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Autore: Chinaski    07/01/2016    1 recensioni
Potreste trovarlo banale, soprattutto all'inizio. Condivido un'attimo di speranza.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tramonto
 
Mi piacciono i tramonti. Ok, direte voi, a tutti piacciono i tramonti. C’è chi preferisce l’alba, chi il mezzogiorno, e c’è chi preferisce i tramonti. E che sarà mai? Non c’è nessuna novità in questo.
E avete ragione, ma adesso vorrei esprimere un mio personalissimo pensiero.
Ci sono quei momenti  -nel mio caso sono lunghi periodi, ma vi auguro che per voi si tratti solo di momenti- dicevo, ci sono quei momenti in cui effettivamente il mondo sembra un ammasso informe di instabilità. Ci son quei momenti in cui ci si ritrova annoiati dalla solita quotidianità della vita, dal susseguirsi perpetuo di giornate che si somigliano tutte, e che somigliano tutte a giornate vuote. Non si prova nulla, non si sente alcunché a parte questo grande senso di inumanità, e ci si chiede: ma perché la vita, che dovrebbe essere una gran cosa, ora sembra così triste?
La noia si trasforma in leggera angoscia, che cresce sempre un po’, dopo ogni uguale giorno. Ve l’ho detto,  per me si tratta di lunghi periodi, o di momenti che sembrano lunghi periodi. Mi ricordo, però, di una speranza.  C’è stato un giorno che mi sembrava solito, uguale a tutti gli altri, e dove invece qualcosa ha acquisito finalmente significato.
Ricordo che pensai una frase di un celebre scrittore, in cui in quel momento mi rispecchiavo molto.
“Avevamo la sensazione che la vita sarebbe stata una gran cosa”.*
E pensai che sì, quella gran cosa fosse infine una grande illusione.
Poi alzai lo sguardo, e subito vidi questo tramonto immane piombarmi addosso.  L’azzurro che veniva trascinato nel rosa, il sole che se lo portava via con la sua solita tranquillità, quella che ci scandisce il tempo.
E tutto all’improvviso si accese. La mia mente si accese. Era una scintilla di emozione che mi mancava, appunto, da lunghi periodi e che in quell’attimo si trasformavano solo in brevi momenti. Un solo istante imperava su tutti gli altri di noia, ed era quello, l’istante del tramonto.
L’istante del colore.
L’istante della speranza.
“E’ possibile” pensai “ che con colori del genere, la vita non sia in fin dei conti una gran cosa?”



*Bukowski
  
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