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Autore: shurei    13/03/2009    4 recensioni
-Sai, mamma…- pronuncia Sasuke.
-Dimmi tesoro...- dice Mikoto, inginocchiandosi accanto a lui, per guardarlo negli occhi.
-Anch'io vorrei che una ragazza si comportasse con me, come tu hai fatto col papà!-
-Aspetta e spera, figliolo!- interviene Fugaku.
-Perché papà?- domanda il figlio.
-Perché di ragazze come tua madre...-
[Personaggi: Fugaku e Mikoto Uchiha, con la partecipazione straordinaria di Teyaki Uchiha.]
[Seconda classificata al contest "FugakuMikoto" indetto da Akasuna no Sasori]
Genere: Romantico, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Itachi, Altri, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Sara' perche' mi piaci





La villetta Uchiha in fondo alla strada, l'ultima prima di avere accesso ad altri quartieri del villaggio.
Lì tutto è tranquillo, fino al SUO arrivo: una coppia con i suoi bambini fa capolino nella dolce tranquillità famigliare di questa casa.
-No, non vogliamo venire. Rimaniamo con lo zio!- dicono in coro i bambini.
-Ma bambini... è vostra nonna!- rimprovera la madre.
-Mikoto, lasciamoli qui con mio fratello, visto che ci tengono tanto!- esclama Fugaku.
-Tu... brutto! Non che mi dispiaccia, ma detto da te mi innervosisce!- pensa Teyaki.
-Allora ci vediamo dopo!- dice inflessibile Fugaku.
-Esci da casa mia, immonda creatura, anche se sei mio fratello!- pensa di nuovo Teyaki.

Una volta usciti i genitori, i bambini si avvicinano allo zio seduto sul divano, lo abbracciano teneramente e ricevono tanti complimenti da lui; poi, alzano lo sguardo e sorridendo gli chiedono:
-Zio Teyaki! Raccontaci come mamma e papà si sono innamorati!-
L'Uchiha maggiore impreca e sbianca, pensando:
-Me misero! Odio ricordarmi di quello stramaledettissimo giorno! Mi chiamo Teyaki Uchiha, ho quarantun'anni e sono un ninja! Il motivo della mia disperazione? Lui... quel maledetto di mio fratello: FUGAKU UCHIHA!! Come si è permesso di portarmi via la dolce e adorata Mikoto!-
-Teyaki, se i bambini ti danno fastidio, li porto via con me!- dice l'oggetto degli ultimi pensieri di Teyaki, mentre fa capolino con la testa nel soggiorno.
-No, Mikoto! Lasciali qui e vai tranquilla!- risponde prontamente Teyaki.
-Sicuro?!?-
-Vai, vai!-
-Allora ci vediamo dopo!-

Salutata la sua dolce ossessione, Teyaki rimane solo con i suoi nipotini, che sono seduti accanto a lui, con la testolina appoggiata sul suo petto da ambo i lati.
-Eccoli i miei nipotini! Due splendidi maschietti: il più grande, Itachi, ha dieci anni e somiglia molto al suo papà, per questo non andiamo molto d'accordo; mentre il più giovane, Sasuke, ha cinque anni, somiglia tanto a Mikoto ed è lui il mio preferito. Sono mori e hanno gli occhi neri, come l'oblio! So già che faranno strage di cuori, come quella canaglia di Fugaku...- pensa, guardandoli.
I bambini alzano lo sguardo verso di lui, osservandolo con occhi dolci, ma talmente dolci che è così facile perdersi in essi, occhi che li fanno sembrare dei cucciolotti in cerca d'affetto. Poi gli chiedono:
-Dai Zio, per favore!-
Quegli occhietti teneri e quella vocina flebile, fanno riprendere l'uomo a pensare:
-Se fanno quegli occhietti, non so resistere! Anche questo l'hanno ereditato da Mikoto, lei sì che ha degli occhi meravigliosi!-
-Allora?- domandano i bimbi, facendo ritornare Teyaki alla realtà.
-Perché mi fate questa domanda, bambini? Non fareste meglio a chiederlo direttamente ai vostri genitori?-

