STAR WARS (FUN FICTION): LA CORRUZIONE DEL LATO OSCURO TANTO TEMPO FA IN UNA GALASSIA LONTANA LONTANA ….. STAR WARS (FUN MADE): LA CORRUZIONE DEL LATO OSCURO DOPO IL PRIMO SCONTRO, LO JEDI SHIPPO VA IN EREMITAGGIO NEGLI ORLI ESTERNI PER ALLENARSI ED AFFRONTARE UNA NUOVA BATTAGLIA CONTRO L’ULTIMO APPRENDISTA SITH DARTH OREO CHE STA COMPLETANTO IL SUO ADDESTRAMENTO PER DARE SFOGO ALLA SUA VENDETTA. È passato un anno dall’ultimo scontro tra lo Jedi Shippo e l’ultimo apprendista Sith. I due s’incontrano di nuovo nella stessa foresta, ma cambia qualcosa, come se dopo questo incontro non ci sarà più nulla, come se tutto quello che si conosceva prima crollasse su se stesso mettendo in dubbio ciò che pensavi di sapere, ed è qui che ci sarà una delle battaglie più dure, non fisicamente ma mentalmente tra il lato chiaro e il lato oscuro. Entrano in scena i protagonisti. “Allora ci rincontriamo finalmente, sempre qui, dove l’ultima volta eri riuscito a fuggire indenne dallo scontro. Tuttavia adesso io mi sono allenato e in questo lungo anno ho continuato il mio addestramento. Ora, tu non potrai più nulla contro me e il lato oscuro” dice il Sith uscendo dall’oscurità della foresta. Lo Jedi scostando il cappuccio dal volto risponde ”sai, mi sono allenato anche io e ti assicuro che non potrai vincere, so già che questa volta il lato chiaro si imporrà su te e il lato oscuro”, il Sith replica “questo è tutto da vedere…” sfodera la sua spada laser ed avanza verso il nemico, lo attacca ripetutamente ed iniziano uno scontro quasi coreografato, colpo dopo colpo incassano ed attaccano per finire con le spade incrociate, faccia a faccia i loro sguardi si incontrano, e lo Jedi sostenendo lo sguardo del nemico dice “perché? Come sei potuto arrivare sino a qui, eri un grande Jedi ed ora sei pieno di odio e rabbia”, il perfido Sith pieno di rancore ribatte “Tu. Come puoi dirmelo tu che mi hai tradito?! Io avevo fiducia in te! La mia famiglia aveva fiducia i te e ci hai traditi tutti quanti!” lo Jedi perplesso chiede “ Traditi? E cosa avrei fatto?” il Sith infuriato ringhia “non fare finta di non sapere, tu sai benissimo e per questo morirai!” il Sith attacca ripetutamente l’avversario che però para tutti i colpi inferti dal suo avversario, lo Jedi dopo essersi difeso chiede un’altra volta “dimmi cosa ho fatto per avervi tradito, tu sei voluto andare dando la colpa a me di tutto” il Sith ribatte “tu hai ucciso mia madre, ecco cosa hai fatto, me l’ha fatto vedere la regina e per questo che non le stavi a genio e per questo motivo che non si fidava di te, ed aveva ragione a non farlo”. Lo Jedi stupito dice “io non ho ucciso tua madre, le volevo bene! Tuo padre prima di morire mi chiese di proteggervi e di addestrare te così avresti potuto farlo tu, e tua madre non aveva nulla in contrario”, il Sith urla “non mentire! Tu l’hai uccisa solo per farmi credere che sia stata la regina così io non mi sarei fidato di lei e l’avrei eliminata vendicando la morte di mia madre!” lo Jedi dispiaciuto e incredulo dice “no mi dispiace, ma la regina ti ha illuso! Ti avevo detto di stare attento a lei perché era protetta da un signore dei Sith, lei sapeva che io ne ero a conoscenza per questo ti ha fatto credere che fossi stato io ad uccidere tua madre. So tutto questo perché teneva tua madre prigioniera, la usava come esca per farmi uccidere mentre tu venivi addestrato dal tuo maestro”. Il Sith piangendo dice “non dire menzogne io so che l’hai uccisa. L’ho visto! Se sai tutte queste cose perché non hai mai provato a salvarla? Perché l’hai lasciata prigioniera? Tu meriti solo di morire”. Il Sith, pieno di rabbia, lo attacca ripetutamente, liberando tutta la sua collera nella battaglia contro il suo sfidante. La sua foga è così forte da farlo cadere a terra “tu sei solo un debole di cui non ci si può fidare adesso è arrivato il tuo momento, adesso devi morire”, alza la sua spada per colpire il nemico che reagisce, si concentra e blocca l’avversario rialzandosi “secondo te sarei rimasto senza far nulla? avrei