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Autore: acuddlyworgen    05/01/2016    2 recensioni
Una ragazza ricomincia la sua vita in una nuova città: un nuovo ambiente, una nuova scuola, nuovi amici, nuovi nemici e... nuovi amori.
A volte da una disgrazia può scaturire qualcosa di estremamente bello, che cambia la tua vita radicalmente.
A volte però le belle cose possono anche nascondere oscuri segreti.
Sembrerebbe la solita storiella adolescenziale.... Scoprirete che non lo è...
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Erano tre giorni che non usciva di casa. Aveva pulito e disinfettato ogni singolo centimetro quadro di ogni singola stanza e riordinato maniacalmente ogni singolo oggetto in esse contenuto, con le cuffie continuamente attaccate ai canali auditivi, accompagnata dalle onnipresenti melodie di Nightwish, After Forever e Evanescence.

Non aveva risposto alle chiamate dei suoi amici e aveva risposto ai messaggi di Levy soltanto per dirle che stava bene. Almeno di salute.

Tutte le mattine e i pomeriggi aveva sentito quella bussata inconfondibile alla porta, ma non aveva aperto. Non voleva vederlo, o almeno il suo cervello non voleva.

Passava continuamente da uno stato di depressione ad una rabbia incontrollata.

Ma perché?

Lui era stato uno dei migliori amici che avesse mai avuto, si erano raccontati delle cose divertenti e anche tristi ma... in realtà, Natsu non era mai entrato nei particolari della sua vita privata. Non le aveva mai raccontato della sua famiglia o dei suoi sentimenti, era sempre stato superficiale.

E allora perché si sentiva tradita?

In fin dei conti lui non le aveva mai mentito e il comportamento del ragazzo nei suoi riguardi era sempre stato quello di un buon amico, sempre pronto ad aiutarla.

Non le aveva mai fatto capire che ci fosse altro, oltre all'amicizia.

Era lei la stupida. Era lei che, dal momento in cui l'aveva visto per la prima volta, aveva permesso al suo cuore di scatenarsi.

Era stata lei a lasciarsi coinvolgere così profondamente ed era sempre lei chi aveva iniziato a considerare lo sviluppo di un rapporto che non c'era. Che andasse oltre l'amicizia.

 

Era stato al terzo giorno di “quarantena” che aveva trovato la scatola.

Sotto i vestiti sporchi di mesi addietro di suo padre, sotto il suo letto, aveva trovato un cofanetto.

Al suo interno c'erano dei quaderni, che, scoprì, erano i diari di sua madre.

Il piu vecchio risaliva a quando Layla era adolescente e studiava alla facoltà di biotecnologie di Crocus, e raccontava i suoi successi e sconfitte accademiche. Poi proseguivano dopo la laurea, alla scuola di specializzazione, quando aveva conosciuto quel giovane che si era interessato a finanziare le sue ricerche, così gentile e ben educato, del quale si era perdutamente innamorata: Jude Heartfilia.

Lucy non riusciva a collegare ciò che leggeva su suo padre con l'immagine che lei aveva dell'essere che era diventato.

Da piccola aveva avuto pochi rapporti con sua madre, che era molto spesso ricoverata in ospedale per la sua malattia. Suo padre era perennemente occupato al telefono, arrabbiato o stressato e lei aveva sempre pensato di non essere più importante di un comodino o una sedia ai suoi occhi.

Le si riempirono gli occhi di lacrime pensando a come sarebbe stata la sua vita se quella malattia non fosse mai esistita, a come sarebbe diverso suo padre se Layla fosse ancora con loro.

Il ragazzo descritto nel diario era gentile, protettivo e solare, e trovava sempre il modo di far sorridere sua madre.

