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Autore: Agueda    14/01/2016    0 recensioni
Maya Evans non è mai stata in un Ranch , non ha mai assistito ad un rodeo ,odia la musica country. Ciò nonostante da quando ha visto un uomo bellissimo su una foto su una rivista che rappresentava scarpe western , è ossessionata da un sogno erotico ricorrente
che la vede tra le braccia dello sconosciuto . Ma cosa può succedere , se per porre fine a questo incubo lei decide di partire per rintracciare quell ‘ uomo ??? ok , tutti abbiamo la mania e l’ ossessione di fare shopping quando non si ha nulla da fare e si vogliono spendere
dei soldi , ok non c’è un giorno ,un ora ,un mese .. preciso .. si fa e basta . e chi si chiama per fare shopping ???
ovvio si chiama la miglior amica che più pazza e follemente incondizionata dallo shopping peccio di noi.
ok, fin qui tutto è normale , ci si organizza nei migliori dei modi .. si ci organizza a quello che si deve comprare in base alla stagione , ai colori e gli abbinamenti da fare , e si ci organizza pure per un pranzo al volo con lei , ma cosa può succedere mentre
tu decidi di andare a fare shopping ??’
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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capitolo 10

CAPITOLO 10

 

Maya, si svegliò di buona mattina, e chiamò  il centralino per farsi mettere in comunicazione con Luis  alla Stock  Show  Company, ma la segreteria gli disse che erano chiusi durante il weekend.
Chiamò  l’ ufficio informazioni per farsi dare il numero di telefono di Luis, ma gli dissero che non esistevano nell’ elenco. Lei scoppiò in singhiozzi. Camminando su e giù per tutto il salone di casa sua,e che tutti gli uffici di Reno, erano chiusi per il fine settimana, decise di rassegnarsi, ma alla fine gli venne un idea.
“ il giudice McCourt!” esclamò ad alta voce.
“il suo numero ci sarà  nell elenco “.
Aspettò con ansia la chiamata del centralino, ma ne per tutto il giorno, ne per tutta la notte ottenne risposta.
A mezzanotte compose il numero un ultima volta.
 
-       il giudice McCourt?
-       Si , si   chi parla?
-       Salve, sono Maya Hillary Evans, sono la ragazza che lei ha unito in matrimonio, con Nicklaus Bayron, l anno scorso.
-       Si, si ricordo, una ragazza minuta con i capelli castani. Che cosa desidera?
-       Volevo sapere, se era in grado di darmi il suo indirizzo . devo  mettermi in contatto con lui.
-       Ha detto di volere l’ indirizzo di Klaus? Non abitata insieme ?
-       No, no non abitiamo insieme.
-       Sempre di fretta voi giovani !!! l’ unica cosa che so è che.
-        quel ragazzo viene da una piccola cittadina del Texas , precisamente da Austin.
-       Grazie giudice. 
-       È più di un anno che non lo vedo. A pensarci bene, non lo vedo dalla notte in cui vi ho sposati, se lo vede , me lo saluti.
 
 
Non avendo risolto un gran che con l’informazione del giudice. Decise di andarsi a coricare. E  di certo, non fu una bella idea. Perché passò tutta la notte sveglia a tormentarsi nel letto. Mentre sua figlia dormiva beata.
Dopo una notte di tormento,in cui il volto del marito la perseguitava, si svegliò in un bagno di sudore, e ricordava ancora il viso di Francisca ,mentre con cattiveria gli raccontava la relazione avuta con Klaus.
Accese lo stereo, e partirono le note di  “ help me throught  the night   “cantata  da Jerry Lee Lewis. E lei iniziò a piangere. Ah cosa sarebbe successo se non avesse avuto questo cd.
 
Il lunedì seguente,il cielo era luminoso ,e si potevano  ammirare le colline circostanti.
Mise un paio di jeans,una canottiera colorata ed una camicia stile boscaiolo , lasciata aperta, un paio di scarpe da tennis. Poi prese la tracolla , ed il marsupio  ed uscì con Bonnie dirigendosi verso  l’ auto.
Il traffico  del weekend non era molto caotico e si diresse in pochi minuti alla galleria d’ arte, in cui vide il quadro .
Scivolò silenziosamente, tra i numerosi visitatori della galleria, e si fermò davanti al quadro che attirava il minor  numero di persone.
Ad un certo punto si sentì tirare per un braccio,  e quando si voltò, vide il  signor Harrison
-salve, Maya. Ho fatto fatica a riconoscerla senza camice, ne mi aspettavo di vederla  qui  oggi.
- salve, signor Harrison.
- la galleria è  molto affollata
- gli affari vanno bene, sono contenta che lei sia venuta. Sono  successe tante cose interessanti in questo fine settimana. Primo l agente  dell’ artista mi ha telefonato e ferendo il mio orgoglio  mi ha detto di non essere sorpreso  che tutti i quadri siano stati venduti  subito. Secondo un importante critico d arte  ha notato un pregevole particolare, ricorrente in tutti  i quadri.
- qualcosa che mi era sfuggito
- così sembra
 
Il signor  Harrison  la portò  vicino ad un quadro e gli fece notare quello  che a lei era sfuggito.
-       Guardi , in tutti  i quadri  c’è una ragazza che volta le spalle all’ arena. Si direbbe il talismano dell’ artista.
Maya  guardò  nel quadro il punto indicato. L’ immagine era una figura slanciata di una donna, e le fece uno strano effetto.
-       Trovo Luis un tipo strano
-       Chi? L’ artista?
-       L agente . Luis è un esperto d arte , anche se ha più l aspetto di un atleta.
-       Luis, Luis Edward?? Lei ha il suo indirizzo e il suo numero di telefono??
-       Certo Maya. Lo conosce forse?
-       Lo spero.
 
