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Autore: Overdose_Nour    04/01/2016    4 recensioni
[Iscrizioni chiuse]
*A dire la verità sono aperte parzialmente, gli EXO sono tutti occupati ma se volete altri Idol (BigBang, BTS...) posso aggiungervi alla storia!*
Dodici ragazze, tutte migliori amiche d'infanzia, si trasferiscono in un luogo lontano ed isolato della capitale, a dire la verità molto e piuttosto distante, montuoso e circondato da foreste fitte ed espansive...Dove si cela un'aura misteriosa...
Nonostante ciò vi é una calda cittadella, con persone alquanto cortesi ed una scuola molto promettente, ma cosa succederebbe se la leggenda di quel paese, scoperta da quest'ultime, diventasse realtà? Come riusciranno a districare questo complicato mistero? E soprattutto chi si cela dietro l'ombra a loro insaputa?
_____________________________________
Ebbene si mie care, una fan fiction interattiva! Tutte le informazioni per partecipare le troverete al primo capitolo! ʕ•ᴥ•ʔ
Vi aspetto in tante! (ू•ᴗ•ू❁)
Overdose_Nour
Genere: Mistero, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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[Angolino Pre-storia]
Ciao a tutte voi care lettrici!
Innanzittutto, grazie! Grazie veramente per aver partecipato alla mia storia, anzi nostra storia, e soprattutto per la vostra disponibilità!
Vorrei abbracciarvi tutte se potessi!
Per tenervi informate sulla publicazione della Fan Fiction vi preannuncio che verrà publicato ogni weekend, tra sabato e domenica!
Detto questo non mi resta che presentare le nostre protagoniste!

Maku Han = Noir_Raven
Roberta Park = Cris Jong Woon
Amy Spencer = Mivida
Hanako Takishima = Silviettina9999
Kim Michelle = Echelon_Shanimal
Kimiko Hakate = Kimiko_13
Kim Sora = Bubbletea_Sehun
Era Vergine = _Kkaebsong_
Martina Panda = Martylulu_Exo
Julie Dixon = Nightmare Girl
Choi Sakura = Thunder_EXO
Misaki Fujiwara = Misakisan_
Melissa Foxymoo = Debbyna21

Do Jinhyon = Ribo_Chan
Kappai Hanna = Exol HunHan
Xu Làng = _La_SofyH_04
Oh Shimitsu = _Exodus
Kim Sara = _UriNameJungkook_
Min Seulgi = LaDesy

*Le protagoniste sono state ordinate in ordine di prenotazione, l'iscrizioni sono ancora aperte per chiunque voglia partecipare basta che mi contatti mandando la scheda del personaggio e il suo idol, esclusi gli EXO già prenotati*










              Capitolo Tre


                                                       







Maku aveva la fronte imperlata dal sudore, purtroppo Yoongi le aveva sottratto la palla, ma il suo animo non si demoralizzò, anzi volle a tutti i costi vincere…

Con una mano sfilò la palla dalle mani di Yoongi, e si apprestò a correre verso il canestro fece un ampio saltò e lanciò la palla, sbilanciò un po' troppo la mira, ma ciò nonostante la palla fece centro.

“Allora?” chiese girandosi verso il ragazzo, aspettandosi di entrare in squadra…

“Eh va bene…” disse alzando le mani “Penso che te la cavi abbastanza bene!” disse facendole fare un sorriso immenso, che nessuno ebbe mai visto.

“Naturalmente, i nuovi arrivati fanno da riserve, ma dato che stiamo parlando di te ho deciso di darti un compito abbastanza importante…” la ragazza se lo guardò curiosa “La raccatta palle…” disse sorridendo malvagiamente, nell’aria si sentirono risate soffocate, e il volto di Maku rimase pietrificato.

“Pensi di essere simpatico?” chiese sarcastica.

“No perché é la verità…” disse per poi richiamare gli altri ragazzi “Avanti riscaldiamoci, abbiamo perso già abbastanza tempo!” disse lasciandola sola.

Intanto Amy aveva finito la sua prima lezione di nuoto, lei e Suho si erano sfidati per tantissime vasche.

“Ok lo ammetto, non sei male…” disse il ragazzo con il fittone.

“Diciamo che questo basta per averci rovinato il pranzo…” disse la ragazza strizzandosi i capelli.

“Ehi Kris!” disse il ragazzo aiutando l’amico, che era rimasto sugli spalti a guardarli con fare misterioso “Che faccio imbronciato che ti é successo?” chiese Suho guardandoselo, mentre Amy era dietro di lui e guardava Kris un po' timorosa, non le piaceva la differenza d’altezza che avevano.

“Che ti frega, piuttosto tu…” disse guardandosi Amy che sobbalzò all’istante “Perché ci provi così spudoratamente con il mio amico?” disse con un timbro di voce che sembrava un ringhio strozzato.

“C-Cosa?!” chiese sconvolta la ragazza “Dico hai qualche rotella fuori posto?!” chiese totalmente nel pallone.

“Amico abbiamo fatto solo un paio di nuotate, dopotutto é un Club di nuoto!” disse Suho un po' inalterato.

“Tu non mi dici cosa devo fare o pensare1” disse avvicinandosi pericolosamente a lui, Amy cercò di mettere fine a tutto ciò.

“Ehi smettetela! Se dovete fare qualcosa, fatelo al di fuori di questa struttura!” e con questo se ne andò via.

Intanto l’ora di cena si fece sentire, e le ragazze si raccolsero esauste a casa…

“Che giornalaccio!” ammise Martina alterata.

“Ah non dirlo a me! Il corso di disegno é chiuso temporaneamente, e come se non bastasse lui ha…” improvvisamente Sora si zittì lasciando tutte perplesse.

“Cosa stavi dicendo?” chiese Kimiko mentre preparava da mangiare.

“Nulla!”

“Ammessa come raccatta palle! Vele castro una ad una e poi vele faccio mangiare!” urlò Maku entrando in casa. Le ragazze sobbalzarono coordinatamente guardandola sconvolte.

“M-Maku?!” chiese Sakura.

“Non ceno e che nessuno osi entrare a meno che non dorma!” disse salendo le scale a passo pesante.

“Avete presente Kris?” chiese Amy incrociando le braccia mentre allacciava l’accappatoio “Bhe ha avuto una crisi isterica, pensava che ci stessi provando con un suo amico!” disse arrabbiata.

“Bhe tu non sei stata cacciata e derisa al Club di ginnastica ritmica,e non ti sei slogata una caviglia!” disse Misaki.

“Cosa?!” disse Miky.

“Il dottore ha detto, che non potrò muovermi per una settimana, come se non bastasse dovrò portarmi due stampelle!” disse amareggiata…

“In compenso noi, abbiamo trascorso una bellissima giornata!2 disse Julie, insieme a Hanako.

“Ma Era dov’é?” chiese Hanako. Improvvisamente tutte si accorsero della sua assenza.

“Provo a chiamarla!” disse Roberta, prendendo il cellulare. Ma rispondeva con la segreteria telefonica.

“Evidentemente starà fuori…” disse Kimiko, poco curante.

“Si ma non é da lei!” disse Sakura.