lasciato tua madre sotto le torture della regina? No, l’ho salvata e la puoi anche vedere! Ma devi smettere con tutta questa crudeltà ed odio”, il Sith sbarra gli occhi per lo stupore e tra le lacrime che ormai gli rigano il viso riesce a dire “ tu menti! Come posso sapere che l’hai salvata e che non sia solo un trucco per uccidermi appena io abbasserò la guardia?!”, lo Jedi, col fiato grosso per lo sforzo del combattimento, “lo so, perché lei mi ha dato questo..” risponde, mentre esce uno strano oggetto dalla tunica ormai logora “è la collana di tuo padre voleva che la prendessi tu appena completato il tuo addestramento, ma te ne sei andato”. Il Sith stupito balbetta “quindi.. è viva.. mi hanno ingannato! Dove? Dov’è? Adesso voglio vederla!”. Lo Jedi, riprendendo fiato, dà via libera ad una navicella di atterrare pochi passi più avanti, si apre lentamente il portellone, esce del fumo ed una figura incappucciata si fa largo tra la nebbia. Il Sith guarda incredulo la navicella ormai aperta e la sua attenzione si concentra sul personaggio esile che lentamente si dirige verso di lui, un grosso cappuccio grigio copre il volto ma riesce a vedere delle ciocche di capelli biondi che ricadono sulla tunica. Il Sith la esamina, incredulo sulla possibilità che possa trattarsi di sua madre e studia i suoi movimenti. Sa perfettamente di poterla battere facilmente in uno scontro, ma il suo istinto non lo allarma. Quella figura anche se coperta in viso gli dà un senso di tranquillità. La strana sagoma si dirige verso i due, si toglie il cappuccio, e dice “mi sei mancato tanto Alessandro. Pensavo di non vederti più. Invece guarda come sei diventato bello e forte” dice la donna con gli occhi pieni di commozione. Darth Oreo, stupito, dice “mamma, sei tu?! Allora non sei morta! Stai bene! Quindi io ho fatto tutto ciò per nulla! Io… Io sono un mostro! E per questo merito di morire”. Darth Oreo punta la sua spada laser contro se stesso e dice sottovoce “io sono un mostro e da mostro devo morire, addio madre sono contento che tu sia ancora viva”, il giovane si prepara al colpo, ma lo Jedi prontamente si oppone con la sua spada laser e dando un calcio alle mani del ragazzo fa cadere via la spada. Lo Jedi era preoccupato, cercando di capire cos’era successo al ragazzo. La madre intanto prende dalla mano dello Jedi la collana del padre e corre verso il figlio “Alessandro, ricordi questa? È la collana di papà… mi senti?! Lui voleva che l’indossassi quando terminavi il tuo addestramento. Io credo che il momento sia arrivato” la madre mette al collo del ragazzo la collana, a quel punto il ragazzo esce dallo stato d’ipnosi e guarda la madre “mamma, mi dispiace aver causato tutto ciò, mi dispiace di averti abbandonato e mi dispiace se non sono riuscito a mantenere la promessa fatta a papà. Ti giuro che appena torneremo a casa io ti proteggerò e non ti abbondonerò mai più”. Il Sith alza il viso, spostando la sua attenzione sullo Jedi che fino a qualche minuto fa detestava “maestro, mi dispiace di aver tradito te ed aver causato tutti questi disastri nella galassia, ma la mia mente era offuscata della rabbia e dal volere della regina. Se non mi vorrai più come allievo lo capisco” lo Jedi guardando con un leggero sorriso sul viso, il ragazzo dice “tranquillo so che non avresti mai fatto tutto ciò senza un buon motivo e quindi io completerò il tuo addestramento così potremmo lottare insieme contro il lato oscuro della Forza, e tu potrai difendere la tua famiglia” il giovane ragazzo guarda con gioia il suo maestro e si alza da terra abbracciandolo e appoggiandosi alla sua spalla, lo Jedi però si ferma, prende la collana dal collo del ragazzo, i due lo guardano insospettiti, lo Jedi esce dalla collana uno strano oggetto blu, prende la spada del suo, ormai padawan, la smonta estrae il cristallo rosso e mette quello che teneva in mano, poi la dà al ragazzo che esce la lama di un nuovo colore non più un rosso fuoco ma un blu acceso, che aprirà un nuovo capitolo nelle loro vite e nella forza.