Dopo che il signor Harrison gli diede il biglietto da visita, lo salutò e si precipitò subito  a casa con la piccola Bonnie.
Arrivata a casa gettò la borsa, nel divano, e con ancora il marsupio legato in vita, dove la piccola Bonnie la guardava con quei meravigliosi occhioni  uguali al padre,   lei si precipitò al piano di sopra e compose il numero al telefono.
 
-       Qui casa Edwards
-       Luis, sono Maya, Maya Evans ci siamo conosciuti l anno scorso a Reno.
-       Dove sei?, dove cazzo ti sei cacciata??
-       Sono ad Hollywood ti ho chiamato per sapere dove è Klaus, io .. io vorrei parlarci, e non so dove abiti.
-       Non hai saputo, più niente di lui da quando l hai lasciato a Reno?
-       No, non ho saputo più nulla, se non era per il signor Harrison, non avrei potuto rintracciare te.
-       Il signor Harrison?? Allora hai visto i quadri??
-       Si , sono andata a vederli tutti i giorni.
-       Ora ti do il recapito, dei genitori di Klaus.
 
 
Gli diede l’ indirizzo, dandogli pure il tempo di scriverlo, e poi con fare non curante disse
-       Preferirei che non li disturbassi,ma sapranno darti notizie di Klaus. Anche io non lo sento da mesi. Ah e comunque sei hai intenzione di rivedere Klaus, pensaci bene, non è più il ragazzo che hai conosciuto a Reno.
-       Ok, grazie Luis, mi sei di grande aiuto.
 
 
Maya chiuse la chiamata,e continuò a fissare quel pezzo  di carte in cui c’ era scritto l’ indirizzo dei genitori di Klaus, ma  subito dopo si accorse che aveva ancora il marsupio allacciato al petto con la piccola Bonnie.
Si calmò, mise Bonnie nella culla, dopo averla cambiata e poi bevve un sorso d’ acqua; dopo di che compose il numero che le aveva dato Luis.
 
-       Casa Bayron, chi parla?
-       Salve, sono Maya Evans, io ..
-       Dio mio, non posso crederci, dove si trova adesso?? È nel Texas??
 
Maya sentì allontanarsi  qualcuno dall’ altro capo del telefono e  sentì quello che diceva
“ cara, vieni, c’è Maya al telefono!!!”  poi rivolgendosi di nuovo a lei, l’uomo disse
-       Presto, per l’ amor del cielo ci dica dov’è?
-       Sono ad Hollywood , sto chiamando dalla California, sto cercando Klaus. Mi potrebbe dire dove posso trovarlo?.
-       Non pianga ragazza mia, mi dia subito il suo indirizzo. Le manderò un biglietto aereo per arrivare fin qui. Voglio che lei prenda il primo volo da Los Angeles per Dallas, domani sarò lì per affari, e così potrò prenderla per raggiungere il ranch dove abitiamo.
-       Klaus abita con voi?
-       Non nel nostro stesso ranch,ma quando arriverà qui la faremo accompagnare subito da lui.
 
Maya , rimase commossa dalla gentilezza del signor Bayron, che le spiegò tutte le informazioni che aveva sul volo.
-       Signor Bayron, grazie per l’ offerta, ma non si preoccupi, ci penso io al biglietto e a tutto il resto. La telefonerò non appena riuscirò ad avere  le ferie dal lavoro e organizzato tutti i dettagli qui per la partenza.
-       Benissimo Maya. Non riattacchi, la mamma vorrebbe parlarle, cioè la mamma di Klaus le vuole parlare un attimo.
 
Subito dopo sentì una voce femminile dolce.
-       Oh Maya , la prego, venga a trovare Nicklaus. Sono così felice che lei abbia chiamato. Nicklaus , ci ha detto, solo che vi eravate sposati, ma non ha aggiunto altro. È cambiato dall’ anno scorso.
 
