One year without you 2
Ciao a tutti!!!!
Sono tornata con il secondo capitolo
della mia saga! spero che questo capitolo vi piaccia e interessi come il primo!
Grazie! Buona lettura!!! ^__^ (sigh, sono commossa!!)
P.S.:
dopo averla ripresa in mano da un po’ di tempo, ho deciso di cambiare qualcosa,
quindi consiglio a chi l’avesse già letta di riprendere dal primo capitolo!
Cap. 1
Un anno dopo…
Era
una calda giornata di primavera. Il sole risplendeva nel cielo limpido. Nelle
stradine tranquille di Nerima, le persone passeggiavano da sole o con i propri
bambini. Nei parchi si sentivano le risate cristalline di bambini mischiate ai
cori degli uccellini e allo sgorgare dell’acqua delle fontanelle. Da una casa
situata in uno dei tanti piccoli quartieri della cittadina, proveniva un odore
intenso di vernice fresca. In questa casa, una ragazza alta sui vent’anni,
stava finendo di dipingere la parete di una delle tante stanze dell’edificio.
Ad un tratto una voce maschile profonda e allo stesso tempo affettuosa
proveniente dal piano di sotto disse:
-
Akane, tesoro, vuoi che ti venga a dare una mano?
-
No papà, ho finito! Adesso scendo!- gli rispose. La ragazza posò il pennello
nel secchio, strofinò le mani sulla salopette di jeans costellata di vernice
bianca e, facendo attenzione a non toccare le pareti ancora fresche, scese le
scale, che erano state ricoperte da fogli di giornale.
-
hai fatto un buon lavoro, figlia mia!- le disse il padre guardandosi attorno.
-
grazie! Ci ho messo tutta la mia energia affinché questo posto rispecchi la mia
vecchia casetta accogliente!- gli rispose con un sorriso Akane.
Dopo
il matrimonio di Kasumi e la partenza di Ranma, Akane aveva partecipato a un
concorso canoro che si teneva ogni anno a Tokyo, la grande capitale del
Giappone. All’inizio era un po’ scettica, ma alla fine fu convinta dalle sue
sorelle e soprattutto da suo padre a parteciparvi perché, secondo lui, la
figlia aveva una voce simile a quella di “una dea che da milioni di anni,
incantata i comuni mortali”, perciò era sicuro al cento per cento che avesse
vinto. E il padre di Akane non si era sbagliato. Infatti Akane arrivò prima e
vinse una grossa somma di denaro. Una parte della vincita, la donò al padre e
alle sorelle (per la gioia di Nabiki!), e con il resto comprò una casa vecchia
palestra da ristrutturare, che si trovava proprio sul lato destro della sua
nuova dimora; non era grandissima, anzi, forse era leggermente più piccola di
quella di suo padre, ma per due persone andava benissimo.
-
non vedo l’ora che Ranma torni!- esclamò Akane avvicinandosi al laghetto che si
trovava in giardino.
-
già, anch’io! Così potremo finalmente celebrare il vostro mat…
-
non dire quella parola!- lo fulminò Akane- mi avevi promesso che non ne avresti
più parlato finché non te lo avremmo detto noi!
-
ma…- stava per finire il suo discorso, quando sentirono delle vocine di due
bambini che si avvicinavano.
-
Stanno arrivando i gemelli!- disse al padre. Poi Akane e suo padre videro
arrivare due bambini, un maschio e una femmina, che, camminando in un modo un
po’ buffo, cercavano di raggiungere la zia e il nonno.
-
zia!!!- esclamarono insieme i due bimbi.
-
Ciao piccole pesti!- e diede loro un bacio sulla guancia. Allora, siete pronti
per la festa di domani? È il vostro primo compleanno! Ci saranno tanti regali,
palloncini, la torta,…
-
Sakura! Soichiro! Dove sono finite le buone maniere?
Andate subito a salutare il nonno!- esclamò la madre, la quale era appena
arrivata. Da quando era diventata madre, Kasumi era
diventata quasi severa: era sempre gentile e dolce, ma non era più quella
dolcezza che spiazzava sempre e in qualsiasi situazione.
I
due bambini annuirono e corsero ad abbracciare il nonno.
-
ciao Kasumi! Vedo che sei andata a fare le ultime spese per domani al dojo!-
esclamò Akane vedendo le borse della
spesa appoggiate per terra.
-
Sì! A che punto sei con la casa?- le chiese, osservando l’interno
dell’edificio.
-
Ho praticamente finito! adesso mancano solo i mobili e…
-
Una famiglia che ci viva!- la anticipò Kasumi, facendole l’occhiolino- e con la
palestra?
-
Non ho ancora iniziato, volevo aspettare Ranma! E poi vorrei chiamare una ditta
per metterla a posto! Allora, che cosa cucinerai di buono domani sera?
*-*-*-*-*-*-*-*
Un
anno. Un altro anno. Non aveva pensato di poter stare via ancora così tanto!
Aveva attraversato tutto il Giappone, da nord a sud, aveva sfidato e vinto
diverse scuole e appreso nuove tecniche. Finalmente si sentiva pronto a tornare
a casa e passare il resto della sua vita con Akane. Proprio quell’Akane che
l’aveva fatto arrabbiare, ingelosire, preoccupare, innamorare… dopo il suo
viaggio in America, la ragazza era cambiata: più dolce, meno violenta… ma
questo non gli importava poi più di tanto!
Ranma
stava ripensando a quegli ultimi anni, da quando era arrivato a casa Tendo,
fino alla sua proposta di matrimonio ad Akane. Stava camminando ormai da
giorni, quando finalmente vide il cartello che gli confermava di essere tornato
a casa.