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Autore: Relie Diadamat    16/01/2016    5 recensioni
Colin Morgan è un ragazzo adorabile... quasi quanto stupido, di questo Katie ne era fermamente convinta. Erano cinque anni che ci sbavava appresso e lui neanche se ne accorgeva. Ne aveva provate di tutte per avvicinarsi a lui, ma proprio non ci riusciva ad ottenere un risultato positivo.
Questa storia parla di come Katie, spinta dalla sua ossessione verso Colin, abbia escogitato mille modi per provarci col suo amico-collega, senza mai riuscirci...
Genere: Comico, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Colin Morgan, Katie McGrath
Note: Lime, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Nda: Buon salve!
Sono passati secoli e, visto che chi non muore si rivede, ho pensato bene di aggiornare questa raccolta comico-sentimentale. Io amo troppo questi due attori per potermi dimenticare di questa fic!
Ringrazio tutte le persone che seguono la fic, quelle che l'hanno generosamente inserita nelle preferite e quelle anime pie che mi fanno sapere i loro pareri. Mi diverte molto!
Dunque vi lascio a questo tentativo numero quattro... molto insolito.
A voi, ovviamente, la parola!
Buon divertiment... ehm... lettura! :)
 
MILLE MODI PER PROVARCI CON COLIN MORGAN E (NON) RIUSCIRCI
«Fa un po’ Merlin e Morgana, non trovi?»
 




Quella notte di Gennaio era la più buia e tempestosa che Londra avesse mai conosciuto. La pioggia batteva con forza contro le finestre serrate e i lampi illuminavano con il loro bianco l’intera stanza dominata dall’ombra.
Katie sonnecchiava tranquilla nel suo bel lettuccio comodo, quasi rilassata dall’acquazzone che padroneggiava l’intera capitale inglese. Lei, irlandese da capo a piedi, amava simili manifestazioni furente della natura. Quasi, le attendeva con ansia, come d’altronde aspettava da una vita che quei due ingenui e meravigliosi occhi cielo si accorgessero di lei…
Ecco, l’aveva rifatto!
Certo, sarebbe stato un peccato se tra i suoi buoni propositi del nuovo anno ci fosse stato smetterla-di-pensare-a-quell’-idiota-di-Colin-ogni-cinque-secondi, ma in realtà Katie aspirava ad altro: riuscire nell’impresa più ardua della sua vita, ovvero, farsi notare dal suo amico e collega Mr Morgan.
Arricciò il naso nel sonno, rigirandosi tra le lenzuola. Strofinò la guancia sul cuscino mentre un tuono rimbombava nella stanza, dopodiché ci fu solo il rumore della pioggia battente e… uno squillo.
Katie sobbalzò goffamente, tirandosi frettolosamente a sedere per riprendere coscienza. Perché non si trovava alla Fabbrica di Cioccolato, vero?!
Una volta constatato che no, Willy Wonka non era nelle vicinanze, decise di lanciare uno sguardo al cellulare che tremava come un gattino bagnato sul comò, raggiungendolo con un’allungata del braccio. Quando però si portò l’aggeggino all’altezza degli occhi, dovette schiaffeggiarsi due volte la faccia (o forse aveva sognato anche quello?) per credere alle sue pupille.
C’erano due opzioni: o stava letteralmente uscendo fuori di senno, o il nome impresso sullo schermo era davvero quello di Colin. COLIN.
Katie esaminò il suo cellulare come se non le appartenesse e, prima ancora che si alzasse in piedi sul materasso squittendo frasi senza senso, si schiarì la voce ancora impastata dal sonno, rispondendo con un calibrato e normalissimo: «Pronto?»
«Katie».
«Colin?» chiese, come se non lo sapesse che fosse lui!
«Sono davvero desolato per l’ora tarda… ma ho bisogno di parlare con te o… Mi sento così stupido».
«No, ma figurati Col! Sono solo…», Katie diede una fugace occhiata alla sveglia deglutendo in silenzio, «le tre del mattino. Cos’è successo?»
«Io… ehm… so che ti sembrerà strano ma… posso entrare?»
Dove? Quando? Perché?!
«E-Entrare?»
«Lo so è assurdo. Sono sotto casa tua come un delinquente mentre Londra è invasa dal Diluvio Universale, ma ho bisogno di te».
Katie, che intanto ripensava a quanto alcool avesse ingerito quella sera, si alzò piano dal letto avvicinandosi alla finestra, appurando che l’auto di Colin era materialmente parcheggiata sotto la pioggia incessante di Londra. «C-Certo».
Con il cellulare ancora accanto all’orecchio ed il cuore in gola, Katie si diresse alla porta calzando le sue ciabatte rosa con i gattini e la sua chioma indomata di capelli, aprendola con la trachea palpitante.
L’accolse la figura di un Colin mezzo fradicio con i capelli spettinati ed il giubbotto bagnaticcio. Un timido sorriso gli allargò le labbra piene e Katie credette seriamente di sognare.
«Fa un po’ Merlin e Morgana, non trovi?» lo sentì dire ironico, volendo smorzare l’imbarazzo.
Impreparata e con un tamburo nel petto, Katie lasciò entrare l’amato Colin nella sua umile dimora, offrendosi svelta di preparargli qualcosa di caldo.
«Mi dispiace di essere piombato così in casa tua…» aveva iniziato quello con un’aria da cagnolino bastonato e Katie dovette voltarsi a forza verso la cucina, reprimendo l’insano impulso di saltargli addosso e tappargli la bocca a modo suo.
«Non preoccuparti. Io… non riesco mai ad addormentarmi la notte. Mi hai fatto un favore.» Detto ciò, scomparì verso i fornelli prima che la sua libido avesse la meglio su di lei.
 


