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Autore: skinplease    14/01/2016    4 recensioni
Ci sono tanti piccoli e impercettibili attimi, tante piccole cose che non sono accadute, ma che avrebbero dovuto accadere. Racconti di caccia, di demoni e mostri, di amicizie fuori dal comune, di amore oltre ogni immaginazione.
Una raccolta di tutto ciò che avrei voluto vedere in Supernatural.
Genere: Angst, Azione, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Lucifero, Sam Winchester
Note: Lemon, Raccolta, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Incest, PWP | Contesto: Più stagioni
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011coppia: Sam/Dean
rating: arancione/rosso...
quando?: settima serie, quando Dean e Sam si nascondono nei boschi, Bobby non c'è più e loro si sentono soli... e qualcuno li guarda.


Gli investimenti non sono mai sicuri, lui lo sapeva bene. Dopotutto, era il re degli incroci, il signore dei Commercianti.
All'inizio di tutto quel gigantesco casino combinato da quel fottuto angelo con le manie di grandezza, Crowley aveva avuto meno di un minuto per decidere su che cavallo puntare, su chi fare il suo investimento.
Dick era un pericoloso mostro dagli occhi scintillanti, non avrebbe sitato a divorarlo per poi sputarlo fuori con una risata. Sam e Dean Winchester gli avrebbero volentieri appeso le palle al muro, al solo scopo di poterlo tirare giù per poi riappenderlo di nuovo.
Aveva puntato sul cavallo che ora aveva davanti.
Quindi riteneva più che lecito controllare il suo investimento, in quel momento infrattato nella profondità delle foreste inospitali e gelide del Maine occidentale, una della ree più selvagge d'America; e quel che vedeva in quel momento, mentre spiava fuori dalla baita che i due fratelli avevano occupato abusivi nella fuga dai Leviatani, onestamente, Crowley non solo non se lo sarebbe mai aspettato, ma soprattutto iniziava a farlo dubitare della bontà dell'investimento compiuto.
Cazzo, poteva essere un casino! Poteva...
"Per la miseria!" non riuscì a evitare l'imprecazione sommessa dalla sua bocca, nel vedere come si fossero letteralmente lanciati uno sull'altro, bocche incollate e mani dappertutto "Altro che Michele e Lucifero, qui siamo su Casa Erotica sezione High Voltage!"
Le scarpe di entrambi i due occupanti la spoglia casetta tra le montagne volarono e raggiunsero proprio la sua finestra. Sobbalzò appena, senza riuscire a staccare gli occhi di dosso ai due che iniziavano a spogliarsi davanti i suoi occhi, la bocca del maggiore che segnava un percorso umido sul petto dell'altro strappandogli lievi ansimi che giungevano alle orecchie del demone affievoliti dal sottile vetro imbrattato di simboli di protezione.
Un suono ovattato si sparse appena nell'aria, quando Sam si sollevò ribaltando le loro posizioni e costrinse Dean sotto di se, iniziando a strusciarsi lentamente addosso a lui, ormai praticamente nudo.
Crowley arcuò appena le sopracciglia, le mani dentro le tasche del cappotto e un'espressione prima perplessa e poi quasi ammirata "ma non mi dire... Sam, sei una continua sorpresa!" gli scappò sussurrato dalle labbra, quando la bocca del più piccolo si chiuse sul membro eretto del maggiore, che gridò e affondò le mani tra i suoi capelli castani "Questa non me l'aspettavo proprio..."
Ci furono risate smorzate dalle pareti, Crowley non avrebbe potuto entrare nemmeno se avesse voluto, ma non gli interessava.
La scena era interessante da vedere anche così.
Gli scappò una risatina, mentre estraeva una sigaretta e fissava i movimenti dei due occupanti la stanza tra gli alberi, illuminata da una luce a olio e da un camino che probabilmente non avrebbe scaldato un verme.