Itachi e Sasuke prima si guardano negli occhi, poi assumono di colpo un'aria mogia mogia. Sapevano benissimo che avrebbero collezionato l'ennesimo buco nell'acqua e poi confessano:
-Beh... la mamma ce lo direbbe volentieri, ma papà non vuole. Ci dice sempre: “Chiedete a zio Teyaki!”-
-Bastardo! Anche questa te la metto in conto! Prima o poi me le pagherai tutte, garantito come l'oro!- pensa Teyaki, con una venina pulsante sulla fronte.
-Allora zio!-
-Eh! Dunque: da dove comincio!? Ah, si! Innanzitutto, premetto che anche io ero innamorato di vostra madre.-
-Davvero?- domanda Itachi, incredulo.
-Si.- conferma Teyaki, per poi proseguire: -Dovete sapere che prima della dichiarazione di vostra madre al mio fratellino, il sottoscritto le ha fatto una corte spietata senza precedenti, senza però sortire alcun effetto, a parte che non se né mai accorta. Inoltre, vostra madre non ha mai mostrato un aperto interesse verso Fugaku, l'ha sempre tenuto nascosto.-
-Capito!- dicono in coro i piccoli Uchiha.
-Bene! Tutto risale a quando vostra madre aveva diciotto anni, mio fratello ventitrè e io ventisei. Lei era appena entrata a far parte del duetto che formavamo io e vostro padre nella polizia. Insieme abbiamo portato a termine diverse missioni, fino a quando non arrivò quel giorno: vostro nonno, il capo della polizia, decise di mandare in missione Fugaku e Mikoto senza di me, ma io li ho seguiti di nascosto. Ma prima raccontiamo le cose con calma... - precisa Teyaki, iniziando a raccontare.


.: Konoha 17 anni prima :.


Teyaki e Fugaku, con passo deciso, portamento e sguardo fiero, raggiungono l'ufficio del padre Taiky, che li stava aspettando. Bussano ed entrano, salutandolo cortesemente.
-Ci ha fatto chiamare padre?- domanda Fugaku.
L'uomo seduto alla scrivania annuisce.
-Si, figliolo! Come ben sai, fra tre giorni partirai in missione con Mikoto alla ricerca di quel pericoloso criminale e volevo darti le ultime direttive.-
-Oh, papà! Perché non posso andare anch'io?- chiede tristemente il maggiore dei figli.
Il vecchio sospira.
-Perché dovranno andare sotto copertura: saranno marito e moglie!-
-MARITO E MOGLIE!!! E ALLORA NON POTEVI PRENDERE ME????-
Lo sconcerto negli occhi di Teyaki è grande, tanto quanto l'ira che può trasparire da quello sguardo.
-Per un motivo molto semplice: tu perderesti di vista l'obiettivo della missione!-
-Fratellino… dì qualcosa!-
-La cosa non mi tocca affatto!- dice serio Fugaku.
-Figliolo! È ora che ti trovi una consorte, non puoi stare scapolo a vita! Devi portare avanti la discendenza degli Uchiha.- informa il padre.
-Si padre.- risponde il figlio minore con disinteresse.

Il primogenito ringhia peggio di un lupo inferocito per l'affronto subito. Il padre l'aveva fatto apposta, su questo non ne aveva alcun dubbio; poi, il suo animo si placa quando, voltandosi verso la finestra che dà sul cortile, vede quell'angelo di Mikoto dormire pacifica all'ombra di un albero.
In quel momento, la sua euforia è alle stelle e si lascia sfuggire ad voce alta:
-Dio mio! Quant'è tenera!-
-Come volevasi dimostrare!- dice il padre.

