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Autore: Ely_fly    05/01/2016    7 recensioni
Dunque, salve a tutti :)
Sono tornata, stavolta con una song-fic ambientata al liceo.
Garfield e Rachel fanno parte del club di canto e il ragazzo cerca di sfruttare l'occasione per esprimere i suoi sentimenti, con una canzone, appunto. Anzi, più di una. Ma saranno sufficienti ad aprire gli occhi alla ragazza?
Genere: Commedia, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Beast Boy, Raven
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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«Rach, sei pronta? Victor ha già chiamato per dire che stava per mettere su gli hamburger!»

«Sono quasi pronta, Rich. Digli di non andare in panico.»

«Sai quanto ci tiene al fatto che il barbecue del quattro luglio sia perfetto!»

«E lui sa quanto il mio ragazzo sia vegetariano?»

«Sono sicuro al trecento per cento che gli avrà preparato un hamburger di tofu con verdure.»

«Sarà meglio per lui. Comunque ho fatto. Possiamo andare» annunciò Rachel, uscendo finalmente dal bagno.

Era la sera del quattro luglio e i due ragazzi erano, come prevedibile, in ritardo per il tradizionale barbecue a casa Stone. Il giorno dopo, Rachel e Garfield sarebbero partiti per la Florida, quindi sarebbe stata anche una sorta di cena d’addio per loro due.

Con un saluto al volo ai signori Wayne, che guardavano il telegiornale in salotto, i due ragazzi uscirono e partirono in fretta. Richard odiava essere in ritardo.

 

«Finalmente! Vic stava per dare i numeri! Che fine avevate fatto, ragazzi?» li accolse Karen, con un sorriso enorme.

«Qualcuno» Richard guardò con intenzione la cugina, che lo ignorò bellamente «non si decideva ad uscire dal bagno.»

«E direi che ha fatto bene! Guarda che spettacolo che è!» esclamò la ragazza, stringendo l’amica in un abbraccio gigante.

«Karen… Liberami… Sono riuscita a convincere Kori a non…» cercò di protestare Rachel, ma proprio in quella, un uragano con i capelli rossi si abbatté su di lei. «Rachel! Sei bellissima!»

«Ecco. Appunto» sospirò rassegnata la ragazza dai capelli scuri, mentre quelle due pazze delle sue amiche la stritolavano.

«Rachel! Finalmente sei arrivata! Vieni, abbiamo una sorpresa per te!» esclamò Antonia dal giardino.

«Aspetta! Garfield dov’è?» ribatté la voce di Garth.

«Stavate parlando di meeeeeeeee?» giunse la voce del biondino dalla porta. I presenti si voltarono per trovarsi davanti il ragazzo in posa plastica. Nessuno riuscì a spiccicare parola per qualche secondo, poi Antonia si fece avanti: «Sì. Okay. Facciamo finta che non sia successo niente e seguiteci di là, abbiamo una sorpresa per voi!» E con queste parole prese per mano Rachel e Garfield, trascinandoli verso il giardino.

 

Quando la ragazza aprì la porta sul retro, i due si ritrovarono davanti…

«Clara! Ines! Ragazze!» esclamò Rachel, portandosi le mani alla bocca, sorpresa.

«Non ci credo! Siete davvero voi!» gridò Garfield, passandosi una mano davanti agli occhi, quasi a volersi assicurare di non avere le allucinazioni.

I ragazzi del corso estivo della Juilliard erano radunati nel cortile di Victor, che stava grigliando hamburger in quantità industriale, e stavano riversandosi addosso ai loro amici, come un fiume in piena.

Per qualche minuto l’aria si riempì di saluti e risate, mentre i ragazzi di Jump City guardavano con soddisfazione il loro piano diventare realtà.

«Se avete finito con le smancerie, la carne sarebbe pronta!» esclamò Victor, all’improvviso, richiamando l’attenzione di tutti.

«Ciboooooooooo!» gridò Roy, lanciandosi sugli hamburger come se non mangiasse da mesi.

«Carotina, lascia qualcosa anche a noi!» lo redarguì Rachel, guardandolo malissimo.

