Gigi stava salendo lentamente le scale urlando il nome del compagno. Da quando si era rintanato nella sua stanza offeso per la battuta non era più sceso. Aprì piano la porta e vide il moretto tutto intento a strofinarsi i capelli con un grande asciugamano bianco.
“Ti sei fatto la
doccia?”
“Ero sudato.”
“Non sarai ancora
offeso?”
“Non devo essere necessariamente offeso per farmi la
doccia” fu la secca
risposta.
“Ma abbastanza per non guardarmi in faccia!”
Il cugino si avvicinò al letto prendendo l’asciugamano dalle mani del ragazzo iniziando a tamponarli leggermente i capelli umidi.
“Era molto buona.” Mormorò riferendosi alla pasta che aveva da poco finito di mangiare.
“Mh”
“Però adesso voglio il dolce”
Riccardo non fece a tempo a sollevare la testa per ribattere che non c’era nessun dolce che avvertì un respiro caldo e morbido sulle labbra. Gigi si buttò su di lui facendogli perdere l’equilibrio e ricaddero sul letto disfatto, la salvietta che imprigionava i capelli lunghi del moro finì impietosamente a terra. Il brunetto non smetteva di baciare il suo ragazzo ,accarezzandogli i capelli freschi di doccia e le guance lievemente spruzzate di lentiggini.
Improvviso com’era iniziato il bacio terminò lasciando i due ragazzi ansimante e con un sorriso dolce sulle labbra.
“Sai che ore sono?” chiese il cugino.
“Non ne ho idea”
“Le 3! Gli altri ci stanno aspettando da
mo’”
“è vero! Aspetta che mi metto il
costume” sentenziò Riky facendo per alzarsi.
“Tu non vai da nessuna parte!” Gli intimò l’altro facendolo ricadere nel letto. In un mare di coperte e risate.
“Alla buon ora! Sono quasi le 4, che fine avevate fatto?” chiese Luca venendogli in contro mentre gli faceva gesto di spicciarsi. Il molo si era riempito del tutto e Andrea e marco stavano già facendo il bagno nelle acque ghiacciate del lago.
“Rikyyyy!” chiara si catapultò sul ragazzo stampandogli due baci sulle guance.
“Ben arrivati!!”
Riccardo alzò gli occhi al cielo alle parole di Debora dando ,nel frattempo, il cinque a Stefano.
Gigi sorrideva guardando quanta folla aveva circondato il moretto. Con quel suo viso e il suo carattere solare riusciva a radunare attorno a sé un infinità di persone che gli si affezionavano in poco tempo. Sempre preciso nel vestire, i capelli perfetti e quei suoi occhi così brillanti e azzurri che ti entravano dentro al primo sguardo. Riky sorrise a Luisa e Arianna togliendosi gli occhiali da sole.
“Hey ora stai bene?mi hanno detto che sei svenuto quando io ero a Genova” chiese Arianna.
“Ah? No , nulla ora sto benissimo!”
“Non si vede? Guarda com’è abbronzato e riposato!” fece Stefano dandogli una leggera spallata.
Gigi lo guardò. Non vedeva nessuna traccia di abbronzatura ad intaccare il colore diafano della pelle di Riccardo, e , intimamente, ne era felice. Adorava quella pelle così chiara e morbida, solo le mani erano un po’ ruvide.
“Ehi Gigi ti sei imbambolato?”
Il brunetto sbattè gli occhi per poi fare una risatina.
“ Ma che dici luca? È solo che ho caldo quasi quasi mi faccio un bagno, vieni Riky?”
Riccardo annuì togliendosi la maglietta rimanendo nei suoi calzoncini azzurro.
“Però ci buttiamo dal molo!” precisò iniziando dirigersi verso l’attracco dei battelli.
“Okey”
I due ragazzi si buttarono in sincrono per poi emergere sputacchiando l’acqua che nella foga avevano ingerito.
“Ahahahha sei buffissimo! “ ridacchiò il brunetto facendogli più vicino.
“Senti chi parla” bofonchiò in risposta.
Gigi si sporse in avanti per dargli un piccolo bacio ma Riky si immerse lasciando il cugino a fissare il vuoto.
Ma che cacchio
faccio!!!
Ricardo rimase per un po’ sottacqua con il cuore in subbuglio ,riemerse lentamente cercando di sdrammatizzare la cosa con una risata.
Chissà
se gli altri hanno capito.
Gigi lo guardò con occhi cupi sentendosi gli angoli bruciare per le lacrime. Velocemente si tuffò sott’acqua nuotando verso la scaletta dell’attracco dei battelli.
“Ehi! Già finito di fare il bagno?”
“Si, vado un attimo al parco”
“Vengo con te!”
“Non ce n’è bisogno, davvero Luca.”
L’amico rimase a guardare il ragazzo allontanarsi senza sapere cosa fare. Si morse il labbro e andò vicino a Marco che nel frattempo era seduto sul muretto del molo a prendere il sole.
“Ehi che ha secondo
te?”
“Chi?”
“Lascia stare va!” sbuffò Luca alzando
gli occhi al cielo. Il biondino fece un
timido sorriso a m’ di scusa e si rimise a prendere il sole.
“Lucaa! Marco!”
Riccardo veniva a passo svelto verso di loro tenendosi l’asciugamano blu sulle spalle.
“Sapete dov’è Gigi?”
