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Autore: Stardustpuff    04/01/2016    0 recensioni
Quattro creature intraprendono un viaggio ai confini del sistema solare che li condurrà sul terzo pianeta: La Terra
Sono stati addestrati per portare a termine una missione che segnerà le sorti del loro pianeta d'origine. Molte vite sono in gioco, riusciranno quei quattro capitanati da Kris a non cacciarsi nei guai?
Riusciranno a trovare qualcuno che sia disposto ad aiutarli? e se uno di loro si innamora di un essere umano?
Genere: Comico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Kai, Kai, Kris, Kris, Lu Han, Lu Han, Sehun, Sehun, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
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Capitolo 9 - Il dispositivo



Xiumin e Chen si trovavano sul tetto dell'edificio in cui ora i tre alloggiavano.
Xiumin fu il primo a prendere parola:
«Il nostro capitano deve essere impazzito» disse senza preamboli.
«Salvare la vita di quell'umano, mettendo a repentaglio la sua» continuò
«Questa storia non mi piace»
«Gli umani non sono nostri amici»
«Se sarà necessario, prenderemo dei provvedimenti su di lui e avvertiremo la base» concluse Xiumin
«Sono d'accordo» Chen diede il suo consenso
 
Intanto negli stessi istanti Luhan, si prendeva cura di Kris cambiando la sua fasciatura. Nonostante quella non fosse la prima volta che vedeva il suo corpo possente, il suo viso assunse ben presto una tonalità cremisi.
Non c'erano più dubbi, era attratto da Kris. A quel punto Luhan si maledisse e strizzò gli occhi per allontanare quel pensiero dalla sua testa.
«Quello che sente dolore sono io»
«Come, scusa?» Luhan rimase spiazzato
«Hai chiuso gli occhi come se fossi tu ad avere una ferita ancora aperta»
« Ah.. »
« ..Io, ho solo fatto un brutto pensiero, così ho chiuso gli occhi per cacciarlo via» mentì Luhan
Kris non rispose nulla, si limitò a fissarlo e questo lo innervosì ulteriormente, così Luhan velocemente finì quel che stava facendo e quando si voltò per andare a riporre le garze al loro posto, Kris lo afferrò nuovamente per un braccio
«C'è qualcosa che ti preoccupa?» chiese Kris
Il rapido gesto con cui Kris lo aveva afferrato fece roteare Luhan e lo fece finire a pochi centimetri dal suo viso.
Luhan deglutì, era così vicino a quelle labbra..
Così senza pensarci due volte, seguì il suo istinto e poggiò delicatamente le sue labbra sulle sue, per poi ritrarsi un istante più tardi
«E questo cos'era?» domandò Kris con aria interrogativa
«Il modo che noi terrestri abbiamo per ringraziare qualcuno!» concluse Luhan prima di dileguarsi nell'altra stanza ancora incredulo per ciò che aveva appena fatto.

                                                                                               

Kyung Soo era stato rapito. Adesso ne aveva la certezza, i suoi rapitori lo avevano collocato all'interno di una stanzetta sempre illuminata artificialmente. Non c'erano finestre e la porta terminava con delle sbarre. Ma questa non era la prigione. Il ragazzo si trascinò ancora sotto l'effetto dell'anestesia fino a quelle sbarre metalliche, cercando di guardare al di là di quelle.
Poi Kyung Soo aggrappandosi alle stesse urlò:
«C'è nessuno?» ripeté ancora una volta
Che quelle celle fossero prive di prigionieri?
«Chi siete?»
« Perché mi avete rapito?»
«Brutti bastardi!»
Adesso la disperazione stava prendendo il sopravvento, gli occhi di Kyung Soo presero a brillare, assumendo una colorazione grigiastra. Ma nonostante tutto, non accadde nulla, in pochi istanti quegli stessi occhi tornarono del loro colore originario. Che cosa stava succedendo? perché non era riuscito a sradicare quelle sbarre? perché non era riuscito a creare una voragine? forse non era abbastanza arrabbiato!
A quel punto Kyung Soo afferrò le sbarre e cercò di applicare su di esse una certa pressione e fu in quel momento che il ragazzo udì una voce
«E' tutto inutile»
«Qui i nostri poteri non funzionano»
A quelle parole gli occhi di Kyung Soo divennero più grandi. Ma allora era forse questo il motivo per cui era stato strappato alla sua routine?
«Le pareti, le sbarre, ogni cosa qui dentro, è costruita con un materiale speciale che impedisce il normale funzionamento delle nostre abilità speciali»
«Quindi amico rassegnati!»
«M-a t-u chi sei?» chiese Kyung Soo non senza un certo timore
«Il mio nome è Kim Joon Myun» rispose quella voce
«Anche tu sei come me?»

                                                                                               

Sehun approfittando dell'assenza di Jong In che si era momentaneamente addormentato, chiese a Tao, che cosa stessero cercando lui ed i suoi compagni qui sulla Terra.
Un po' titubante, Tao iniziò a parlare. La verità era che nemmeno lui era sicuro di ciò che stessero cercando. Con sé aveva un dispositivo che gli avrebbe consentito di individuare l'umano che faceva al caso loro.
Sehun allora domandò a Tao di mostrargli il prezioso oggetto menzionato poc'anzi e fu in quel momento che quella creatura si accorse di non avere indosso i suoi abiti.
«Dove sono i miei vestiti?» chiese mentre nervosamente con le mani toccava quei tessuti che lo vestivano
Sehun sorrise, sembrava così innocente
«Torno subito»
Il ragazzo si spostò nell'altra stanza, afferrò i suddetti abiti e fu in quel momento che una luce rosa si irradiò dalla tuta spaziale.
Che diavolo stava succedendo? pensò Sehun. Che fosse lui l'umano che Tao stesse cercando così disperatamente?
Il suo istinto, gli suggerì di cercare di estrarre quella fonte di luce. Nonostante sapesse che cosa si nascondesse nel cuore di Tao, non poteva essere altrettanto sicuro di ciò che albergava in quello dei suoi compagni.
Volveva vederci chiaro. Il dispositivo in questione era davvero minuscolo e Oh Sehun era riuscito ad estrarlo con facilità. Il ragazzo lo ripose al sicuro tra i suoi effetti personali e rapido si diresse nella camera in cui Tao lo stava aspettando:
«Ecco qui» Sehun porse gli abiti alla creatura, la quale ebbe quasi un mancamento nello scoprire che aveva smarrito il dispositivo
«Che cosa penserà Kris di me?» disse tra se e se
Tao aveva inclinato la testa verso il basso
«Sono un buono a nulla»
Sehun si avvicinò alla creatura e per confortarla prese a massaggiare le sue spalle
«Non avete un altro dispositivo?» domandò Sehun
«Si, credo che ognuno di noi ne abbia uno..»
«Bè allora non hai nulla di cui preoccuparti, forse è andato perduto mentre ti arenavi sulla spiaggia»
«Il mare sa essere davvero spaventoso a volte» concluse Sehun
Tao annuì
«Ma mi hai salvato la vita»
«Non lo dimenticherò!»
«Adesso non mi resta che cercare i miei compagni»
 
   
 
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