«Gotica, non ferire i miei sentimenti! Torna a dormire, il sole è ancora alto.»

«Non ti faccio male solo perché ci sono ospiti» ringhiò la ragazza, decidendo di ignorarlo e dedicandosi alle amiche arrivate da New York, badando bene ad evitare François.

 

«Abbiamo avuto una bella idea, vero? Guarda com’è felice» commentò Richard, parlando con Victor e guardando la cugina che sorrideva, attorniata dalle sue amiche.

«Le ci voleva, questa boccata di aria newyorchese. Anche se non l’ha dato a vedere, le dispiace non poter tornare adesso a New York» rispose il ragazzo, seguendo lo sguardo di Richard.

«Già. Per fortuna li hanno accettati per il prossimo corso. L’unica cosa che un po’ mi preoccupa è che vada in Florida con Garfield, da soli…»

«Perché dici così? Pensavo ti piacesse Gar.»

«Ed è così, davvero. È mille volte meglio di Jason, poco ma sicuro, e poi si vede che le vuole bene davvero, ma… Hanno solo quindici anni.»

«Mh. Non è che sei geloso?» domandò sorridendo Victor.

«Cosa?! Starai scherzando, spero!» gridò Richard, quasi soffocando con la sua stessa saliva. L’amico si limitò a ridacchiare, mentre l’altro gli scaricava addosso una sfilza di insulti, metà dei quali irripetibili.

Attirata da quel teatrino, Rachel arrivò con due delle sue amiche di New York.

«Che sta succedendo?» domandò, incuriosita.

«Niente, niente. Discorsi tra uomini. Piuttosto, non ci presenti?» rispose Vic, lanciando un’occhiata alle due ragazze.

«Posso ricordarti che di là c’è la tua ragazza? Karen, hai presente? Alta più o meno così, capelli ricci… Ricorda nulla?» scherzò Rachel.

«Ma non dicevo per me, dovresti saperlo. Stavo pensando a lui» ribatté il ragazzo, con un sorrisone, indicando Richard, che stava iniziando a calmarsi.

«Così Kori mi fa fuori» rispose lei.

«Dici? Io la vedo piuttosto presa con quel ragazzo laggiù… Stanno parlando in una lingua piena di gargarismi e sputacchi.»

«Credo lo chiamino francese» intervenne Clara, sorridendo.

Rachel ridacchiò lievemente, poi si decise a fare le presentazioni: «Okay, ragazze, loro sono Victor, il mio fratellone e Richard, mio cugino, nonché angelo custode. Rich, vieni qui!»

Il ragazzo rispose al richiamo, avvicinandosi al gruppetto. Strinse la mano alle due ragazze, poi iniziarono a parlare del più e del meno, mentre Rachel si allontanava per cercare Garfield.

 

«Ehi» sussurrò Garfield, abbracciando Rachel da dietro e facendola sussultare.

«Garfield! Non farlo mai più!» esclamò lei, rilassandosi però nella sua stretta.

«Allora, sei contenta?» chiese lui, dopo qualche minuto.

«Molto. Finalmente sembra che la mia vita stia andando per il verso giusto. O almeno, lo spero. E tu?»

«Sono molto più che contento. Sono felice, davvero, davvero felice. Ed è merito tuo.»

Rachel arrossì lievemente.

Garfield sciolse l’abbraccio e la fece voltare verso di sé. La guardò negli occhi e piano piano i due ridussero la distanza fra loro. Erano ad un soffio l’una dall’altro, quando una voce li riportò alla realtà: «Ehi, piccioncini! Staccatevi un momento e venite con me, c’è gente che vi sta cercando!»

«Sempre fine, vero, Carotina?» domandò Rachel, voltandosi verso di lui a malincuore.

«Si fa quel che si può. A proposito, quella ragazza, Clara…»

«Spiacente, ha già delle mire su Rich. Però posso presentarti Alexandra, che ne dici?»

«Quale sarebbe?»

«La bionda, quella là.»

«Affare fatto.»

