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Autore: malice    09/01/2016    3 recensioni
Nell'universo privato dei propri fantasmi, nessuno di loro è ciò che gli altri pensano.
La vita di Kaito Kuroba vista da tutte le persone che gli stanno attorno, come lo vedono, lo vivono, i dubbi e segreti intuiti.
Genere: Demenziale, Malinconico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Aoko Nakamori, Kaito Kuroba/Kaito Kid, Saguru Hakuba, Shinichi Kudo/Conan Edogawa, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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**Magic Kaito manga: Great Detective Has Arrived, Cap 15

 

 

Arrivati a scuola l'accoglienza fu una delle migliori per Kaito.

Tutti, compagni di classe, insegnanti e amici di altre classi, appena lo vedevano si precipitavano da lui a sapere come stava, ma non c'era niente da meravigliarsi, in fin dei conti lui era molto popolare a scuola sia per il suo rendimento scolastico che per il carattere giocoso, solare e sempre disponibile, ed ad Aoko era sempre piaciuto questo aspetto, o per lo meno prima di sapere la verità.

Era tutta apparenza!

Come poteva essere un ragazzo così buono e gentile e allo stesso tempo uno ladro e che si divertiva a prendere in giro gli altri. Lei lo conosceva fin da bambino, come era possibile che non si fosse mai accorta di questo suo doppiogioco, come era possibile che non si fosse mai accorta di questa vena malvagia di Kaito, il suo divertimento a rubare per poi gettare via o restituire le gemme.

Suo padre aveva sempre detto che i criminali agivano sempre senza motivo *, per questo erano criminali e per questo andavano fermati. Questo allora valeva anche per Kaito? questo rendeva ancora più incomprensibile come non si fosse mai accorta di nulla.

Aoko si sentiva una stupida ad aver creduto alle sue bugie, a credere che fossero amici e sopportare tutti i suoi scherzi.

Suonata la campanella le lezioni si svolsero con calma e silenzio, come nelle ultime settimane. Aoko aveva notato che ciò aveva fatto preoccupare parecchio i compagni di classe e gli insegnanti, poiché la loro era sempre stata una classe chiassosa e allegra, sopratutto a causa dei continui scherzi e piccole magie di Kaito rivolte alle ragazze e principalmente a lei. Avevano provato ad interrogare sia lei che Kaito sull'eventualità che avessero litigato, ma entrambi avevano sempre fatto scena muta o sminuivano il fatto dicendo che era di poco conto.

Sarà forse il fatto che si frequentavano fin da bambini, ma almeno sulle piccole bugie erano sempre in sintonia senza bisogno di mettersi d'accordo. Questo e altri piccoli aspetti, l'avevano fatta sempre sentire speciale, perchè era un legame che solo lei e Kaito avevano. Un po' come il “linguaggio segreto” delle gemelle Kazaki, quelle della 3-c.

 

L'ora di pranzo arrivò molto in fretta ed come era prevedibile alcuni compagni di classe si precipitarono da Kaito.

<< Ehi Kaito, pranziamo insieme? >>

<< Grazie ragazzi, ma declino! Sono rimasto indietro con gli appunti e quindi devo recuperarli. >>

<< Mi sembra normale che tu sia rimasto indietro visto che sei costretto a scrivere con la sinistra. >>

<< Dai, non puoi saltare il pranzo! >>

<< Ragazzi seriamente devo finire qui e poi non ho tanta fame. >>

Kaito era davvero spazientito da quella insistenza, tantè che continuò a scrivere senza neanche degnargli di uno sguardo.

 

Aoko stava ascoltando la conversazione mentre metteva via i libri per tirare fuori il pranzo. In quel momento le sue compagne di classe Yokiko e Keiko si avvicinarono con i loro cestini come era loro abitudine.

<< Aoko, posso farti una domanda?>> Keiko si era avvicinata per bisbigliare.

<< Certo.>>

<< Lo hai notato anche tu che ultimamente Kaito mangia veramente poco. Lascia quasi sempre metà del suo pranzo. >>

<< Effettivamente ora che ci penso è vero. Sarà a dieta. >>

<< Non può essere Yokiko. Kaito non è micca grasso, anzi è molto atletico come fisico.>>

<< Keiko!... hai ancora spiato i ragazzi del club di ginnastica artistica, vero!? >>

Keiko arrossì lievemente per essere stata scoperta. Aoko le trovava veramente divertenti le sue amiche, ma la sua attenzione venne attirata di nuovo verso il gruppetto di ragazzi, visto che le loro insistenze si stavano alzando di tono vocale.