A quell'affermazione, il maggiore dei fratelli si lascia sfuggire un lieve “tsk”, prima di uscire dall'abitacolo, per andare in giardino dalla sua bella addormentata.
Pochi scatti veloci ed eccolo arrivare in prossimità dell'albero. Teyaki cammina a passo felpato per non svegliare la giovane, che dorme serena alla sua ombra tutta rannicchiata, con le labbra increspaste, i lunghi capelli mori scendenti morbidi sul viso, che si riempiono di riflessi blu quando le foglie filtrano la luce.
-Ehi... non puoi dormire qui!- sussurra Teyaki, avvicinandosi al suo orecchio.
In tutta risposta, la ragazza mugola e si rannicchia ancor di più, nascondendo il viso alla luce. Poi, dopo vari e svariati tentativi, la fanciulla apre gli occhi, quei bellissimi occhi fatti d'oblio, in cui è facile perdersi.
Teyaki, dopo brevi attimi di beatitudine, si desta da quello spettacolo paradisiaco, dal quale non avrebbe voluto svegliarsi, per poi chiederle:
-Come mai dormivi sotto l'albero?-
A quella semplice domanda, la mora sospira pesantemente:
-Eh! C'è bisogno di chiederlo? Sono giorni che mio padre non mi fa dormire, per il fatto della missione!- spiega Mikoto, assonnata.
-Come mai?-
-Come ben sai, Teyaki, io sono la partner di tuo fratello Fugaku e il mio papà si sta facendo tanti di quei viaggi mentali, che tu non ne hai un'idea!-
-Del tipo?-
-Del tipo... aspetta che me ne viene in mente uno... ah! Eccolo:
“Mikoto vieni qui non far la timida!”
“Fugaku che sta dicendo, non possiamo farlo!”
“Si invece! Sei una splendida fanciulla e io ti voglio!”
“No! Ti prego non voglio...”
“Tranquilla sarò delicato!”
Ecco questi sono i sogni del mio caro paparino! Ogni notte ne fa a raffica. Mamma mia!-
Teyaki, dopo quel buffo ma, allo stesso tempo, terrificante racconto, ridacchia di gusto aggiungendo:
-Certo che il tuo vecchio ne ha d'immaginazione!-
-Troppa!-
-Mikoto: posso farti una domanda?-
-Prego!-
-Ma a te piace mio fratello?-
-Se devo essere sincera, i tipi poco socievoli come lui non mi piacciono, perchè?-
-Pura curiosità.-

Dopo aver risposto esaurientemente alla domanda postale, la giovane butta occhio sul suo orologio, che segna le ore 11.30 non le 10.00 come aveva previsto. Senza volerlo, è in mostruoso ritardo all'appuntamento col capo.
-Oh, cielo! E’ tardissimo!- esclama Mikoto, in preda alla disperazione.
-Che hai Mikoto?- domanda Teyaki, guardandola perplesso.
-Avevo un appuntamento con tuo padre per le 10.00 in punto, ma ho dormito più del previsto!-

La Venere di Konoha, a quel punto, corre in direzione dell'ufficio del suo capo, da dove sta uscendo Fugaku, quando lei ne sta varcando la soglia. Taiki non appena Mikoto entra, la guarda molto male.
-Chiedo scusa per il ritardo!- si scusa Mikoto, mortificata.
-Tranquilla.- risponde l'uomo, per poi continuare: -Ti ho voluta convocare per darti le ultime delucidazioni sulla missione! Dunque: partirete al mattino presto, circa le 5.30, mi raccomando la puntualità questa volta! Indossa abiti che diano poco nell'occhio. Tu e mio figlio siete marito e moglie e il vostro compito è quello di catturare un criminale, che terrorizza i villaggi limitrofi uccidendo tutte le donne, per poi nutrirsi delle loro carni! Inoltre, dovrete stare attenti perchè è estremamente pericoloso!-
-D'accordo!- afferma la ragazza.

Ad ogni parola del superiore, la ragazza annota tutti i dettagli relativi alla missione fino all'ultima sillaba e, dopo averlo fatto, si congeda, ritornando a casa per sistemare le ultime cose, sempre sopportando i deliri isterici e fin troppo apprensivi del padre riguardanti il minore dei fratelli Uchiha.
Per la ragazza susseguono altri pomeriggi insonni e altrettante notti in bianco, come lo è quella prima della missione: infatti, alle cinque del mattino è già pronta per uscire da quel manicomio e, piano piano, si dirige all'uscita del villaggio. Arrivata in prossimità di essa, la ragazza nota la presenza di un ragazzo in piedi accanto al portone: è Fugaku, che è già li ad aspettarla.
-Buongiorno, sempai!- dice Mikoto, salutandolo gentilmente.
-Buongiorno Mikoto! Mattiniera!- esclama l'Uchiha.
-Non ho dormito! Mio padre non stava bene!-
-Poveretto! Andiamo?-
-Certo!-
Poco dopo essersi incamminati l'uno accanto all'altra, dopo nemmeno poche miglia i due vengono raggiunti dalla migliore amica di Mikoto, Kushina, che li ferma per riferire un messaggio della massima importanza alla sua compagna d'avventura.
-Salve!- esclama Kushina, fermandosi davanti a loro e facendo un cenno di saluto con la mano destra.
-Uzumaki!- dice Fugaku, spiazzato.
-Kushina!- pronuncia Mikoto.
-Sono venuta a salutarvi!- mette in chiaro la ragazza, per poi continuare: - Ah, Mikoto-chan: ho un messaggio da parte di Fukuro!-
-Dal mio vecchio...-
-Ti avviso che sono le sue testuali parole: “Cerca di non farti violentare da quell'Uchiha da strapazzo!”- sussurra Kushina.
-Dì a mio padre che non mi farò toccare nemmeno con un dito!- sussurra la ragazza con i nervi a fior di pelle.

