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Autore: Chia_084    12/01/2016    2 recensioni
raccolta di Flashfic con il titolo legato all'iniziale di ogni giorno della settimana e a seguire ispirate a fan art!
dal primo testo:
- LEAVE ME ALONE
Artù non tardò molto ad arrivare < Merlino, mi dispiace, è stato un errore… >
< baciare lei o baciare me?! > gli occhi blù del mago si incatenarono a quelli del principe che rimase in silenzio .
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Merlino, Principe Artù | Coppie: Merlino/Artù
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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M- MORE THAN FRIENDS



Merlino e Artù erano inseparabili.
Dove c’era Artù potevi stare certo che, poco lontano c’era anche Merlino.
Si erano conosciuti all’età di 7 anni quando la famiglia Emrys si era trasferita nella piccola casetta di campagna vicino a Villa Pendragon.
Artù aveva sempre osservato il piccolo Merlino senza mai rivolgergli la parola, un po’ per diffidenza, un po’ perché non voleva essere il primo a fare il primo passo, e lo stesso fece l’altro.
La prima volta che si erano rivolti la parola era una giornata di Marzo nel grande parco della scuola elementare che entrambi frequentavano…
Il piccolo Merlino era seduto, tutto solo sotto un grande albero, con il naso infilato in un libro di Geronimo Stilton dal titolo “ Viaggio Nel Regno della Fantasia”, sulla copertina capeggiava un grande drago dorato con le squame dei colori dell’arcobaleno.
 Artù invece si stava dedicando al suo passatempo preferito, torturare il povero William Scot
<< Ridammi il mio giocattolo, Pendragon! >>
<< Altrimenti? >> incalzò Valiant, Will rimase in silenzio e i suoi occhi si riempirono di lacrime
<< Forza Willy, perché non vai a piangere dalla maestra!? >> sputò acido il biondino.

L’ennesimo singhiozzo dell’amico giunse alle ( enormi ) orecchie di Merlino che alzò lo sguardo dal libro scuotendo il capo << Sei proprio un asino, Artù Pendragon >>
<< Oh ma guarda! Il topo di biblioteca ci degna della sua attenzione! >> disse ironico Valiant, Artù invece era rimasto zitto, osservando quel suo coetaneo che, con una goffaggine incredibile cercava di infilare a forza il suo prezioso volume dentro il piccolo zainetto stracolmo.

<< Lasciate stare il mio amico… >> disse poi il corvino ponendosi davanti al piccolo William
<< Oh ma guardate, come difende il suo fidanzatino >> disse il biondo facendo scoppiare a ridere anche il suo “scagnozzo” << Merlino e William stanno insieme! Merlino e William stanno insieme! >> li canzonarono canticchiando.
Merlino divenne rosso fino alla punta delle orecchie e guardò in cagnesco Artù che smise di ridere << Tu! Tu sei una stupidissima testa di fagiolo, ecco! >> e detto ciò se ne andò prendendo per mano l’amico, lasciandosi dietro le risate degli altri due.

Questo loro modo di battibeccare andò avanti per molto tempo e, piano piano si trasformò in una specie di gioco, così i due divennero amici.
Le cose tra loro andavano bene, si facevano compagnia a vicenda per la strada verso casa ma nulla di più, fino a quando, il preside del colleg che entrambi frequentavano, non ebbe la brillante idea di assegnare un tutor all’asino biondo per aiutarlo nelle, numerose, materie in cui era carente, e chi poteva essere se non il suo vicino di casa brillante e secchione!?

Dopo l’ennesima giornata di duro studio nel quale il giovane Pendragon non faceva altro che attentare ai suoi poveri nervi Merlin sbottò:
<< Com’è possibile che tu ancora non abbia capito! Sono 3! E dico 3, settimane che stiamo lavorando su questo teorema! >>
<< Senti Emrys, non voglio scenate da checca isterica intesi? Non so quali siano le tue inclinazioni, ma IO non mi inclino! >> a quelle parole gli occhi del corvino divennero di fuoco e le sue guance s’imporporarono
<< stammi a sentire tu, razza di asino arrogante e borioso! Passi che tu non capisca la matematica euclidea! Passi che tu non sappia declinare in maniera corretta neanche una parola di latino! Passi che in chimica faresti esplodere un intero edificio se solo ti dessero due provette! Ma non ti devi, e ripeto non ti devi, permettere di atteggiarti con me in quel modo! Sarò anche gay, ma almeno IO so cosa voglio dalla vita, e stai pur certo che mai, MAI mi metterei con uno come te! E poi, se proprio ti interessa la mia vita privata sappi che sono già più che impegnato! E ora se non ti dispiace, me ne dovrei andare, ho un appuntamento!”
così dicendo raccolse la sua roba e uscì a passo di carica dalla villa.

Nei giorni seguenti Artù aveva più volte rimuginato sulle parole del compagno di studi, e, ogni volta che le risentiva nella sua mente, provava una sensazione di fastidio alla bocca dello stomaco che neanche lui sapeva dire se fosse per il rifiuto o per l’aver scoperto che in realtà Merlino non gli sbavava dietro come aveva sempre pensato, bensì aveva una relazione, anche seria a quanto aveva avuto modo di capire.
<< Se continuo così prima o poi impazzirò! >> si disse buttandosi sul piccolo divano sotto l’immensa vetrata i camera sua chiudendo gli occhi, improvvisamente un rumore proveniente dalla casa accanto lo ridestò dai suoi pensieri, risate, Merlino e un ragazzo dai lunghi capelli castani stavano seduti sul davanzale della piccola stanza del corvino dondolando piedi nel vuoto e dandosi qualche bacetto ogni tanto.
Al biondo venne quasi un colpo, sentì una rabbia nascergli dal centro dello stomaco e, senza pensarci troppo era già davanti alla porta della famiglia Emrys.
Dopo poco Hunit, la madre di Merlino gli aprì la porta << Salve signora Emrys, Merlino è in casa? >>
<< Ciao Artù caro, si, Merlino è di sopra on un amico… >> lo sguardo che la signora gli riservò era molto allusivo << Ci vorrà un minuto >> disse Artù salendo le scale come una furia.

Arrivato alla porta del corvino la spalancò senza troppi convenevoli trovando i due all’interno avvinghiati l’uno all’altro << Artù ma cosa!? >> esclamò il moro << Scusa amico, ma mi sa che hai qualcosa di mio >> disse il biondo prendendo il castano per le spalle e buttandolo fuori dalla porta.
<< Si può sapere cosa ti è saltato in mente!? >> sbottò Merlino prendendo il biondo per la maglietta e strattonandolo, quest’ultimo per tutta risposta lo tirò a se facendo incontrare le loro labbra prima in un bacio dolce poi più possessivo e passionale.
Si staccarono per bisogno d’aria e appoggiarono le fronti l’una contro l’altra << Questo cosa significa? >> chiese confuso il corvino << Significa che per me sei sempre stato più che un amico… da sempre, e tu, brutto idiota, non lo
hai mai capito >>
<< Tu non me lo hai mai fatto capire! Brutta testa di fagiolo che non sei altro! >>
e così dicendo scoppiarono a ridere stringendosi l’uno nelle braccia dell’altro.








E rieccoci! questo è la 2^ fic, ci vediamo domani con un'altra intitolata MANY WAYS!! 

Chia 




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