Purtroppo una mattina Jack arrivò ad Arendelle, andò dritto al castello per salutare Anna ma lei stava per uscire con un vestito tutto nero insieme a Kristoff anche lui tutto nero.
Jack: “Anna? Che cosa fate vestiti così? Dove andate?”
La rossa faceva un grande sforzo per non piangere
Anna: “J-Jack purtroppo sono stata costretta ad organizzare il funerale...”
Jack: “Cosa?! Perchè?! Elsa non è morta!”
Anna: “Il popolo non la pensa come noi Jack, vuole dare una grande cerimonia per la sua Regina, ora scusami ma devo andare...”
Jack li seguì fino in cima ad una collina dove c'erano tre pietre molto grandi, due vicine tra loro, l’altra più lontana e tutti si radunarono a quella. Anna per tutto il funerale tenne il capo chino piangendo a dirotto fra le braccia di Kristoff. Alla fine tutti se ne andarono e Jack rimase solo davanti a quella pietra, l'ha toccò e si creò uno strato fine di ghiaccio. Ripensò a quello che gli aveva detto Nord, forse era davvero morta?
Jack: “Elsa...lo sai?...La vita di un umano è così corta....”
Si accasciò a terra piangendo, lasciando fluire quelle lacrime che da troppo tempo stava trattenendo.
Hiccup stava mostrando a Elsa qualche acrobazia con Sdentato solo che alla fine fecero un atterraggio brusco e ruzzolarono per terra facendo ridere Elsa. Ormai era da qualche giorno che uno mostrava i propri “talenti” all'altro e viceversa, ed Hiccup adorava il ghiaccio che usciva dalle mani di Elsa, per lui era qualcosa di meraviglioso, di magico e Elsa ammirava come Hiccup parlava dei draghi e di come trattava Sdentato che era il suo migliore Amico.
La sera si sedettero su un tronco davanti a un fuocherello a guardare le stelle ed a chiacchierare. Ormai sentivano che potevano fidarsi l'uno dell'altro e visto che Elsa era senza memoria Hiccup cominciò a parlare di lui.
Hiccup: “...come ti ho già detto io so cosa vuol dire perdere la memoria perchè anch'io non ricordo chi ero...” Elsa rimase scioccata ma non lo fermò “...Un giorno mi svegliai e vidi Sdentato che mi guardava preoccupato, era l'unico che ricordassi. Vicino a me c'era un piccolo villaggio, provai a guardarmi intorno ma non riuscivo a riconoscere nessuno, stavo per impazzire....ero quasi caduto in depressione ma grazie alla presenza di Sdentato sono riuscito a ritirarmi su e a metterci una pietra sopra...”
Elsa: “Ma non hai voluto scoprire chi eri?”
Hiccup: “Ci ho provato per quasi un anno, alla fine ho detto basta e mi sono messo in viaggio con Sdentato come un nomade...Questa è la mia storia, l'unica che ricordo...”
Elsa era molto triste e dispiaciuta per Hiccup allora per sdrammatizzare il momento cominciò a giocare con il suo ghiaccio ridendo coinvolgendo anche il ragazzo, ma il suo sorriso fece avere come una visone ad Elsa, vide un ragazzo dai capelli bianchi che gli sorrideva. Si fermò e si incupì per via di quella visone, Hiccup allora si avvicinò preoccupato.
Elsa: “Voglio sapere chi sono Hiccup…”
Il ragazzo fece una faccia sorpresa ma comprendeva.
Hiccup: “Si lo so, tranquilla ci riusciremo.”
Quel giorno Jack non era riuscito a cercare Elsa, il funerale aveva scosso sia lui e Anna quindi avevano cercato di tirarsi su a vicenda. La sera lasciò la rossa nella cure di Kristoff e lui uscì fuori per prendere un po' di aria fresca, ma ricapitò di nuovo davanti a quella pietra grigia. Abbassò il capo e gli occhi cominciarono a diventare liquidi però cercava di essere forte, ma proprio in quel momento il vento soffiò sulle sue orecchie facendogli arrivare una risata a lui molto nota. Alzò il viso di scatto e gli occhi cominciarono a brillare, si girò dietro di se vedendo in lontananza una foresta fitta...
Jack: “Possibile che......sia viva?”
Prese il volo e si diresse verso il bosco molto velocemente gridando a più non posso il nome della bionda, il vento gli risoffiò sulle orecchie portandoli sempre quella risata, allora si fermò e atterrò in mezzo a dei cespugli. Vide in lontananza delle figure scure che si muovevano si avvicinò e riuscì a vederle molto chiaramente. Un ragazzo dai capelli marroni stava cercando di pattinare sul ghiaccio e una bionda cercava di aiutarlo, ma Jack riconobbe subito quella ragazza.
Jack: “ELSA!”
Sdentato, Hiccup e Elsa si voltarono di scatto, Jack si avvicinò lentamente con un grande sorriso stampato sulla faccia ma quando la ragazza indietreggiò preoccupata si sorprese.
Jack: “Elsa……sono io..Jack..”
Elsa: “Co-cosa? Io non so chi sei…Io non ricordo…”
La testa gli cominciò a pulsare e si accasciò a terra massaggiandosela, Hiccup e Sedentato si misero davanti a lei.
Hiccup: “Si sta sforzando troppo…Lei non si ricorda più niente, ha perso la memoria..”
Jack: “..no..No! Ricordami Elsa!!
Hiccup tirò fuori la sua spada di fuoco e montò sopra a Sdentato pronto ad attaccare, Jack allora attaccò con un getto di ghiaccio. I due ragazzi cominciarono a combattere sul nel cielo. Elsa si stava innervosendo, dal cielo cominciò a nevicare fittamente sempre di più.
Elsa: “Vi prego smettete di combattere! Per favore…per favore..”
Ma i due non la ascoltarono e continuarono il combattimento. Allora la ragazza cominciò a perdere il controllo dei suoi poteri e..
Elsa: “BASTA!” ..e involontariamente colpì i due ragazzi.
Quando la bufera si placò Elsa non poté credere ai suoi occhi. .