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Autore: Blue Eich    10/01/2016    4 recensioni
L'ultimo concorrente, su cui era puntato un occhio di bue, era appena entrato in scena. Fu allora che gli occhietti di Orthilla luccicarono di curiosità e meraviglia: avrebbe riconosciuto tra mille quel sorriso ammaliatore, quel lungo mantello bianco e quell'abito elegante.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Adriano, Orthilla
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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Blast from the past

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Aggrappata a uno dei paletti che recintavano il palcoscenico, Orthilla era sporta nel tentativo di vedere qualcosa. Avrebbero dovuto essere più bassi, a portata di bambino, pensava, con le guance gonfie come palloncini e rosse come due Baccamodoro. Insomma, anche i piccoli avevano diritto di assistere alle Gare Pokémon!

I fischi e gli applausi del pubblico la indussero a posare lo sguardo al centro del palco. L'ultimo concorrente, su cui era puntato un occhio di bue, era appena entrato in scena. Fu allora che gli occhietti di Orthilla luccicarono di curiosità e meraviglia: avrebbe riconosciuto tra mille quel sorriso ammaliatore, quel lungo mantello bianco e quell'abito elegante.

«Vai, zio, sei il più bravo di tutti!»

Lui le rivolse un modesto cenno di saluto e, senza perdere il sorriso, si posò due dita sulle labbra, come a dirle “ssh”.

La nipotina si portò le mani alla bocca per coprirla: aveva promesso di fare la brava e di non disturbare le altre persone che stavano assistendo all'esibizione, quasi dimenticava.

Con un solo elegante gesto, Adriano lanciò in aria una Poké Ball. Ne uscì, emettendo un verso profondo e allo stesso tempo dolce, un Milotic. «Mila, Salvaguardia!»

A quell'ordine deciso, il serpente marino chiuse gli occhi per concentrarsi. Pochi attimi dopo, il suo corpo sinuoso risplendette di una tenue luce verde speranza originaria dalla punta della coda che, come un faro, la diffondeva per la sala.

La piccoletta rimase completamente incantata da quella luce. L'atmosfera magica, come una bolla di sapone che scoppia all'improvviso, ebbe fine quando la luce su Milotic si ritirò. Il brusio di sottofondo e le grida di acclamazione riempirono il silenzio.

 

«Zio!» Quando lo vide sulla soglia del camerino, Orthilla corse subito ad avvinghiarsi alla gamba di Adriano. «È stato bellissimo!»

Lui, sorridendo pazientemente, le s'inginocchiò davanti. «Allora, Orthy, ti piacciono le Gare Pokémon?»

L'azzurra annuì. «Quando sarò grande voglio diventare la migliore Coordinatrice del mondo!» annunciò, alzando un pugno in alto in segno di determinazione.

Ad Adriano scappò un altro sorriso. Chissà che, testarda com'era, in futuro non ci riuscisse davvero. «Ti va se andiamo a prenderci un bel gelato, adesso?»

A quella proposta così fantastica, la nipote fece un gridolino emozionato e lo abbracciò stretto, come se fosse il suo peluche preferito.

Il futuro Capopalestra sorrise nuovamente: bastava così poco per renderla felice. Quando stava per rialzarsi, qualcosa attirò la sua attenzione. C'era un ragazzino, imbronciato, che li guardava di sottecchi da dietro al pilastro vicino alla reception. «Lo conosci?»

Orthilla scosse il capo. Quando il “colpevole” si accorse di essere stato scoperto, avvampò e fece un passo indietro. Poi però si morse un labbro e, a passo spedito, si avvicinò alla bambina. Nemmeno il tempo di chiedergli chi fosse, che aveva già chinato la testa e si preparava a dire qualcosa. «Voglio che tu sia la mia rivale!» urlò, senza ancora il coraggio di guardarla in faccia. «Sì, perché anch'io voglio diventare il miglior Coordinatore del mondo!»

Orthilla si prese qualche secondo per riflettere. «Oh, va bene, quando saremo grandi ci sfideremo!» concluse, con un bel sorriso.

Lui non dimenticò mai quel sorriso… Era come se gli fosse entrato dritto nel cuore. Avvampando ancora di vergogna, corse via. Però si girò un'ultima volta, nello stesso istante in cui la porta automatica si apriva. «Vito! Mi chiamo Vito!» esclamò, a pugni stretti, per poi scappare definitivamente fuori.

La bimba rimase a fissare la porta chiusa, mentre Adriano, pronto ad andarsene, si rialzava e la prendeva per mano. Aveva la sensazione che quell'incontro non fosse stato casuale… Perciò non avrebbe dimenticato quel nome.

 


 

Angolo Autrice
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Hola!
Ho scritto questa shot in estate, circa alle cinque della mattina, mentre finivo le Gare Pokémon su Zaffiro Alpha. Beh, mi sono finalmente decisa a pubblicarla! Non è niente di che, ma mi piaceva l'idea di Orthilla piccina in giro con suo zio Adriano :) e, già che c'ero, ho inserito anche quel rompiscatole di Vito! Fatemi sapere che ne pensate.
Alla prossima!
-H.H.-
 
   
 
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