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Autore: Bakacchi    12/03/2009    5 recensioni
Mi guarda, sorride e arrossisce. Sempre. Sono convinto che sia stata programmata in qualche strano laboratorio di robotica per eseguire a ripetizione queste azioni. D'altronde anche io lo sono nei suoi confronti. Come sempre la ignoro, ponendole soltanto l'abitudinale domanda di rito. - Che vuoi? -
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Hihihi, ho appena finito la fic "avrò cura di te" e sono già tornata con una nuova storia XD no, in realtà questa l'avevo scritta molto tempo fa e l'ho ritrovata da poco. Ho passato una serata a sistemarla e ora ho pensato di pubblicarla. E' una SakuSasu, si un po' monotono lo so, ma sono la mia coppia preferita >.< spero vi piaccia :) salutiiiii!^___^



Starsene sdraiato sul letto, le mani incrociate dietro la nuca con lo sguardo al soffitto è decisamente troppo noioso.
Di conseguenza, penso che andrò a farmi un giro.
Bè, sai che divertimento.
Sempre uguale. Konoha è sempre quella, perennemente troppo tranquilla e fastidiosamente pacifica.
Almeno oggi non c'è molta gente per la strada, forse perchè è domenica.
Cammino senza meta, per noia. Lentamente, tanto non devo andare da nessuna parte, nessuna fretta.

- Ciao Sasuke...-

Una voce svogliata. Shikamaru. Che ovviamente è steso sotto un albero a fare niente.
O a guardare le nuvole, come direbbe lui....Ovvero a far niente.
Assumo la mia solita espressione seccata e gli rispondo con un semplice

- Ciao -

senza nemmeno girarmi, continuando dritto per la mia strada.
In una favola ora si leggerebbe qualcosa come "il solo brilla alto nel cielo".
La mia versione invece è "il sole può anche far a meno di brillare e soprattutto di infastidirmi".
Accecato da quella fastidiosa palla gialla, infatti, ci sono finito di nuovo.
Ogni stramaledetta volta che esco a farmi un giro arrivo qui, di fronte a questo inutilissimo e intralciante albero pieno di tutti quei "fiorellini" dal colore assurdo.
Quell'albero sotto il quale giocavo da piccolo. Giocavo con il mio "amatissimo" fratello maggiore. Ovviamente prima che lui decidesse di rovinarmi la vita e fare fuori il nostro clan. Si perchè prima, sembrava anche una persona sana di mente che sapeva giocare con il fratello minore.
Bah, meglio evitare certi pensieri.
Lancio un ultimo sguardo sprezzante a all'albero...un ciliego per essere precisi.
Un ciliegio come...

- Sasuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuukeeeeeeeeeeeeeeeee!!! -

Ecco, appunto.
Segue, come sempre, la solita sequenza:
- urletto isterico
- corsa per raggiungermi
- piazzamento al mio fianco
- sorrisino odioso.
Mi guarda, sorride e arrossisce. Sempre.
Sono convinto che sia stata programmata in qualche strano laboratorio di robotica per eseguire a ripetizione queste azioni.
D'altronde anche io posso definirmi programmato nei suoi confronti.
Come sempre la ignoro, ponendole soltanto l'abitudinale domanda di rito.

- Che vuoi? -

Ovviamente anche la sua reazione è stata programmata con precisione.
Abbassa sempre lo sguardo, si incupisce ammutolendosi per un attimo per poi guardarmi di nuovo, sorridere e rispondermi come se non fosse successo nulla.

- Niente di particolare. Ti ho visto tutto solo e sono venuta a salutarti! Posso farti compagnia? -
- Se proprio devi -

A me sembra un "no" piuttosto chiaro.
Lei lo prende come un sì.
Io, Sakura proprio non la capisco. La tratto sempre con indifferenza e freddezza e lei continua a sorridere imperterrita, anche se so benissimo che in realtà il mio atteggiamento la ferisce.


Odiosamente ostinata.

- Stai andando da qualche parte in particolare, Sasuke-kun? -

Continua a guardarmi (che poi, perchè mi deve sempre fissare?), con quelle iridi verdi smeraldine, brillanti e terribilmente fastidiose.
Sì, perchè ogni volta che la guardo negli occhi, il mio io freddo e distaccato va a farsi benedire.
Assolutamente inaccettabile per un Uchiha.
Per questo motivo evito il più possibile di lasciar cadere lo sguardo sul suo viso. Meno la vedo e più mantengo intatto il me stesso che mi sono imposto. O forse che mi è stato imposto. Da Itachi, si intende.
Continuo a guardare dritto davanti a me.