Dopo i saluti, la partenza.
Mentre i due finti coniugi avanzano, Kushina retrocede intravedendo il fratello maggiore di Fugaku nascosto dietro una siepe a spiare.
-Ehi, è inutile che li guardi o che li segui, tanto Mikoto si metterà col tuo fratellino, garantito!- dice Kushina, facendosi sfuggire una risatina.
-Taci, strega!- le impone Teyaki.
-Guarda in faccia la realtà e trovati un'altra ragazza!-
-Tu, piuttosto, Minato non ne vuol sapere di te!-
-Se, se come no! Aspetta e spera bello, mi sposerò anche prima di te e con Minato, alla faccia tua! Poi tu, fai come ti pare!
-Infatti è quel che farò!-

L'Uchiha maggiore si avvia, seguendo con discrezione la coppia per tutto il viaggio, trasformandosi in un'altra persona.
Dopo circa tre ore di cammino i due o - per meglio dire - i tre ninja giungono nel paese segnalato dal padre di Fugaku, dove si trova il criminale.
Per non destare sospetti, i due coniugi decidono di prendere una stanza per loro, facendo finta di dover trascorrere in quella città il loro viaggio di nozze.
Dopo tanto vagare alla ricerca di un alloggio capace di accoglierli, trovano posto in una locanda molto graziosa e qui iniziano le prime divergenze.
-Mi spiace, signori! Al momento dispongo solo di una camera con un letto matrimoniale, non con due letti separati come la desiderate voi! Può andarvi bene comunque?- chiede cortesemente il gestore.
-Certo! Visto che le altre locande sono al completo ci fermiamo qui, vero amore?- domanda Fugaku.
Mikoto annuisce, ripensando agli incubi del padre che, in quel momento, stavano quasi per prendere vita.
-Un corno!- pensa Teyaki, mentre ordina la stanza accanto alla loro, che per pura fortuna è libera.

I tre salgono e prendono possesso dei rispettivi alloggi. Ma prima che Fugaku e Mikoto chiudessero la porta, Teyaki introduce furtivamente un piccolo ragnetto, in modo da tenerli d'occhio, osservandoli nella stanza accanto, stando attento ad ogni minimo particolare.
“Marito e moglie”, dopo aver sistemato le loro cose, si dividono per cercare informazioni utili sul malintenzionato dagli abitanti del posto, stando attenti a non dar troppo nell'occhio, costantemente seguiti dall'amichetto di Teyaki, che non li perde di vista un secondo.
Chiedi a destra, ora a sinistra; chiedi qua, poi là, che il tempo vola. È già ora di cena, così i due colleghi ritornano alla locanda, assaporando un menu tipico della cittadina e poi, da bravi “Novelli sposi”, vanno nella loro stanza.
-Trovato informazioni utili?- chiede Fugaku.
-No, sono solo venuta a sapere che nel quartiere a est, c'è qualche movimento sospetto!- spiega la giovane.
-Bene! Ora io vado a farmi una doccia!-
-Prego fa pure!-