E con questo iniziarono a mangiare chi con malesseri, chi con altri problemi…

Il mattino dopo Roberta si svegliò verso le sei, e scendendo sulle scale vide la figura di Era in cucina che si beveva un caffè, a quel punto si fece sentire+.

“Si può sapere dove sei stata ieri sera?!” chiese alterata, l’amica si girò con non curanza “Al cellulare non rispondevi e come se non bastasse mi fai anche quella faccia da innocente…”

Era corrucciò un po' la faccia per poi sorseggiare il caffè nella tazza.

“Affari miei” rispose l’amica.

“Non fare la stronza con me perché non ci casco…” disse Roberta incrociando le braccia. Era sbuffò, e cercò di cambiare discorso.

“Piuttosto, come mai ti sei svegliata così presto?” chiese non curante, Roberta sbuffò arresa, e decise di cambiare discorso.

“Non avevo più sonno…”

La mattinata si svolse poi alla fine abbastanza tranquillamente, non solo per le ragazze ma anche per qualcuno.

“Buongiorno!” disse Melissa al suo nuovo cliente, era un ragazzo abbastanza alto, aveva i capelli biondo miele, pettinati accuratamente, aveva degli occhi che trasmettevano gentilezza da tutti i pori, e le sue labbra erano incise in un morbido sorriso.

“Buongiorno! Il mio nome é JongUp, sa lavoro per una agenzia investigativa, vorrei che mi aiutasse con delle domande” disse inchinandosi e sedendosi al bancone. La ragazza lo guardò non perdendo il suo gentile sorriso.

“A che proposito?” chiese.

“Forse non le sarà giunta nuova, questa notizia, della misteriosa scomparsa di alcune ragazze, e del ritrovamento dei cadaveri nella boscaglia…” l’espressione di Melissa, scomparve, trasformandosi in una più insicura.

“Si purtroppo ne sono al corrente, ha stravolto tutti gli abitanti e ammetto che ogni volta che esco mi sento osservata…” disse la ragazza, il ragazzo intanto aveva preso un tatuino e con una penna aveva iniziato a scrivere alcune cose.

“Mi dica, per caso qualche suo parente, o amica é uno di queste vittime?” la ragazza scosse la testa,. JongUp non perse il suo sguardo assicuratore.

“Non deve sentirsi a disagio signorina, comunque avrei una proposta da farle…” disse lui guardandola negli occhi “Naturalmente se é capace di rimanere con la bocca chiusa, altrimenti dovrò chiedere a qualcun’altra…” Melissa accennò un si con il capo.

“Ascolti le dispiace se verrò ogni giorno a chiederle, un po' d’informazioni? Magari se nota qualcosa a scuola, o nei paragi…” la ragazza annuì.

“Vuole un caffè?” chiese sorridendo “L’offre la casa!”

Intanto Misaki cercava di camminare, anche se le stampelle erano veramente un peso non solo di braccia ama anche di animo.

Purtroppo dovette fare le scale, per di più in discesa, ingoiò un groppo alla gola e d iniziò piano piano ad attraversare anche questo ostacolo.

Purtroppo la stampella fu messa in modo sbagliato e precipitò tra le scale, contrasse tutti i muscoli pronta alla caduta, ma il dolore non arrivò, aprì leggermente gli occhi e vide di stare sopra a qualcuno, e qualcuno era Chen.

“Ah-Ah scusami…” disse provando ad alzarsi per poi ricadere di nuovo di sedere…

Il ragazzo la guardò e sorrise enigmatico.

“Ma guarda n po' chi abbiamo qui!” disse Chen, Misaki abbassò il capo rossa come un pomodoro. Mentre due braccia la tirarono su con una leggerezza assurda.

“Ma si può sapere perché ogni volta che ci sono io cadi a terra?!” chiese ridendosela un po' “Trovi il pavimento più affascinante di me?” chiese per poi far imbronciare la ragazza. L’aiutò ad alzarsi ma lei appena riacquistato l’equilibrio lo spintonò via da lei.

“Non ho bisogno della tua compassione!” disse con voce un po' tremolante per poi incamminarsi per la sua strada. Il ragazzo se la guardò ancora per qualche momento per poi ridere tra se e se e andarsene per i fatti suoi.

Intanto Hanna e Jihyon si erano aggregate a Julie e Làng, tutte quante con la destinazione della propria classe.

“Avete sentito?! E’ successo di nuovo!” disse Hanna preoccupata.

“Di cosa parlate?” chiese curiosa Julie, evidentemente la situazione doveva essere drastica data la faccia delle ragazze sbalordite.

“Tu non conosci il mistero di Sig Ville?!” chiese sconcertata Hanna.

“Bhe in poche parole, sono anni che ragazze o prostitute, a volte anche bambini, vengono trovati nella foresta del paese.

“Coooooooosa?!” chiese Martina stupita, ma allo stesso tempo affascinata, amava le leggende e misteri intricati, insomma era pane per i suoi denti.

“La gente dice che devono essere i lupi della zona, ma non penso…” disse Làng seria 2Mia nonna  mio nonno si occupano personalmente da anni della fauna della foresta e posso garantirvi che questi lupi sono i più docili al mondo…” disse per poi infilarsi le mani in tasca, e scostare lo sguardo verso un punto indegni ito del corridoio “Non di certo come qualcuno che sta per arrivare…” commentò lasciando Julie e Martina perplesse.

“Xu-Xu!” urlò una ragazza dai capelli lunghi e biondi, così dorati che sembravano intrecci di spighe di grano, aveva uno splendido sorriso, e cn le sue braccia saltò al collo della ragazza, che non tardò a scansarla.

“Sai che non mi piacciono gli abbracci…” disse sbuffando Làng esasperata, si conoscevano da quando quest’ultima si era trasferita a Sig ville, il suo nome era Seulgi, ed era la sua migliore amica, l’unica che anche se conosceva il carattere freddo di Làng le era sempre rimasta accanto.

“Lo so” disse annuendo “Ma io li adoro!” disse con un sorriso a trentadue denti, poi si girò notando i due nuovi volti.

“Ah ma voi siete le migliori amiche degli EXO!” disse sarcastica “Ah beh non ci fate caso, sono come le mosche, gli piace infastidire la gente, ma se gli dai qualche schiaffo se ne vanno!” le due annuirono un po' imbarazzate ma tralasciarono il discorso.

“Ehi ma oggi c’era il compito di matemtica?!” chiese improvvisamente Seulgi attirando l’attenzione di Hanna e Jihyon, le due annuirono, mentre la bionda improvvisò un’eccellente espressione da urlo.

“No please! Aiutatemi! Mi passerete gli appunti vero? Vero?!” chiese implorando.

“Avresti dovuto studiare disse Hanna, incrociando le braccia.

“Concordo, e poi puoi sempre studiare di nascosto se hai fortuna1” disse Jihyon, tirandola su di morale.

“Ma tu lo sai che non mi concentro se sono soto pressione!” disse staccandole quasi un braccio piagnucolando.

“Ok! Basta con queste smancerie, vieni ti aiuto io!” disse Lang prendendola dal colletto dalla camicia, l’amica si lasciò andare a peso morto ridendo rilassata.

