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Autore: Martixzx    05/01/2016    1 recensioni
Luke era appoggiato sul letto aspettando che la ragazza finisse.
Appena la vide uscire, il suo cuore accelerò bruscamente e rimase folgorato.
Di ragazze svestite ne aveva viste tante, ma vedere Nia indossare solo la sua maglietta scolorita dei Nirvana la rese la cosa più bella al mondo.
Il viso leggermente arrossato per l'imbarazzo, le cosce nude e i piedi scoperti che accarezzavano piano il parquet mentre camminava.
I capelli leggermente scompigliati e sciolti che le ricadevano sulle spalle.
Tutto in lei richiamava la perfezione.
Neanche un vestito elegante poteva essere in grado di rappresentarla meglio.
Vederla in quel modo era stato molto più intimo che farci l'amore.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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THANKSGIVING DAY 

L'incessante rumore della pioggia che tamburellava sul vetro della finestra svegliò Nia. 
Si stiracchiò nel letto, sentendo un profumo strano ma famigliare addosso e inspirandolo a pieni polmoni. 

- Buon giorno del ringraziamento.- 
Un sussurro arrivò al suo orecchio facendola sussultare. 

Alzò di scatto il busto e notò di non essere nella sua camera dalle pareti color pesca, e sicuramente la figura davanti a lei non era sua madre. 

- Ti sei addormentata su di me ieri sera.- il biondo indossava dei pantaloncini della tuta neri ed era a petto nudo. 

- E non mi hai svegliata?- Nia si passo una mano nei capelli ribelli e sbadigliò mettendosi l'altra mano sulla bocca. 

- Eri piuttosto bella mentre dormivi.- Luke le spostò una ciocca dietro l'orecchio e sorrise. 

Subito Nia abbassò lo sguardo mordendosi il labbro inferiore, perché quando si trattava di lui si sentiva sempre così nervosa? 

- Che ore sono?- 

Cercò di stirare le pieghe che la maglietta aveva assunto durante la notte con le mani. 

- Le dieci,- si portò il cellulare più vicino per vedere meglio l'orario,- e mezza.- 

Le dieci e mezza? Nia si alzò di scatto e inciampò in una vans di Luke lasciata sul pavimento, si aggrappò alla testiera del letto e con una forza tremenda riuscì a non cadere. 

- Hai fretta?- 

Lo disse con una tale calma che Nia si trovò a bollire di rabbia. 

- Forse tu non hai impegni per il ringraziamento, ma io devo aiutare mia mamma con il tacchino,- prese un respiro veloce,- e se dopo le viene troppo asciutto diventa ansiosa, cosa che non deve succedere se vuoi rimanere tutto intero e poi...- 

Luke le posò l'indice sulle labbra per zittirla. 

- Nia andrà tutto bene,- passò il dito sulle sue labbra piene,- basta che respiri.- 

Spostò l'indice su una guancia rossa, poi ci appoggiò il pollice e iniziò a disegnare dei piccoli cerchi sulla pelle della ragazza. 

Nia socchiuse gli occhi, non voleva staccarsi da lui, le piaceva quel tocco così caldo e rassicurante. 

- Dovrei andare.- 

Però doveva farlo, quello non era il suo posto, e Luke non era il ragazzo che di certo l'avrebbe salvata. Era un disastro. 

- Va bene,- il biondo annuì con il capo facendo scendere una ciocca dorata sulla fronte,- ti accompagno a casa.-

La ragazza si trovò a sorridere ampiamente quando lui fece scivolare le sue mani sotto di lei per prenderla in braccio. Era un gesto semplice, ma pieno d'affetto. 

Lasciò che la sua testa si appoggiasse al petto muscoloso del ragazzo, ma quando si accorse che era senza maglietta, si trovò infuocata, la pelle le bruciava e dentro di lei sentiva come se una fiamma stesse ardendo i suoi polmoni. 

- Pensi di portarmi in questo modo per tutto il tragitto?- 

- No, in effetti sei abbastanza pesante.- 

Ridacchiò tra se e se. 