Ma sembrava che gli occupanti sapessero come scaldarsi, soprattutto ora che Dean aveva preso il controllo e si stava infilando un preservativo sull'erezione tra le sue gambe; Sam ansimava fissandolo, e stringendolo piano in vita.
Un istante, e un gemito di Sam segnò l'inizio del rapporto. Dean prese a spingere dopo meno di un secondo.
"Oh, cielo!" uscì dalle labbra di Crowley, mentre aspirava una boccata di fumo "si ammazzeranno, se continuano così!"
Ma non si sarebbero ammazzati, nossignore. Dopo pochi minuti, le voci vennero sostituite da gemiti, prima soffusi e poi sempre più forti, che ben presto si trasformarono in urla, accompagnati dal rumore della carne sbattuta sulla carne, dal fruscio umido della pelle sudata contro altra pelle sudata.
"Ci danno dentro... e ci sanno anche fare"
Era quasi stupefatto, Crowley, lui era certo di essere il Re del peccato, era certo che qualsiasi cosa sporca sul pianeta terra fosse comunque inferiore a quel che il suo cranio demoniaco era in grado di concepire.
Invece, con una lieve punta di dignità professionale abbacchiata, doveva ammettere che una cosa così non l'avrebbe mai pensata, lui; certe posizioni erano semplicemente...
e l'orgasmo arrivò, e dentro la capanna nel bosco si sentirono due urli strozzati, rumori di labbra morse e baciate, abbracci serrati e sussurri languidi e finalmente appagati.
Il Demone vide tutto, voleva assorbire ogni dettaglio, ogni movimento, ogni respiro dei due là dentro, e pensò che era pericoloso, perchè l'amore ti fotte, l'amore ti rende debole e loro due...
Si baciarono, stesi davanti le fiamme del camino microscopico, su due vecchissime coperte cariche di polvere. I due corpi nudi aderirono uno all'altro, sotto lo sguardo di Crowley, le braccia si strinsero e le labbra si succhiarono a vicenda.
L'aria che respiravano era la stessa, probabilmente.
Un bacio così profondo, e così vero, che Crowley si paralizzò. La mano che reggeva il mozzicone prese a tremare, il respiro gli divenne quasi irregolare.
"Dannati bastardi..." mormorò, e li vide sorridersi, carezzarsi piano e parlare così fitto da non fargli capire. ma non aveva importanza, quel che aveva visto era troppo chiaro.
Non era peccato, non era sporco, non era una diabolica immagine di sesso sfrenato.
Si amavano, ecco la verità.
Le forze gli vennero meno, il respiro divenne difficile e deglutì con la gola che doleva; stava male, improvvisamente stava male.
Era colpa dell'amore, quell'arma silenziosa che colpiva quando non te l'aspettavi.
Lui era un demone, e come sempre, vedere la realtà dell'amore gli poteva solo ricordare tutto quello che lui non avrebbe mai potuto avere.
Era la sua condanna eterna, la punizione per essere un figlio dell'oscurità. Improvvisamente, si rese conto che spiare i Winchester mentre scopavano, gli aveva dato l'esatto stato del suo investimento.
E tremò.
Crowley gettò il mozzicone sotto la scarpa e indietreggiò, svanendo tra gli alberi e lasciando a Sam e Dean al loro camino e alle loro risate, a quell'attimo di serenità in mezzo a un mondo di caccia e guerra.
Il suo investimento era certo, non sicuro, semplicemente certo; sperava solo che non si sarebbe rivoltato prima a dopo contro di lui.
"Dick, quasi mi dispiace..." mormorò pensando al Leviatano che avrebbe incontrato i Winchester, prima o dopo.
Non avrebbero fallito, nemmeno stavolta.



Buonasera... chiedo scusa per questi quattro giorni di assenza, lavoro molto e il tempo manca sempre. Da adesso, dovrei riuscire a ritrovare un po' di regolarità! Grazie a tutte, per essere arrivate fin qui.
A domani!


  
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