 

<< Niente storie, dai alzati!>>

<< Hakuba-kun vieni a darci una mano con questo pelandrone! >> l'interpellato aveva appena finito di rassettare i libri sul banco.

<< Kaito i ragazzi hanno ragione, il pasto del pranzo è molto importante se si vuole arrivare a fine giornata. >> Hakuba adorava fare il sapientone, sopratutto nei confronti di Kaito. Quei due non erano mai andati d'accordo fin dall'arrivo di Hakuba nella classe.

I ragazzi incoraggiati dall'intervento, presero il braccio di Kaito tirandolo su di peso innescando un simpatico siparietto di tira e molla, che ebbe fine solo quando dalla tasca di Kaito cadde una scatolina bianca.

<< E questa cos'è? >> Uno dei ragazzi si abbassò a prenderla.

<< é mia, ridamela! >> Kaito si liberò facilmente dei compagni che lo tenevano per poi riprendersi la scatolina. Tutti notarono il suo nervosismo e questo attirò l'attenzione anche di altri della classe.

<< Ohi Kaito, non c'è bisogno di arrabbiarsi così! >>

<< Dai dicci cosa c'è dentro! >>

<< Non dirmi che è un anello !? >>

<< Ma che dici Mammoru!>>

<< Dai Kaito, ti vuoi dichiarare ad Aoko! È vero?...Era ora! >>

<< Dai su, muoviti prima che esca dalla classe. >>

Ad Aoko gli si gelò il sangue e il fatto che i ragazzi avevano ricominciato a spintonare Kaito verso la sua direzione la innervosiva, non se la sentiva di riaffrontare di nuovo quell'argomento. Non in presenza di tutta quella gente. E sopratutto per il fatto che dentro alla scatolina non c'era un anello, ma il monocolo di Kaitou Kid.

Ma di sicuro Kaito troverà un modo simpatico, con i suoi trucchi magici, per uscire da questa situazione imbarazzante e pericolosa, almeno per la sua vera identità di Kid. Non c'è dubbio, di sicuro farà comparire....

 

<< ADESSO BASTA! >>

 

Tutti si fermarono interdetti, Kaito aveva urlato e ora stava testa bassa e i pugni talmente serrati che le nocche gli erano diventate bianche.

<< Non..Non serve che glielo chieda di nuovo! >>

Detto questo con passo svelto usci dall'aula lasciando gli astanti di stucco.

 

<< Ohi Kaito! >>

<< Aspetta! >>

<< E bravi ragazzi, non vi vergognate?! >>

<< E tu Hakuba-kun perchè non hai fatto niente! >>

Alcune ragazze incominciarono a sgridare il gruppetto che aveva causato quella fuga tirando in mezzo anche il povero Hakuba che non c'entrava niente, ma lui con la sua classica aplomb inglese se ne lavò le mani uscendo dalla classe.

 

<< Ehi Aoko che intendeva con “di nuovo”? >>

Aoko si volse verso l'amica Keiko che la guardava preoccupata

<< Bhè ecco! >>

<< Non dirmi che ti ha già chiesto di stare insieme!? >>

<< bhè ecco...Si. >>

<< COSA!!! >> << QUANDO??? >>

Se alla domanda precedente stava morendo di vergogna alle esternazioni voleva direttamente sparire.

<< Bhè ecco, ormai sarà una settimana e più. >>

<< Aoko-chan perchè non mi hai detto niente! >>

Keiko la stava guardando stralunata, e la cosa le faceva dispiacere, in fin dei conti era la sua amica più fidata dopo Kaito, ma come poteva dirgli che Kaito le aveva chiesto di stare insieme volendogli regalare il suo segreto: Kaitou Kid!

 

<< E tu che gli hai risposto? >>

Questa volta era stata un Akako apparsa alle sue spalle a fare la domanda. Sapevo da parecchio tempo che a lei piaceva Kaito e che ci aveva provato in tutti i modi a farlo innamorare, con altrettanti rifiuti da parte di lui in mio favore.