- Dovrei offendermi.- 

Staccò la testa dal petto di Luke per poterlo guardare negli occhi che quella mattina sembravano più chiari, più sereni. 

Non aveva mai pensato alle labbra di Luke nel modo in cui le stava osservando adesso, così piene e rosee, così baciabili. 

Lei che non aveva mai baciato un ragazzo non poteva saperne tanto. A volte si vergognava quando sentiva dire dalle sua amiche i nomi i tutti i ragazzi che avevano baciato, è una cosa che tutti gli adolescenti fanno, tutti tranne Nia. 

Quando la posò a terra erano a pochi centimetri di distanza, e Luke poteva sentire il suo respiro sulla pelle. 

Un'idea malsana gli balenò nella mente.

- Nia,- si avvicinò,- hai mai baciato un ragazzo?- 

La fissò negli occhi color nocciola attendendo una risposta. 

- N-no.- 

Abbassò lo sguardo, sentendo il peso della sua vergogna. 

- Posso essere il primo?- 

Il biondo passò una mano sui capelli di Nia accarezzandoli dolcemente, si chinò chiudendo gli occhi. Con l'altra mano teneva saldo un fianco della ragazza, sentendo sotto il tessuto della maglietta la pelle scottare. 

- Si.- 

Pronunciò debolmente la ragazza, forse più per convincere se stessa. 
Lo pronunciò con gli occhi già chiusi e le mani aperte contro il petto del ragazzo. 

Fu un attimo, la porta si aprì. 
Una donna alta e bionda, con gli stessi occhi di Luke li stava osservando. 

Luke si maledisse internamente, quel bacio lo voleva davvero. 

Nia invece provò ancora più vergogna, voleva trovare un posto e nascondersi. 

- Lucas?- 

La voce interrogativa della madre lo fece sobbalzare. Si spostò leggermente dalla ragazza, guardando ancora per un secondo le labbra che stava per baciare. 

- Lei è Nia,- indicò la ragazza,- mi ha dato ripetizioni di chimica.- 

- Ciao Nia, io sono Liz.- 

Una mano calda si intrecciò con la sua. 

- Piacere di conoscerla.- 

Nia aveva ancora la voce smorzata che si riduceva ad un sussurro. 

- Io devo andare,- si voltò verso Luke,- grazie per avermi ospitata, hai una casa davvero bellissima.- 

Luke sorrise soltanto prima che la ragazza oltrepassasse la porta d'ingresso per poi richiuderla dietro di se subito dopo. 

--

Passò le mani tra i capelli color fuoco di Sam che stavano sparsi sul petto del ragazzo. 

A loro piaceva stare così, semplicemente uniti in un silenzio che però diceva tutto, pieno di promesse e sregolatezze. 

Il riccio sorrise quando la ragazza posò delicatamente le labbra sulle sue, rilasciando un sapore dolce e persistente. 

Non erano fidanzati, anche se Ashton se lo ripeteva sempre che prima o poi avrebbe dovuto comprarle un regalo e presentarsi in ghingheri per una proposta decente. 
Ma a loro andava bene così, non erano amici, e neanche fidanzati. 

Sapevano solo quello che non erano. 

- È il giorno del ringraziamento, dovrei andare a casa adesso.- 

Sam si buttò al fianco di Ashton lasciando che le loro gambe si districassero. 

- Stai ancora un po,- il riccio si voltò e toccò con la punta del naso la guancia della rossa,- non lasciarmi con la mia famiglia pazza.- 

Rise. Una risata cristallina che sapeva mostrare solo quando era con lui. 

- Devo chiamare Nia per farle gli auguri.- 

Afferrò il cellulare dal comodino e digitò velocemente un messaggio all'amica. 


To: Nia :) 
10:45

Ei bellissima, so che probabilmente stai ancora dormendo ma buon giorno del ringraziamento!! :)) 

Non passò tanto tempo quando il suo cellulare si illuminò mostrando il messaggio dell'amica. 


From: Nia :) 
10:47

Ero a casa di Luke, dopo ti spiego meglio. 
Buon giorno del tacchino rossa! ;) 

Sam si alzò di scatto, il che fece preoccupare Ashton che le porse un'occhiata interrogativa. 

