Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: monik    15/03/2009    9 recensioni
Non so se a voi sia mai capitato, ma scrivendo il secondo capitolo mi è venuta un'altra idea per proseguire la storia, quindi la trama è cambiata. Almeno, non del tutto! =) Dunque dunque.. Kagome, come detto già, giovane 20enne è costretta a lavorare per mantenere la famiglia, non avendo alcun tempo libero per se stessa e per la sua vita sentimentale. Ma una sera, andando in un pub, incontra un giovane ragazzo. Ebbene si, è il figlio di Izayoi, la migliore amica della defunta madre. Non sa bene perchè, ma ogni volte che vede, pensa o sogna lui, il suo corpo perde sempre colpi. E lui? Bè, si sfideranno per scherzo, per gioco, per vedersi e sentirsi. "Benissimo! Vince il primo che.. vediamo..."|"Il primo che fa cadere ai suoi piedi l'altro" disse lui, sussurandole rocamente all'orecchio, procurandole scosse dal più profondo fino a farle venire la pelle d'oca. Buona lettura!
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Il dopo festa
Capitolo nono.
*Il dopo festa*



Giovedì.
Ore 11.48.


Kagome sbadigliò rumorosamente. La notte precedente non era riuscita a chiudere occhio ed ora si sentiva stanchissima. Ovviamente la colpa era di Inuyasha, il cui pensiero non riusciva a darle pace. Ogni volta che aveva provato ad addormentarsi, serrando la mente ad ogni pensiero, lui si era fiondato, potente, nella sua testa, facendole battere il cuore. Il risultato? Una, bellissima, magnifica, stupenda notte insonne!
Svogliatamente e con gli occhi pesanti guardò lo schermo del computer. Ma cosa ci facevano delle formichine che si muovevano sullo schermo? Sbattè gli occhi più volte, massaggiandoseli con le mani, e si rese conto che quegli strani esserini non erano altro che lettere. Sospirò, distrutta.
Ricominciò a battere le parole sulla tastiera.
Prima il dovere, poi il piacere.
Appuntò gli ultimi appuntamenti, poi appoggiò la testa sulla scrivania. Ma perchè Inuyasha le faceva ciò? E poi doveva assolutamente capire per quale assurdo motivo Sota e il nonno si stessero comportando in quel modo. Si rimise seduta correttamente e prese la cornetta del telefono. Avrebbe dovuto disdire alcuni appuntamenti della signora Toji. Compose il primo numero. Dopo sei squilli, non rispondendo nessuno, riagganciò.
Era proprio una giornataccia. L'occhio le cadde sull'orologio. 11.57.
Tre minuti. Tre soli minuti.
La porta dell'ufficio della signora Toji si aprì e la donna uscì dal suo ufficio, spegnendo la luce e richiudendosi alle spalle la porta. Fissò per un attimo la ragazza, che aveva delle profondissime occhiaie. La signora Toji le sorrise forzatamente e poi lasciò Kagome da sola nella stanza. Sospirò. Era già stanca ed era solo a metà giornata lavorativa. Per fortuna era il penultimo giorno. Poi sabato, avrebbe potuto riposarsi, finalmente.
Mentre si alzava dalla sedia per prendere la chiave del distributore, notò il giorno 14 circondato. Già. Era il suo compleanno. Il suo primo compleanno senza la madre. E non aveva assolutamente voglia di festeggiare. Ma di sicuro avrebbe preparato qualcosa di buono per il sabato. Era giusto che almeno il nonno e suo fratello mangiassero un po' di torta.
Lentamente, andò a prendersi dei taralli da sgranocchiare. Camminò di fianco all'ingresso, accorgendosi di quante persone stessero uscendo a mangiare o andando a casa. Le invidiò moltissimo. Proseguì, in direzione della macchinetta luminosa posta innanzi agli altri uffici. Aveva tanta fame, ma di sicuro non poteva permettersi tutti i giorni un pranzo come quello del giorno precedente. Si chiese quanto avesse pagato Inuyasha, cercando di non pensare a cifre fin troppo esorbitanti.
Non avesse mai pensato a lui, la sua mente cominciò ad elaborare pensieri d'ogni genere sul ragazzo in questione, mentre Kagome, tranquillamente, tornava nel suo ufficio, pranzando con un sacchettino di taralli.
Cercando di distrarsi e soprattutto al fine di togliersi dalla mente il ragazzo, cominciò a leggere le indicazioni sulla confezione. Rilesse gli ingredienti e le statistiche nutritive almeno una decina di volta, sino ad ottenere l'effetto sperato.
Infatti, come avrebbe fatto a lavorare se Inuyasha era il suo pensiero principale?