“Grazie Xu-Xu!” disse mettendosi le mani sulla pancia come quando ci si distende sul letto per rilassarsi.

“E non chiamarmi Xu-Xu!” disse replicando mentre si allontanavano.

Le due ragazze si girarono verso le altre due.

“Quindi voi quattro state in classe insieme?” chiese Martina indicandole, le due sorrisero ed annuirono raggiungendo le altre e salutandole.

Intanto nell’aula delle nostre ultime liceali, Hanako seguita da Maku, Kimiko ed Amy, leggevano il quotidiano, con la prima pagina che mostrava l’ennesimo delitto misterioso.

“Ah ragazze mie, se perderete così tempo ad ascoltare le notizie vi verranno le rughe molto più presto!” disse Tao seguito da Suho, mentre D.O. si era già apprestato a mettersi al suo posto, Miky vedendolo arrivare, prese le sue cose e lasciando le amiche si diresse al banco, affianco a lui.

“Trova un filo logico a tutto ciò che hai detto mestruo in testa!” rispose molto acida Maku.

“Secondo me é il tuo!” rispose quest’ultimo non togliendo quel sorriso odioso in faccia, per poi girovagare con lo sguardo che divenne fintamente preoccupato.

“Bhe non é che gli stia male quel colore…” commentò a bassa voce Amy guardandolo di nascosto, le ragazze si girarono tutte verso di lei la quale decise di alzare le mani in segno di resa…

“Oh ma dov’é la mia Sweety?” chiese Tao mettendo le mani ai fianchi.

“Come scusa?” chiese Julie che entrò nell’aula insieme a Martina, Tao si girò e le venne incontro.

“Bhe non me lo dai un bacio?” chiese lui alla sua “Sweety”, le ragazze rimasero sconcertate.

“Ok! Che mi sono persa?” chiese Kimiko mollando il giornale.

“Oh he Sweety é la mia ragazza no?” chiese lui prendendo per i fianchi Julie che nel frattempo era rimasta pietrificata.

“Eh?!” imprecò Hanako andando di traverso la sua stessa saliva.

“M-Ma che scostumato idiota che sei, arrogante, egocentrico e…” disse Julie, perdendo la pazienza morirono in bocca.

“E pazzo di te!” disse Tao con una voce diversa dal solito, era più suadente, con una nota di malizia, prese tra le mani il volto di Juile e le baciò teneramente il naso.

In quel momento nell’aula sembrò essere esplosa una bomba, le ammiratrici dei ragazzi iniziarono a dirle di tutti i colori, Kimiko d’istinto strappò il giornale in due che aveva tra le mani, Hanako si mise le mani sulla bocca, Marty sugli occhi e Amy sulle orecchie per il troppo tono alto della voce della folla, Misaki che entrava in quell’istante nell’aula andò nel panico perdendo l’equilibrio, ma sorretta appena in tempo da Miky, Maku aveva una faccia schifata mista ad una rabbia incontrollabile.

Un ceffone partì dalla mano di Julie fino ad arrivare allo zigomo di Tao il quale non sembrava aver avuto nessun segno di dolore, mentre la mano della ragazza sembrava più rosso di un pomodoro.

“Oh Sweety sei così eccitante quando diventi violenta!” disse lui sempre con quel tono irritante.

“M-Ma vedi di toglierti dalle…” in quel momento la professoressa entrò e tutti si zittirono e come per magia, tornarono ognuno al proprio posto.

“Dimmi un po’…” le chiese a bassa voce Suho, facendo balzare Maku “Ma ti piacciono i maschi o le femmine?” questa domanda la fece innervosire, e lo fulminò con lo sguardo.

“E a te che t’interessa?” chiese lei.

“Bhe quando ti ho vista mentre Tao baciava, in un certo senso, la tua amica, beh la tua faccia era disgustosa…” in quell’istante, gli arrivò un libro in faccia, con un sospiro nervoso della ragazza.

“Sai ci sono modi e modi per corteggiare una ragazza, e quello a casa mia é stupro…” disse lei.

“Di un nasi?” chiese sarcastico Suho sapendo di farla innervosire di nuovo.

Intanto Miky, si rigirava la matita ansiosa, non capiva perché eppure sentiva che Kyungsoo non la sopportava neanche un po’…

“Cos’hai oggi?” le chiese il ragazzo non distogliendo lo sguardo dalla lavagna, lei si girò di scatto stupita, sembrasse ogni volta che lui le leggesse la mente, un po' l’inquieta ma allo stesso tempo la stupiva.

“Nulla” disse secca lei.

“Pensi che io non sopporti la tua presenza non é così?” chiese lui con un sorriso amaro, lei sgranò gli occhi.

“Bhe ecco…” rispose incerta, prendendo una ciocca di capelli e portandosela dietro l’orecchio “Non penso che il nostro rapporto, sia uno dei migliori…” disse imbarazzata.

“Lo penso anch’io…” disse lui impassibile, ci fu un secondo di silenzio imbarazzante.

“E dimmi…” chiese ancora incerta Miky “Tu mi odi?” chiese con un tono un po' malinconico…Kyungsoo sembrò stupirsi per una volta della sua domanda, si girò lentamente, riacquistando il suo sguardo impassibile.

“Anche se volessi, non riuscirei a farlo…” disse per poi ritornare a seguire la lezione, mentre le guance di Miky presero fuoco.

Intanto nella classe universitaria, Era sembrò combattere contro il sonno e nel stare sveglia, mentre Roberta era alle prese con il suo ragazzo dalle orecchie a sventola.

“Ascolta…” disse lui attirando la sua attenzione “Non che mi sia dispiaciuto…Ma non era mia intenzione ecco, beccarti mezza nuda  negli spogliatoi” disse grattandosi la nuca infastidito..

“Bhe che non succeda mai più é il minimo che possa dirti…” rispose lei imbarazzata.

Le mancavano le sue dita che giocavano con i suoi capelli, oppure le sue dita che picchiettavano la sua testa, o le sue guance. Eppure oggi non le dava nessuna attenzione, forse era la situazione migliore per fargliela pagare in fondo cosa le sarebbe costato punzecchiarlo un po’, o lo avrebbe mandata a quel paese…??

Così appena vide il suo sguardo perdersi nel vuoto, un suo dito andò a posarsi ripetutamente sulla sua guancia, lo sguardo di Chanyeol si posò perplesso sulla sua faccia imbroncia mista ad un’espressione malefica.

“Ehi! Piccolo scricciolo, che vuoi fare dichiararmi guerra?” disse sorridendo nervoso, nascondendo il suo lato giocherellone “La mia mano ti può coprire l’intera faccian tua caccoletta rossa!” iniziò così a tirarle una guancia, e così lei le prese a tirare il naso.

“A chi hai dato della caccola rossa?” chiese lei ridendo cattiva, così lui prese a darle delle schicchere sulla fronte, ma il gioco finì immediatamente con l’imminente arrivo del professore.

“Ma guarda abbiamo due bambinoni, dovrebbero rispedirvi all’asilo, su via entrambi in punizione fuori la classe!” disse il professore alzando rabbiosamente il tono di voce, mentre l’intera classe li guardava sconcertati, i due vennero sbattuti fuori e quando la porta si chiuse, entrambi scoppiarono a ridere guardandosi i faccia.