Poi lesse le parole che cambiarono il suo stato d'animo:

 

Non avrei mai immaginato di innamorarmi di un riccone di alto lignaggio ma lui è diverso. Mi fa sentire “l'unica al mondo”. Con lui non ci sono “se” o “ma”. Con lui ho capito che i ragazzi sono semplici, se gli piaci te lo farà capire in modo inconfondibile.

 

<< Hai ragione mamma>> Decise che il giorno seguente sarebbe andata a scuola. Non avrebbe lasciato che questa sciocchezza la allontanasse dai suoi amici. Poi, conosceva un ragazzo che aveva occhi solo per lei, e che l'aveva invita alla recita che si sarebbe svolta l'indomani. E lei gli aveva promesso che ci sarebbe andata.

 

Quella mattina si vestì nel modo più carino possibile, fece una codina di lato sui suoi capelli che le dava un'aria molto cucciolosa e andò a scuola lasciando lo zaino a casa, le prime due ore c'era la recita, le ultime tre si sarebbe svolta la festa di natale.

<< Ciao Levy! Ciao Juvia!>> Aveva già concordato, via whatsapp, con le sue amiche di trovarsi davanti all'Aula Magna “P. Gaebolg” per assistere insieme allo spettacolo.

<< Hey Lu-chan! Ma cosa è successo? Perché sei sparita in questi giorni?>>

<< Te lo racconto dopo, adesso godiamoci lo spettacolo. Juvia, stai bene? Perché quella faccia lunga?>>

<< N... niente... Juvia sta bene...>>

<< Dai, non fare così, siamo le tue amiche, sappiamo esattamente quando c'è qualcosa che ti turba.>> Anche perché non serviva un genio, l'aura di depressione intorno alla ragazza dai capelli cerulei era quasi palpabile, come se ci fosse una nuvola proprio sopra di lei.

<< Juvia non è stata invitata alla festa di Natale... ma ha scoperto che Gray-sama ci andrà con un'altra ragazza! BUAAAAAAAAAAHHHHH!>> La ragazza scoppiò in un pianto disperato.

<< Dai Juvia non è la fine del mondo! Neanch'io sono stata invitata. Ah mi è venuta un'idea! Che ne dici di andarci insieme? Nelle clausole della festa c'è scritto di andarci a coppie, ma non specifica se possono o meno essere dello stesso sesso. Che mi dici? Ti andrebbe di scoprire chi ha invitato Gray?>>

Gli occhi di Juvia si illuminarono di un bagliore rossastro, nel quale si poteva intravedere l'ultimo girone degli inferi.

La ragazza annuì senza parlare... si era già persa nel suo mondo immaginario.

Lucy si pentì subito della sua proposta.

 

Si misero sedute nel preciso istante in cui le luci si spegnevano e si apriva il sipario.

Leo era in piedi al centro del palcoscenico, indossava dei vetiti cinquecenteschi.

<< Signore e signori, vi do il benvenuto nel nostro teatro. Permettetemi di presentarvi la compagni teatrale Star Spirit in una rivisitazione dell'opera “Romeo e Giulietta” del grandissimo William Shakespeare modificata dalla nostra autrice Lib Balans!>> Una ragazza dalla pelle olivastra e bellissimi occhi verdi si avvicinò al centro del palco ed eseguì un inchino.

<< Nel ruolo di Mercuzio abbiamo Axel Scorpio>>

Un ragazzo vestito in modo simile a Leo si avvicinò e fece un inchino, nel andare via esclamò << WE ARE!>> facendo il segno della pace con entrambe le mani.

<< Nel ruolo di Tebaldo, Howard Ox, nel ruolo di Romeo, io, Leo Glare, e nel ruolo di Giulietta, Virginia Maiden.>>

 

Fu una bellissima rappresentazione. Gli attori erano bravissimi e la sceneggiatura era ottima, l'unica cosa che era stata cambiata rispetto alla storia originale fu il finale, nel quale avevano optato per un lieto fine.

Finito lo spettacolo Lucy e le sue amiche aspettarono l'uscita degli attori per congratularsi.

