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Autore: Ehybastaldo_    05/01/2016    1 recensioni
"Quando hai baciato la ragazza!" urlò Liam.
"Quale ragazza?" chiese indisturbato Zayn.
"Cosa c'entra la ragazza?" Niall non capiva il ragionamento di Liam.
"Ma quale ragazza?" nessuno dava più conto a Zayn perché troppo intenti a ricordare la sera prima.
"Pensaci bene: sei caduto all'ingresso perché non hai visto lo scalino, ti sei seduto al tavolo prenotato sbagliato rischiando di prenderti un pugno da quell'ammasso di muscoli che aveva prenotato quel posto, ti sei versato una birra addosso davanti alla tipa e dopo che ti ha baciato poof! due ragazze spettacolari hanno voluto ballare con te, offrendoti un passaggio verso casa con la loro Maserati." spiegò Liam, pensando davvero che quella ragazza era la... madrina della fortuna di Niall? Sì, doveva essere qualcosa del genere!
"Oh, oh! Ma non era una, la ragazza?" Zayn alzò la voce, attirando l'attenzione dei due.
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Minilong composta da una decina di capitoli, spero vi piaccia tanto quanto è piaciuta a me scriverla!
Genere: Fantasy, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Niall Horan, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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IL 16 SETTEMBRE



"Siete arrivati a destinazione." la voce metallica del navigatore spezzò il silenzio calato poco prima in macchina.
"Credo sia questa la casa." disse Harry, facendo girare gli altri tre nella sua direzione con uno sguardo ovvio stampato sulla faccia.
"Ma davvero? Voglio dire... Cosa te lo fa pensare? La calca di gente che entra ed esce da quest'enorme villa? Oppure il volume della musica abbastanza alto da sentirsi dall'altra parte del paese?" chiese in tono retorico Louis, facendo ridacchiare Eve al suo fianco, seduta sui sedili posteriori, dietro Harry.
"Oppure Niall venire verso l'auto?" 
Alle parole di Misha, Eve smise di ridere e tutti quanti si voltarono dalla parte del biondino in questione che andava verso la loro auto. Indossava un semplice jeans nero, una camicia semiaperta con strane stampe di animali su di essa e degli stivaletti che a prima impatto piacquero solo ad Harry.
Eve si sentì per un momento fuori posto, dato che aveva insistito per indossare solo un jeans skinny chiaro, una camicetta velata che faceva intravedere il reggiseno nero di sotto e delle décolleté ai piedi dello stesso colore. Misha invece aveva optato per un vestito per stare più comoda, Harry una camicia tutta nera con la stampa a cuori, un pantalone dello stesso colore e degli scarponcini marroni ormai consumati, mentre Louis aveva preferito indossare un pantalone scuro e una maglia un po' leggera.
Harry constatò che fosse il momento di scendere quando Niall, con stampato un sorriso sul volto, si bloccò davanti l'auto. Per fortuna non pioveva, anche se il biondo pensava stesse per farlo da un momento all'altro, per sua sfortuna.
I ragazzi scesero dall'auto e il riccio la chiuse con il telecomando.
"Ciao ragazzi! Venite dentro così vi presento il proprietario." disse felice Niall, salutando tutti con un cenno della mano e poi sorridendo verso Evelyn che rispose con la stessa moneta. Il biondino allungò una mano dietro la schiena della ragazza e fece da guida all'interno dell'immensa casa. Immensa per davvero: la casa contava cinque camere da letto, tre bagni, un salotto che non finiva mai, una cucina, una zona di relax con tanto di sauna in legno e piscina ad idromassaggio. La cosa che restò più impressa ai ragazzi fu la piscina enorme al chiuso, in modo che potesse essere utilizzata anche in pieno inverno.