E Roy si avviò verso la ragazza, lasciando lì gli altri due.

«Andiamo, chissà cosa vogliono da noi» disse Rachel, avviandosi verso il centro del giardino, dove erano riuniti tutti.

«Rach, aspetta» la bloccò Garfield, prendendola per un polso.

Lei lo guardò interrogativa.

«Alexandra… Non è che ti stai vendicando perché pensi che ci abbia provato con me, vero?»

Rachel si limitò a sorridere enigmatica e gli voltò le spalle, camminando con il suo passo deciso verso Maria e Noriko, che le stavano facendo ampi cenni con le mani.

Garfield sorrise, scosse la testa e si avviò dietro di lei.

 

«Bene, ora che abbiamo la vostra attenzione, vorremmo dare il nostro regalo a Rachel» annunciò Ines, dall’alto della sedia di legno che le era stata prontamente fornita per sovrastare la gente.

«Regalo? Ma per cosa?» domandò la ragazza, sorpresa.

«Per tutto! Ora, zitta e buona!» le intimò Clara, mettendola a sedere a forza su una sedia.

Ottenuta l’attenzione della ragazza, tutti i ragazzi della Juilliard iniziarono ad intonare una canzone ben conosciuta:

She's just a girl and she's on fire
Hotter than a fantasy, lonely like a highway
She's living in a world and it's on fire
Filled with catastrophe, but she knows she can fly away

Rachel arrossì lievemente. Da sola non sarebbe andata da nessuna parte, nel caos che era diventato il suo mondo.


Ohhhh oh oh oh oh
She got both feet on the ground
And she's burning it down
Ohhhh oh oh oh oh
She got her head in the clouds
And she's not backing down

Però non si era mai tirata indietro ed era riuscita ad affrontare le difficoltà. La musica, la sua personale nuvola di felicità, l’aveva aiutata.


This girl is on fire...
This girl is on fire...
She's walking on fire...
This girl is on fire...

I ragazzi ridacchiarono, vedendo che il viso di Rachel era effettivamente in fiamme per l’imbarazzo di essere al centro dell’attenzione.


Looks like a girl, but she's a flame
So bright, she can burn your eyes
Better look the other way
You can try but you'll never forget her name
She's on top of the world
Hottest of the hottest girls say

Garfield le lanciò uno sguardo pieno d’amore, dimostrando che lui il suo nome non l’avrebbe mai dimenticato.


Ohhhh oh oh oh
We got our feet on the ground
And we're burning it down
Ohhhh oh oh oh oh
Got our head in the clouds
And we're not coming down

Affrontando le avversità a testa alta, Rachel si era dimostrata un esempio per ciascuno dei suoi amici. Ognuno aveva i suoi segreti, ma grazie a lei, li avrebbero affrontati.
Kori e il difficile rapporto con la sorella.

Victor e l’incidente che aveva rischiato di privarlo della vista.

Richard e il suo rapporto altalenante con il padre adottivo.

Garfield e la morte dei suoi genitori.


This girl is on fire...
This girl is on fire...
She's walking on fire...
This girl is on fire...

Everybody stares, as she goes by
'Cause they can see the flame that's in her eyes
Watch her when she's lighting up the night
Nobody knows that she's a lonely girl
And it's a lonely world
But she won' let it burn, baby, burn, baby

Non aveva permesso a nessuno di vedere oltre la sua armatura, tranne che a Richard e Garfield, ma quando era stata ad un punto dall’esplosione, l’aveva evitata. Era riuscita a salvarsi.


This girl is on fire...
This girl is on fire...
She's walking on fire...
This girl is on fire...

Oh, oh, oh, oh ohhhhh oh oh oh ohhh oh oh oh ohhhh

She's just a girl and she's on fire

 

Alla fine della canzone, Rachel era praticamente in lacrime. Garfield la strinse forte e la ragazza riuscì a mormorare un “Grazie” tra le lacrime. Era stata davvero fortunata a trovare degli amici così. Ora la sua vita era completa e lei l’avrebbe vissuta appieno, anche (e soprattutto) per sua madre.

  
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