- No, sono uscito perchè mi annoiavo -

Silenzio........ SILENZIO???

- Mmm, capisco -  dice ad un tratto.

Silenzio di nuovo. 
Non mi è ancora chiaro come riesca ad alternare la sua odiosa e incalzante parlantina a momenti di silenzio tombale per poi rianimarsi di colpo quando meno ce lo si aspetta.
Un attimo dopo, infatti, si riattiva.

- Sasuke ti va se ci sediamo sotto quegli alberi? Sono un po' stanca -

Ah, è stanca. Nessuno le ha chiesto di seguirmi e ora si lamenta pure.
Io avrei anche continuato a camminare ma siccome non ho niente da fare, non mi cambia nulla camminare o stare seduto.
Ma è davvero questo il motivo?

- Va bè - acconsento inespressivo, pur sapendo di fare la sua felicità.

Mi siedo sotto l'albero, appoggiando la schiena al tronco.
Sakura mi si piazza accanto. E' vicina. TROPPO vicina. Si è rannicchiata su se stessa, con le braccia si abbraccia le ginocchia.
A breve cominceranno le espressioni imbarazzate.
E infatti abbassa lo sguardo, le guance le stanno per andare in fiamme (stonando alla perfezione con l'assurdo colore dei suoi capelli).
Mi invia sguardi furtivi, nella speranza che non me ne accorga.
Ogni volta è la solita storia.

Fin troppo prevedibile.

Mi fissa con quei maledetti occhi verdi, troppo dolci per uno come me e io crollo come un'idiota.
Per fortuna, grazie al mio autocontrollo di ferro (che poi sarà davvero così "controllato"?), riesco a nascondere eventuali reazioni, come dire...non adatte a Sasuke Uchiha.

- Sa...sasuke emh...-

Mmm...facendo un rapido esame vocale noto un leggero balbettio e la voce estremamente flebile, simile ad un sussuro. Si prepara la domanda imbarazzante, giusto Sakura?

- Tu...tu mi detesti vero? Io sono solo una seccatura per te...lo so...sono insopportabile...però... -

Una lacrima argentata le spunta all'angolo dell'occhio.
Noooo, non farlo, Sakura!Non piangere per favore!!!Mi metti in ESTREMA difficoltà facendo così!

- Se mi dirai che non mi vuoi più tra i piedi io sparirò...e non ti sarò più d'intralcio -

Ma perchè mi dici queste cose??
Era vero, se tu sparissi, Sakura, io non avrei più questi stupidi crolli mentali.
Ma è anche vero che se tu non mi cercassi in continuazione...io...non lo so, ma probabilmente ne morirei.
Aaaaaaaaaah, eccolo il maledetto sentimentalista!!
Sta di nuovo superando la barriera che gli ho imposto. Va oltre il mio autocontrollo.
E ora cosa dovrei dirle?
Bè, potrei anche starmene zitto, come sempre d'altronde, e lasciare a lei il compito di autoconcludere il discorso.
Però...

- No, non ti detesto -

Mi è uscito così, sputato e sfacciato. Non sono stato io a pronunciare quelle parole...vero?
Eccheccavolo, ora si monterà la testa!
Come mi aspettavo, sul suo viso si apre un sorriso smagliante tra le lacrime, seguito a ruota da un'espressione che più dolce di così non si può.


Senti, caro me stesso, cosa diavolo stai dicendo?

- Grazie -

Trova la risposta più semplice, la più azzeccata. Le parole giuste...

Insopportabile, odiosa.

Bene, è arrivato il momento di darsi una calmata.
Appoggio la testa al tronco e chiudo gli occhi.
Ora si, che si ricomincia a ragionare!
Niente strani capelli rosa svolazzanti o sorrisi accecanti che possano turbare il mio essere.
Tranquillità. Freddezza.

.....

Il tutto viene improvvisamente interrotto da...un insolito peso sulla spalla destra.
Socchiudo un occhio. Moooooooolto lentamente apro anche l'altro.
Capelli rosa, occhi chiusi, espressione sognante.
Sakura si è tranquillamente appoggiata alla mia spalla.
Calma, Sasuke, ci vuole solo autocontrollo.
Non cedere al sentimentale. Dai, che ce la fai!
Ma questo va oltre.

Fermo là!Non osare spostare quella mano, non ci pensare nemmeno a sfiorare la sua.
Poi parla di nuovo. Sakura parla = PERICOLO.

- Sasuke...emh...scusa...ci sarebbe un'altra cosa che vorrei dirti -

.....

- Io...io...-

No...non dire quello che penso. Ti prego non lo dire!!

