Nel flusso del tempo mi perdo.
Percorro la strada del mio pensiero.
Un universo ingordo mi pone
in un sentiero di eventi e di corruzione.
L’orizzonte non è chiaro da quest’altezza.
Tutto è sbiadito da
una vitrea atmosfera.
Il mio pensiero inala fuliggine
di ciò che è stato e che mai
più sarà.
Nell’oscuro silenzio m’abbandono
al pensiero di una vita che n’ho mai
vissuta.
Ascoltate le mie dissonanti parole,
parole di un albero di frattaglie e
cristallo.
Ascolta anche tu il mio incosciente delirio
di un uomo morente e del
suo ansante ballo:
Nell’anelito presta attenzione,
all’estratto del mio dolore.
Conduci il mio verbo alla fonte del vero
affinché la mia anima abbia anch’essa
colore.
Benedici la mia preghiera, padre;
fuori dalla fossa, ponimi, o Dio.
Gioisci quando mi dissolvo e sorridi,
sto per liberare il mio Io.