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Autore: Una_Ragazza_Qualunque    13/01/2016    1 recensioni
"Cosa c’è peggio di essersi innamorato del proprio migliore amico?! Doverglielo confessare."
Allora, premetto che la sto pubblicando molto tardi quindi se c'è qualche errore non esitate a farmelo notare e io lo correggerò.
Come si può notare dalla citazione questa storia parla del momento della dichiarazione d'amore tra questa meravigliosa coppia. Ammetto che potrei aver esagerato con la descrizione di Daichi e non so se siano venuti un pò OOC ma questi due mi fanno venire il diabete e ho cercato di trasmetterlo a voi con questa simpatica fan fiction.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Daichi Sawamura, Koushi Sugawara
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cosa c’è peggio di essersi innamorato del proprio migliore amico?! Doverglielo confessare.

 

“ No, no, no Koushi, una dichiarazione è fuori discussione! “  Si ripeteva Sugawara ogni volta che l’idea gli stuzzicava la mente. Era troppo rischioso e non voleva certo perdere quel meraviglioso rapporto che era riuscito a creare con lui.

“ Forse anche lui prova qualcosa per me. “  Provava a consolarsi, in fondo era davvero un’idea così surreale?

Da quando si era reso conto dei suoi veri sentimenti nei confronti dell’amico, si era messo ad osservarlo con più attenzione e si accorse di un paio di cose.

Innanzi tutto si era accorto che lo fissava spesso: Durante l’orario scolastico, agli allenamenti, quando uscivano in gruppo con gli altri componenti della squadra. E come lo guardava. A volte lo sentiva così intensamente da metterlo a disagio e quando si girava, per ricambiare lo sguardo, che spesso neanche nascondeva, il respiro cominciava a mancargli, il cuore battergli all'impazzata tanto da fargli finire subito il sangue a imporporargli le guance costringendolo a distogliere lo sguardo o sarebbe morto lì sul colpo!

Per non parlare di quando, notando la sua reazione, lo sentiva cercare di trattenere una risata. E allora se lo immaginava con un sorrisetto stampato sul viso, quel meraviglioso sorriso.

Inoltre si era accorto di quanto fosse gentile con lui. Non che non lo fosse anche con gli altri o che quelle attenzioni gli dispiacessero ma, gli piaceva pensare, che con lui si comportasse un po' diversamente. Magari solo un po', facendolo sentire speciale.

 

< < Va tutto bene? > > Sentii chiamarsi all'improvviso.

 

< < Eh? S- Si > > Rispose Sugawara ad un Asahi chiaramente preoccupato.

 

Non si era reso conto di essersi perso nei suoi pensieri, durante l'allenamento, con ancora il pallone tra le mani e non poté fare a meno di spostare l'attenzione verso l'oggetto dei suoi pensieri: Sawamura Daichi.

Bello come sempre, intento, col fiatone, ad asciugarsi, usando la maglietta, la fronte impregnata di sudore mettendo in risalto gli addominali.

Sugawara si morse il labbro inferiore e vedendolo avvicinarsi nella sua direzione cominciò ad agitarsi.

 

“ No, non oggi! “ Pensò in preda al panico e con una scusa si allontanò.

 

Si sentii addosso uno sguardo ma questa volta era diverso: era uno sguardo preoccupato.

 

“ Spero che oggi passi in fretta. “

 

 

 

< < Sei sicuro di stare bene? Sei stranamente silenzioso oggi. > > Chiese Daichi mentre accompagnava Sugawara a casa.

Quella sera Daichi si era offerto di riaccompagnarlo a casa e Sugawara non era riuscito a persuaderlo che non c'è n'era affatto bisogno. Ma quando Daichi si mette in testa qualcosa è difficile fargli cambiare idea. Che testardo!

 

< < Si, scusami. Stavo solo... Pensando. > >

 

< < Sei sicuro? Lo sai che ti puoi confidare con me. > >

 

< < Certo. E' solo che... Daichi, sei mai stato innamorato? > >

 

< < C- Come?! > > Daichi si fermò spiazzato da quella domanda. < < Come mai mi fai questa domanda, così, all'improvviso? > >

 

Sugawara abbassò lo sguardo.