- Io ti amo Sasuke! -

Silenzio.
Nell'aria e nella mia mente.
Ora sei felice, sentimentalista?
Sì. Come sarebbe a dire sì?
Tu DEVI controllarti.
Ce la puoi fare. Ce la DEVI fare.

<<  Io ti amo Sasuke! >>
Le sue parole mi rimbombano nella mente come se uscissero da casse immaginarie poste accanto alle mie orecchie.

Il corpo non risponde più ai miei impulsi, va per conto suo.
Decide per me.
Ma no, non sono io!

Si, sono io, inutile negarlo.

Sono io ad avvicinarmi al suo viso, a sfiorare le sue labbra con le mie, ha lasciarle il sapore di un bacio leggero.
Io. Assurdo.
Fa persino ridere.
Sakura è...insopportabile...no?
Ma allora perchè lo sto facendo???

Ok, è abbastanza, hai avuto la tua parte, me stesso sentimentale.
Sforzo sovrumano, torno nel me normale.
Lei è immobile. Parallizzata. Gli occhi mi squadrano sbarrati per lo stupore. Lo so, lo so, ora sarà convinta di sognare.


"Woooooooow Sasuke-kun mi ha baciataaaaaaa!"

Me la vedo, questa frase, rimbalzare impazzita da una parte all'altra del suo cervello.
Uff.

Nel mio invece si sta facendo sempre più spazio il sentimentale. E' uscito dal suo angoletto umido e oscuro e ora crede di poter fare di testa sua.
E' qui che continua a dire "lo vedi, stupido?(oh, stupido a chi?) E' proprio questo che ti piace di lei. Adori il fatto che sia sempre tremendamente adorabile nei tuoi confronti, il suo visino triste quando piange e i dolci sorrisi che riserva solo per te. E tutto l'affetto che ti dimostra sempre."

E' complicato spiegare cosa sta succedendo nella mia testa.
In pratica sto parlando a me stesso, ma non è...esattamente così.
Cioè....ora ci sono due me???
Uno è il solito, tenebroso Sasuke, l'altro, la "novità", sta dicendo un sacco di cose che il primo non penserebbe nemmeno lontanamente.

Ora però smettila di guardarmi così, Sakura. Non sono capace di sostenere il tuo sguardo imbambolato.

- Ma....ma Sasuke...emh...perchè?cioè...io... -

In una frase è riuscita a mettere più "emh" e "cioè" che parole di senso compiuto.
Capisco che sia confusa (e ci credo, guarda che casino ho combinato)...ma ora come glielo spiego?

- Ecco... -

Prendo tempo.
Ovvero esito.
Cosa totalmente "non da me". Non so davvero cosa inventarmi per giustificare il mio comportamento. Sono davvero nei casini.
Ok, non resta che buttare lì la prima idiozia che mi passa per la testa.

- Non la smettevi più di parlare e allora....insomma, almeno così stavi zitta -

Mi stupisco di me stesso. Ma che razza di scusa è? Non ci crederà così facilmente. Anche perchè, in realtà, oggi non ha nemmeno parlato poi molto. Mi mitraglierà di domande. Pretenderà una spiegazione decente. E' fin troppo intelligente per credere ad una stupidaggine simile.

- Oh, bè....ok -

Tutto qui?
Punta lo sguardo su un insignificante filo d'erba e lo lascia vagare a vuoto lì. Nessuna domanda. Solo l'ennesima delusione.
Lo vedi? E' per questo che ti detesto, Sakura.
Perchè quando sorridi, sorridi a me.
Perchè quando sei triste, lo sei a causa mia.
Perchè per quanto fastidiosa tu possa essere, mi sei sempre vicina, anche quando non ci sei.
Ti detesto perchè qualsiasi cosa io faccia, giusta o sbagliata che sia, tu sarai sempre dalla mia parte.
E perchè i tuoi maledettissimi occhi hanno il potere di sciogliere la mia armatura di ghiaccio e di uccidermi.

Ora non sorridi. Guardi per terra, giocherelli con quei fili d'erba che ti tengono tanto impegnata. Non mi guardi. Mi sei accanto eppure ti sento distante chilometri. E io ho appena detto l'ennesima cosa sbagliata.
Scusami Sakura. E' questo quello che vorrei dirti. Ma non ci riesco perchè non ne sono capace.
Scusami perchè non sono in grado di darti quello che meriteresti. Perchè tu meriti di meglio. Molto meglio di uno...come me.
Perchè non hai scelto Naruto? Dannazione, ti viene dietro da quando è nato! E lui, al contrario di me, è sempre allegro e disponibile con tutti (anche se è un totale idiota!). Cavolo, lui si che saprebbe darti l'affetto che cerchi e che meriti.
E vorrei dirti tutte queste cose, ma no, me ne sto zitto, a osservare di nascosto i tratti del tuo viso disegnare una maschera di tristezza, lasciando le mie idee a marcire in qualche angolo remoto della mente.
Non essere triste. Non a causa mia. Non ne vale proprio la pena.