Un bagno rilassante è quello che ci voleva per Fugaku, teso come una corda di violino per la difficoltà della missione e, subito dopo di lui, anche Mikoto ne approfitta: per rinfrescarsi, rilassarsi e distendere i nervi dai pensieri che il suo babbo le ha, in qualche modo, fatto imprimere.
Non una parola per il resto della serata: Fugaku non fa altro che guardare e sistemare l'attrezzatura ninja, mentre la povera Mikoto resta in silenzio accanto alla finestra, mentre guarda un bellissimo paesaggio di montagna e la situazione resta immutata fino all'ora di stendersi.
Si spengono le luci e tutto tace, non proprio tutto: nel silenzio fanno la loro apparizione solo le festose gocce di pioggia, che si mostrano solo nel cuore della notte, mentre tutti dormono, accompagnate però da lampi nelle tenebre ed un'orchestra di tuoni.
Fugaku è totalmente rilassato, mentre la povera ragazza è disturbata dalle dicerie del padre, e come se non bastasse, a questa situazione si aggiunge anche il maltempo e i suoi maledettissimi tuoni, di cui la fanciulla ha il terrore.
-Sarà meglio riposarci… domani sarà una giornata impegnativa!- pensa Fugaku al lato destro del materasso.
-Mamma! Ci mancavano solo i tuoni, oltre alle stupidaggini di papà! Odio i tuoni!- pensa la ragazza, tremando al lato sinistro del materasso.
Il giovane, ancora sveglio, si accorge subito del tremolio, che proviene dal lato opposto al suo e girandosi sul fianco, appoggia una mano sulla spalla di Mikoto, facendola sussultare.
-Perché stai tremando!?- domanda il maggiore tra i due.
-Fu... Fugaku!- esclama la ragazza, balbettando.
-Ho capito: hai paura di tuoni! Vuoi che ti stringa me?-
-Ma che dici? Io sto benissimo da sola! Tu rimani pure dove sei... perché io...-
La ragazza non termina la frase, perché un rombo di tuono, più forte degli altri, si avverte e lei si fionda tra le braccia del suo vicino.
-Ecco lo sapevo! Ah! Ah! Ah! Sembri una bambina!- ridacchia Fugaku.
-Perché... perché, quando ero piccola, sono svenuta dopo che un fulmine è caduto su un albero proprio di fronte a me!- mette in chiaro la fanciulla.
-Ah, si? Però se stai così non hai paura! Cerca di stare tranquilla!-
-Grazie!-
Fugaku, allora, la stringe a sé, rassicurandola.

Tutto questo viene visto da Teyaki che, verde dall'invidia, inizia a piangere lacrime amare, mentre morde il cuscino, ritrovandosi poi con una quantità consistente di piume in bocca.
-Che schifo!- impreca, sputacchiando le piume prima a destra, poi a sinistra.
-Fugaku: quanto ti detestooooo!!!!!!- pensa, stringendo i pugni.


.: Torniamo per un breve momento alla realtà :.


-Zio Teyaki: scusa se t'interrompo…- dice la tenera vocina di Sasuke, fermandolo.
-No, tranquillo! Dimmi pure…- esclama felice lo zio.
-Ma tu non vuoi bene al papà?- chiedono contemporaneamente i bambini.
-A Fugaku?!?-
-Si!-
-Si... diciamo di si!- poi pensa: -Enormissima balla! LO ODIO!-


.: Teyaki riprende il suo racconto :.


Il mattino seguente, la pioggia lascia spazio ad un sole radioso che riscalda tutto con i suoi raggi chiari, permettendo ai due ninja di compiere altre indagini e - magari - acciuffare il criminale.
Fugaku e Mikoto consumano un'abbondante colazione per caricarsi e, dopo aver preso le dovute precauzioni, vanno insieme nella zona orientale del villaggio, seguiti come un’ombra dal ragnetto di Teyaki.
Setacciano ogni angolo di quel settore, ma nessuna traccia. La loro preda si nasconde bene, quasi come un'animale braccato.
-Accidenti! Quel bastardo si nasconde bene!- mormora l'Uchiha maggiore tra i due.
Mikoto, a quell'affermazione, annuisce con un cenno del capo, perché il suo compare non aveva tutti i torti, era come cercare un ago in un pagliaio.
Camminano circospetti per tutto il quartiere est, osservati in primo luogo dal ragnetto di Teyaki e scrutati dal tizio misterioso che devono cercare.
Quest'ultimo, notato quel bocconcino prelibato di Mikoto, con estrema calma e prudenza si avvicina alle spalle della giovane per morderle il braccio.
Istintiva è la reazione di dolore di Mikoto: un acutissimo urlo che attira l'attenzione del compagno che, prontamente, lo allontana con un kunai avvolto in una carta bomba.
Subito, la prende tra le sue braccia e si nasconde nel fitto della foresta lì vicino, per evitare l'onda d'urto creata dall'esplosione imminente... ed infine il boato.
-Va tutto bene?- domanda preoccupato Fugaku.
-Si, non preoccuparti! Io sto bene…- lo rassicura Mikoto.