*

 
 
Katie ritornò in salotto con due tazze fumanti di tea, accorgendosi che l’adorato Colin si era sfilato il giubbotto.
I capelli corvini scompigliati gli ricadevano sulla fronte mentre se ne stava impacciato sul divano, tamburellando le dita sulle cosce.
Sembrava un cucciolo zuppo d’acqua dagli occhioni dolci!
Katie si morse la lingua, ammonendosi per quei stupidi e sempre più ricorrenti pensieri.
«Stai, stai», gli disse vendendolo alzarsi; gli andò incontro per sedersi al suo fianco e porgergli la bevanda.
Per un brevissimo istante le loro mani si sfiorarono e Katie temette di rovesciare il liquido bollente sul povero e caro Col.
«Allora», prese forza Katie. «Cosa è successo?»
«Ho pensato molto».
Katie si lasciò scappare una risata: «E questo fa molto Merlin!»
L’ingenuo collega però scosse il capo, rimanendo serio. «Dico davvero, Kat».
Katie lo guardò intensamente. «A cosa?»
Lo vide sistemarsi sul divano, carezzando col pollice il manico della tazza. «Ho pensato a Merlin e Morgana. I giorni passati sul set… le interviste, il cinema della domenica e qualche libro che mi hai prestato».
Non sta dicendo sul serio, Katie! Non illuderti!
«E… tutte queste cose mi hanno riportato a te».
Smettila Katie! Non è reale!
Katie, immobile come una statua, aveva smarrito il suo sguardo sulle curve perfette di quelle dannate labbra carnose, rosee e seducenti.
«Forse non sarei dovuto venire, ma se c’è una cosa che mio padre mi ha sempre insegnato è che non bisogna avere rimpianti ed io non voglio che tu lo sia».
Non è reale. Non è reale. Non è reale.
«Quindi…»
«Quindi?!»
L’amato Colin abbassò gli occhi azzurro cielo sulle sue labbra e la povera Katie sentì di essere andata in fibrillazione. A separarli, c’erano solo venti stupidissimi e insulsi centimetri!
«Se io…»
Adesso poteva persino respirare il profumo del suo alito: menta artica. Quanto amava avere quell’odore a poca distanza dal volto?
«… Se tu?»
Non ci cascare Katie! Ricordati del Merthur!
La mano di Colin scivolò verso la ragazza, mozzandole il fiato.
Ricordati il Brolin!
Chiuse gli occhi resettando il cervello, aspettando solo che le labbra di Mr Morgan si adagiassero sulle sue. Lei che le avrebbe accolte ben volentieri gustandole, cibandosi della sua lingua con dolcezza, immergendo le mani in quel cespuglio nero disordinato, osando di più, facendogli capire quanto lo desiderasse e quanto lo aveva desiderato, con tutta la passione di cui era capace…
«Pensi che ci sarebbero dei dissapori tra noi se decidessi di uscire con Gemma?*»
… cadendo rovinosamente a terra.
Cadendo rovinosamente a terra?!
Katie spalancò di scatto quei due smeraldi sconcertati, ritrovandosi spalmata sul tappeto a mo’ di sottiletta.
Un lampo squarciò il cielo seguito da un tuono che riecheggiò in tutta la stanza avvolta nel buio.
McGrath, accortasi che no, l’amato Col non era mai corso a casa sua nel cuore della notte nel bel mezzo di un temporale, per parlare di una loro collega, piagnucolò come una bimbetta capricciosa, battendo i pugni in quella posa assai discutibile. «Non è possibile!», si lagnò. «Neanche nei sogni!!»









* Per chi non lo sapesse, Gemma Chan è stata collega di Katie in un film (non ricordo quale) e co-protagonista della serie Humans con Colin Morgan. C'è chi mormora di un possibile flirt tra i due. Io e Katie speriamo siano solo rumors! 
   
 
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