- Hemmings.- 

Sussurrò la rossa. 

- Luke,- il riccio alzò il busto e si mise un mano nei capelli scompigliati,- Hemmings?- 

- Lo conosci?- 

- So cosa si dice su di lui.- 

Ashton fece spallucce. 

- E cosa si dice?- 

Sam sbarrò gli occhi in attesa di una risposta. 

- È immischiato in qualcosa di serio, tipo lotte clandestine,- accompagnò la frase con un gesto della mano,- perché ti interessa?- 

- Niamh è una stupida.- 

Afferrò i vestiti sparsi per terra e se li infilò velocemente. 

- Sta succedendo qualcosa tra quei due,- diede un'occhiata fugace al riccio ancora seduto a gambe incrociate sul letto,- e io devo scoprirlo.- 

-- 

Il tacchino era buono tutto sommato, se lasciamo perdere il condimento troppo salato e i pettegolezzi della zia Joe su ogni argomento possibile e immaginabile. 

La serata era passata in fretta e Nia si ringraziò per aver invitato anche i cugini con cui poteva scambiare ogni tanto delle chiacchiere per non morire di noia. 
Sua madre era stranamente serena e il che fece preoccupare la figlia, dato che una situazione del genere accadeva forse due o tre volte all'anno. 
Esattamente da quando i suoi avevano divorziato.

Scacciò dalla mente i pensieri cupi, ricordandosi che quello era una giorno di festa in cui le cose importanti erano la gioia e lo stare insieme, anche se i tuoi parenti possono sembrare una mandria di bufali. 

All'improvviso il suono metallico del campanello fece sobbalzare Nia. 
Aspettavano qualcuno? 

- Vado io.- 

La ragazza si precipitò alla porta d'ingresso mettendosi a posto il vestito nero che ogni tanto faceva qualche crespa. 

- Era secco il tacchino Baker? 

Era la prima volta che Luke la chiamava per cognome. 

Lui era lì con una mano appoggiata allo stipite della porta, il suo giubbotto di pelle nera e una sigaretta in bocca. 

Non poteva essere più bello. 

- Cosa ci fai qui?- 

La ragazza chiuse la porta dietro di se sperando che nessuno li vedesse, poi si appoggiò con la schiena ad essa. 

- Sono solo passato per un saluto.- 

Picchiettò sulla sigaretta facendo cadere la cenere sul marmo bianco che costituiva il pavimento del porticato. 
 
- Passamene una.- 

Intendeva una sigaretta? 

- Tu non fumi.- 

Nia prese con uno strattone la sigaretta di Luke e se la portò alle labbra rosee aspirando furiosamente, tossì rumorosamente a contatto con il fumo acre e denso. 

Luke ridacchiò socchiudendo gli occhi e riducendoli ad una fessura. 

- La prima sigaretta brucia sempre, un po come il primo amore.- 

Lui riprese il rimasuglio di tabacco ormai rimasto e se lo girò tra le dita forti e affusolate per poi riportarsela alla bocca. 

La stava portando su una brutta strada quel ragazzo, ma a lei piaceva. 

- Sul serio Luke,- incrociò le braccia al petto,- perché sei qui?- 

Lui non rispose, semplicemente prese una ciocca dai capelli della ragazza e la strinse fra le dita. 

- Meglio se torni dentro, o la tua famiglia si preoccuperà.- 

Mise le mani nelle tasche della sua giacca e abbassò lo sguardo. 

- Hai ragione.-

Nia si sporse in avanti per dargli il leggero bacio sulla guancia. 

- Ciao Luke.- 

Aprì la porta cercando di non fare rumore e se ne tornò in casa, anche se l'unica persona che voleva vedere in quella gelida notte era Luke. 





EILÀ 

Scusate, il capitolo di oggi fa un po schifino ed è anche corto :c 

Ringrazio tutti voi per leggere Innoxious e chi ha lasciato un commento o inserito la storia nelle seguite, preferite ecc... 

C'è un nuovo personaggio uau c: Ashtonino 

Beh ci vediamo al prossimo capitolo 

Zaoo 




   
 
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