Nemmeno il tempo di pronunciare questa frase, che Teyaki, notata la situazione, con una velocità sorprendente raggiunge la coppia, proprio quando quest'ultima viene rintracciata dal criminale a piede libero.
Una volta davanti a loro, l'uomo si lecca le labbra con la lingua assaporando ancora l'ultimo residuo di sangue della donna.
Fugaku, per proteggerla ed evitare che quel tizio le faccia ulteriormente del male, la tiene dietro di sé, quando fa la sua entrata in scena il suo fratellone, che con un calcio potente atterra quel mascalzone.
-Teyaki: che ci fai qui?- domanda Fugaku, incredulo.
-Mai sentito parlare di “rinforzi”, fratellino?- dice ironico Teyaki.
-Ottimo tempismo! Prenditi cura di Mikoto: a lui ci penso io!- aggiunge il minore, mentre ingaggia battaglia col malvivente.
-Eh... il solito spaccone!- pensa l'ultimo arrivato, avvicinandosi alla ragazza, per poi domandarle: - Va tutto bene?-
-Si… è solo un graffio!- mormora lei, tenendosi il braccio sinistro.

Il malfattore estrae una discreta quantità shuriken da sotto le maniche del kimono, lanciandoli contro il suo avversario ma, prontamente, Fugaku schiva l'attacco, inoltrandosi nel bosco, in modo tale da costringere l'uomo a seguirlo.
La preda e il suo cacciatore si rincorrono fronda dopo fronda, albero dopo albero, cespuglio dopo cespuglio, fino all'ultimo respiro, arrivando alle pendici di un dirupo, sempre con Teyaki che tiene amorevolmente Mikoto in spalla, a presso.
Lo scontro infuria a ritmi velocissimi con attacchi e tecniche fuori dal comune, che si fanno via via più veloci e precisi da ambo le parti, ma poi, approfittando di un attimo di distrazione del nemico, Fugaku richiama a se l'energia del fuoco per utilizzare la sua arma migliore: “La palla di fuoco suprema”.
Un enorme sfera incandescente, scagliata ad una velocità sorprendente, centra in pieno il criminale, che finisce giù nel dirupo. Tuttavia, l'intensità generata dall'attacco è troppo forte per il terreno fragile di quella zona, che finisce col franare con il minore degli Uchiha esausto al seguito.
Mikoto, che ha osservato col cuore in gola l'intero combattimento da dietro un cespuglio insieme a Teyaki, con balzo felino si fionda immediatamente accanto alla bocca del crepaccio, intravedendo il compagno aggrappato ad una piccola sporgenza.
Immediatamente, senza pensarci due volte, tende la mano sinistra a Fugaku, il quale la guarda con occhi severi.
-Fugaku: afferra la mia mano!- dice Mikoto, preoccupata.
-Non preoccuparti per me! Me la caverò!- esclama lui.

Nemmeno il tempo di pronunciare quella frase, che il terreno frana ulteriormente, facendolo scivolare sempre più giù rispetto a Mikoto, la quale si spinge più in basso per cercare di arrivare alla mano del suo compagno di squadra, perché non l'avrebbe mai e poi mai fatto morire, per nessuna ragione al mondo.
-Forza!- ribadisce la ragazza.
-Torna al villaggio!- impone il giovane.
-Senza te? Mai!!-
-Che stai dicendo? Morire in servizio è un onore per un ninja.-
-Sei stupido o cosa?-
-Forza, vattene via!-
-Ti ho detto che senza di te non me ne vado!-
-VAI!-
-MA NON LO CAPISCI CHE TI AMO? CHE SENZA DI TE NON POSSO VIVERE?-
-Cosa?-
-Non m'interessa se sei burbero e di poche parole... non m'importa se i tuoi modi non sono i migliori... se sei orgoglioso o altro! TI AMO, BRUTTO STUPIDO! E' COSI' DIFFICILE DA CAPIRE???-

