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Autore: Emiliano2099    05/01/2016    0 recensioni
Legati da una stessa passione.
Divisi da un misterioso nemico.
Un gioco che diventa qualcosa di più, qualcosa di pericoloso.
Una corsa contro il tempo per salvare una vita.
E per diventare il nuovo Eroe di Aincrad.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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4 ottobre 2023
Piano 1

In soli due giorni nacque ufficialmente la gilda "The Seven Swords", di cui Eaden fu il capo. Arrivò al livello 10 quando gli altri erano al 7, ottenendo ancora più ammirazione di quella guadagnata dopo il duello contro Rick.
Lo stendardo scelto fu quello di sette spade che si incrociavano dietro il castello di Aincrad, a simboleggiare l'obbiettivo dei ragazzi di essere i primi a raggiungerne la cima. Dalle informazioni raccolte su Internet, i membri delle Seven Swords avevano saputo che, fino a quel momento, i piani conquistati arrivavano solo fino al cinquantasettesimo: nessuna gilda era riuscita a sconfiggere il Boss di quel piano, che si diceva cambiasse forma e skill di attacco a ogni combattimento.

Era il loro terzo giorno di gioco in Sword Art Online 2.0, ed erano già tutti al livello 10, eccetto Eaden che era al 13.
< Per me possiamo farcela > ripetè per la ventesima volta Daryus.
< Sui forum dicono che servono almeno venti guerrieri di livello 10, fra cui sono indispensabili almeno tre Chierici > ribbattè Sephrya.
< Al diavolo i forum! Siamo i players più forti che SAO abbia mai visto! Abbiamo raggiunto il livello 10 in tre giorni, mentre la gente normale impiega minimo una settimana! Per non parlare di Eaden! > insistè Daryus.
< Sephrya però ha ragione > notò Lace < Anche se siamo bravi, è un'impresa a dir poco colossale >
< Io dico che possiamo farcela! > esclamò Elizabeth eccitata < Eaden, tu che dici? >
Il ragazzo cambiò posizione sui gradini della Cattedrale della Salvezza di Light City. Pur essendo ormai una gilda in piena regola, i ragazzi non avevano abbastanza soldi per permettersi una casa e quindi le loro riunioni avvenivano nei posti più disparati.
< Facciamolo > disse infine, sotto gli sguardi sorridenti di Daryus ed Elizabeth e quelli dubbiosi del resto dei compagni: quello su cui lui aveva sempre insistito da quando avevano deciso di giocare a SAO era che avrebbero dovuto vivere una vita virtuale in tutto e per tutto identica a quella reale, quindi senza mai correre rischi inutili, senza mai pensare "È solo un gioco, posso morire quante volte voglio". Era il suo modo per rendere omaggio alle vittime di Akihiko Kayaba e al suo più grande mito: Kirito, l'Eroe di Aincrad.
< Però dobbiamo essere preparati: andremo a caccia nelle Selve Maledette, ci procureremo abbastanza soldi per tutte le pozioni di cui abbiamo bisongo e magari avanzeremo di livello >
Si diressero verso la foresta al confine di Light City, l'ultimo ostacolo prima del Dungeon del Boss del primo piano.
In Sword Art Online 2.0, l'unico modo per guadagnarsi l'accesso ai piani superiori era quello di uccidere i Boss dei piani prima. Solo così si poteva avanzare nel castello volante. Il Boss infatti respawnava ogni volta che un nuovo sfidante, gilda o gruppo che fosse, decideva di affrontarlo e solo coloro che partecipavano al combattimento e lo sconfiggevano avevano il diritto di procedere.
L'impresa in cui volevano cimentarsi le Seven Swords era appunto quella di sconfiggere il Boss del primo piano, non solo a tempo di record, cioè a soli tre giorni dal loro primo log in, ma anche con il minor numero di componenti mai visto.
Nelle Selve Maledette si trovavano mostri di tipo Incantatore e Assassino, a volte anche insieme per causare ancora più problemi agli sfortunati giocatori che li incontravano. Per questo la tecnica più usata dai sette era quella di mandare avanti Eaden, Sun Knight e Elizabeth per intercettare e mettere fuori combattimento gli Assassini come i Cacciatori Selvaggi e le Vespe Giganti, per poi fare Switch con Daryus e Lace che avrebbero provveduto a finirli. Nelle retrovie c'erano invece Sephrya e Ishtar, che si occupavano dei Maghi Corrotti quando venivano fuori, eliminandoli con frecce e incantesimi.
Il problema che più attanagliava la strategia di combattimento delle Seven Swords era la totale mancanza di una figura di supporto, perciò i membri erano costretti a ricorrere alla Pozioni Curative, che svuotavano velocemente il loro salvadanaio. 
Ciò però aveva comportato un grande miglioramento dei riflessi da parte di tutti i membri, che erano costretti a stare sempre all'erta se non volevano morire.
