I'll be your water bathing you
clean
The liquid pieceI'll be your ether you'll breathe me
in
You won't release
Well I've seen you suffer, I've seen you cry the whole night through
So I'll be your water bathing you clean
Liquid blue.
Respiro
che lambisce la pelle, che smuove i capelli, che fa rabbrividire. Vento gelido
sulle labbra, eppure così familiare, così amico, così caldo. Turchesi
incastonati in una faccia da cherubino, e sono miei, ed il cuore mi sale in
gola e non scende più. Non urleranno più, quelle pietre colte nella più rara
delle miniere, non mi mangeranno il cuore ed io non ci morirò, non più per
loro. Labbra, colline di velluto dove posso riposare, che mi accoglieranno
sempre, ed io questo lo so, perché sono state loro a dirmelo. Non ho bisogno di
chiederlo di nuovo, le parole mi arrivano come sussurrate dalle nuvole, e
diventano parte di me, mi fanno sorridere, e mi sembra davvero di essere in
Paradiso. Sono morto? Sarei andato all’Inferno, se fossi morto davvero. Ma,
forse, l’Inferno s’è plasmato a mia immagine e somiglianza, ed ora quel calore
non proviene più dalle fiamme che esplodono, ma da un angelo che è inciampato
sulla mia strada, grazie a Dio. E sorrido di nuovo, e quelle pietre preziose si
chiedono io cos’abbia. Se potessero sapere che sono loro il motivo della mia
estasi, allora sì che splenderebbero, che esploderebbero in tutta la loro
bellezza. E, in risposta, sorrido di nuovo, e loro sorridono assieme a me;
hanno capito. Stringo la vita fra le braccia, e stavolta non la lascerò andare:
è mia. Ed è una vita talmente bella, quella, e non sarà di nessun’altro. Me l’ha
promesso. Ed io alle promesse della vita ci credo.
I’ll
be your father, I’ll be your mother,
I’ll be your lover, I’ll be yours.
Non
ho bisogno di ulteriori conferme; so che rimarrò per sempre così, ad
impossessarmi dell’odore della vita, e che lei non mi manderà più via, né io lo
farò con lei. Ecco, petali di rosa sulle mie guance; la mia splendida rosa
nera. Mi accarezza, ed io non posso fare a meno di sorridere di nuovo.
Interrogativi, i turchesi mi guardano; ed io vado di nuovo a riposarmi su quelle splendide colline, le mie
colline. Un sospiro, un sospiro ancora; ho bisogno del tuo sapore. Eppure, mi
sento superbo; non posso pretendere che Dio mi permetta di rapire il suo angelo
più bello. Ma lui ora è qui, sento le sue mani sulla mia pelle, e quest’odore
così presente e così violento mi fa capire che non è un sogno. E stavolta rido,
il sorriso s’allarga e produce suono, ed è un suono così tranquillo, come non l’ho
mai sentito. E poi, la luce. Il cherubino mi sorride, ed io potrei anche
morire, ora, non mi accorgerei della differenza. Ma mi domando: gli angeli sono
così belli, e perfetti. Gli angeli hanno bisogno solo di Dio. Perché, allora,
mi sembra che le sue dita si chiudano tremanti attorno ai miei polsi, in una
tacita richiesta di non abbandonarlo? Un angelo non ha certo bisogno di me. Lui
è così bello, e potrebbe ricevere ciò che vuole se solo lo accennasse, ma no;
lui vuole me, me lo sta dicendo, ed io ancora non gli credo. Le labbra si
muovono ad articolare il mio nome, e mai come ora mi sembra una melodia, di
quelle perfette, di quelle che fanno rabbrividire. Sorrido di nuovo, anche se
non riuscirò mai a raggiungere la sua perfezione; sarò suo, perché me lo sta
chiedendo lui.
I’ll
be your liquor bathing your soul,
Juice that’s pure,
And I’ll be your anchor you’ll never leave,
Shores that cure,
Well I’ve seen you suffer, I’ve seen you cry for days and days,
So I’ll be your liquor
Demons will drown and float away.
Perché
lo amo, e non c’è mai stata cosa riguardo la quale sono stato più sicuro.