Mi svegliai in un letto molto, di quelli che non se ne trovano facilmente. Avevo un forte dolore alle tempie che mi costringeva a tenere le palpebre chiuse, ma dopo un paio di minuti mi decisi ad aprirli e una luce mi accecò costringendomi a chiuderli nuovamente.
Ascoltai delle voci... dal timbro sembravano essere un uomo e una donna.
-Dottore... allora come sta la ragazza?- chiese la donna.
-Sta bene, penso abbia avuto solo una piccola botta in testa.-
Pian piano riuscì ad aprire gli occhi e li osservai.
-Ti sei svegliata finalmente!- mi sorrise la donna... anzi la ragazzina.
-Dove mi trovo?- dissi stropicciandomi gli occhi. Ero in una casa davvero ben arredata, i proprietari dovevano avere un gusto antico, considerando che i mobili erano come quelli del medioevo.
-Qualcuno mi vuole rispondere? Dove mi trovo?-
Stavo iniziando ad arrabbiarmi, perciò alzai il tono di voce.
-Tranquilla, risponderò a tutto io. Aspetta solo un attimo.-
Vidi la ragazza e il dottore parlare e ne approfittai per osservare il tutto. La ragazza indossava un lungo abito color mogano, invece il dottore un completo marrone e un camice bianco. Penso di essere seriamente nel Medioevo, ne sono più che sicura.
Il dottore andò via e la biondina si avvicinò a me. Aveva i lunghi capelli raccolti in uno chignon.
-Mi chiamo Rachel, ho sedici anni e ti ho salvata; eri svenuta sul ciglio della strada e una carrozza stava per investirti.-
-Ma io... dove mi trovo precisamente...-
-Sei su Kepler 186f. Il pianeta gemello della tua amata Terra.-
Ci misi qualche minuto ad incanalare la notizia, ma solo dopo pochi minuti vidi nella sua bocca due canini.
-Ma quelli sono denti normali?- cambiare argomento era l'unico modo per non dare di matto.
-Sono canini da vampiro, qui siamo tutti esseri sovrannaturali e... dovresti spruzzarti un po' di profumo... hai un odore che manda in estasi e anche per me è davvero forte resistere.-
-Ti rendi conto che mi stai spaventando?-
-Perdonami... allora da oggi vivrai qui se vuoi, anche perché penso tu non abbia altra abitazione...-
-Aspetta... come sai che vengo dalla terra?-
-Oh gli abitanti degli altri pianeti non sono così d'aspetto.-
-Ho capito... Piacere io sono Elise.-
-Piacere mio... dovremmo cambiarti i vestiti.- indossavo una tuta da combattimento, leggins nero stretti e maglietta attillata.
-Sei al dir poco provocante, e qui potresti essere scambiata per una poco di buono.-
-Per ora preferirei tenere i miei vestiti... grazie.-
-Va bene, allora sorellona, alzati che ti mostro la tua stanza.-
Mi alzai a fatica e salimmo le scale e mi mostrò la mia camera. Mi aveva raccontato che aveva quattro fratelli, tutti vampiri ovviamente, e da lì a poco li avrei incontrati tutti, erano fuori per ''cacciare''.
-Vai a lavarti se vuoi, forse ne hai bisogno.-
Era vero, ero molto sporca. Andai nel bagno e mi infilai nella vasca lavandomi con diversi sali profumati. Appena finito, mi coprii con un piccolo telo che mi copriva fin sotto l'inguine e andai in cerca della mia stanza, era davvero grande come casa.
-Credo sia questa...-
Spalancai la porta ma mi trovai una camera completamente diversa dalla mia.
-Cosa cavolo ci fai nella mia stanza?-
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