- Sasuke? -
- Che c'è? -
- Perchè...perchè sei sempre così freddo con tutti? Perchè rifiuti l'aiuto delle persone che vorrebbero starti vicine? Noi vorremo solo...essere tuoi amici. Vorremo vederti sorridere, scherzare, ridere insieme a noi. Vederti sempre scocciato...non è...bello. Ti ostini a vedere le cose con superficialità e superiorità e a chiuderti in te stesso. Perchè lo fai, Sasuke? -

Percepisco una punta di amarezza nelle sue parole, mi si conficca nello stomaco come una spina.
Darò sempre la solita risposta. La mia unica motivazione di vita.

- Perchè io ho solo uno scopo. Cose come gli amici rappresenterebbero solo una distrazione dal mio unico obiettivo. Come potrei avere tempo per creare dei legami quando l'unico mio scopo è quello di distruggere quello con mio fratello?Vivo solo per questo. Del resto non mi interessa più di tanto. -
 
So benissimo di mentire a me stesso ma non riesco a fermare le parole. Ormai pronunciarle è diventata una routine. Sono incise in gola come fossero un disco registrato, incantato sempre sulla stessa parte di una melodia.
Ormai non ho nemmeno più voglia di bloccare questi miei nuovi pensieri.
Pensaci tu.

- Ma...con la vendetta non otterrai nulla. Ti sentirai soddisfatto per qualche momento, ti crederai finalmente felice ma poi preciterai in un baratro ancora più profondo di quello in cui ti trovi ora. Durerà troppo poco per sprecarci dietro una vita. Finirà e quando accadrà non ti rimarrà nulla Sasuke. Solo un enorme vuoto. Una vita senza significato. -

La voce le si spezza in gola. Lacrime impetuose cominciano a rigarle il volto, offuscando il verde brillante dei suoi occhi.
I singhiozzi le scuotono violentemente il corpo. Sembra quasi una bambola fragile nelle mani di un burattinaio crudele.
Ha ragione. Ha perfettamente ragione su tutto. Ma io sono così. E se per me c'è una speranza, quella si chiama Sakura Haruno.
L'unica persona in grado di cambiarmi. E' così, inutile nasconderlo.
Ostentando indifferenza mi alzo per andarmene. La verità è che i suoi singhiozzi mi bruciano in gola quasi fossero miei. Prima mi allontano, meglio è.
Non faccio in tempo a compiere il primo passo che una sua mano si aggrappa saldamente alla mia, trattenendomi. E' fredda e trema. Ormai il sole è calato oltre le colline e una brezza fredda scuote l'aria. Tsk. Mi spunta un sorriso sarcastico: ora mi toccherà abbracciarla. L'aiuto ad alzarsi e, una volta in piedi, la stringo velocemente a me, senza darle il tempo di reagire. D'impeto mi stringe forte anche lei, nascondendo il viso tra le mie braccia, continuando a singhiozzare contro il mio petto.
Hai buttatto giù il muro. L'hai lentamente sbriciolato nel corso degli anni e oggi sei riuscita a dargli il colpo finale. E' caduto. Crollato. Certo, rimarranno le crepe, piccole ferite invisibili, che si saneranno solo con il tempo. Forse con il tuo aiuto, riuscirò a diventare il Sasuke che desideri.
Ora voglio solo fregarmene di quello che dovrei essere, che ero o che sarò.
Il gelo del mio cuore non ha potere contro il calore emanato dal tuo.
Ancora immerso in questi pensieri innovativi, ti vedo allontanarti leggermente, senza però sciogliere l'abbraccio.
Mi guardi con una nuova luce negli occhi, una cosa che sembra...speranza.
Lo vedo spuntare. Tra le lacrime che ancora ti bagnano il viso si fa spazio un altro sorriso luminoso. E' questa la felicità?
Sono davvero riuscito a renderti felice? Ci ho messo una vita, eppure bastava così poco.

- Grazie -

E di cosa? Sono io che ringrazio te Sakura, per tutto l'impegno che ci hai messo per fare uscire qualcosa di buono persino da uno come me.
Ora ti chiedo solo di ultimare il tuo "lavoro", di far sparire le tenebre e il ghiaccio una volta per tutte
Nel frattempo io proverò a vivere per uno scopo migliore.
Per esempio, il tuo sorriso.

   
 
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