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Autore: Onyxandopal    08/01/2016    1 recensioni
Tre ragazzi. Tre adolescenti normali, almeno in apparenza. Tra due di loro non scorre buon sangue. Ma la vita ti costringe a mettere da parte certi sentimenti. Ti costringe a mettere da parte qualsiasi cosa sia d'intralcio allo scopo finale. Luke, Kresley e Michael impareranno questa lezione. E la impareranno nel peggiore dei modi, compiendo scelte che cambieranno radicalmente le loro vite.
Genere: Fantasy, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Incompiuta
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I colpi alla porta si fecero più insistenti. Li sentivo comunque lontani. Ero completamente immersa nei miei pensieri, in quella visione. Possibile che Luke fosse tanto tranquillo, con quei tipi che si avvicinavano a noi? O forse io stavo immaginando tutto perchè ero impazzita. Possibile. Altri passi si avvicinarono alla mia porta, che si spalancò circa venti secondi dopo. Le loro voci mi arrivarono distanti, come se stessi sentendo una debole eco.

-Kresley, Kresley!!!-la voce di Luke era preoccupata. -Stanno arrivando, lei li ha visti- rispose Michael. Come faceva a saperlo, li vedeva anche lui? -Che stai dicendo Clifford?- sibilò mio fratello scuotendomi per un braccio. Non riuscivo a distorgliere gli occhi dalla finestra. -Li ho visti anche io. E poi guarda, guarda i suoi occhi- vidi l'immagine sfocata di Luke spostarsi davanti a me. -io non vedo nulla-disse dopo un po'.-Dobbiamo andarcene. Prepara un'aspirina. Se questa è la sua prima visione, avrà un mal di testa stile sbronza tra dieci minuti- soffiò Michael -Kres, stai bene? Io so che è strano, ma ti spiegheremo tutto. Le ho viste anche io quelle cose, ma non spaventarti. Devi essere lucida, per la paura avrai tempo dopo.- le sue parole,per quanto tetre, furono rassicuranti in qualche modo. -Ok-.

Mi avvicinai all'armadio e tirai fuori una sacca di quelle per la palestra. Era abbastanza grande. I ragazzi uscirono dalla stanza e li sentii parlottare al piano inferiore. Infilai dentro la sacca la maggior parte dei miei vestiti e tutto l'intimo. Andai in bagno e recuperai spazzolino, dentifricio e l'occorrente per la doccia. La trousse dei trucchi finì distrattamente assieme ai vestiti. Il makeup era l'ultimo dei miei problemi. Sentivo un fastidio alla testa, probabilmente il mal di testa di cui parlava il ragazzo con i capelli tinti. Chiusi la borsa dopo aver recuperato i miei documenti e il caricabatterie.

Andai in quello che era lo studio di papà, spostai la scrivania di circa mezzo metro e aprii un vano segreto nel pavimento. Digitai il pin della cassaforte e lo sportello si aprì silenzioso. Mi ero sempre chiesta il motivo di quelle cifre, forse erano un caso o forse una data, ma adesso importava ben poco. Recuperai un bel po' di denaro contante, la carta di credito era il modo migliore per essere rintracciati e avevo l'impressione che fosse ciò che evitavano i ragazzi al piano di sotto. Richiusi la cassaforte e rimisi la sccrivania al suo posto. Chiusi la porta dello studio, presi il mio bagaglio e scesi le scale.