“Non mi era mai capitata una cosa così!” disse Roberta posandosi delicatamente la mano semi aperta tra il labbro superiore e l’attaccatura delle narici, improvvisamente sentì il profumo della pelle del ragazzo ancora catturata sulla sua, sapeva di muschio ma c’era qualcosa che gli dava un’accento sensuale e profumato, era meraviglioso. Arrossì lievemente, quando poi vide che lui sorridendo ancora, si lasciò cadere a peso morto sulla parete fino a sedersi a terra, lo imitò anche lei poggiando le mani sulle sue ginocchia.

“E adesso che facciamo?” chiese la ragazza ricomponendosi, Chanyeol la guardò malefico prendendole le guance.

“Mi pare che la battaglia non sia ancora finita!” e fu così che iniziarono di nuovo a combattere.

Intanto la campanella suonò dichiarando l’ora di pranzo.

Intanto mentre i corridoi si affollavano di gente, la nostra Era andò alla macchinetta prendendo un altro dei tantissimi caffè che aveva preso quel giorno.

“Se ne berrai un altro penso che scoppierai dalla troppa caffeina…” commentò un ragazzo accanto a lei.

Era si voltò incrociando lo sguardo del ragazzo, era alto poco o più come lei aveva i capelli biondi pettinati bene e composti, il suo viso era angelico così bello che sembrava femminile. Restò a fissarlo per qualche minuto pensando di averlo già visto da qualche parte ma che francamente non ricordava…

“Ehm…SiSono LuHan…Sai quello che sta nel gruppo degli EXO…” disse lui con tono imbarazzato mischiato ad un po' di compassionevole.

“Ah si giusto…” disse lei non curante, il ragazzo sembrava molto insistente sul scacciare quel silenzio imbarazzante così attaccò bottone.

“Ascolta sono del giornalino della scuola, e mi piacerebbe raccogliere fatti e testimonianze dei misteriosi delitti qui a Sig Ville…” la guardò negli occhi con un sorriso angelico, Era più lo guardava e più si convinceva che quel ragazzo era innaturale, sembrava una bamboline di porcellana, ed il suo carattere sembrava così anonimo se non nascosto ed impercettibile…

“Bhe ecco, sono appena arrivata qui e devo dire che a prima vista sembrava una cittadina abbastanza tranquilla, però non ho visto nessuno di strano…” disse guardando le sue dita che sfioravano la rigida plastica del bicchierino con il contenuto scuro. LuHan sembrava insoddisfatto, e fece una smorfia veloce, per poi chiederle se avesse mai visitato la foresta “No, io e le mie amiche non ne abbiamo ancora avuto l’occasione…” rispose lei.

“E se ti ci accompagnassi io?” chiese lui, senza togliere il suo sorriso da bambino, a cui non si poteva dire di no, la ragazza un po' imbarazzata fece un sorriso ed un accenno di si con il capo un po' incerto.

Intanto Hanako e Melissa parlavano del più del meno nei corridoi consumando il loro pranzo.

“E così ti sei portata il panino da casa?!” chiese ridendo l’amica mentre beveva un succo di frutta, Hanako fece un’espressione di chi aveva perfettamente ragione.

“Ma certo che si dopo quella scenata che hanno fatto mi rifiuto di mangiare alla mensa!” disse per poi azzannare il suo panino “Tu invece? Sembri felicissima oggi cos’é successo?!” chiese lei guardandola maliziosa, ma Melissa non fece in tempo a rispondere perché qualcuno comparve improvvisamente davanti a loro.

“Perché non usi anche con me quello sguardo malizioso?” chiese Kai rivolgendosi a Hanako.

“Bhe da dove potrei iniziare…La mia amica non si scopa le ragazze nel bagno della scuola!” disse lei cercando di dileguarsi, ma il ragazzo non mollò la presa.

“Ah ho capito vorresti farlo anche tu! Beh per adesso non ho nessun impegno quindi dove vuoi, e quando vuoi” Melissa rimase pietrificata, mentre Hanako fece cadere il panino dalle mani incredula di ciò che aveva detto.

“Senti un po' Kai vedi di andare da qualche altra parte, come puoi vedere non siamo sul ciglio di una strada con un cartello appeso con su scritto “Chi ne ha più ne metta”!” disse Melissa arrabbiata. Il ragazzo la guardò nervoso.

“Melissa cara, sei così disperata di attenzioni che t’intrufoli pure nei discorsi degli altri…Mi fai proprio pena…” disse con tono compassionevole.

“Ehi! Modera i termini con lei! Hai capito pivello?1” lo minacciò un ragazzo che Hanako non conosceva, ma guardando gli occhi dell’amica che s’illuminarono capì che lei era l’esatto contrario.

“Vuoi fare a botte?! Sai non ti ho mai visto da queste parti? Vuoi un caloroso benvenuto?!” chiese Kai assumendo un atteggiamento violento, molto violento, che alle ragazze fece quasi paura.

“Vedi di stare calmo idiota! Non mi abbasso ai tuoi livelli!” disse questo per poi essere spintonato da Kai “Ti avverto che sto perdendo la pazienza1” disse lui iniziando ad innervosirsi.

“Si vede proprio che non hai palle, mi avresti già colpito…” ma venne sorpreso dalla preside che casualmente oggi aveva voluto farsi un bel giretto per la scuola…

“Ehi tu! Cosa stavi cercando di fare eh?!” disse questo lui si girò, ammiccando un sorrisetto.

“Niente di che rimettevo in ordine ciò che non lo era…” per poi rigirarsi verso Hanako “Ci si vede, e sta volta a modo mio!2 disse sorridendo malizioso per poi andarsene.

Il ragazzo si girò verso di loro per chiedere se tutto andasse bene.

“Si JongUp grazie, quello la ci da un sacco di noie…” rispose Melissa.

“Lo conosci?” chiese stupita Hanako mentre il ragazzo si presentò con un inchino.

Invece in mensa c’era chi aveva preferito essere sedentari, ovvero Kimiko seguita da Sakura e Amy.

“Non ci credo adesso devo sapere chi é che mi ha preso il budino al cioccolato! Era l’ultimo dannazione!” imprecò Kimiko sbattendo il piede per terra, le amiche la guardarono esasperate.

“Dai prendi quello alla banana!” disse Sakura.

“No! E’ lo schifo fatto in gelatina!” disse piagnucolando l’amica, Sakura fece un’espressione contrariata.

“Ma……Me…Piace…” rispose con tono mortificato.

“Su dai al massimo se lo mangi lei…” disse Amy aspettando ansiosa il suo turno per prendersi l’ultima misera macedonia.

“A questo punto prendo la macedonia1” disse Kimiko con il broncio in faccia, mentre l’amica guardò quella scena con tale rabbia e disperazione, da volerla falla scoppiare con lo sguardo.

“Quella la volevo io…!” sussurrò imbestialita.

“Come scusa Amy?” chiese innocentemente Sakura, mentre aveva preso un doppio budino vittoriosa, mentre seguiva la ladra di macedonia.