<< Hey ragazze! Siete venute! Brave, così mi piacete. Vi è piaciuta la recita?>> Leo sembrava molto diverso da come lo ricordava. << Non pensavo sareste venute! Haha pensavo di avervi messe in soggezione col mio comportamento eccentrico hahaha. Beh ero entrato nella parte, e chi meglio di questa ragazza splendidamente bella per fare la mia Giulietta fuori dalle prove! Venite alla festa ragazze?>>

<< Si, ci stiamo andando adesso.>>

<< Ah hai un cavaliere allora, noi invece andiamo a coppie per poter entrare ma non siamo proprio “coppie”.>>

<< Lucy non ha un cavaliere, Lucy ci andrà con Juvia.>>

<< Splendido! Senti perché non facciamo a cambio tu ci vai con Virginia, e io faccio da cavaliere alla tua amica Lucy. Eh? Che ne dici?>>

<< Ho detto... Lucy ci andrà con JUVIA.>> La ragazza paralizzò Leo con lo sguardo, prese la sua bionda amica a braccetto e la condusse via, in direzione della palestra.

 

Davanti alla porta c'era un tavolo al quale era seduta la rappresentante di istituto, Erza Scarlett, che indossava un vestito rosso attillatissimo che metteva in mostra tutto il suo generoso davanzale. Lucy notò che portava anche altri indumenti a tema natalizio come il cappello da babbo natale e i guanti rossi lunghi coi bordi di pompom bianco, ma tutti i maschi presenti nella coda per entrare notavano soltanto la scollatura della ragazza.

Nell'avvicinarsi alla coda Lucy continuava a ripetere mentalmente “che non ci sia Natsu, che non ci sia Natsu, che non ci sia Natsu...”

Mentre si mettevano in fila notò con sollievo che lui non c'era ed il suo cuore riprese a battere a ritmo normale.

“Bene, almeno non sarò costretta a parlare con lui.”

<< Ciao Lucy!>> La voce arrivò da dietro le sue spalle.

“MA DAI!!”

Si voltò e vide il suo amico, vestito in modo molto elegante per essere lui: camicia bianca sbottonata all'ultimo bottone e cravatta casual bordò scuro. La cosa più sconvolgente fu il fatto che si era pettinato! Certo era una rudimentale acconciatura all'indietro col gel, ma l'insieme era una visione mozzafiato. Teneva sottobraccio la ragazza che Lucy aveva incontrato quattro giorni prima a casa del ragazzo.

<< C... ciao Natsu, ciao... ehmm...>>

<< Lei è Lisanna. È la mia accompagnatrice per la festa.>> Gli occhi del ragazzo erano fissi su Erza mentre pronunciava queste ultime parole.

<< uhmm ciao Lisanna, piacere di conoscerti.>>

<< Anche per me.>>

Rimasero tutti zitti a guardarsi. La situazione non poteva essere più imbarazzante. Lucy diede qualche gomitata alla sua compagna in cerca di appoggio. Una, due, tre gomitate e niente, nemmeno una reazione. Si voltò a guardare Juvia e si rese conto che la sua amica era impegnata a guardare male la ragazza che in quel preciso istante stava arrivando insieme a Gray. Una ragazza mora e molto bella, che indossava un vestito blu con uno spacco osé sulla gamba sinistra.

<< Il prossimo!>>

<< OH, è il mio turno di entrare, ci vediamo dentro! Vieni Juvia.... Juvia... Andiamo dentro!>> Dovette strattonarla per farla entrare, era come se stesse tenendo a bada un cane che ha visto uno scoiattolo.

Una volta dentro cercò di addentrarsi il più possibile nella folla per non ritrovarsi nella situazione di prima, sempre forzando il passo a Juvia, che non ne voleva sapere di muoversi. Quasi ringhiava.