<< .. ecco... >>

<< E quindi!? >> Il tono imperativo di Akako mi fece ancora più paura. Quando voleva sapeva essere spaventosa e quello che mi uscì era poco più di un sussurro.

<< no! >>

Sulla faccia di Akako, come di quelli che stavano ad ascoltare si stampo uno sguardo di sorpresa e meraviglia. Ma li capisco, anche io avrei la loro faccia se conoscessi il rapporto che c'è tra me e Kaito. Peccato che fosse solo tutta una montatura, uno stratagemma per avere informazioni su mio padre e prenderlo in giro durante i suoi furti.

<< Aoko perche? >> Keiko vedendomi in difficoltà ed avendo la mia stessa avversione per quella ragazza mi mise una mano sulla spalla con l'intento di sostenermi.

<< bhè ecco... è che … la verità è.... che mi piace un'altro ragazzo! >>

 

+++++++

 

Hakuba appena uscito dalla classe aveva incominciato a cercare Kaito per la scuola, chiedendo a quasi tutti quelli che incontrava se lo avevano visto.

La reazione che aveva avuto in aula non era per niente da Kaito, il ragazzo dal “ falso sorriso sempre stampato in faccia qualunque cosa accada” e se si univa questo con tutte le altre stranezze che ha fatto in questo ultimo mese oltre alla “rapina” sia al Blue Parrot che a casa sua, si rafforzava la sua convinzione che qualcosa non andava.

Quello non è il Kaito Kuroba che aveva conosciuto più di un anno fa e neanche lontanamente a Kaitou Kid.

La sensazione che aveva era che fosse più fragile, più in difficoltà a gestire le situazioni e i propri sentimenti.

Con un paragone: Kaito era come un professionista del gioco d'azzardo,che avesse perso la sua “poker face”, e questo lo preoccupava molto.

Finalmente un gruppo di ragazzi gli aveva detto che un ragazzo dalla assomiglianza di Kaito si era diretto all'ultimo piano verso le vecchie aule in disuso. Lo avevano notato perchè sembrava spaesato e aveva il fiato corto.

 

Arrivato nel corridoio non fu difficile capire in quale aula Kaito si era rifugiato, infatti aperta la porta lo trovati seduto a terra tremante con una mano sulla bocca e una sul collo. La situazione mi lasciò senza parole.

<< Kaito! >> entrai chiudendomi la porta alle spalle e inginocchiandomi di fronte a lui, ma ricevetti solo una occhiata fugace.

<< Non credevo che amassi così tanto Aoko da starci così male. Non c'è ne bisogno di stare cosi, hai tante ammiratrici. >> il discorso non ebbe nessun risultato.

Aveva il respiro corto ed era leggermente accaldato, oltre che scosso da brividi. La cosa non mi piaceva per niente

<< Kaito stai bene? >> Allungai la mano per spostargli qualche ciocca dalla fronte, ma lui la scostò in maniera nervosa, mostrandosi visibilmente in difficoltà.

<< Sto bene... ora mi passa.... Passa sempre.>> una lacrima scese sulla guancia di Kaito.

<< Ma di che stai parlando? >> Kaito non rispose, anzi si piegò sulle ginocchia facendo un ulteriore fatica a respirare

<< Sarebbe il caso di andare in infermeria non credi? >>

<< No... sto bene qui.... Accidenti perché sono tornati... >>

Hakuba si inginocchiò di fronte a lui, lo spaventava molto vederlo così. In quel momento suonò la campanella di inizio lezioni e per fortuna in quell'ora avevano ginnastica.

<< Dai Kaito, andiamo in infermeria, se hai paura che ti vedano cosi, non c'è problema, ormai tutti sono in classe. >>

Kaito lo guardò da prima un po' confuso per poi annuire. Una volta in piedi, Hakuba prese il suo fazzoletto e tamponò le guance di Kaito, in modo da cancellare i rigoli che avevano lasciato le lacrime.

<< andiamo!? >>

 

 

 

Prima che inizino a girarmi puntini rossi di laser di cecchini sulla fronte, voglio rassicurarvi, giuro che non lo uccido, lo suicido o lo rendo menomato per la vita... lo faccio solo soffrire un poco e basta.

Nel prossimo capitolo lo capirete

Baci Malice

 

  
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