“Dico dannazione ma che bella…Gonna che hai!” improvviso lei per non fare i capricci come l’amica, é vero che aveva un orgoglio da mantenere ma questo la fece ancora di più sotterrare.

“Lo so ma ce l’abbiamo uguale Amy”

“Kimiko aspettaci!” la interruppe la povera sfortunata interrompendo Sakura per evitare un emerita figuraccia.

In quel preciso istante mentre si trovarono a passare trai tavoli cercando illusamene uno vuoto, Kimiko fece spaventare tutti quanti.

“Ah Ah! Ecco il bastardo che mi ha preso l’ultimo budino!” disse sbattendo una mano sul tavolo degli EXO facendo abbassare il povero Baekhyun che era sotto di lei, mentre quest’ultima indicava uno Xiumin intento a conversare.

“Come scusa?!” chiese l’interpellato scioccato.

“Quel budino é mio dammelo!” disse la ragazza alzando ancora di più il tono, travolgendo anche il povero Kyungsoo e Lay che le erano accanto.

“Cosa?! Ma ti sei impazzita?!” chiese ancora lui incredulo.

“Guarda ti do una macedonia se me lo dai!” disse lei, intenta di prendere a tutti costi la sua preda.

“Ma io…” per una volta il ragazzo si sentì del tutto inerme e privo di difesa.

“Dammi. Quel. Fottutissimo. Budino!” disse lei, a quel punto il ragazzo sospirò facendo lo scambio mentre la ragazza le regalò un sorriso a trentadue denti e saltellò via felice, mentre tutta la mensa la guardava incredula, e le due amiche si coprivano per non essere viste per la vergogna.

“Allora ti piace almeno questo budino?” chiese innervosita Amy, la ragazza sorrise come i bambini affogati da una valanga di dolci.

“Si!”

“Minimo…” ammise sospirando, mentre Pantsu-Girl si divorava le due scatolette più velocemente di Kimiko.

“Comunque sia voi due che Club fate?” chiese cambiando discorso.

“Ah nulla, aiutiamo la bibliotecaria!” disse Kimiko.

“Invece da me cercano nuovi studenti, per provare il nuovo Club di Tuffi al Club di nuoto” Kimiko sembrò rinascere.

“Davvero e posso provare?” chiese entusiasta di aver trovato finalmente qualcosa che le piaceva.

“Si puoi venire con me oggi!” disse lei.

“Scusami Sakura, ma dovrai cavartela da sola in biblioteca…”

“Oh tranquilla, non sarò sola…” disse sorridendo tra se e se facendo inquietare le sue amiche, che si lanciarono uno sguardo un po' perplesso.

Fu così che arrivarono le ore delle attività pomeridiane. Ma non per qualcun’altra.

Hanna, Seulgi, Jihyon, insieme alla loro amica Sara avevano deciso di fare una passeggiata insieme. Era una ragazza dalla statura media, capelli neri e lisci che le arrivavano fino alle spalle, occhi azzurri e labbra sottili.

“Siamo sicure che nessun assassino ci verrà a prendere?” chiese scherzosamente Seulgi.

“Ma non dirlo nemmeno per scherzo l’ultima volta che é successo…Ah povera ragazza…” rispose Sara con tono preoccupato, dando uno schiaffato dietro la testa dell’amica.

“Era una ragazza vergine, dall’identità sono risaliti ad una del gruppo di suore, che hanno sostato per il loro pellegrinaggio qui l’altra sera…” iniziò a raccontare Jihyon “Aveva segni rossi da tutte le parti, inutile dire che i suoi vestiti erano ridotti a brandelli, il suo braccio destro era staccato dal corpo, come parte del suo collo, ma ancora le si poteva leggere l’espressione disperata e martoriata…” disse per poi abbassare lo sguardo.

“Per fortuna che ci siamo no!” urlò un ragazzo, che venne incontro da dietro a Sara abbracciandola.

“Kim Taehyung! Quante volte dovrò dirti di non farmi prendere certi colpi! Pablo!” disse incrociando le braccai, ebbene si, Taehyung, detto anche V era il fratello maggiore di Sara, insieme a lui erano venuti altri tre ragazzi, Jackson, Jungkook e Key.

“Bhe vedo che hai portato la tua combriccola!” disse la sorella sbuffando.

“A noi non dispiace mica…” disse timidamente Hanna.

“Già e poi io sono più sicura!” ammise Jihyon.

Alla fine i ragazzi, si divisero: Jihyon andò con Jackson ad un bar, Key si offrì ad accompagnare Seulgi in un negozio, mentre V, Jungkook, insieme a Sara e Hanna andarono a zonzo per le vie.

“Sai vorrei fare un regalo per i miei, ma non so cosa prendere proprio…” ammise Hanna, i suoi genitori erano persone semplici che piaceva più far felici glialtri che loro stessi, ma puntualmente la figlia li regalava un sorriso con un piccolo pensierino, e dato che le festività natalizie si avvicinavano, voleva fare qualcosa di stupendo per i suoi cari.

“Che ne dici di fargli quella bella cornice?” chiese V indicandole una cornice a collage, cove di potevano mettere più foto.

“Potresti metterci, delle vostro foto all’opera nel vostro laboratorio!” disse Sara, la ragazza ci pensò su.

“E’ un’idea carina! Peccato che costi veramente troppo!” disse guardando il presso.

2Dove non ci arrivi tu, compenso io!” disse Sara prendendo la sua borsa e frugandoci dentro.

“Ma Sara non devi…” ma fu interrotta dall’amica che l’obbligò a fare silenzio, ma qualcosa andò storto.

Un ragazzo incappucciato, le prese la borsa, e la trasse violentemente verso di se mentre Sara urlando fece forza dalla parte opposta. Sfortunatamente il ragazzo sembrò molto più forte di lei tanto che la scaraventò via.

“Sara!” urlò Hanna andandole incontro. Vedendo quella scena, V e Jungkook, si precipitarono verso lo scippatore. Mentre questo si dileguava.

“Chiama la polizia!” urlò Jungkook a Hanna mentre questa cercò di comporre il numero, mentre l’amica accanto a lei era ancora in stato di shock.

“Vogliamo prendere un gelato?” chiese Jackson alla ragazza accanto a lui. Jihyon accettò, per poi prendere il suo portafoglio per pagare ma lui la fermò, sorridendole.

“Pago io!” disse, gentilmente. Alla ragazza partì un colpo, nessun ragazzo prima d’ora era stato così gentile con lei…Ripensò al suo passato, ricordando che tutti i ragazzi la trovavano disgustosa, oppure la prendevano in giro sui ragazzi che le piacevano…Cercò di non precipitare in profondità risalendo a galla dai suoi testi ricordi…

“Ehm…Jihyon?” chiese Jackson sventolandole una mano in faccia risvegliandola.

“Oh scusa! Ehm…Melone e fragola!” disse per non esagerare troppo con gli zuccheri, il ragazzo le sorrise.

“Avresti potuto scegliere qualcosa di più consistente!” disse il ragazzo che si era fatto una doppia razione di cioccolato.

“Non ci tengo ad ingrassare!” disse lei mettendo il broncio, il ragazzo sbuffò, non togliendo quel magnifico sorriso.