Trovò l'angolo dei tavoli, dove Levy l'aspettava insieme a Gajeel, erano mano nella mano e chiacchieravano spensieratamente.

<< Uff, che faticaccia!>> Mise a sedere la sua amica e lei fece altrettanto.

<< Ahh allora non sei morta, bionda! Gheehee mi fa piacere riaverti tra di noi.>>

<< Senti Gajeel, potresti portare Juvia a prendersi da bere? Mi sembra quasi di vedere della schiuma che le si forma in bocca.... Grazie... Lu-chan allora, cos'è successo che non ti abbiamo vita in questi giorni?>>

<< Ehmm è successo che...>>

<< Ti ho trovata, bellissima!>> Leo sbucò dal nulla, tendendo una mano verso di lei. << Posso chiederti un ballo, splendida creatura?>>

<> Il ragazzo la portò al centro della pista. In quel momento stavano suonando un lento, “Woman in chains” dei Tears for Fears. Leo la prese per la vita e lei gli passò le braccia intorno al collo.

Ballarono per un po'. Provava una piacevole sensazione di tranquillità nello stare abbracciata al ragazzo, come se il suo subconscio sapesse che lui l'avrebbe protetta da ogni pericolo. Teneva gli occhi chiusi e si lasciava trasportare dalle melodie anni '80 che venivano suonate.

A un certo punto l'incremento repentino nella sua frequenza cardiaca le fece aprire gli occhi.

La pista era piena di ragazzi che ballavano a coppie. Davanti a se due si staccarono per un attimo e lei si ritrovò a guardare Natsu e Lisanna che ballavano abbracciati e il suo sguardo incrociò quello di lui. Il suo cervello le diceva di non badarci, di concentrarsi sulle sensazioni positive che le infondeva Leo, ma la forza con cui il suo cuore le urlava era troppa.

Distolse lo sguardo violentemente. Leo la stava guardando.

<< Eh... Scusami, vado in bagno, torno subito.>>

 

Aprì il rubinetto e fece scorrer l'acqua per qualche secondo, era da quando era piccola che trovava confortante quel rumore. Poi si lavò le mani, tanto per fare qualcosa, e si guardò allo specchio.

“Ce la puoi fare Heartfilia, è soltanto un amico, niente di più, divertiti, è una festa!”

<< Heartfilia!>>

“Oh... Grandioso, ci mancava pure questa.” Erano appena entrate Evergreen e il suo gruppetto.

<< Come la stai prendendo a vedere Dragneel che balla con la sua fidanzata?>>

“Fidanzata?! NO... Lucy non ti deve interessare!”

<< Che fai, sei senza parole, biondina? Non lo sapevi che quei due sono amici d'infanzia? Si amano da quando sono piccoli e recentemente si sono fidanzati.>>

<< E perché dovrebbe importarmi?>> Lucy fece per andare via ma Evergreen si appoggiò alla porta, impedendoglielo.

<< Sono certa che ti eri fatta delle illusioni con quel ragazzo haha povera sciocca! Sembrava che gli importasse di te e invece ti stava solo prendendo in giro! OH! Haha! Ci ho azzeccato, Guarda come piangi, sei patetica...>>

<< Cosa sta succedendo qui?>> Il sorrisetto della ragazza si spense nel vedere Erza in piedi dietro di lei.

<< Niente, Scarlett-senpai, stavamo andando via.>>

<< Niente? Sicure? Te che mi dici Heartfilia?>>

<< Mi era entrato del sapone negli occhi, niente di che, stavo andando via anch'io.>> Uscì dal bagno e si diresse al tavolo dove erano i suoi amici. C'era solo Levy.

<< Lu-chan, e Leo? Ma... hai pianto? Cos'hai?>>

Lei raccontò tutto alla sua amica, a partire da quella sera di quattro giorni prima. Per un attimo, dopo che Lucy ebbe finito di parlare, Levy rimase impietrita poi...