Perciò, quando anche l'ultimo Mago Corrotto fu fatto fuori dalla "Seeped dart" di Ishtar, tutti e sette avvertirono immediatamente la presenza di un altra minaccia. Più in profondità nella foresta, una piccola casetta di legno era ricoperta di muschio e foglie; il legno di cui era composta era marcio, frutto degli anni in cui doveva essere stato esposto alle interperie. Davanti alla porta della catapecchia, un uomo alto dava le spalle al gruppo. Indossava un mantello nero e un cappello a punta dello stesso colore.
Lentamente cominciò a voltarsi e i ragazzi poterono vedere la sua faccia, piena di cicatrici che risaltavano sulla sua pelle bianca come il latte e due occhi completamente neri. Quando sorrise, i suoi denti appuntiti e la sua lingua biforcuta si mostrarono ai sette membri della gilda.
Sulla testa del mostro apparve il nome "Stregone della Confraternita del Serprente" in aracione, la sua barra HP e il suo livello: 12.
< È un mostro Élite! > gridò Sun Knight estraendo il suo spadone da dietro la schiena, ma a un gesto dello Stregone un'onda d'urto si abbattè sui ragazzi, che andarono a gambe all'aria.
Si rimisero in piedi in fretta, giusto in tempo per vedere un enorme sfera di fuoco dirigersi dritta addosso a Eaden.
< SK, Switch! > 
I due Maghi Guerrieri si scambiarono di posto e Sun Knight, con la sua elevata Resistenza e Forza, riuscì a parare l'attacco del nemico, pagando una minuscola quantità di HP.
Eaden saltò, usando la schiena del compagno come trampolino e a mezz'aria attivò la sua skill: < Tunder Blade! > e scese in picchiata contro lo Stregone, che però evito facilmente l' attacco e lo colpì al volto con i suoi artigli.
Si fece avanti allora Elizabeth: < Lunge! >
ma il colpo fu ancora una volta evitato e la Spadaccina fu catapultata fra gli alberi da un'altra onda d'urto.
Dal folto del bosco apparì però Daryus, che colpì alla schiena lo Stregone. L'urlo che emise quest'ultimo era acutissimo e riportò alla mente immagini di sofferenza e dolore. Sephrya però non si fece distrarre e scoccò una freccia, che si andò a conficcare nella spalla del mostro.
Lo Stregone balzò via dall'accerchiamento, schivando anche una freccia di Ishtar, ed evocò due enormi serpenti alti quanto lui. 
Sephrya e Ishtar andarono a combatterli, dando così l'opportunità ai guerrieri restanti di concentrarsi sul nemico principale.
Dal bosco riuscì Elizabeth, con la barra degli HP quasi al giallo.
< Eli! > gridò Eaden, mentre Sun Knight e Lace tenevano occupato l'avversario e Daryus si ritirava nella foresta < Tieniti pronta, al mio segnale usa la skill di prima! >
Corse verso lo Stregone, l'arma che comicniava a brillare di rosso.
< Uppercut! >
L'attacco di Eaden andò miseramente a vuoto, ma il suo piano era proprio quello: < Storm! > la terza skill da Mago Guerriero colpì in pieno lo Stregone, che fu destabilizzato dall'onda d'aria che Eaden aveva evocato.
< Ora, Switch! >
< Lunge! >
L'affondo caricato di Elizabeth centrò il petto dello Stregone all'altezza del cuore.
L'urlo che emise questa volta fu così assordante da far piegare tutti in ginocchio con le mani alle orecchie e così i due serpenti ebbero campo libero per azzannare al collo le due ragazze, che fino a quel momento avevano dato loro tanto filo da torcere. 
Le loro urla riscossero Eaden: < Lace! > ma lei era già in piedi e si stava dirigendo verso le compagne ferite.
< Concludiamo questa storia! > disse Daryus apparso dagli alberi a sinistra.
< Sei pronto? > gli chiese Sun Knight, spadone alla mano.
Entrambi corsero verso l'Élite, che, indeciso su chi dei due puntare, cominciò a creare un'altra sfera infuocata, che lanciò per terra, creando un onda di fuoco che che si diresse verso tutte le Seven Swords.
Lace, Eaden ed Elizabeth riuscirono a evitare l'attacco saltando, mentre Ishtar e Sephrya, ancora stordite dall'urlo dello Stregone, furono colpite in pieno.
Daryus e Sun Knight saltarono nello stesso istante e sferrarono all'unisono un attacco verso la testa dello Stregone.
Quando atterrarono, dell'Élite e dei serpenti non era rimasto nulla, se non qualche pixel qua e là. Al loro posto era apparsa la schermata dei premi per la vittoria e dell'avanzamento di livello di tutti i membri della gilda, eccetto il capo.
Tra gli oggetti ottenuti nel combattimento c'era anche un Item di classe Raro: il Tomo del Cobra.
< Peccato che nessuno di noi sia un incantatore > si lamentò Daryus.
< Vendendolo però guadagneremo abbastanza per le pozioni di salute > notò Eaden dando una pacca sulla spalla ai suoi due compagni < Ottimo lavoro ragazzi, quel Boss non ha scampo >
Tornarono a Light City, dove vendettero l'Item e fecero scorta di Elisir.
< Oh no! Sono già le quattro! > esclamò a un certo punto Sephrya.
< E allora? > chiese Sun Knight.
< Alle quattro e venti ho karate, devo andare! >
< E il Boss? > domando Lace.
< Facciamo così, alle sei avete qualcosa da fare? > intervenne Eaden e tutti scossero la testa < Bene. Ci vediamo alle sei all'ingresso delle Selve Maledette >
< Okay > Risposero gli altri.