“Scusa, tieni un secondo il mio cono…” disse Jackson facendo scontrare il gelato con il naso della ragazza “Sai devo mettermi i capelli apposto…” disse sorridendo portandosi i neri capelli color pece indietro per poi rimettersi il cappello con la visiera dalla parte opposta, Jihyon capì che le aveva giocato uno scherzo così decise di vendicarsi.

“Ops…” disse spalmandogli il cono sulla guancia del ragazzo, che rimase sorpreso, ma poi scoppiò a ridere in una fragorosa risata, e da la iniziò una battaglia a chi si sporcava più di gelato!

In quel momento la ragazza si sentì viva come non mai, sentì che il suo cuore aveva iniziato a palpitare un ritmo che mai aveva trovato in vita sua, e le risate le uscivano spontanee e potenti come se per secoli fossero state prigioniere in un cofanetto, di tristezza e rimorsi, chiuse a chiave…Forse…Era l’ora giusta per ricominciare ad amare…

“Come sarebbe a dire che é orrenda?!” chiese Seulgi guardando storto Key che faceva un’espressione contrariata, mentre la ragazza sventolava ai quattro venti una fellona nera con su scritto in grande ed in rosso “Love!”

“Forse magari, perché é tre taglie in più della tua?!” chiese sarcastico il ragazzo non approvando ciò che lei volesse comprare.

“Ma deve tenermi caldo e poi la roba troppo aderente é brutta!” disse lei saltellando come una bambina e facendo il broncio “Voi ragazzi non capite nulla di gusti femminili!” disse poi dandogli le spalle arrabbiata, Key sbuffò per il comportamento un po' ridicolo della ragazza, dato che la gente che passava lo guardava in modo compassionevole come per dire “Che ragazza ti sei dovuto rifilare!”

“Su dai allora comprala se ti piace tanto!” rispose lui un po' arreso, la ragazza si girò imbronciata.

“No!” e poi gli fece la linguaccia “Adesso mi dici quale a te piace e starebbe bene a me1” disse con tono di sfida Seulgi malefica.

Key si guardò un po' intorno e poi adocchiò un maglioncino rosa confetto con le spalle un po' scoperte, e della sua taglia dopottutto, aveva stampato in nero gli occhi ed il muretto di un gattino.

“Questa ti starebbe troppo carina!” disse lui improvvisamente, con un tono un po' da checca, la ragazza lo guardò e poi si mise a fangirleggiare anche lei.

“Che cute! Allora li compro tutti e due1” disse lei esclamando lasciando il ragazzo sbigottito.

“Cosa?!” disse perplesso “Pensavo non la comprassi più quella roba!” disse mortificato, ma la bionda gli fece un sorrisetto bambinesco.

“Bhe si…Ho cambiato idea!” rispose lei saltellando alla cassa, per pagare, Key gonfiò le guance un po' imbronciato ma poi venne subito sotiuito da un sorriso un po' arreso.

“Su dai vieni!Ci sono altri negozi da vedere!” lo richiamò la ragazza e questo la seguì a ruota divertito.

Intanto nella palestra del Club di Basket vi era il delirio, quasi il finimondo!

“Ma dov’é il Coach Yoongi?!” chiese un ragazzo spazientito, mentre la folla di ragazzi sbraitava all’unisono, ebbene si il nostro caro coach non si era fatto vivo!

“Bhe vista l’ora possiamo andare anche a casa…” ma le parole di Kris vennero interrotte da una voce femminile.

“E voi sareste degli uomini?! Vi ci vuole la mammina per fare dei giri di corsa ed un allenamento decente?!” chiese Maku entrando con tono autoritario, Kris ringhiò appena la vide.

“Che vuoi raccatta palle?!” chiese lui con fare freddo, ma la ragazza non si lasciò intimorire da quella mandria inferocita.

“Raccatta palle lo dici a tua madre, che gliel’avrai fatte cadere anche se non ce l’ha mai avute!” disse la ragazza sbuffando “Potrei farvi io d’allenatore! Almeno per un giorno!2 disse lei crocchiandosi la schiena, i ragazzi scoppiarono tutti a ridere.

“Tu?! Ma non farmi ridere! Sei solo una ragazza…” ma le parole di quel ragazzo furono fermate da un calcio dietro la schiena, facendolo cadere a terra, per poi sentirsi il braccio destro alzato e spinto verso l’interno della schiena, e due dita che lo tenevano per il naso facendogli alzare la testa, la ragazza guardò omicida ogni ragazzo che era all’interno di quella palestra.

“C’é qualcun’altro che vuole questo trattamento?!” chiese infuriata la ragazza, facendo indietreggiare tutti, si alzò lasciando andare la sua povera vittima “Bene!” disse crocchiandosi le mani “Inizieremo con un riscaldamento, un ‘intero giro d’istituto a corsa!” disse lei sorridendo malefica, i ragazzi si lamentarono rifiutandosi di fare un simile sforzo “Forza! Checche lagnose o vi mangeranno in testa alle partite!” disse lei iniziando a fare correre tutti.

Intanto in biblioteca qualcuno stava rispondendo ad un messaggio, era Sakura con il suo amico di penna, le aveva lasciato una risposta, che l’aveva un po' lasciata perplessa ma era troppo curiosa di rispondere e vedere cosa succedeva.

“Capisco…Sei quindi una ragazza e aiuti la biblioteca…Potremmo incrociarci qualche volta!”
Il suo cuore batteva all’impazzata, ma allo stesso tempo si chiedeva chira la persona dietro tutto ciò, se era un ragazzo o si sarebbe ritrovata una lesbica, che sia stato brutto o brutto…Bhe sperava bello dopotutto.

“Allora non vedo l’ora!”

Questa fu la sua risposta.

Intanto in mezzo ai corridoi dove si trovavano gli studenti che impiegavano il loro tempo a fare un bel niente, Sehun voleva combinarne una delle sue…

“Ehi ciao Shimitsu!” disse Sehun affiancando la sorella.

“Ok Mozzarella che mi devi dire?” chiese la sorella sveglia. Il fratello si grattò la fronte di chi sapeva la sua e poi con fare furtivo si avvicinò all’orecchio della sorella bisbigliandole qualcosa, appena sentì il suo piano, sgranò gli occhi.

“E perché mai dovrei fare questa cosa?!” chiese lei un po' dubbiosa.

“Perché lei pensa che tu non sia mia sorella…” appena capì il concetto Shimitsu spalancò la bocca, un suo lato selettivo le diceva che avrebbe dovuto farlo, ma la tentazione di provare era troppa così annuì.

Sora aveva appena imboccato il corridoio che la portava all’aula del Club di Disegno, nel disperato tentativo nel sapere se la professoressa si era ripresa, Sehun le vide così senza preavviso sbatté la sorella al muro, e s’impossessò delle sue labbra.

All’inizio la sorella rimase di stucco dato che non le era stato detto quando avrebbe dovuto farlo.