<< PFFF!! HAHAHAHAHAH!>> La bionda rimase di sasso.

<< C... che hai da ridere? È divertente la mia situazione?>>

<< Hey Gajeel! Gajeel vieni qui, devi sentire questo.>> Il ragazzo apparse dalla pista da ballo, portava lo scialle di Juvia in mano.

<< Arrgh! Quella schizzata mi è sfuggita... beh se domani scopriamo che Ultear Milkovich è sparita misteriosamente sapremo cos'è successo. Mi dovevi dire qualcosa gamberetto?>>

Levy raccontò quello che aveva sentito al suo ragazzo.

<< PFFF! GEEEHEEEHEEEE!>> La stessa reazione? Ma che era preso ai suoi amici? Gajeel smise di ridere quando si rese conto che Lucy lo stava guardando in cagnesco. << Scusa... geehee. Veramente hai pensato che Lisanna fosse la ragazza di Salamander? Geehee la sola idea mi fa morire!!>>

<< Levy... potresti spiegarmi...>>

<< Lu-chan, Lisanna Strauss non potrebbe mai essere interessata a Natsu!>>

<< Ma... quello che hanno detto... che si piacciono da piccoli...>>

<< Si, è vero, Natsu e Lisanna sono amici quasi da quando sono nati, ma il loro rapporto è più quello di fratello e sorella, non ci potrebbe mai e poi mai essere attrazione fisica!>>

<< … ma... era a casa sua, quasi nuda... e oggi è venuta al ballo con lui...>>

<< Sono venuti insieme perché quella rompiscatole della Scarlett gliel'ha imposto, visto che sapeva che loro sono amici,e che comunque Lisanna non sarebbe mai venuta con qualcun altro...>>

<< Lu-chan avvicinati...>> Lei si chinò e Levy le parlò all'orecchio << Lisanna è lesbica.>>

<< Cosa!?>> Poteva sentire il suo cuore gongolare.

<< Beh, è interessata alle femmine, ma non vuole che suo fratello e sua sorella lo vengano a sapere.>>

<< Geehee... e per quanto riguarda il fatto che era a casa di Natsu...>>

<< Scusatemi se interrompo. Posso rubarvi la signorina Heartfilia un secondo? Vorrei parlarle.>> Leo era sbucato dal nulla come al solito.

La condusse in un angolo per avere un po' di tranquillità.

<< Lucy, ti volevo chiedere scusa.>>

“Tu a me?”

<< Ho notato che eri turbata mentre scappavi in bagno, e sicuramente era dovuto al fatto che avrai notato che non ti stavo prestando attenzione per niente.>>

<< Ssssiiii... era per quello...>>

<< Beh, ti chiedo umilmente scusa, in realtà la mia attenzione è rivolta a una delle ragazze del mio club di teatro.>>

<< La tua Giulietta?>>

<< eh.. chi? Virginia? Haha NO! È un'altra ragazza, si chiama Ariel, un po' di tempo fa le ho chiesto di uscire con me, ma lei è timida e non ha voluto. Ti ho invitata allo spettacolo e a ballare oggi perché volevo farla ingelosire e magari farle superare la timidezza.>>

<< Capisco... se le cose stanno cosi allora non ho motivo di prendermela con te.>>

<< Cavoli! Sta arrivando! Scusami ancora!>>

<< Per cosa?>>

Leo le prese la faccia e la baciò a tradimento, per qualche secondo lei rimase attonita, poi reagì e lo staccò.

<< MA COSA TI SALTA IN ME...>> Pochi metri dietro a Leo c'era lui, che li guardava a bocca spalancata. Improvvisamente, lasciò le mani alla sua compagna di ballo e andò via, sparendo tra la folla.

<< Natsu, aspetta!>> Spinse a Leo contro il muro e cercò di seguirlo ma il ragazzo ormai si era dileguato.

