo impulsiva… ma non si sentiva in colpa… aveva preso la decisione migliore… sorrise, guardando Draco dormire.
Nervosa, si alzò a sedere e, prendendo la vestaglia dalla poltrona vicino al letto, la indossò. Poi, camminando senza far rumore, raggiunse la portafinestra ed uscì sulla piccola terrazza che si apriva dalla sua camera da letto. L’aria era decisamente troppo fredda per indossare solo una vestaglia di raso, ma aveva bisogno di una sigaretta… erano quasi quattro anni che non fumava, da quando aveva scoperto d’essere incinta… ma quella mattina era nervosa… appena Draco si sarebbe svegliato, tra loro ci sarebbe stata una conversazione… temeva quella conversazione… era spaventata dalle parole che le avrebbe potuto dire… tremando, si avvicinò alla fioriera ed estrasse un sasso mobile. All’insaputa di Draco aveva nascosto l’ultimo pacchetto di sigarette, promettendosi di prenderne una solo in caso di necessità… le mani le tremavano mentre cercava di accenderla… la voce di Lucius le rimbombava nelle orecchie “fumare fa male… non dovresti farlo…”… ispirò una volta, assaporando il dolce e allo stesso tempo amaro sapore del tabacco in bocca…
«Che stupida…» si disse, spegnendola sul parapetto e gettandola già dalla terrazza.
Prima di rientrare, osservò il panorama e ispirò l’aria ghiacciata… richiuse la portafinestra e, senza spogliarsi la vestaglia, rientrò nel letto. Draco pareva non essersi accorto della sua assenza… lo osservò per diversi minuti, fantasticando sul futuro che avrebbe potuto avere al suo fianco… respirò a fondo; poteva essere un bel futuro. Ne era certa!
Stese una mano e, cercando di non turbare i sogni del mago, gli sfiorò la fronte sistemandogli una ciocca di capelli ribelle che gli ricadeva sul volto, fino agli occhi. Quel gesto, seppur delicato, fece sussultare Draco, svegliandolo.
Appena i loro sguardi s’incrociarono, il giovane Malfoy le sorrise… sembrava davvero felice. “Dunque non era solo un sogno…” pensò il mago, tornando con la mente alla sera precedente e, arrossendo un poco, al pensiero della notte appena conclusa. “E’ davvero successo…”
«Perdonami… ti ho svegliato…» sussurrò Chloe, ritraendo la mano come se si fosse scottata e interrompendo i pensieri del mago.
«Non importa… anzi, volevo parlarti… avevo bisogno di parlarti già ieri sera, ma poi…» lasciò la frase in sospeso.
Draco la guardava, senza però riuscire a dar voce ai suoi pensieri… mille dubbi ossessionavano la sua mente. Temeva che quanto accaduto fosse stato un grande sbaglio… temeva che Chloe si fosse pentita, temeva che si fosse accorta che, quella della notte scorsa, fosse una decisione presa sotto l’effetto dell’alcol…
Meravigliando il mago, Chloe sorrise, arrossendo un poco. Il pensiero di quanto accaduto in quella notte… dal bacio sotto il vischio a quanto accaduto dopo… era ancora eccitata al ricordo… la passione tra loro, la frenesia di godersi quel momento… Chloe aveva provato solo una volta quelle emozioni, con Lucius…
Posando una mano su quella del mago, nel tentativo di infondergli fiducia, Chloe sussurrò: «Parlami… chiedimi ciò che vuoi sapere…»
«Sei… sei pentita di quanto successo?» domandò con voce tremante Draco, cercando di farsi forza per affrontare ogni eventuale risposta.
Chiuse per un istante gli occhi, non sapeva se avesse potuto affrontare un rifiuto diretto… era terrorizzato al solo pensiero… era così bella… continuava a sorridergli… era un sorriso di gioia quello che vedeva? respirò a fondo; non avrebbe mai fatto mancare nulla a Chloe e Lucy anche se, la bionda, avesse preferito rimanere amici.
Chloe guardò attentamente Draco; Lucius sarebbe stato molto fiero del figlio e del magnifico uomo che era diventato… posando anche l’altra mano su quella del biondo, Chloe lo guardò negli occhi con risolutezza; aveva preso una decisione già la notte precedente e non era turbata o preoccupata… ormai ne era consapevole anche lei: non erano più semplici amici… non lo erano già da tempo.
Guardò Draco e, sfiorando con la mano il volto del giovane, sussurrò, guardandolo fisso negli occhi: «No…»

  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: JanineRyan