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Autore: DenyTheOrder    09/01/2016    0 recensioni
Emiko Hoshino è la migliore amica di Kagome e frequenta il suo stesso liceo. E' una ragazza sensibile e dolce, ma forte e con un bel carattere, capelli rossi ed occhi verdi. Cosa succederà quando scoprirà il segreto di Kagome? Scoprirà anche qualcosa di più su sè stessa? Due affascinanti e misteriose figure sembrano interessarsi a lei più del dovuto... ma Emiko, nonostante le sembianze ordinarie e apparentemente tranquille, ha uno spirito libero e non si lascia incantare così facilmente!
Ne vedremo delle belle...
"Comunque, tornando alle mie strampalate avventure, ero finalmente arrivata a scuola dopo un lungo tratto tortuoso in bici. (...) L’intera classe era a bocca aperta e non riuscivo minimamente a capirne il perché. Sarà stato il colore insolito dei miei capelli, o i miei brillanti occhi color smeraldo, ma la classe continuava a guardarmi come fossi un'aliena." Dal prologo.
SESSHOMARU X NP (Emiko) NARAKU X NP (Emiko) slight
On hold
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kagome, Nuovo personaggio, Rin, Sesshoumaru
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo
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Dopo poco tempo arrivammo ad una radura illuminata dalla luce lunare, all’interno della quale uno strano carro munito di gabbia giaceva accompagnato da quelli che sembravano due uomini. Il primo era incatenato ed imbavagliato, ma combatteva ad una velocità sovraumana con Koga, della cui presenza mi accorsi solo secondi dopo; mentre il secondo si trovava affianco al carro ed era coperto da una ancor più strana pelliccia di babbuino.

Tutto così originale in quest’epoca…

Dopo essermi liberata dalle grinfie del monaco Miroku, come il mio sguardo si posò sull’uomo-babbuino, la mia testa iniziò a girare, mentre la vista mi si offuscava sempre di più. Non sentivo più le voci dei miei compagni di viaggio che mi circondavano. Tuttavia non persi conoscenza, non svenni, ma entrai in uno stato di trance simile a quello che sperimentai nei pressi del Goshinboku, a casa, ma mille volte più intenso.

<< Naraku, tu non riesci a fare altro che pensare a me continuamente. Sai perché? Perché porti ancora dentro di te lo spirito di Onigumo >>

Una donna dalla chioma fluente e corvina proferì le parole trascinate dal vento; ero in una radura nel pieno di una foresta, affianco al corpo della donna che aveva pronunciato predette parole. Mi sembrava familiare… Poteva forse essere la famosa Kikyo di cui Kagome mi aveva tanto palato? La somiglianza tra le due era spaventosa, doveva essere proprio l’antenata della mia migliore amica.

Prima che potessi rivolgerle la parola, lei si girò nella mia direzione e sorrise, quasi impercettibilmente, mentre lo sfondo della visione cambiava nuovamente.

Ora ero in una grotta, fredda e buia, illuminata solo da una piccola candela. Kikyo era lì al mio fianco e, come notai, stava curando le ferite di un uomo ricoperto di bende e ustioni da testa a piedi, ma questa volta non sembrò accorgersi di me. Lo sconosciuto scrutava accigliato la sacerdotessa con il suo unico occhio maligno, ma prima che potessi analizzare meglio la scena, essa mutò nuovamente, e mi ritrovai nel prati proprio al di fuori della grotta. Da quest’ultima proveniva un fitto fumo ed ogni tanto potevo scorgere una fiammata rossastra che s’innalzava verso il cielo.

Dalla caverna, uscì un uomo dai capelli neri e gli occhi rosso sangue che, scrutandomi torvo, mi si avvicinò sempre di più, finché…

<< Fermo! >>

Le parole lasciarono la mia bocca senza preavviso, per qualche secondo avevo provato un’ansia angosciante e sentivo il bisogno di distanziarmi dal demone il più possibile.
Tutto si fece buio, ma non prima che riuscissi a scorgere nuovamente il peculiare uomo che, senza batter ciglio, si divise in due figure uguali e distinte allo stesso tempo. In quel momento, capii che il demone uscito dalla grotta era solo un’ombra del brigante Onigumo e che, dal suo immenso desiderio, era nato un mostro. Dal suo desiderio era nato Naraku.