L'uomo continuava a spiare le Seven Swords. Vide che anche gli altri membri erano giocatori promettenti, anche se non come il loro capo. Lui si che sarebbe stato un degno avversario. 
La fortuna era dalla sua parte.
Dio era dalla sua parte.
In fondo, quante probabilità c'erano che tutto si incastrasse così perfettamente? Ora non restava che aspettare, guardare, capire.
E giocare.

Erick si tolse l'Amusphere.
Giocava già da tre giorni, ma ancora non riusciva a capacitarsi di quanto fosse bello il gioco di Sword Art Online.
Sul comodino accanto al suo letto c'era un biglietto di sua madre: "Sono uscita a fare la spesa. Torno presto."
Erick si fece una doccia veloce e finì i pochi compiti che non aveva ancora completato prima del log in.
Mancavano ancora quarantacinque minuti prima dell'appuntamento.
Pensò di riconnettersi subito, ma sarebbe stato ingiusto nei confronti dei compagni e poi era già molto più avanti di loro. A quel pensiero un sorriso gli incurvò le labbra. Non avrebbe mai pensato di essere così bravo.
Aveva letto che il server di SAO aveva un programma di sostegno nel combattimento: quando un giocatore sferrava un fendente, un affondo o un qualsiasi altro colpo, il programma faceva in modo che il corpo del player si muovesse nel modo giusto, per correggere eventuali errori nello stile di spada e per garantire più realismo nella lotta. Tutto questo però diminuiva la potenza degli attacchi. Quindi più il colpo era portato bene fin dall'inizio, più era potente. Per questo molti player praticavano scherma. 
Ma quello di Erick era puro talento.
Riusciva a sentire che i movimenti che faceva erano solo suoi.
La carica che partiva dalla spalla, l'arco che descriveva col braccio, la posizione del polso... era tutto frutto dei suoi muscoli, della sua volontà. I suoi movimenti erano quasi perfetti.
Prese carta e penna, si sistemò alla sua scrivania e cominciò a fare schemi su schemi, a cercare la strategia più efficente e rapida per sconfiggere quel Boss. La velocità era tutto. Se avessero esaurito gli Elisir prima di aver ucciso il mostro allora avrebbero perso. Sarebbero morti.
Erick non poteva permetterlo.
Dopo svariate simulazioni al computer capì che le possibilità di sconfiggere il Boss con solo i suoi amici era un'impresa impraticabile per qualsiasi giocatore si Sword Art Online.
Ma le Seven Swords non erano giocatori qualunque.
Si avvicinò al poster che teneva sopra il suo letto, quello che raffigurava Kirito nella lotta contro Heatcliff, l'avatar di Kayaba. 
Se Kirito aveva compiuto l'impossibile, potevano riuscirci anche loro.
Le sei meno dieci.
Era ora di andare.
Si rimise l'Amusphere e si sdraiò di nuovo sul letto.
< Link Start! >

Attraversarono di nuovo le Selve Maledette, stando attenti a evitare la casa nella foresta, in caso lo Stregone della Confraternita fosse riapparso. Non potevano sprecare Pozioni Curative per lui.
I pochi mostri che incotrarono non rappresentarono un ostacolo e quando Eaden utilizzò di nuovo la skill "Uppercut" per finirne uno, Elizabeth gli si avvicinò:
< Quindi hai deciso di specializzarti anche nella armi a una mano > gli disse.
< Si, l'albero delle skill del Mago Guerriero da troppa poca attenzione alla spada. Ho intenzione di spendere qualche punto qua e la per essere sicuro di cavarmela anche se dovessi esaurire gli MP > le rispose rinfoderando la sua lama dietro la schiena < Tu piuttosto, che skill hai sbloccato al livello 10? Non l'hai ancora utilizzata >
< Te la mostrerò quando lotteremo contro il Boss > rispose lei con un bagliore combattivo negli occhi < Ho intenzione di dargli il colpo di grazia >
< Bè devi metterti in fila > ribbattè lui spavaldo < La ricompensa per il Last blow fa gola a tutti >
< Allora prendila come una sfida signor Grande Capo > disse dandogli una gomitata e scoppiarono a ridere.
L'atmosfera si fece più seria quando arrivarono alle porte del Dungeon, due enormi blocchi di ferro coperti da così tanta rugine da sembrare inutilizzati da anni, ma loro sapevano che appena due settimane fa una gilda era entrata e si era guadagnata l'accesso al secondo piano.
Eaden si avvicinò e davanti a lui apparve una finestra di selezione:
"The Seven Swords, state per entrare nel Dungeon.
Una volta entrati non si può uscire a meno che non si muoia o non si sconfigga il Boss. 
(La disconnessione dal server vale come morte).
Entrare? "
Eaden premette il tasto di conferma e i battenti si aprirono.

  
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