-Datemi quell'aspirina- dissi entrando in salotto. Luke mi porse un bicchiere e ne trangugiai il contenuto. Guardai mio fratello. -E adesso che si fa?- chiesi timorosa, sperai che anche stavolta avesse la risposta pronta. -Tu e Clifford, per quanto mi dispiaccia, andrete a questo indirizzo e ci rimanete. Io vi raggiungo più tardi, se quelli arrivano li distraggo così guadagnate tempo- lo guardai sdegnata -No! Luke tu vieni con noi o io resto qui- urlai scuotendolo per le spalle. Non si mosse di un millimetro. Il suo sguardo era più freddo del ghiaccio -Luke, andate voi. Resto io s prendere tempo- mormorò Michael. -Non se ne parla- sibilò Luke -Sono più forte Hemmings.- alludeva forse ai suoi poteri? -Sono più resistente. Avrai anche due poteri, ma usarli entrambi ti consuma. Esauriresti le tue energe dopo neanche una decina colpi.- replicò Lucas. Un sospiro lasciò le labbra di Michael. Mi guardò dispiaciuto. -Prendi dei medicinali, tutti quelli che potrebbero servirle. La aspetto in macchina- parlava come se non fossi lì, come se non stessi udendo la conversazione. Guardai la porta chiudersi poi Luke. I miei occhi siriempirono di lui. -Luke. Ti prego, vieni con me. Ho bisogno di te- gli chiesi cercando di convincerlo. Lui mi diede le spalle mettendo le medicine in uno zainetto assieme a quelle che sembravano le provviste per un viaggio lungo delle ore. -Hai bisogno di salvarti e per questo serve tempo. Non ho scelta- sussurrò mentre mi spingeva verso l'auto nera.

Cercavo di opporre resistenza, ma lui era troppo forte. -Mi dispiace. Ci vediamo tra qualche ora, piccola- mormorò allacciandomi la cintura. Posò le sue labbra su entrambe le mie guancie, mi abbracciò e lasciò un bacio sulla mia fronte. Sembrava un addio, più che un ''a dopo''. -Luke, ti supplico- cercai ancora di fargli cambiare idea. -Non farlo. Non c'è altra soluzione. Ci vediamo tra poco-replicò prima di chiudere la portiera. Gli occhi mi si riempirono di lacrime quando capii che lui non sarebbe davvero venuto con me neanche se lo avessi implorato in ginocchio.

Quando la consapevolezza che lui stava rischiando il tutto per tutto soltando per difendermi, il mio cuore si sentì schiacciare da un peso enorme. L'auto intanto ingurgitava l'asfalto mentre ci allontanavamo dal mio amato fratello. Quando ritrovai un po' di lucidità, notai il puzzo di fumo che impregnava la macchina. -Fumi?- chiesi a Michael senza guardarlo. Lui distolse lo sguardo dalla strada per guardarmi un secondo, poi riportò gli occhi sull'asfalto grigio e spento. -Sono un dominatore dell'aria, non inquino la mia linfa vitale con questa merda.- sospirò prima di continuare. -l'auto è di mio zio, me l'ha data perché dovevamo andarcene e la mia macchina è troppo conosciuta e rintracciabile.- non pensavo niente, non provavo niente. -Non sapevo avessi la patente- cercai di mantenermi su discorsi normali, fingendo che stessimo andando a qualche mostra o a fare un giro. -Ci sono tante cose che non sai, Kresley-rispose a voce bassa. -Immagino che le verrò a sapere quando sarà il momento-r eplicai ricordando le parole di Luke. La tristezza mi attanagliò con la prepotenza di un uragano.

Dopo circa mezz'ora di viaggio a tutta velocità, sentii un'imprecazione lasciare le labbra del ragazzo. -Merda- lo guardai mentre aumentava la pressione sull'acceleratore. Qualcosa si intromise sulla nostra corsa, facendo frenare l'automobile. Mike mi guardò, poi mormorò di rimanere in macchina e scese. Lo vidi posizionarsi davanti al cofano dell'auto, mentre due figure si avvicinavano. Cercai di leggere il labiale, ma mi fu impossibile. Capii però che quelli non erano amici.

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Hey, sono tornata! Spero che questo capitolo vi piaccia :)

Volevo avvisarvi che si tratta di una trilogia, dopo Water, air and fire ci sarà It started at the end e per concludere Academy. Oltre che qui io sono anche su wattpad, perciò se qualcuno si trova più comodo lì e vuole scrivermi sappia di avere anche quella possibilità. Vi prego, fatemi sapere che cosa ne pensate. E' molto importante per me, sul serio.


L'auto intanto ingurgitava l'asfalto mentre ci allontanavamo dal mio amato fratello.

   
 
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