Sbattei le palpebre e mi accorsi che qualcuno mi stava scuotendo per le spalle. Era Kagome che, con in volto un’espressione preoccupata e sconvolta al tempo stesso, gridava il mio nome ripetutamente. Spalancai gli occhi quando finalmente ripresi percezione della realtà.

<< Amy! Mi senti Amy?! >>

<< Uh-uhm s-si ti sento Kagome, anche se penso di avere un’emicrania >> dissi massaggiandomi con una mano la fronte che pulsava oh così forte.

<< Grazie al cielo Amy ci hai fatto preoccupare!>>

Un momento, ci hai fatto preoccupare? Per quanto tempo sono entrata in stato di trance? Se ne sono accorti tutti? Cielo che confusione!

Leggendo la mia espressione preoccupata, Kagome mi spiegò che prima della battaglia tra Juromaru, Kageromaru e i nostri – durante la quale ero con la testa e lo spirito altrove – Naraku, fissandomi con uno sguardo intenso e “che non preludeva a niente di buono” aveva cercato di avvicinarsi, ma una barriera era apparsa all’improvviso, proteggendo me ed i miei compagni, ed aveva impedito al demone di raggiungermi. Da quello che mi stava raccontato Kagome, sembrava proprio che la barriera fosse apparsa proprio dopo il mio comando – “fermo”. Forse la visione che avevo avuto era un riflesso di quello che mi stava accadendo in quel momento? Inoltre,  il tempo della visione non corrispondeva a quello reale, poiché al mio risveglio la battaglia con Juromaru e Kageromaru era già conclusa.

Continuai a camminare, rimuginando su tutte le informazioni che avevo accumulato, anche se il mal di testa non mi aiutava per niente. Eravamo sulla strada di ‘casa’ e da quel che mi aveva raccontato Kagome, sarebbe voluta ritornare alla nostra epoca e sparire per un po’, giusto per tenere Inuyasha sulle spine.

<< Dolce Emiko, voi non ricordate proprio niente di quel che è successo? >>

<< Mi dispiace, non ricordo nulla. So solo che ad un certo punto mi sono sentita… come se non ci fossi, come se non fossi lì con voi, ma in un altro luogo e… ho avuto una visione, una del passato, ma ho anche dei ricordi più sfocati come il discorso di Kikyo… >>

<< Kikyo? >> Improvvisamente Inuyasha si fermò e si voltò verso di me, più interessato che mai, mentre Kagome si fece un po’ più triste in volto.

<< Si, penso si trattasse di lei, era identica a Kagome nella visione… Preferisco non parlarne più, ora sono troppo stanca ed il mal di testa è peggiorato>>  e volevo risparmiare a Kagome altri problemi. Avrei dovuto fare due chiacchiere con Inuyasha per quanto riguarda la sua relazione con la miko resuscitata prima o poi…

<< Va bene Amy… Hey! Che ne dici se ci fermassimo ad una sorgente termale per rilassarci un po’? E per avere un pò di tempo da sole, tra ragazze? >>

Sango, che fino a quel momento era stata in silenzio, rispose sorridente:
<< Penso sia un’ottima idea! >>

<< Ma si dai, perché no? >> sorrisi a mia volta.

<< HEY, COSA DECIDETE DA SOLE SENZA CHIEDERE NIENTE A NESSUNO? COSA VI FA PENSARE CHE VI ACCOMPAGNERO’ A QUELLE STUPIDE SORGENTI? >> strillò Inuyasha.

Cielo, quel ragazzo a volte riesce veramente a darmi sui nervi…

<< INUYASHA, A CUCCIA! >>

Senza altri indugi e con un sospiro dalla mia parte, raggiungemmo le sorgenti termali senza ulteriori discussioni, con un brontolante Inuyasha al seguito.
   
 
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