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Autore: Nichi824    12/03/2009    4 recensioni
Ambientata nel mondo di Death Note ma con una storia alternativa,ad esempio un kira quindicenne che viene arrestato all'inizio della sua carriera da un altrettanto giovane L. La storia è però particolarmente incentrata sulla relazione tra Matt e Mello. E' la mia prima fic su DN spero vi piaccia ^-^
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Matt, Mello
Note: Lemon, What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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capitolo 4 mattxmello Ok! ciao a tutti ^-^ eccomi di nuovo qui con il 4 capitolo! Mi sto molto appassionando a questo pairing mentre scrivo la fic *-* Devo solo stare attenta perchè a volte Mello mi viene troppo ribelle e da MattxMello va più verso MelloxMatt... (nn c interessano i tuoi problemi=-='' nd:Tutti) comunque x k mi chiede se scriverò ank capitoli a rating rosso... Non lo so! (k risposta esaudiente! >-< nd:tutti) be.. non dico nente.. Mad direi di si.. più avanti XD Prima devono succedere cose... Ok basta parlare di me, lasciamo la line a Matt e Mel!!

Capitolo 4 =Lite=

Matt lo guardò interrogativo
"Mel?"chiese un po' stupito dall'affermazione dell'amico.
"Tutte le volte hai qualche scusa. Adesso no, ci sentono! Adesso no, ho sonno! Adesso no, devo finire l'ultimo livello di Prince Of Persia!" Gridò irritato Mello.
"No dai, lo sai che non è vero... E' solo che non c'è mai stata l'ocasione giusta..."
"Non mentire! In due anni si trova l'occasione! Si può sapere dov'è il tuo problema?"
"Dai Mel... Non c'è nessun problema." Era incredibile come Matt riuscisse a restare calmo anche mentre Mello gli urlava contro.
"Poi non urlare che svegliamo gli altri, poi glielo spieghi tu il motivo per cui stavamo litigando..." Riusciva anche a essere ironico.
"Non cambiare discorso, Matt. Sono io il problema? Tu... Non vuoi stare con Me?"
"Mel, non sei assolutamente tu il problema, è che se andassimo oltre... Non sarebbe più un gioco, capisci?"
"E così per te è solo un gioco? Tutto quello che c'è tra noi per te non è altro che un gioco!? Matt... Ti odio!" Urlò arrabbiato e ferito.
Se ne andò sbattendo la porta, conla coda tra le gambe, senza lasciare a Matt il tempo di replicare.
"No, Mel...  E' proprio per questo..." Disse piano il rosso, rimasto solo nella stanza.
Era ancora presto e non c'era nessuno in giro, così il biondo si diresse verso l'ufficio deserto di Watari e prese tutti gli alcolici che riuscì a trovare, tanto sapeva come fare, gli aveva già rubati un altra volta insieme a... Non voleva nemmeno pensare a quel nome...
Si diresse poi in un posto che conosceva solo lui, che non aveva rivelato nemmeno a Matt. Altro poi non era che una sorta di cavità tra il soffitto di un piano e il pavimento del piano di sopra, con dentro una certa quantità di tubazioni e cavi elettrici, ma c'era comunque abbastanza spazio per starci comodamente a sedere.
L'aveva scoperta per caso un giorno mentre giocava a nascondino con Matt e, ironia della sorte, ora la usava di nuovo per fuggire da lui.
"Dannato Matt, il solo pensare a lui ora mi da i nervi!" Bevve un sorso da una delle bottiglie, una spece di vino francese, e morse un pezzo di cioccolato parlando tra se e se, tra l'altro teneva nascosta in quella cavità una scorta di tavolette estorte con la forza ai bambini più piccoli.
"E così per lui sarebbe tutto un gioco!" altra sorsata.
"Uno di quei suoi fottutissimi giochi di merda!" Mello non era certo il tipo di persona che si asteneva dal dire parole poco gentili, spece quando era arrabbiato. Altro sorso e altro morso alla tavoletta, ormai ridotta a metà.
"Evidentemente mi sbagliavo...pensavo di non essere più solo..." Altra bevuta.
"Pensavo di aver finalmente trovato qualcuno che mi capisse..." Altra bevuta, ormai era a tre quarti della prima bottiglia.
"Ma evidentemente, mi sbagliavo."finì il vino francese in un colpo.
"E pensare che ero anche qui a farmi delgi scrupoli su come avrei fatto senza di lui fuori di qui, aspettando che anche quel bastardo compisse 18 anni. Tsk. Cazzate."Aprì la seconda botiglia, champagne, e ne bevve a sufficenza da vuotarla per un terzo e finì la tavoletta di cioccolato.
"Vivrò molto meglio senza quell'idiota tra i piedi!" giù un altro sorso.
"Io! Mello! Che mi preoccupavo di vivere da solo! Ahhh che rammollito che stavo diventando!"anche la bottiglia dello champagne gli caddè di mano ancora mezza piena e rotolò rovesciando un po del suo contenuto, il biondo era ormai ubriaco.
Continuò comunque in quel modo per tutta la mattina, finchè, verso mezzogiorno, arrivato alla fine, oltre che dello champagne anche di quasi tutto un litro di vodka, disse "Mi chiedo come cazzo ho fatto ad innamorarmi di uno stronzo bastrdo come te." Poi svenne, e iniziò a sognare.