Improvvisamente il suosguardo cadde su Sora che era rimasta pietrificata la nel fissarli, vide i suoi occhi bagnarsi, per poi abbassare lo sguardo e scappare via, con un veloce “Scusate…”

In quel preciso istante Shimitsu si sentì una vera stupida, ma cosa stava pensando?! A lei non gli era mai fregato di nessuno! Allora perché si sentiva così…Così strana?! Così spinse il fratello via da lei, e seguì la ragazza, urlando al fratello “Sei un coglione!”

Iniziò a correre nello stesso corridoio dove aveva visto la ragazza fuggire, per poi venirle in mente il suo nascondiglio preferito, il tetto della scuola! Così corse verso le scale che portavano all’enorme tetto e si stupì di vederla rannicchiata, sulla superficie del soffitto della cabina dove vi era l’uscita delle scale!

Si arrampicò su di essa per poi avvicinarsi e sedersi vicino alla ragazza che sembrava stesse piangendo, non sapeva da dove iniziare, non le era mai capitato di dire a nessuno “Scusa!” oppure “Perdonami per ciò che ho fatto!” così cercò d’iniziare con la cosa più banale…

“Ehi…Scusami…” disse un pò a bassa voce, Sora tirò su la faccia bagnata di lacrime, e la guardò con disprezzo.

“Scusa un cazzo!” quelle parole la stupirono, non le era mai capitato di dire una cos adel genere, ma in quel momento la sua lucidità era tutt’altro che inesistente. All’inizio Shimitsu avrebbe desiderato darle un calcio in faccia, nessuno si era mai permesso di risponderle così!

“No sulserio non pensavo che…” ma le sue parole vennero interrotte da quelle di Sora.

“Lasciami stare! E’ il tuo ragazzo no?! Quindi vattelo a…Sbaciucchiare quanto ti pare!” Shimitsu rimase stupita.

“Cosa?! Ragazzo?! Guarda che Sehun é mio fratello!” disse lei iniziando a ridere.

“E dimmi é normale slinguazzarsi tra fratelli?!” chiese sarcastica Sora.

“Certo che no!” disse lei tornando seria “Ascolta lui me lo aveva proposto di fare per cercare di fare ingelosire una ragazza, ma io pensavo le solite pochette putrelle che si strusciano su di lui, non…Tu!” come per dire che lei era la classica verginale etichettata come chi non la da a nessuno.

“Devo prenderlo come un complimento?!” chiese lei sarcastica, che intanto aveva iniziato a calmarsi.

“Prendila così, io sono Oh Shimitsu!” disse porgendole la mano “Nessun rimpianto?” chiese per poi sorridere un po' imbarazzata.

“Kim Sora…” disse lei stringendo la mano e sorridendo lievemente “Nessun rimpianto…” rispose poi un po' avvilita.

“Dimmi vieni spesso qui?” chiese Shimitsu per poi stendersi e guardare il cielo che nel frattempo stava calando il Sole.

“Si, ci vengo quando non mi sento al meglio ed ho bisogno di starmene un po' sola…” rispose lei imitando l’azione della nuova amica. Le due ragazze finirono per parlare per ore ed ore, e scoprirono di avere molti punti in comune, e che la loro compagnia reciprocamente non era male…

“Ascolta!” disse cambiando discorso “Il tuo Club di disegno é sospeso per ora no?” chiese lei guardandola, la ragazza annuì non capendo il significato di tutto ciò “Sai Sehun é molto intelligente, ma anche molto pigro infatti non é che vada granché nelle materie scolastiche…” disse lei guardandola maliziosa, ma la ragazza ancora non recepì quindi Shimitsu sospirando ed alzandosi mettendosi a sedere continuò sorridendo “Puoi fargli ripetizioni!” Sora per poco non morì strozzandosi con la sua stessa saliva.

“Cosa?!” chiese lei alzandosi di scatto “Ti rendi conto che é un’idea…” ma venne interrotta dall’amica.

“Geniale…Si lo so allora spero che tu domani alle cinque sia libera perché inizierai a dargli ripetizioni!” disse scendendo con un balzo dal soffitto “Preparati psicologicamente e moralmente ne avrai bisogno!” disse per poi chiudersi la porta alle spalle.

Intanto Làng l’unica del gruppo che aveva preferito attenersi alle regole della scuola invece che uscire era rintanata da sola nella sala del Club di musica e canto e cercava le parole adatte alla sua canzone, canticchiava la canzone cappella, ma si fermava sempre allo stesso punto.

“Niente! Niente! Niente e ancora niente!” disse lei sedendosi a peso morto sulla sedia sbattendo un piede per terra. In quel momento entrò Yoongi curioso, nel sentire che era che canta quella canzone.

“Scusami?” chiese attirando l’attenzione della ragazza “Eri tu che cantavi?” chiese indicandola, la ragazza annuì “Posso ascoltarti?” chiese lui un po' imbarazzato del silenzio che circondava.

“Sai suonare uno strumento?” chiese fredda lei.

“Anche cantare e rappare…” disse lui con un noto un po' fiero.

“Allora potresti…” disse un po’ imbarazzato “Ecco aiutarmi…” disse grattandosi nervosamente la nuca, il ragazzo si avvicinò sedendosi al pianoforte, guardandola silenziosamente.

“In cosa posso aiutarti?” chiese lui con tono un po' impassibile.

“Ecco vedi, io compongo musiche…” disse lei poggiando i gomiti sulle ginocchia e mettendo le mani ai lati del volto “E il professore mi ha incaricato di comporre questa canzone, presentandola poi abballo di fine anno…” continua non guardandolo negli occhi.

“Blocco dello scrittore’” chiese lui interrompendola, lei annuì “Innanzitutto togliti quella faccia da morto farai addormentare tutti al ballo se farai così!” disse assumendo il suo tono da Coach, la ragazzo lo squadrò un po' infastidita ma poi si avvicinò al ragazzo che le aveva fatto segno di avvicinarsi alla sedia del pianoforte.

“Di cosa parla la tua canzone?” chiese Yongi guardandola, mentre lei fissava i suoi piedi e il pavimento.

“E’ uno sfogo, parla di una persona che…Non si sente accettata, e che vorrebbe avere almeno un’anima con cui parlare, e le chiede…Di non dimenticarla se un giorno dovesse sparire…” a Làng batteva forte il cuore, non si era mai aperta così e specialmente con un estraneo!

Okay…Potresti ricantarmela?” chiese lui prendendo il testo della musica dove vi erano le note, ed iniziò a suonare insieme a lei…Quando ebbe finito lui la guardò.

“Prima cosa, spalle dritte, petto in fuori, e testa alta, non sei una tartaruga ne tanto meno un pinguino…” disse lui “Il testo é abbastanza originale, potresti metterci una parte rapper, smuoverebbe un po' la…” pensò un secondo al termine adatto “Lagna che gira intorno al contesto, capisci cosa intendo?” chiese lui, guardandola.

“Si, certo, però io non so appare…” rispose un po' sulle sue la ragazza.

“Ci sono io che te lo insegnerò…” rispose Yoongi guardandola negli occhi “Ah a proposito…” disse per poi andarsene “Guarda negli occhi chi ti sta parlando o ti sta guardando…” rispose per poi andare sorridendo, Làng prese le sue cose per poi corrergli dietro.

“Allora dimmi almeno come ti chiami!” gli rispose acida.

