13)
I've
got the guts to say anything
Aliya p.o.v.
Non ci posso credere, questa sera uscirò con Austin.
Andiamo via dalla spiaggia alle sei e non ho nessuna idea
su cosa indosserò, forse chiederò alla mia
compagna di stanza di aiutarmi: è
una ragazza italiana molto tranquilla.
Arrivo a casa e urlo il suo nome, lei si fa viva
piuttosto confusa. È una ragazza bassa, un po’
cicciottella con dei lunghi
capelli neri e rossicci, occhi azzurri e occhiali.
“Cosa è successo?”
“È successo. Austin mi ha chiesto di andare a un
appuntamento con lui e io non so cosa indossare.”
“Ok, stai calma.
Adesso fatti una doccia e prova a pensare ai vestiti che
hai, io chiamerò la pizzeria.”
“Ok.”
Vado in bagno e mi faccio una doccia, sono incerta tra due vestiti: uno
è
zebrato e l’altro è arancione, ha una profonda
scollatura, senza maniche e con
il pizzo che copre tutto il vestito.
Dopo la doccia li guardo, poi mi metto un paio di shorts
e una canottiera e aspetto la pizza con la mia coinquilina.
Mangio alla svelta, sono molto nervosa e ho l’impressione
che a lui non possa mai piacere una ragazza di colore come me.
“Perché non posso essere bianca?”
“Perché i tuoi genitori sono giamaicani e tu sei
fantastica.”
“Non riesco a scegliere un vestito. Pensi sia meglio quello
zebrato o quello
arancione?”
“Quello arancione. Quello zebrato è un
po’troppo aggressivo, puoi sempre
metterlo al secondo appuntamento.”
“Non sono sicura che ci sarà un secondo
appuntamento.”
Lei non dice nulla, si è sempre sentita invisibile per i
ragazzi e si sente a
disagio su questo argomento.
“Ci sarà.”
Mi dice dopo un po’.
“Grazie, Chiara.”
Indosso il vestito arancione, un paio di sandali a tacco alto e prendo
una
borsa.
“Sei fantastica, vai e fallo secco!”
Io arrossisco.
“Ci proverò. Grazie, Chia.”
Esco, Austin mi sta già aspettando vicino a casa mia.
Sgrana gli occhi quando mi vede.
“Sei bellissima!”
“Grazie.”
“Davvero, Aliya, sei uno schianto. Posso avere
l’onore di trascorrere la serata
con te?”
“Sì, signore. Sono onorata dal piacere di avere la
vostra
compagnia.”
Apre la portiera per me e poi va sedersi sul sedile del guidatore.
“Dove andiamo?”
“Al cinema e poi a vedere i fuochi d’artificio alla
spiaggia.”
“Figo!”
Sono felice, mi piace l’idea di stare con lui nello stesso
posto buio: forse
potremmo baciarci...
Sembra davvero un appuntamento e io sono felicissima, è
un sogno che si avvera!
-Sei una ragazza
fortunata, Aliya, non dimenticartelo
mai.-
Austin avvia la macchina e poi guida fino in centro, sono
davvero eccitata e non riesco a stare ferma, questo lo fa ridere.
“Ehi, che succede, piccola?
Non riesci a stare ferma e non capisco, mi conosci da
sempre.”
“Oh, non lo so.
Lo faccio quando sono nervosa, mi dispiace.”
“Perché sei nervosa?”
Rimango in silenzio per un po’, non posso dirgli la
verità: che mi piace così
tanto che è difficile respirare vicino a lui.
“Penso che questa volta sarà diverso.”
“Forse. Eccoci arrivati, questo è il nostro
cinema.”
Austin parcheggia la macchina e noi usciamo, paga due biglietti per un
horror e
poi raggiungiamo la sala. Il film è già iniziato,
così ci sediamo in ultima
fila per non disturbare gli altri spettatori.
Provo a concentrarmi sullo schermo, ma è difficile con
lui così vicino, sento così tanto la sua
presenza. Rinuncio a seguire il film
quando lui mi circonda le spalle con un braccio, sono praticamente sul
suo
petto e sento il suo cuore battere.
Il pensiero che non l’avrei più potuto sentire se
l’intervento fosse andato male mi gela, è un
miracolo adesso per me ascoltare
questo suono. Penso che Austin si sia accorto che sia successo qualcosa
perché
la sua mano inizia ad accarezzarmi i capelli e mi dà un
bacio sulla tempia.
Perché lo fa?
Sono felice e curiosa, siamo solo amici o questo è un
vero appuntamento?
Quando il film finalmente finisce usciamo dalla sala e
vedo che mi tiene per mano, lui vede che l’ho notato e prova
a toglierla, ma io
lo fermo.
Ho solo seguito il mio istinto, ma non è stato sbagliato
perché lui sorride e lascia la mano allacciata alla mia.
“Ti è piaciuto il film?”
“Oh, sì. È stato bellissimo.”
“Felice di saperlo.”
“Dove andiamo adesso?”
“Fuochi d’artificio, vuoi un gelato?”
“Sì, perché no?”
Saltiamo in macchina e lui guida fino alla spiaggia, lì ci
sono un sacco di
persone, pronte a vedere i fuochi. Noi compriamo i nostri gelati e
troviamo un
posto più in alto rispetto al lungomare.
Ci sediamo lì, lui si siede dietro di me e mi stringe tra
le sue braccia.
“Perché lo fai?”
“Non ti piace?”
“Mi piace un sacco, ma ho bisogno di una
spiegazione.”
“Perché?”
Smetto di guardarlo e concentro la mia attenzione sui miei sandali.
“Perché ti amo, non solo come amico. Ti amo
più di
un’amica e quello che hai fatto questa sera mi ha confuso e
non voglio essere
presa in giro. Voglio dire non voglio iniziare a credere che forse ti
piaccio
se non è vero.”
“Ho capito.”
Rimaniamo in silenzio.
“Beh, per me è arrivato il momento di
andare.”
Dico con voce spezzata e provo ad alzarmi, ma lui non mi lascia andare.
“Aliya, ti ricordi il mio intervento al cuore?”
“Certo, come posso dimenticarlo? Avevo così paura
di perderti!”
“Avevo paura anche io. Prima dell’intervento la mia
paura più grande era di non
riuscire a dirti dei miei sentimenti per te. Cosa sarebbe successo se
fossi
morto e tu non avessi mai saputo che ti amavo?
Poi mi sono svegliato e ti ho trovata sdraiata sul mio
corpo, in attesa che mi svegliassi. Ero felice, molto felice, ma ancora
non ho
avuto le palle di dirti tutto.
Pensavo ti meritassi una persona migliore di me, ma,
anche se ci ho provato, non sono riuscito a dimenticarmi di te.
Quindi questa notte sto provando a dirti tutto.
Ti amo, Aliya.
Fin dalla prima volta che ti ho vista sapevo che eri bella
e speciale. Amo il tuo sorriso, la tua energia, il fatto che non molli
mai in
quello che fai. Non sapevi suonare la chitarra, ma hai imparato e
adesso sei
una brava chitarrista.
Di base sto cercando di dirti che ti amo e voglio essere
il tuo ragazzo.
Non voglio prenderti in giro.”
Sono senza parole, per un attimo non so cosa fare poi lo abbraccio
più stretto
che posso.
“Ti amo, Austin.
Ho sempre voluto essere la tua ragazza, ma non trovavo
mai il coraggio di invitarti fuori.”
Lui sorride e inizia a baciarmi lentamente.
Sono in paradiso e i fuochi non sono nemmeno iniziati!