"Mello! alla tua età certi comportametenti non sono più ammissibili!" Urlò esasperato Roger contro il biondo.
"Ma quegli idioti mi prendono continuamente in giro dicendomi che sono una ragazza! Che si facciano fottere, io gli ho solo dimostrato che non lo sono."
"Non è una scusa per mandare cinque dei tuoi compagni in infermeria! E modera il linguaggio! Ormai hai 15 anni, Mello, cresci!"
"Ma, io..." Strinse i pugni, con le nocche che ancora gli sanguinavano per tutti i cazzotti che aveva dato.
"Niente ma! Stavolta niente cioccolata per un mese e niente attenuanti!"Gli strappò di mani i resti sbriciolati di una barretta e se ne andò.
"Io ti odio Roger! Io lo odio questo posto!"Urlò all'indirizzo del supervisore che se ne stava andando e si diresse nella sua stanza.
Si buttò sul letto e si mise a piangere copiosamente, ignorando che Matt fosse seduto su una sedia  agiocare al Game-boy, ovviamente se lo avesse saputo non avrebbe pianto così...
Il rosso si alzò e andò a sedersi dietro di lui, in modo da tenerlo tra le gambe, e lo abbracciò forte, gli riusciva anche piuttosto bene, visto che era già diventato più alto di lui.
"M-Matt!?"Disse sorpreso Mello tra i singhiozzi.
"Ch-che ci fai q-qui! Vattene! N-non toccava a te fare le pulizie?"Ovviamente non voleva che nessuno lo vedesse così, esattametne come quando era piccolo.
"Shh..."disse Matt, stringendo di più l'abbraccio, cullandolo legermente.
"Shh.. calmati Mel. Se vuoi puoi raccontarmi tutto..." Il biondo sembrò un po' calmarsi, tra le braccia dell'amico.
"Non ti preoccupare, non dirò  a nessuno che hai pianto."
"E'... E' che.. "Iniziò Mello, non sapendo neanche il perchè lo stesse raccontando a Matt.
"N-non ne posso più... Se mi prendono in giro e non reagisco mi prendono ancora più in giro, s-se reagisco mi mettono in punizione... Matt, non ne posso più..."Riprese a piangere.
Normalmente non avrebbe mai parlato così dei suoi problemi con qualcuno, tanto meno avrebbe mai pianto tra le sue braccia, ma con lui si sentiva.. al sicuro?
"Shh...Shh.. Sfogati finche vuoi..."
Il biondo sembrava inconsolabile.
"Mel, scommetto che Roger ti ha proibito di mangiare la cioccolata... Ma non l'ha proibito a me..."
Prese dalla tasca un cioccolatino e lo mise davanti alla bocca di Mello, che dopo un attimo di esitazione lo mise in bocca, insieme però alle dita del rosso. Questo diede un brivido ad entrambi, ma nessuno dei due sembrava voler cambiare posizione, finchè Matt non si girò in modo da stare di fronte a Mello, lo sdraiò sul letto e tolte le dita dalla bocca di questo iniziò a baciarlo.
"Ma che diavolo sta facendo quell'idiota di Matt! Io non sono mica gay! E stavolta non sembra mica uno scherzo come quella volta...Adesso mi sposto e lo picchio, chi se ne fotte di Roger! Però... QUesta senzazione... E' così... Piacevole..." Pensò molto confuso Mello, ma poi cedette e iniziò a rispondere al bacio dell'amico.
