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Autore: Fajander    10/01/2016    3 recensioni
Dragon Ball Vengeance è un universo alternativo all'originale dove Gohan, per una serie di motivi, rimane l'ultimo discendente della stirpe Saiyan in vita. Furioso e guidato dalla sete di vendetta, si ritroverà ad affrontare in una lotta perpetua l'essere che gli ha portato via tutto ciò a cui teneva, cambiando radicalmente la sua personalità. Nel corso della storia egli troverà però dei fidati alleati, con i suoi stessi interessi, che lo aiuteranno in quella che si trasformerà pian piano in una battaglia per la sopravvivenza dell'intero universo.
Genere: Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Cooler, Freezer, Gohan, Nuovo personaggio
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Il pianeta Namek stava per esplodere, mancavano pochi minuti, eppure c'erano ancora due persone che non se ne erano ancora andate: uno era Freezer, l'Imperatore della Galassia, e l'altro era Goku, il Saiyan che non solo aveva osato sfidarlo ma che lo aveva addirittura sconfitto. Il primo era disteso inerme per terra, svenuto, il corpo tranciato a metà dalla sua stessa lama energetica, il secondo stava volando in lungo e in largo per cercare un'astronave che gli permettesse di lasciare il pianeta. Appena pochi istanti dopo l'esplosione del pianeta, Goku era già nello spazio, a bordo di una navicella saiyan e privo di sensi.
Di Freezer non si avevano notizie, ma i Demoni del Freddo sono duri da uccidere, possono sopravvivere anche nello spazio aperto, perfino con solo metà corpo.
Ciò che dobbiamo sapere è che Re Cold, il padre di Freezer,aveva poca fiducia nei suoi figli, e pertanto li monitorava quasi 24h su 24h, da lontano, per essere sicuro che non intaccassero i suoi interessi o quelli dell'Impero. Per questo motivo poco dopo l'esplosione del pianeta, una delle sonde emise un bip di allerta trasmesso all'astronave di Cold, che in quel momento si trovava in viaggio da un pianeta che stava per essere venduto al suo pianeta capitale, Cold 01.
Fu Af, il responsabile del monitoraggio delle sonde spia dedicate a Freezer, ad accorgersi di quel bip. Preoccupato, si alzò dalla sedia, uscì dalla sala di controllo e andò nella stanza riservata all'imperatore, per riferirgli il messaggio. Arrivato sulla soglia della porta, le sue due guardie del corpo ( non che ne avesse bisogno, dato che era l'essere più potente dell'universo) Kog e Ighor, dall'alto dei loro 2 metri e 20 cm, lo guardarono con uno sguardo fisso, aspettando che Af dichiarasse il motivo della visita.«Salve, devo vedere Lord Cold per potergli riferire un importante messaggio» dichiarò Af, aspettando una qualche reazione.
Tuttavia, i due colossi non si mossero, e mantennero lo sguardo fisso verso di lui. Allora Af aggiunse «È un codice di allerta 11, riguarda suo figlio, il Principe Freezer. Non posso dire altro, è confidenziale.» Re Cold era molto severo riguardo la discrezione di questo spionaggio, non voleva che si sapesse in giro che monitorasse i suoi figli: sapeva benissimo che qualche scagnozzo dei livelli inferiori lavorava segretamente per uno dei due, per Cooler o per Freezer, ma avendo milioni di soldati sparsi per tutta la galassia era impossibile scoprire chi o quanti. Finalmente, dopo questa seconda informazione Kog ,che stava alla sinistra della porta, usò il suo pollice per applicare una leggera pressione sul pannello delle impronte digitali, che la aprirono. «Fai in fretta. Hai cinque minuti. Lord Cold è impaziente oggi.» disse con un ghigno Kog. «Non farlo stare troppo sulle spine, o potrebbe essere la tua ultima conversazione» aggiunse con un altro ghigno Ighor. Af deglutì e fece un passo avanti, incerto. «Che diavolo c'è adesso?» disse infastidito il re, mentre guardava fuori dall'enorme vetrata il paesaggio stellare.
«I miei migliori omaggi Lord Cold, sono Af, il responsabile del monitoraggio dei suoi figli.» attese una risposta, che arrivò un minuto dopo, mentre Af sudava freddo, terrorizzato. «Parla dunque!» tuonò Cold. «Po-pochi minuti fa la sonda n. 0321103 ha inviato un messaggio di allerta riguardante suo figlio, Freezer.
Come da lei richiesto in questi casi, non ho visto i dettagli, le ho solo riportato la notizia. È tutto signore.» Finalmente, il Demone del Freddo si voltò per guardare in faccia il suo interlocutore. La sua enorme coda violacea, che veniva parzialmente nascosta dal mantello rosso, si aggitava per il nervosismo.
«Pochi minuti fa?Esattamente quanti?»indagò con tono severo. «4, Lord Cold.» disse impaurito Af. «4?!! E perchè diavolo hai aspettato così tanto?!! Non ti avevo forse chiesto la massima efficienza per questa missione??» l'Imperatore si avvicinava a grandi passi verso il suo ufficiale, che in confronto a lui era minuscolo.
Pochi istanti e sarebbe stato a un centimetro dal piccolo alieno. «Mi pe-pe-perdoni signore, la sala di controllo è molto distante dalla sua stanza, e l'ascensore che porta a questa ala dell'astronave era guasto, ho dovut...» ma non riuscì a finire in tempo la frase che il monarca lo aveva già afferrato per la gola, sollevandolo di mezzo metro dal suolo. Il povero Af scuoteva le gambe con energia, in preda agli spasmi, ma sapeva che non c'era nulla da fare. Era alla sua mercè.
Abbassò lo sguardo, tentando di non incontrare gli occhi glaciali e terribili del suo Re. Ancora pochi secondi e sarebbe morto. Poteva sentire le ultime forze abbandonarlo, l'ultimo respiro svanire, quando Cold blaterò qualcosa come "Stupidi alieni inferiori" e "Inutili schiavi", non riusciva a distinguere più le parole con chiarezza ormai. Il Re piegò il braccio con il quale stringeva Af per poi rilasciarlo con vigore, facendolo schiantare verso la parete della sua stanza. Infine si avvicinò accanto al corpo semi cosciente, accasciato al suolo e con gli occhi fissi nel vuoto, per sussurargli un'ultima cosa : «Se la prossima volta impieghi più di due minuti verrai scaraventato fuori dalla finestra, chiaro?» Af raccolse le sue ultime forze per annuire leggermente, poi perse i sensi, in fin di vita.
Dopodichè, il Demone del Freddo uscì dalla sua stanza e incamminandosi per il corridoio avvertì le sue due guardie «Sto andando verso la sala di monitoraggio, e per l'amor del cielo, ripulite la mia stanza dalla quello schifo.» disse agitando il braccio destro con stanchezza.
   
 
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