“Yoongi” disse lui fermandosi, poi girò il capo verso di lei “Tu?”

“Làng!” disse lei impassibile.

“Bel nome…” commentò per poi andarsene definitivamente…

“Ehi ragazze!” Misaki richiamò Martina e Era, facendole girare “Devo andare a prendere delle cose per questa sera! Ventino con me?” chiese lei gentilissima, Marty annuì mentre Era mentre rispondeva ad un messaggio si affrettò a svignarsela.

“Scusate ho un impegno!” disse frettolosa “Non aspettatemi per cena1” continuò per poi andarsene.

“Ma tu hai capito cosa le prende?” chiese Misaki un po' perplessa.

“Sono giorni che é chiusa ed esce la sera…” rispose Martina guardando l’orizzonte per poi girarsi verso l’amica “Hai sentito la notizia dei cadaveri nella foresta!” disse mentre gli occhi le brillavano.

“Devo preoccuparmi?!” chiese guardando la sua strana espressione.

“Ma no! Comuque pensavo che potremmo fare una spedizione e vedere com’é la foresta magari, poi acciufferemo l’assassino e avremo riconoscimenti…” l’amica fu interrotta da Misaki che per poco non cadde dalle stampelle per quanto rideva.

“E secondo te l’assassino si farà beccare così su un piatto d’argento e io come faccio a camminare sulla montagna, sviluppo la capacità di volare?!” chiese un po' sarcastica alla fine per lo strano pensiero che l’amica aveva fatto.

Martina fece il broncio gonfiando le guance, mentre si dirigevano verso il super mercato.

“Guarda che io sono seria!” disse lei agitando le mani arrabbiata.

“Ok io vado a prendere la pasta, tu guarda un po' questa lista!” disse Misaki ignorandola completamente.

L’amica si avviò verso un reparto indefinito ed iniziò a cercare tra gli scaffali.

“Ma guarda chi trovo a fare la spesa!” disse Baekhyun, sfrecciando con il carrello verso la ragazza “Sei proprio pazza di me eh?! Giuro che finora nessuna ragazza era stata capace di seguirmi fino al super mercato!” disse regalandole un sorriso immenso e rettangolare a trentadue denti, pavoneggiandosi.

“Come no!” disse Martina sbuffando “Vedi di girare a largo con me devi tenere una distanza almeno di dieci chilometri!” rispose acida per poi sorpassarlo.

“Oh siamo acide oggi! Hai il ciclo?!” chiese lui sorridendole, ed urlando la cosa hai quattro venti facendo girare quei pochi presenti che c’erano all’interno del super mercato. La ragazza gli tirò un ceffone dietro la nuca.

“Ma dico sei impazzito!” disse lei arrabbiata per la pessima figura.

“Quindi ce l’hai?” chiese lui vittorioso.

“No!” disse lei quasi urlandolo, mentre lui cercava di starle dietro.

“Mi aiuti a fare la spesa?” chiese lui con occhi da cagnolino bastonato, Martina cercò di essere impassibile, anche se era molto difficile.

“Mi spiace ma la mia amica me lo ha già chiesto!” rispose lei secca cercando di prendere un barattolo di marmellata.

“Chi la zoppa? Ah tranquilla Chen-Chen le starà già facendo compagnia1” rispose lui sorridendo, per la sua vittima che non aveva via di scampo!

“Cosa?!” chiese Martina “Bhe io non ti credo!” rispose lei allontanandosi.

“Eh dai! Che devo fare per farmi amare un po' da te!” disse lui facendole il labbrwccio con un’espressione mortificata…

Intanto mentre Misaki stava vedendo qualche seme di pianta, da mettere nell’enorme vaso di terracotta sul suo terrazzo, delle braccia le circondarono delicatamente la vita, ed un testa si poggiò sulla sua.

“Lo sai che i tulipani simboleggiano l’amore eterno?” chiese Chen sorridendo.

“Ma che cosa?!” la ragazza sobbalzò girandosi e perdendo l’equilibrio, ma sta volta le braccia del ragazzo la tennero in tempo, trovandosi improvvisamente in una posizione a Casquet, entrambi arrossire lievemente forse Misaki più di Chen e questa sorrise imbarazzato.

“Ah accidenti! Se non ci fossi io tu abbracceresti più il pavimento invece che me!” rispose lui rialzando la ragazza, che per il movimento troppo veloce si scontrò con il petto del ragazzo arrossendo ancora di più.

“C-Che ci fai qui?!” chiese lei sciogliendo quel contatto, il ragazzo fece spallucce.

“Con Baekhyun a fare rifornimento!” ci fu un silenzio piuttosto imbarazzante, per poi finire con le parole del ragazzo “Ascoltami…” disse con la testa un po' bassa “Mi spiace com’é iniziata tra noi, vogliamo ricominciare d’accapo?” chiese lui per poi sorriderle, la ragazza era dubbiosa all’inizio cosa che il ragazzo afferrò all’istante “Nessun doppio fine! Sono serio…” disse lui arrossendo un po’.

“Credo che prenderò i tulipani!” disse Misaki sorridendo, e lasciando spiazzato, qualcosa stava pulsando dentro di lui e sta volta non era il suo amichetto…
Cosa sarà cambiato a Chen? Chi sarà lo scippatore di Sara? La nostra ragazza si riprenderà dall'accaduto? Cosa trama Era? E che feeling si sta instaurando tra Jihyon e Jackson?
Lo scoprirete nel prossimo capitolo!









[Angolo Post-Storia]
Pa-Pa-P-Papapapa-Pa-Papapapapa-Pa-Papapapaaaaaaa Ni-Niii-Ninini-Ni-Niiiiiiii *Imita la colonna sonora di Star Wars]
Ammettiamolo che oramai questa publicità occulta la troviamo anche nella cartaigenica, e non sto scherzando mie care lettrici! Sono andata a vederlo la scorsa settimana con la mia amica, e sono arrivata ad una teoria tutta mia! *ZUN! ZUN! ZUUUUUN!*
Avete presente la canzone degli EXO "Light Saber" no? Chi non la conosce?! Collaborazione con Star Wars! Uguale a = Che ci sono un sacco di messaggi subliminali! Perché? Perché?! Dio santo! Le navicelle del primo ordine, come sono le ali? Con il simbolo degli EXO! Pianeta dove c'é la base del Primo ordine, cosa ci sono incisi sul pianeta?! Simboli degli EXO! Logo di Overdose, mezzo disegnato ovunque c'erano esagoni con X e linee!
The end is Near!
Ok ritornando a noi...Perdonatemi per l'assenza, drogate di panettoni cenoni e "regali" di Natale mi hanno allontanata un pò da questa Fan Ficiton, sorry!
La Fan Ficiton "Run verrà revisionata sta sera anche questa e se scampo dagli occhi malvagi dei mie genitori riuscirò a publicarlo sta sera, se no domani!
Bene spero vi sia piaciuto questo capitolo! Se si lasciate qualche piccola recensione ne sarò contentissima! Se avete idee per il prossimo capitolo contattatemi via messaggio o se volete scrivetelo nella recensione!
Un saluto!
Overdose_Nour


 
   
 
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