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Il giorno tanto atteso è arrivato. C'è fermento in casa Jarjayes, tutta la servitù ha un compito importante, tutto deve essere perfetto per il gran ballo a Versailles.
Un filo di luce entra tra le tende mezze aperte nella camera di Oscar. Lei, dopo aver fatto un bel bagno caldo, è quasi pronta per andare al grand ballo alla Reggia, organizzato da sua maestà, la regina Maria Antonietta.
Bussano alla porta mentre lei, seduta davanti allo specchio, cerca di districarsi i lunghi capelli dai nodi.
- Avanti...
- Madamigella Oscar, scusate se vi disturbo...
- No, non disturbi Rosalie, entra pure.
S'avvicina a lei senza far rumore, con fare delicato.
- Posso aiutarvi a pettinare i vostri meravigliosi capelli?...
- Certo Rosalie, io ci provo da dieci minuti ma oggi è veramente difficile, sono più annodati del solito.
Si posiziona alle sue spalle, prende in mano la spazzola di setole morbide ed inizia a pettinare la folta chioma dorata.
- Avete dei capelli bellissimi, sapete?
- Grazie Rosalie, ma anche i tuoi sono molto belli.
- Oh grazie...mia madre diceva sempre, quando ero piccola, che i miei erano i capelli di un angelo.
- Aveva ragione, sono molto belli Rosalie. Perchè sei arrossita?... ho detto qualcosa di sbagliato?..
- Oh no...no, stavo ripensando ad un'altra cosa che mi disse lei.
- E cosa ti disse?... se posso chiedere ovviamente.
Inizia a ridere guardandola allo specchio.
- Mi disse: " Sii ordinata e ben pulita e cura sempre i tuoi capelli, perchè ricorda Rosalie, gli uomini amano toccare i capelli delle proprie donne".
Alza lo sguardo davanti lo specchio, trovando davanti a sè quello divertito di Oscar.
- Madamigella Oscar è una cosa stupida lo so, ma da bambina pettinavo sempre i miei capelli cosi che un giorno, il mio futuro sposo li avrebbe trovati belli e mi avrebbe amato di più.
Oscar inizia a ridere, una risata cristallina ed allegra.
- Ohh ... non mi canzonate così lo so è stupido, ero una bambina e...
Oscar si alza e s'avvicina a Rosalie abbracciandola.
- Non ti prendo in giro Rosalie...credimi non lo farei mai, ognuno di noi aveva un sogno da bambino.
- Madamigella, qual'era il vostro?...se posso chiedere.
- Io volevo seguire le orme di Giovanna D' Arco, combattere ed andare in battaglia ecco... questo volevo.
- Ma non avete mai pensato a qualcosa di più femminile?..
- No!... vedevo le mie sorelle con le loro bambole e mi annoiavo a morte; così prendevo la mia spada, il mio cavallo e chiamavo Andrè, andavamo al fiume creando con la nostra fantasia epiche battaglie.
- Ma ora che siete un'adulta, non avete il desiderio di trovare un uomo che vi ami e con cui creare una famiglia?...
- No, non ne sento il bisogno e poi chi mai sposerebbe una donna che dà ordini?...povero uomo deve essere proprio un santo.
- Eh già proprio un santo o un uomo troppo innamorato.
Rosalie pronuncia le ultime parole mentre pensa al suo amico Andrè che muore d'amore per Oscar.
- Non credo ci sia a questo mondo un uomo che mi possa amare in un modo così potente, non credo sia possibile.
- Devo andare, si è fatto tardi tra poco inizia il ballo.
- Vai pure Rosalie io sono quasi pronta, ti ringrazio per avermi aiutata, sei stata molto gentile.
- Dovere mio madamigella. Vado, a dopo.
Esce dalla camera di Oscar per dirigersi nella sua di stanza. Ad un tratto viene chiamata da Andrè, fermo in un angolo.
- Ciao Rosalie, sei pronta per il grande ballo di stasera?...
- Ciao Andrè, si sono quasi pronta e tu?...
- Si Rosalie, ricordi cosa fare davanti al Re ed alla Regina?...
- Si stai tranquillo, e tu?... quando ti deciderai a parlare di quello che provi per madamigella Oscar?..
- Rosalie ti prego lascia perdere, è una battaglia persa in partenza.
- Andrè ti capisco, madamigella Oscar è come una rosa con le spine, punge appena la tocchi, ma è così bella che la tocchi lo stesso, e ti attira a sè.
- Rosalie bando alle ciance, è tardi è meglio che tu vada.
- Va bene, ma non credere che il discorso sia chiuso Andrè, ne riparleremo.
Passa un'ora e Andrè, davanti alla scalinata, aspetta l'arrivo delle due donne per andare alla Reggia. Le intravede, sono bellissime ai suoi occhi, Oscar in alta uniforme e Rosalie nel suo splendido vestito giallo.
- Siete bellissime.
- Lei è bellissima, io sono solo io come sempre.
- Quando accetterai un complimento Oscar?...
- Smettila Andrè si è fatto tardi.
Salgono sulla carrozza, durante il tragitto lo sguardo di Rosalie passa prima da Oscar e poi da Andrè, ognuno di loro guarda fuori dal proprio finestrino.
Fa un respiro profondo e nella sua mente un solo pensiero.
- Con questi due la vedo molto dura, povera me.
Angolino Orny
Grazie infinite a tutti quelli che hanno letto e leggeranno questa storia, un abbraccio a tutti. Con affetto Orny :*
Angolino Orny
Grazie infinite a tutti quelli che hanno letto e leggeranno questa storia, un abbraccio a tutti. Con affetto Orny :*