A quelle parole, entrambi i fratelli Uchiha spalancano gli occhi attoniti.
Fugaku non si aspettava di certo una dichiarazione in un momento del genere, mentre a Teyaki il mondo crolla inevitabilmente addosso: vorrebbe morire in quell'istante, se fosse possibile, perché si è appena ricordato della discussione avvenuta con la ragazza qualche giorno prima, secondo la quale Mikoto gli rivelava di non aver interesse per Fugaku.
-Mi ha mentito... Mikoto mi ha mentito!- pensa afflitto il primogenito degli Uchiha, depresso come pochi, con una mano appoggiata sull'albero che gli sta accanto.
-Avanti, afferra la mia mano!- impone Mikoto.
Ma Fugaku è troppo orgoglioso per farsi aiutare da una ragazza e per giunta la stessa ragazza che gli ha appena dichiarato apertamente il suo amore, senza mezzi termini, quindi non muove un muscolo.
A quel punto, dato che quel testone non ne vuol sapere di collaborare, la giovane, indispetta per il fatto che lui non l'aveva presa minimente sul serio, utilizzando tutta l'energia che possiede, l'afferra per il polso e facendo forza sul braccio sano, nonostante il dolore lancinante provocato dalle fitte, Mikoto riesce a salvare quell'orso testardo.
-Sei... una piccola... una piccola testarda.- ansima Fugaku, inginocchiato accanto a lei, dopo esser salito dal dirupo.
-E tu... uno stupido testardo...- conclude la ragazza, ansimando accanto a lui, prima di unire castamente le sue labbra a quelle dell'uomo.


.: Torniamo per un attimo al presente :.


Solo quelle parole così precise fanno intervenire la voce ingenua e cristallina di Sasuke nella conversazione, facendo smettere il racconto dello zio.
-Allora mamma e papà si sono innamorati così!-
Amaramente, Teyaki conferma con un cenno del capo, si sarebbe ucciso da solo per quello che stava raccontando.
Solo un lieve sguardo triste, intravisto del maggiore dei nipoti, solo un misero ed inutile sguardo, fa saltare Itachi ad una piccola e tanto vera conclusione.
-Zio, dì la verità! Il fatto che la mamma abbia scelto papà a te, ti da fastidio, vero?-
-Ti sbagli, Itachi! -dice l'uomo, per poi pensare: -BALLA ENORME! MI BRUCIA TANTISSIMO!-
-Poi... poi zio?- domanda entusiasta Sasuke.
-Poi cosa, Sasuke?- chiede Teyaki spaesato.
-Papà come ha reagito alla dichiarazione della mamma?-
-Ah, beh...-


.: Il racconto riprende :.

-Sei... una piccola... una piccola testarda.- ansima Fugaku, inginocchiato accanto a lei, dopo esser salito dal dirupo.
-E tu... uno stupido testardo...- conclude la ragazza, ansimando accanto a lui, prima di unire castamente le sue labbra a quelle dell'uomo.
Il viso dolce di lei che si allontana, quelle labbra schiuse e quello sguardo dolce fanno arrossire paurosamente il più burbero degli orsi.
-Che carino… sei arrossito!- sussurra Mikoto, sensualmente.
-Tsk!- si lascia sfuggire il severo per eccellenza.
Una reazione del genere la ragazza se l'aspettava, perciò gli sorride serenamente inginocchiandosi davanti a lui, prendendolo tra le sue braccia, facendolo appoggiare con la sua testolina sul suo petto, con la semplice reazione di rossore di prima, se non di più.
           
-Sei arrossito di nuovo... - dice la bella, dandogli un bacino sul capo, per poi continuare: -Se tu me lo permetterai, ti starò accanto ogni giorno della mia vita, fino alla morte.-
-Perché no!- mormora Fugaku.

Solo per quella scena... solo per quella scena e per le parole pronunciate in quella conversazione interminabile, Teyaki Uchiha, ventisei anni, assume uno stato di morte apparente, causato probabilmente da infarto.
Dopo una medicazione accurata per Mikoto e Fugaku, e l’estremo tentativo di far riprendere Teyaki dal suo stato vegetativo, che il trio si accinge a scendere nel dirupo.
Passi lenti e cauti per giungere davanti al corpo privo di sensi del criminale, per accertarsi che sia morto o meno.
Fugaku, con discrezione, si avvicina posando sue dita sul suo collo per sentirne i battiti cardiaci: sono presenti, quindi non è morto, ma solo svenuto.
Prima di ripartire per il villaggio, lo legano per bene, caricandolo sulle spalle di Teyaki che, come al solito, si lamenta per tutto il viaggio perché vorrebbe una mano, ma non viene mai ascoltato.
Dopo tre ore di viaggio e di continue lamentele, il trio giunge finalmente a Konoha, dove ad aspettarli all'entrata ci sono Minato e Kushina.
-Allora Teyaki? Vedo che sei vivo!- dice ironicamente Kushina.
-Taci, strega!- impone lui, tutto trafelato.
-Credevo che fossi morto di crepacuore nel vedere i due piccioncini!-
-ZITTA!!!-
Quell'imbarazzo totale e la reazione del maggiore degli Uchiha fa letteralmente ridere di gusto il resto del gruppetto che, dopo tante preoccupazioni, può finalmente tirare un sospiro di sollievo.
-Oh, ragazzi! Me ne stavo dimenticando!- esclama Kushina.
-Cosa c'è, Uzumaki?- Domanda Fugaku, guardandola.
-Chi mi farà da testimone?-
-COSA?- urla Teyaki, in preda ad una crisi esistenziale, per poi balbettare: -Vu.... vuoi dire che tu...-
-Si! Noi due ci sposiamo, vero Kushina?- dice Minato, sorridendo.
-Certo, tesoro!- esulta lei, saltandogli in braccio.
-A quando le vostre?- chiede il quarto Hokage.
-Presto!- risponde sinteticamente il minore dei fratelli Uchiha.