“Al parco…
“
“Grazie!” ringraziò frettolosamente per
abbandonare l’asciugamano e prendere la
sua maglietta della Milano bene.
“Ma si può sapere che gli è preso a quei due?” fece Luca con sguardo stralunato in direzione di Andrea che si avvicinava a piccoli passi.
“Incomprensioni” si limitò a dire.
Ma
perché, perché non ne combino neanche una giusta?
Quel potuto bacio! Cristo, anche lui però poteva evitare!
Così,
all’improvviso….è vero che avevamo
deciso di dirlo ai nostri amici ma così!
Dove diavolo si è cacciato?
Il moretto perlustrò con lo sguardo il parco appena poco lontano dal molo. Non vedeva nessuno, nemmeno i soliti bambini che giocavano con le altalene che c’erano al’ombra di un pino. Mosse qualche passo fino ad arrivare alla piccola casetta in legno posta in mezzo al parco, pochi metri più in là, seduto sull’erba fresca riparato dai rami di un albero, Gigi sedeva tenendo la testa piegata sulle braccia appoggiate alle ginocchia.
A Riccardo sembrò che il cuore gli si fosse improvvisamente fermato.
Piangeva,. Non quei pianti costellati di singhiozzi e convulsioni, solo lacrime che scendevano pigre dagli occhi lievemente arrossati del brunetto.
L’ho
fatto piangere di nuovo…gli avevo promesso che
non l’avrei abbandonato …lui che è
sempre così malinconico ma che faticosamente
piange…l’ho fatto piangere due volte.
“Gi…Gigi” un sussurro quasi velato.
Il ragazzo alza la testa fissando un po’ stupito il moro. Chiedendosi cosa ci faccia lì, davanti a lui con quell’espressione più triste che gli abbia mai visto.
“Cosa vuoi?” non voleva essere acido, ma la voce gli era uscita dura. Sapeva benissimo che non si stava comportando nel migliore dei modi….aveva solo rifiutato un bacio…ma in quel bacio era stato lui stesso a sentirsi respinto. Come pochi giorni prima. E non aveva retto
“Mi dispiace…ma mi hai preso…alla sprovvista non pensavo che tu...”
“Che ti baciassi. Se ti da
così fastid-“
“NO! Non mi da assolutamente fastidio! Io adoro i tuoi baci
ad-“ si animò Riky
sentendosi le guance andare in fiamme.
Gigi sorrise lievemente.
“Non stavo per dire
quello”
“Ah”
Figura di merda
“Se ti da così fastidio che gli altri ci vedano assieme allora, forse è meglio se non diciamo nulla hai tuoi amici…se per te è così difficile…dire che stai con me, è meglio così”
Riccardo gli si accucciò accanto guardandolo con gli occhi azzurri spalancati e spaventati.
Sentiva gli occhi pizzicare anche a lui. non riusciva a connettere, le parole di Gigi li vorticavano in testa senza sosta…
“Davvero…davvero pensi che io mi vergogni di te?” chiese con voce tremante.
Il brunetto non rispose.
Come può
pensare che io mi vergogni di lui? dice che
gli va bene non dire nulla…quando in vece faticava a dire quelle stesse
parole.
“Ascolta, stamattina andava
tutto così bene….”
“E va sempre così bene quando siamo da
soli!”
Riky non seppe come ribattere e,
per
paura che la sua stessa voce tremare, si limitò a stringersi
a lui.
“Riky ,Ggiii!!!” le voci di Andrea ,Luca eMarco gli raggiunsero.
Il brunetto appena li vide comparire si staccò dal compagno.
“Ma si può sapere che state combinando? Luca mi sta tirando scemo con sta storia!” fece Marco guardando i due ragazzi.
“Niente!” disse semplicemente Gigi senza incrociare lo sguardo del moro.
“Vabbè se non ci sono particolari avvenimenti ,che ne dite di ritornare sul molo?” propose Andrea.
“Okey” assentì Gigi facendo per alzarsi, ma una mano improvvisa lo afferrò facendolo ricadere sull’erba. I quattro ragazzi guardarono stupiti Riky che tratteneva addosso a se il bruno.
“Una…una cosa ci sarebbe” iniziò a dire sentendosi la voce improvvisamente rauca e il cuore in gola.
“Riky, casa stai facendo?” mormorò Gigi.
“Io e lui…stiamo assieme” sputò fuori il moretto sentendosi sprofondare dalla vergogna.
L’aveva detto, finalmente l’aveva detto! Non osò alzare lo sguardo su Luca e Marco, sentiva i loro sguardi su di sé ma era ancora troppo confuso e agitato per poterli affrontare. Avvertì un movimento al suo fianco e sentì Gigi farsi di un poco più vicino, rilassandosi contro la sua spalla. Alzò gli occhi sul suo bel viso come per cercare appoggio e due occhi color cioccolato gli risposero con l’espressione più dolce che avesse mai visto mentre le labbra del proprietario di quegli occhi si limitavano ad aprirsi in un sorriso radioso.
Spero che in questo capitolo non ci siano molti errori ma il pc mi si è otto e sto facendo tutto dal portatile di mio papà che è lento ocme la morte, quindi probabilmente i ringraziamenti li spedirò tra qualche giorno quando il disguido si sarà aggiustato…grazie infinite per i vostri bellissimi commenti non sapete quanto mi fanno felice e mi spronino ad andare avanti! Un bacio begi ^*^