 

< < Ah, capisco. Problemi di cuore, eh? > >

 

< < No! Cioè si... Immagino di si. > >

 

< < Si, sono stato... Sono innamorato. > > Disse guardandolo negli occhi intensamente, quello sguardo, di nuovo ma Sugawara distolse lo sguardo non volendolo guardare mentre parlava di qualcun altro.

 

< < E... E ti sei dichiarato? > > Chiese Sugawara timoroso. Aveva paura della risposta ma ormai la curiosità aveva preso il sopravento.

 

< < No... > > Rispose Daichi deluso di se stesso.

 

< < Perché no? > > Chiese allora notando il cambiamento d'umore dell'altro.

 

< < La verità è che il Daichi che vedi ogni giorno, forte e sicuro di sé, è pura finzione. > > Sospirò e con un amaro sorriso lo guardò di nuovo. < < La verità è che sono un codardo. > >

 

Sugawara rimase sorpreso da quella confessione. < < Ti sbagli Daichi! Tu sei una delle persone più forti che io conosca e... > > Strinse la cinghia della tracolla, capiva come si sentiva. < < E' normale sentirsi insicuri a volte soprattutto in questo genere di cose. > >

 

 

Daichi sorrise, finiva sempre così con lui. < < Per questo non ti sei ancora dichiarato? > >

 

< < Si. > > Rispose l'altro con un filo di voce.

 

Sugawara sentiva il cuore battergli forte in petto, le guance in fiamme e le ginocchia tremare. Era il momento giusto, doveva dirglielo!

Certo, aveva ancora paura ma Daichi, era sicuro, avrebbe capito qualsiasi fosse stata la sua risposta.

 

< < Daichi, devo dirti una cosa. > > Prese un respiro profondo. < < Io... Tu mi piaci! E non come amico o compagno di squadra. Tu mi piaci, mi piaci davvero. > >

 

Daichi rimase senza parole e Sugawara cominciò a preoccuparsi.

 

< < Se non ricambi i miei sentimenti non fa niente, davvero, lo capisco e... > >

 

Non fece in tempo a concludere la frase che Daichi lo trascinò per un braccio in un vicolo buio per poi piantargli un bacio sulle labbra. Il bacio era casto e un po' impacciato ma era anche molto dolce.

 

< < Daichi, cosa... ? > >

 

< < Certo che mi piaci anche tu. Credevo fosse chiaro ormai. Insomma non riesco più a staccarti gli occhi di dosso. > > Confessò Daichi in imbarazzo.

 

Sugawara arrossì ancora di più.

 

< < Avresti dovuto dirmelo prima. > > Disse Daichi sorridendo.

 

< < Da che pulpito! … Ma la verità è che non volevo perderti per puro egoismo. > >

 

< < Egoismo? Suga, esserti innamorato di me è il regalo più bello che tu potessi mai farmi. > >

 

Sugawara sorrise mentre Daichi gli accarezzava una guancia. Quante notti aveva sognato questa scena?

 

< < Suga, posso baciarti di nuovo? > >

 

< < Non chiederlo. > > Rispose fingendosi infastidito ma facendo già un passo avanti.

 

Questo bacio era diverso da quello precedente, più passionale e quando le loro lingue si incontrarono e Daichi lo strinse più forte a sé, Sugawara si sentii al sicuro e, finalmente, felice.

 

< < Meglio andare, si sta facendo tardi. > > Consigliò Daichi staccandosi mal volentieri.

 

Sugawara annuì avente, ormai, le guance di un rosso accesso ma soddisfatto di vedere di non essere stato l'unico ad essere arrossito. Daichi gli porse una mano che accettò volentieri e così si diressero verso la strada principale.

 

“ Non vedo l'ora che arrivi domani. “

                                                          

   
 
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