Dopo che Maya parlò con la signora Bayron, riattaccò, ed in preda all’ agitazione scoppiò a piangere.
Andò  in bagno per rinfrescarsi  un po’ il viso.  Aveva deciso che si sarebbe messa un po’  a letto,e dopo avrebbe chiamato Ludovico per informarlo che partiva. Ma mentre stava per stendersi   nel letto sentì suonare il campanello. Scese ed andò a vedere ci era. Era Ludovico.
-       Ludovico !! che piacere  vederti!!
Lo fece entrare, invitandolo a sedersi in salotto, mentre lei preparava il caffè.
Dopo che il caffè fu pronto, lei glielo portò. Ludovico sorseggiò il suo caffè
-       Ne  avevo proprio bisogno. Ho appena finito le visite in ospedale. Ero ansioso di sapere se avevi trovato  notizie su Klaus.
-       Si , si  le ho trovate, ho appena finito di parlare con i suoi genitori. Vogliono che li raggiunga immediatamente nel Texas.
-       Nessun problema, parti pure. Spiegherò io a gli altri il motivo della tua assenza.
-       Grazie
-       Hai parlato con lui??
-       No, no solo con i suoi genitori.
 
Maya, notando il dispiacere di Ludovico, capì che lui era geloso  del fatto che lei a breve avrebbe rivisto l’ uomo  che aveva sposato con molta fretta.
-       Non te la prendere Ludovico, io devo vedere Klaus , e per informarti non sarà un incontro romantico.
-       Se come se non ti conoscessi.
-       Il mio  unico scopo è  quello  di chiedergli il divorzio. Tu  non puoi capire quanto  mi sia stato d aiuto, in questo  periodo. Solo tu  e Lena sapete la verità, e del fatto che mi sono sposata e fuggita ventiquattro ore dopo le nozze.
-       Maledizione ,Maya,  mi fai stare male nel vedere quanta fretta tu ci stia mettendo a vedere Klaus e chiedere il divorzio, intraprendo un viaggio così  di fretta e furia. Cazzo e poi sei diversa, non ti ho mai visto così. sei agitata per l’ emozione di rivedere tuo  marito e soprattutto, hai una voce profonda e sensuale. 
-       Io non sono emozionata, io  voglio  solo ottenere il divorzio.
-       Maya , ma non capisci, che io  ti amo??
-       Tu non mi ami Ludovico!!
-       Cosa, tu  di quello  che provo per te  o meno ??
-       Se mi amassi, non saresti andato a letto con Lena  giovedì scorso!!
-       Te l ha raccontato ?
-       Si , me  l ha detto. E ti dico solo una cosa; a me non interessa niente, ma io   sono sicura di amare Klaus, e questa follia d’ amore, mi coinvolge  da non tollerare  che un altro uomo mi tocchi. E la stessa cosa mi aspetto dal mio partner.
-       Forse, sei una donna unica Maya,ma ha scelto la persona  sbagliate e bugiarda  e immorale.
-       Tu così  me lo stai offendendo!!! Cazzo è vero che l ho sposato e sono sfuggita nel  giro di ventiquattro ore dopo le nozze , ma tu non puoi giudicarlo.
-       Io vado, che forse è  meglio. Ho delle cose da sbrigare.
-       Ok, ti chiamerò  domani mattina per dirti i miei  dettagli della partenza.
-       Ok,va bene, ah prima che me ne vado, ti serve del denaro??
-       No .
 
Ludovico, la strinse tra le braccia,per confortarla; sapeva che sarebbe stata l’ultima volta. Le sollevò il viso e le diede un bacio leggero sulle labbra. Quello non era un bacio d’amore, quello era un bacio d’ addio.
-       Ludovico, in settimana ti mando le mie dimissioni. Avevo voglia di tornare a Seattle già da tempo.
-       Preferirei che tu partissi, ed io forse accetterò  una proposta di ricerca  neurochirurgica, che mi era stata fatta qualche mese fa.
-       Sei simpatico Ludovico, sei proprio l’ opposto  di Klaus. Leale, fedele. Fin quando non è arrivata Lena.
-       Sembra quasi un complimento.
 
 
Quando Ludovico, se ne andò, Maya scrisse le sue dimissioni dal lavoro,dicendo che si stava trasferendo in un altro stato. Poi scrisse una lettera a Fiona, scusandosi  della sua improvvisa partenza e del suo abbandono del lavoro. Poi venne la cosa più difficile; doveva avvisare Lena.
Infatti, le scrisse un biglietto dicendogli che sarebbe andata nel Texas con la piccola Bonnie, e che se fosse tornata prima del suo rientro,visto che aveva una copia della chiave, avrebbe dovuto chiamare Ludovico e farsi spiegare tutti i dettagli sulla sua partenza improvvisa.
 
 
La mattina seguente,Maya prenotò il primo volo per il Texas per due persone. Fece in fretta le valigie. Con una brevissima telefonata comunicò ai genitori di Klaus l’ ora approssimativa del suo arrivo.
Dopo aver preso il taxi ,ed arrivò a destinazione , carica di bagagli si immischiò  tra la folla per la partenza.
 
Sulla scala mobile, che portava al piano superiore,controllò l’ orologio, impaziente  di  salire sull’ aereo e si rilassò soltanto quando sentì finalmente il rombo dei motori del jet.
Durante le ore di volo,Maya fissava intensamente quegli occhi, che la tormentavano,ma erano gli occhi più belli che esistevano, erano gli occhi di sua figlia Bonnie ,erano uguali a quelli del padre. Alla fine, Maya decise di seguire il suo istinto quando sarebbe atterrata.
   
 
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