Cammina avanti e indietro, l'uomo posseduto da Ira.
"Distruggi, urla, uccidi!", la testa sta per scoppiargli, il sangue gli ribolle, lo sente pulsare ovunque, come se stesse cercando una via di fuga da quel corpo che sembra andargli troppo stretto.
Cammina avanti e indietro, l'uomo posseduto da Ira. Stringe i pugni finchč le nocche non diventano bianche. Tutto si tinge di rosso; e lui distugge, urla, uccide.
Rosso, sangue. "Si!", gioisce il demone nella sua testa. Un senso di pace misto a orrore lo travolge, mentre l'uomo osserva le proprie mani sporche di sangue innocente. Il demone, sazio, tace adesso.
Le lacrime rigano il viso dell'uomo, non c'č pių rosso ora. E l'uomo piange silenziosamente.
Le lacrime cessano. Una voce si fa prepotentemente largo nella sua mente.
"Distruggi, urla, uccidi!"