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Autore: Sakurina    11/03/2009    9 recensioni
Shiho storse le labbra, infastidita, e si riportò per l’ennesima volta il ciuffo dietro l’orecchio: non era stata un’idea poi così brillante leggere un libro in un parco durante una giornata ventosa come quella. La voce squillante e divertita di un bambino attirò la sua attenzione, portandola a sollevare il viso dal libro per guardare davanti a sé: il ragazzino all’incirca sui sei anni correva ansioso verso un uomo alto, la massa di capelli castani scossa appena dal vento, il viso coperto da degli occhiali neri, le braccia conserte.
[ShinoShiho] Happy Green Forthnight, mie amate coleottere. *__*
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Shino Aburame
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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Una folata di vento, fresca e profumata, scostò un ciuffo di capelli ramati, che andò a finire sulle spesse lenti degli occhiali, interrompendo la sua attenta lettura del libro

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[ShinoShiho – Green Forthnight]

 

 

 

Una folata di vento, fresca e profumata, scostò un ciuffo di capelli ramati, che andò a finire sulle   spesse lenti degli occhiali, interrompendo la sua attenta lettura del libro.

Shiho storse le labbra, infastidita, e si riportò per l’ennesima volta il ciuffo dietro l’orecchio: non era stata un’idea poi così brillante leggere un libro in un parco durante una giornata ventosa come quella.

La voce squillante e divertita di un bambino attirò la sua attenzione, portandola a sollevare il viso dal libro per guardare davanti a sé: il ragazzino all’incirca sui sei anni correva ansioso verso un uomo alto, la massa di capelli castani scossa appena dal vento, il viso coperto da degli occhiali neri, le braccia conserte.

-“Papà, papà… guarda cos’ho trovato! Che cos’è?”- domandò il bambino, porgendo al padre una piccola libellula che teneva fra le mani.

Shino si piegò verso il figlio, che come lui indossava degli occhiali da sole dalla simpatica montatura blu, e gli accarezzò la massa informe di capelli ricci che gli dondolavano sulla testa, con un gesto rapido ma intriso di affetto.

-“E’ una libellula angelina, Shiro. Sai, è tipica della zona in cui viviamo noi…”- cominciò a spiegargli l’uomo, con tono serio e coinciso.

Shiro lo ascoltava, con espressione impegnata e interessata, come sempre.

Shiho, dalla panchina, sospirò. Chiuse il libro che teneva fra le mani e lo ripose in borsa, mentre il tramonto iniziava ad infuocare la radura verde ed il venticello fresco della sera si raffreddava, facendole venire dei brividi lungo tutto il corpo.

Un piccolo gemito di disappunto richiamò l’attenzione della donna, invitandola a sporgersi alla sua destra, verso una carrozzina rosa parcheggiata accanto a lei. Al suo interno, un fagottino rosa dai morbidi riccioli rossi e dallo sguardo ancora assonnato cercava la sua attenzione, con quei versi che stavano a supplire le parole che ancora non era in grado di pronunciare.

-“Ben svegliata, Shiyo-chan!”- sorrise Shiho, addolcita come sempre dall’affetto immenso che provava per la figlioletta –“Hai dormito bene?”-

Come risposta ottenne un sorrisino divertito da parte della figlia, che venne oscurato da un’ombra alle loro spalle. Shiho si voltò appena il necessario per scorgere Shino dietro di sé, che le scoccò un dolce bacio sulla testa. La donna arrossì, sistemandosi gli occhiali come faceva sempre quand’era imbarazzata, mentre osservava il marito sporgersi verso la figlia nella carrozzina, porgendole le mani unite, chiuse fra di loro come a voler trattenere qualcosa.

La piccola Shiyo scrutò attentamente le mani del padre e quando lui le aprì, le mostrò una piccola farfalla blu dalla sfumature violette, tranquillamente appoggiata sui suoi palmi.

Gli occhioni della bambina si illuminarono, accompagnati da un’esclamazione gioiosa e dal suo battere le mani compiaciuto – aveva imparato da poco a farlo, quando aveva davanti qualcosa di bello che la esaltava.

-“Hai visto che bella farfalla ha preso papà, nee-chan?”- domandò Shiro, apparendo al fianco della carrozzina e accarezzando con dolcezza la testolina rossa della sorella.

Shiyo batté nuovamente le manine, spaventando la farfalla che prese il volo, deludendo i due bambini.

Shino si voltò lentamente verso la moglie, sorridendo lievemente e facendola arrossire, ancora una volta.

-“Andiamo a casa, Shiho?”- le domandò l’uomo, afferrando il figlio per la mano.

-“Sì, si è fatto molto tardi.”- assentì la moglie, prendendo borsa e carrozzina, con espressione appagata.

I due uomini della famiglia Aburame precedettero le donne, continuando a parlare appassionatamente di insetti – insana passione ereditaria.

Shiho li seguiva silenziosa, un sorriso beato sul volto, lo sguardo diviso fra l’amato figlio e l’adorato marito, e la deliziosa ultima arrivata di casa. La donna scrutò per un attimo i grandi occhioni della figlia, belli e brillanti come quelli del suo papà. Ma questo, solo Shiho poteva saperlo.

Probabilmente anche la piccola Shiyo un giorno avrebbe dovuto indossare degli spessi occhiali da vista o da sole, ma Shiho sperava con tutto il cuore che anche la figlia potesse trovare l’uomo giusto e speciale che avrebbe saputo guardare oltre quella lente di cristallo, scoprendo quanta bellezza e nobiltà potevano nascondere un paio di occhiali. Proprio come Shino aveva fatto con lei, il giorno che le chiese di sposarla porgendole una farfalla anziché un anello.

 

 

“And one day my little girl

Will reach out her hand

She'll know I found the right man”

 

Christina Aguilera, “The Right Man”

 

 

 

 

 

*Angolo di Sakurina*

Ed ecco la mia prima ShinoShiho. Orgogliosamente coleottero verde. ù_ù

Che dire… volevo ambientarla da un oculista, ma l’ispirazione fluff mi ha colta a tradimento al parco di Monza, e non ho saputo resistere ad un ritratto della futura famiglia Aburame. <3

E siccome, come disse saggiamente Tya, li amiamo anche perché il loro nome è uno scioglilingua, ho voluto rincarare la dose, aggiungendoci un Shiro e una Shiyo in casa, spero non avervi mandato a male eccessivamente. ù_ù

 

Concludo con il punto del manifesto da me ideato e che preferisco:

“Solo Shiho riuscirebbe a decriptare quell’enigma che è Shino”. <3

 

 

Dedicata a tutti i fantastici Coleotteri Verdi: persone più diverse, unite sotto un’unica bandiera; alla fine, fra risate e deliri, guardate cosa siamo state in grado di tirare fuori. Siatene fiere.

 

Sono commossa ragazze. ç__ç   [disse Kronk alla fine de “Le Follie dell’Imperatore” ù_ù].

 

Una dedica speciale al Generale Coleottero , per il suo compleanno [in ritardo ù_ù]. Auguri! <3

 

E con questo, passo e chiudo.

 

Colonnello Coleottero Lulls

  
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