<< Capperi! Certo che ci è rimasto male... Sei la prima che gli fa questo effetto.>> La ragazza dai capelli argentei le appoggiò una mano sulla spalla. << Spero per te che questo sia un malinteso, perché sei la prima ragazza per la quale lui abbia una cotta, e potrei anche scoprire il mio lato violento se tu avessi spezzato il cuore a nii-chan.>>

<< C... cosa? Una cotta? ma... è andato via...>>

<< Sicuramente è andato qui fuori a scroccare una sigaretta a qualcuno, fa sempre cosi quando è nervoso. Vai a parlarci.>>

<< G... Grazie...>> Corse fino all'uscita di emergenza e uscì. Venne investita dall'aria fredda e carica di fumo. C'erano una ventina di ragazzi con le sigarette accese, che parlavano tra di loro, si guardò intorno e riuscì a trovarlo, seduto a terra, con la schiena appoggiata alla parete esterna della palestra.

<< Natsu...>> Gli si sedette accanto. Lui prese una boccata dalla Lucky Strike e soffiò lentamente il fumo verso il cielo.

<< Sono contento che hai “legato” con Leo Glare, è un bravo ragazzo, così educato...>>

<< Non è come pensi...>>

<< La zuppa era squisita, quando Lisanna me l'ha data e ha detto che era da parte di una “bellissima bionda” ho capito subito che me l'avevi portata tu. Poi mi sono reso conto che non ti ho mai raccontato niente su “Casa Dragneel” e ho capito di aver commesso un terribile errore ad aspettare che lo scoprissi da sola. Non sto con Lisanna, so che hai pensato questo e ormai ho accettato le conseguenze di non averti raccontato tutto su di me, ma ci tengo che tu lo sappia.>>

<< Natsu, me l'hanno già detto Gajeel e Levy, ammetto che... si... ho pensato questo quando l'ho vista a casa tua e mi sono arrabbiata perché ho pensato che quel pomeriggio mi avessi mentito invece di dirmi che dovevi stare con lei, e che mi avessi mentito anche gli altri pomeriggi in cui sparivi...>>

<< Hai ragione, non ti ho detto dove andavo, e ho sbagliato anche in questo, ma non era per questo che sparivo. Devi sapere che a casa mia non ci vivo soltanto io, mio padre non abita più a casa da alcuni anni, così ho permesso ad alcune persone del quartiere di venire a vivere in casa, tra questi c'è la famiglia Strauss.>>

<< Natsu, non c'è niente tra me e Leo, gli stavo dando una mano a... >>

<< Me lo racconti domani... Voglio riparare al mio errore, voglio farti vedere dove vado una volta a settimana, e cosa faccio. Ci vediamo domani dopo pranzo, ti passo a prendere a casa tua.>>

<< Non servono spiegazioni, credimi, è stato tutto un grandissimo malinteso.>>

<< Per me il fatto di non averti raccontato il mio passato ed il mio presente è stato un errore, che ha messo in pericolo il mio futuro. Perché io vorrei un futuro in cui ci sei tu. Mi piaci Lucy, e sto diventando dipendente dalla tua compagnia, quindi non mi importa un fico secco se vorrai o meno stare con il principino, finché continueremo a passare del tempo insieme.>>

Buttò a terra la sigaretta appena finita e si alzò.

<< Adesso vado a casa, che ho un mal di testa incredibile. Ci vediamo domani allora?>>

<< S... si...>> Il ragazzo saltò il cancello chiuso della scuola e sparì dietro l'angolo.

Il suo battito sembrava un concerto di percussioni e la sua mente era partita in un mondo parallelo.

Non si rese conto di essere ritornata nella palestra, e non notò nemmeno la ragazza mora che correva coi capelli in fiamme con Gray che la inseguiva con un estintore, né Gajeel e Levy che legavano a Juvia con le ghirlande e la portavano via.

Passò il resto della giornata in trance, aspettando l'indomani.

 

   
 
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