"E lui è Zayn." Niall indicò un ragazzo appostato dietro a due enormi casse e una console. Si muoveva a tempo di musica e sbracciava per incitare i suoi invitati a ballare come se non ci fosse un domani.
Zayn era sfortunato, ma non tanto quando si parlava di feste in casa dei suoi nonni. Sopratutto quando questi erano fuori per vacanza e non venivano a conoscenza delle marachelle del nipote.
"E io sono Liam." scherzò il castano, salutando tutti e poi facendo cenno al dj di lasciare il suo posto. Louis per poco non svenne alla sua vicinanza con Liam.
Zayn ringraziò il ragazzo che gli diede il cambio e corse verso i suoi amici, salutando i nuovi arrivati.
"Loro sono Harry, Misha, Louis ed Evelyn." Niall presentò i ragazzi al suo fianco ed ognuno di loro strinse la mano al padrone della casa.
Quando Zayn ed Evelyn si scambiarono il saluto, però, qualcosa scattò dentro entrambi. Rimasero infatti qualche secondo a fissarsi ed Evelyn si accigliò: perché quel ragazzo aveva qualcosa che gli ricordava? Eppure era sicura di averlo già visto.
"Ci conosciamo già?" chiese Zayn, quasi leggendole nel pensiero.
"Ovvio! Per tutte le volte che ne parla Niall, devi per forza conoscerla." Liam rise, mentre il biondo si affrettò a scagliare una gomitata al fianco del suo amico. Non poteva metterlo in imbarazzo immediatamente!
Forse erano le luci, Eve non lo sapeva, ma quel Zayn aveva qualcosa di familiare.
"Comunque, se avete fame in cucina c'è un sacco di roba da stuzzicare, se avete sete lì c'è un bancone con tanto di barman messo a vostra disposizione, se invece avete sonno, non vi fate problemi, le camere sono tutte libere per questa notte!" scherzò Zayn, allontanandosi poi quando un ragazzo lo afferrò per il collo, facendolo quasi cadere per terra. Alla fine era abbastanza sfortunato come Niall, che in quel secondo fu colpito bruscamente da un ragazzo intento a ballare. O a fare qualcosa che si avvicinava al ballo.
"Mi sembrava strano." disse il biondo leggermente irritato, facendo ridacchiare gli altri che in poco tempo si divisero: Harry e Misha andarono a ballare, Louis seguì Liam in cucina ed Eve aspettò un invito da parte di Niall per ballare.
"Se ti pesterò i piedi, sappi che non è colpa mia." disse il biondo, prendendo la mano della ragazza e guidandola in mezzo alla pista.
"Mi preoccupano di più i colpi alti." scherzò Eve. 
Si fermarono quasi al centro della pista, al fianco di Harry e Misha, e cominciarono a ballare. Si divertirono tanto, Niall inciampò un paio di volte rischiando di urtare Eve, risero molto e all'improvviso sentirono più caldo. Così decisero di spostarsi al tavolo delle bibite.
"Vodka?" chiese Niall, dicendo la prima cosa che gli passava per la testa. Non voleva ubriacarsi, voleva solo una scusa per allontanarsi dalla pista e magari passare un po' di tempo da solo con Eve.
"Coca cola, grazie." rispose la bionda, aspettando il suo ordine a debita distanza per non essere travolta dal bicchiere che subito dopo Niall gli offrì.
Eve cercò con lo sguardo un punto della stanza un po' più libero e meno affollato, ma purtroppo non ne trovò.
"Vieni, conosco un posto per stare più tranquilli." e soli, dimenticò volontariamente di aggiungere il ragazzo, prendendo la mano libera di Evelyn e guidandola al piano superiore.
"Questo punto della casa è spettacolare, solo pochi conoscono la sua esistenza." confessò il ragazzo, tirando poi una catenella e abbassando una scala di legno nascosta al tetto. Salì per primo, chiedendo ad Evelyn di seguirlo, richiudendo la scala dietro di loro.
Evelyn rimase senza parole fissando le stelle che si vedevano attraverso il tetto di vetro sopra le loro teste e adesso capiva perché solo poche persone potevano conoscere quel posto. Era spettacolare e anche speciale. La musica arrivava ovattata e finalmente le orecchie di Evelyn non fischiavano più come prima per colpa del volume troppo alto.
Bevve un sorso dal suo bicchiere e "Niall, grazie." disse solamente.
Che fosse il posto o la compagnia, Eve non lo sapeva, ma stava terribilmente bene là e non voleva più scendere al piano di sotto in mezzo a tutto quel caos.
Niall, conoscendo a memoria ormai anche la casa dei nonni di Zayn, andò verso la cassa in fondo alla stanza -che era piccola- e la aprì, richiudendola quando recuperò una coperta. La sistemò sotto ai loro piedi e invitò Eve a sdraiarsi con lui. Niall ringraziò il cielo per essere completamente limpido e pieno di stelle, senza nuvole e pioggia a coprire quella meraviglia.
"Sei stata uno di quegli incontri che non ti migliorano la giornata, ma la vita." 
Eve rimase a bocca aperta alle parole improvvise di Niall, non perché non se lo aspettava, ma perché era più o meno la cosa che voleva dire e sentiva anche lei.
Niall bevve di nuovo la sua vodka, sperando di avere una spinta in più per parlare ancora e stavolta svuotare il sacco. Si era esercitato a casa, era stato deriso da Liam quando lo vide parlare allo specchio, ma non si era arreso. Si era preparato un discorso che, però, adesso faticava a far uscire dalla sua bocca. Doveva bere e sputare quelle parole.
"Niall..." Eve appoggiò il bicchiere per terra, ma il biondo la interruppe, poggiando anche lui la sua bevanda sul pavimento.
"No, aspetta, fammi spiegare. Io quella sera ti avevo visto ridere, mi hai attirato subito senza rendertene conto. Poi, sei venuta verso me, hai uscito fuori quella strana storia del gioco obbligo o verità e sono rimasto di sasso. Perché proprio io? Te lo giuro, me lo sono chiesto per tutta la sera, non sapendo darmi una risposta. Poi l'ho capito, o almeno ci ho provato: c'era qualcuno o qualcosa che aveva programmato tutto, noi eravamo destinati ad incontrarci e ad avvicinarci in qualche modo. E forse è per questo che abbiamo usato la scusa del bacio porta fortuna, perché diciamocelo... Può essere mai che un bacio porti fortuna?" Eve rise, ma lasciò continuare lo sfogo di Niall, che non tardò a continuare.
"Il fatto è che, più andavamo avanti con questa storia, più mi avvicinavo a te e mi piaceva. L'ho detto a Liam, Zayn, a tutti i miei colleghi. Ho cominciato a scrivere canzoni su te, scrivere il tuo nome ovunque, anche sul vetro appannato quella sera dopo averti riaccompagnata a casa dalla cena dai miei. Ho detto a mio fratello che avrei accettato di fargli da testimone e poi lui mi ha sorpreso rispondendomi che eri stata proprio tu a suggerirglielo, perché vedi in noi quello che avresti avuto di sicuro tu con un fratello o una sorella. Ne ho parlato perfino al mio capo dove, ridendo, mi ha risposto che anche le mura hanno capito che mi sono innamorato di te."
Se Niall aveva l'intenzione di spiazzare Eve, ci era riuscito, ed anche bene!
"Io..."
"No, non voglio una risposta, nemmeno so se ce ne vuole una. Volevo solo liberarmi di questa cosa che ult-"
Niall non poté continuare a parlare perché Eve aveva appoggiato le sue labbra su quelle del ragazzo. Si scambiarono un bacio lento e intenso, facendolo trasformare in qualcosa di più passionale quando Niall le afferrò la testa e la strinse di più a sé. Entrambi chiusero gli occhi, perdendosi in qualcosa che entrambi bramavano negli ultimi giorni. Non era il solito bacio che usavano per scambiarsi la fortuna, era un bacio voluto al cento per cento, senza scuse.
Eve si appoggiò completamente sulla coperta con la schiena e Niall prestò attenzione a non pesarle troppo quando si sistemò su di lei, continuando a baciarla.
"In questo modo stai ridando a me la fortuna." disse Niall quando si staccò per riprendere un po' di fiato.
Eve ridacchiò.
"L'hai detto pure tu: magari abbiamo scambiato questa cosa del bacio della fortuna per una cosa che in realtà volevamo fare noi." rispose lei.
"Oppure, approfondendo di più, la fortuna finalmente deciderà di esserci per entrambi." la assecondò Niall.
"Allora dobbiamo provare." Eve attirò nuovamente le labbra del ragazzo sulle sue, stavolta facendosi spazio con le dita sui bottoni della camicia del ragazzo. La sbottonò lentamente e, una volta finito, il ragazzo si liberò del pezzo di stoffa ingombrante. Così passò alla maglia di lei, che seguirono i pantaloni di entrambi e l'intimo.
"Aspetta: con la sfortuna non possiamo giocare." si fermò a riflettere Niall. Non aveva intenzione di diventare padre, non così giovane per lo meno. "Dovrei avere dei preservativi." confessò e si avvicinò alla tasca dei suoi pantaloni e frugò nel portafogli.
"E per essere sicuri a non avere incidenti, domani ricordami di prendere una pillola."
Niall osservò Eve per un momento. Era bellissima, anche se lo pensava già con tutti i vestiti addosso. Poi sorrise, leggendo tra le righe le parole più belle che potesse mai aspettarsi: se l'indomani le doveva ricordare di prendere la pillola, questo voleva dire che non si stava pentendo per niente di quello che stavano per fare.
Tornò a baciare le labbra rosee della ragazza e ben presto diventarono una cosa sola.