Matt non gli lasciava un attimo di tregua e quando finalmente si decise a lasciarlo respirare fu solo per dedicarsi al suo collo. Mello piegò leggermente la testa all'indietro, mentre il rosso lo baciava e lo mordeva piano.
Il biondo in pratica non rispondeva più delle sue azioni, tando meno dei suoi pensieri. Non era la priam volta che baciava qualcuno, era stato con delle ragazze, ma non aveva mai baciato nessuno in quel modo, non aveva mai baciato un ragazzo, non aveva mai baciato qualcuno per cui provava qualcosa. Provare qualcosa... Quindi lui... Provava qualcosa per Matt?
Era la prima volta però che andava oltre.. Oltre qualche smanceria nei bar...
"E che cavolo!"Pensò ad un tratto. Era vero che in quel momento aveva davvero bisogno di essere consolato, e i baci di Matt erano così dolci... Ma.. Era davvero questo quello che voleva?
"Anf- Matt... B-basta..."Disse infine.
"Sei sicuro si volerlo?"Ribadì il rosso, fissandolo con uno sguardo seducente e dolce allo stesso tempo, iniziando a slacciargli la cintura dei pantaloni. Stava per infilargli una mano nei boxer, ma Mello lo fermò.
"Si..."
Mello sapeva che prendendo questa decisione Matt avrebbe potuto abbandonarlo per sempre, e non voleva che questo accadesse, in quel momento tutto voleva meno che rimanere solo, però ora non se la sentiva di continuare. Non era... Preparato psicologicamente, per lui le emozioni erano qualcosa di strano e di difficile da gestire, aveva bisogno di tempo per assimilare tutto quello che aveva provato quella sera.
Solo quando avesse fatto ordine nella sua mente e avesse capito cosa provava veramente per Matt, solo allora avrebbe saputo gestire anche quella situazione, così nuova per lui.
"Va bene." Disse il rosso, alzandosi da sopra il corpo dell'altro.
"Non voglio forzarti, quando sarai pronto io sarò qui ad aspettarti"Si sedette ad un capo del letto, il respiro prima agitato ora completamente calmo.
Mello si aspettava tutto tranne questo, però forse avrebbe dovuto. Matt era sempre stato così dolce ocn lui, così comprensivo. E infatto lo fu anche in quella situazione.
"Vieni qui, forza."Gli disse poi sorridendo.
Il biondo si sistemò di nuovo tra le gambe dell'amico, che lo abbracciò con un braccio, mentre con l'altra mano gli accarezzava delicatamente i capelli, spostandoglieli di tanto in tanto dalla fronte.
Mello tremava un poco, e non potè fare a meno di piangere di nuovo, stavolta però senza singhiozzi, solo qualche goccia rigò il suo viso, come a segnare la fine di quel fiume di emozioni, forti e contrastanti che aveva provato quella sera.
"Shh Mel.. E' solo un gioco, solo un gioco..." Gli bisbigliava all'orecchio.
"E' solo un gioco che finiremo quando sarai pronto"
E così Mello, il duro, quello che mandava tutti a farsi fottere, si addormentò tra le braccia di Matt, cullato dalle sue carezze.

Prossimo capitolo "Risveglio"

  
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