.: Torniamo al presente :.

La voce calma e bassa di Itachi interrompe il racconto di Teyaki: infatti, il bambino si è accorto dal suo tono che lo zio non è molto propenso ad andare avanti. Sembra quasi che quella ferita sia ancora aperta.
-Zio- lo chiama.
-Dimmi Itachi...- dice Teyaki, voltandosi verso di lui.
-Dopo quanto tempo papà e mamma si sono sposati?-
-Un mese dopo Minato e Kushina.-
-Precisamente?-
-Quando vostra madre ha saputo di essere in dolce attesa... stava aspettando te, Itachi!-
-Quindi hanno aspettato un pò?-
-Si, si sono prima frequentati.-
-E com'era la mamma al matrimonio?- domanda Sasuke, curioso.
-Lei era bellissima, avvolta in quel kimono di seta bianco; aveva dei fiori tra i capelli, un trucco leggero… un angelo.- spiega lo zio, in uno stato di pura beatitudine.

E, mentre la descrizione minuziosa di Teyaki continua, la porta del soggiorno si apre piano piano, flebilmente, in modo che zio e nipoti non se ne accorgessero.
Ed ecco due persone quatte quatte avvicinarsi al divano, mormorando:
-Alla fine ce l'avete fatta, bambini!-
Teyaki sussulta, sentendo le voci del fratello e della sua consorte.
-Si!- annuiscono felicemente i bambini.
-Ottimo lavoro, fratellone!- dice Fugaku, appoggiando una mano sulla spalla del maggiore.
-Gra...Grazie!- balbetta Teyaki, per poi ritrovarsi a pensare: -Vai in malora! Si, un giorno te le metterò in conto tutte quante!-
-Sai, mamma…- pronuncia Sasuke.
-Dimmi tesoro...- dice Mikoto, inginocchiandosi accanto a lui, per guardarlo negli occhi.
-Anch'io vorrei che una ragazza si comportasse con me, come tu hai fatto col papà!-
-Aspetta e spera, figliolo!- interviene Fugaku.
-Perché papà?- domanda il figlio.
-Perché di ragazze come tua madre non si trovano, oggigiorno... lei era, è e sarà sempre unica!-







Ecco qua...
finalmente riesco a postare queste ff...
ho sconfitto l'HTML.
Questa ff si è classificata 2, al contest Fugaku&Mikoto indetto da Akasuna no Sasori.
Ecco il giudizio della giudice:
Seconda Classificata: Shurei
...Sarà perchè mi piaci...


Grammatica e Lessico: 7.5
Originalità: 10 punti
Attinenza al tema: 9.5 punti
Trattamento dei personaggi: 9.5 punti
Giudiziopersonale: 5 punti

Totale: 41. 5 punti

Fict assolutamente deliziosa. Molto tenera la descrizione del rapporto tra Mikoto e Fugaku, e la gelosia impotente di Teyaki. Ho dato il massimo all’originalità, perché la vicenda mi ha davvero colpito.
Purtroppo c’è qualche errore grammaticale e qualche termine improprio. Ma come vedi ha avuti il massimo nell'originalità, veramente una bella idea.

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Spero vi piaccia.
Con la partecipazione straordinaria di Kushina Uzumaki e Minato Namikaze.
Un bacione a tutti e ditemi cosa ne pensate^^
Shurei
-sempre di corsa-

  
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