Misha osservò Zayn sedersi proprio di fronte a lei e al suo ragazzo. Avevano perso poco prima Liam e Louis, ma non gli interessava più di tanto cosa avessero intenzione di fare quei due. Era più preoccupata per Eve, che non vedeva in giro da un bel po'.
"Voi siete di qui?" chiese il moro per rompere  il ghiaccio. Alla fine sicuro avrebbero dormito lì, in casa sua. Meglio conoscerli un po'.
"Noi sì, più o meno, solo Evelyn è del West Yorkshire." rispose la ragazza, appoggiando una mano sulla coscia del fidanzato mezzo addormentato per via di tutti i drink che aveva ingerito.
"West Yorkshire?" Zayn quasi spalancò gli occhi. Poi si avvicinò alla ragazza e "Posso chiederti un'ultima cosa?" chiese a bassa voce, quasi come se avesse paura che qualcuno potesse sentirlo. La ragazza annuì, quindi Zayn sospirò: "Quando fa gli anni Evelyn?"
Misha ci pensò bene per non sbagliare la data, pensando a quanto strana potesse essere una simile domanda.
"Il 16 Settembre." rispose infine.
E Zayn stavolta ne era sicuro. Lui già conosceva quella ragazza!


 




SALVE A TUTTI
Sono appena arrivata e ho pensato di aggiornare subito,
anche perchè mi devo fare perdonare!
Questo è il penultimo capitolo, ma visto che ho avuto un po'
di tempo, ho già iniziato a scrivere una nuova mini long, un po'
diversa da questa, soprattutto perchè è incentrata su Liam!
Al prossimo aggiornarmento metterò anche quella nuova storia.

Vi ringrazio ancora una volta, senza di voi non continuerei a scrivere c:
Sofi.

   
 
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