Inuyasha, appena iniziata la sua pausa pranzo, si lanciò fuori dall'edificio lavorativo. Saltò in macchina, allacciandosi la cintura di sicurezza e, ingranando direttamente la seconda, sgommò in direzione del più vicino centro commerciale. Aveva giusto un'ora per trovare e comprare l'abito più adatto a Kagome per la festa della sera seguente.
Quando arrivò al centro, parcheggiò e si fiondò all'interno, ringraziando che l'orario fosse continuato. Si aggirò per un quarto d'ora nel reparto donna di un negozio d'abiti, senza risultati. Si rese conto di essere osservato, così, senza dare nell'occhio, cercò di trovare il vestito più grazioso. Mentre si aggirava fra i vari reparti, non riusciva a non rimembrare la ragazza sorridente. Era così bella e graziosa che tutti lo avrebbero invidiato.
E poi, lo vide. Era un vestito da sera abbastanza scollato, ma nella giusta misura. Nero. Sorrise compiaciuto, cercando di immaginare il corpo della ragazza dentro a quell'abito. Andò ad occhio e immaginò che la taglia le potesse andare bene. Quando arrivò alla cassa, la ragazza lo guardò leggermente stranita, ma come era sua dovere, fece lo scontrino e attese che il ragazzo tanto di fretta pagasse.
Inuyasha, prese il portafoglio e porse i soldi alla ragazza, che frattanto lo studiava. Leggermente infastidito, non attese nemmeno la busta e si fiondò fuori dal negozio. Per un qualunque ragazzo sarebbe bastato, ma per lui no. Non voleva dopotutto conquistarla?
Sorridendo, si avviò verso un altro reparto. Quel regalo sarebbe piaciuto più a lui.

Kagome guardò l'orologio, distrutta. Dato che quel giorno non aveva fatto la pausa pranzo, le mancavano solo due ore. Sospirò distrutta, ma la sua attenzione fu rapita dallo squillo del telefono. Sussultando afferrò la cornetta, e dopo che si fu ricomposta, la portò all'orecchio, risponde con la solita voce atona.
<< Ma buongiorno, principessa! >>
Kagome lasciò scivolare la cornetta, ma poi la riprese immediatamente. Rispose alla voce maschile che la richiamava, sussurrando appena.
<< INUYASHA! Non possiamo parlare al lavoro! >>
<< E... Allora? >>
Kagome sospirò, ma le scappò un leggero sorriso.
<< Come hai fatto a prendere il numero dell'ufficio? >>
Sentì un momento di silenzio all'altro capo del telefono, un brusìo e poi riudì la voce del ragazzo.
<< Eh... I trucchi del mestiere! >>
La ragazza potè chiaramente immaginare che sul volto bellissimo del ragazzo vi fosse nato un sorriso e non riuscì a non trattenere una leggera risata. Poi però sentì il cigolìo della porta dell'ufficio della signora Toji, e parlando ad una voce normale, continuò iperterrita.
<< Ma certo, signora. Si ricordi solamente di mandare un fax al numero... Ah, lo sa già il numero? Perfetto! Si ricordi allora! Arrivederla! >>
Rimise a posto la cornetta e chiuse la chiamata. Alzò poi lo sguardo verso la sua principale e potè notare approvazione sul suo viso. Sorrise cortesemente, per poi rimettersi a trascrivere gli appuntamenti meno imminenti.
<< Signora, si ricordi che domani mattina, alle 10.30, avrà luogo nella sede della BF Group una riunione della massima importanza. >> Vide annuire la donna, che rientrò nel suo ufficio. Kagome sospirò e passò una mano sulla fronte. Stava sudando freddo.


Venerdì.
Ore 14.24.

Sota corse velocemente giù dalle scale, quasi inciampando nel gradino. Percorse velocemente il corridoio ed entrò in cucina, dove il nonno, vestito perfino di un grembiulino rosa con i fiorellini, stava cucinando qualche cosa. Sota aprì l'armadietto al fianco delle lavastoviglie, cercando dei decori. Il nonno fissò il nipotino tutto indaffarato e gli domandò cosa stesse cercando con tale foga.
<< Sto cercando un fiocchettino da attaccare al regalo! Che fiocchettino sta bene con il rosso? Il verde? No, il verde no! Il blu forse! No! Anzi! Meglio l'oro! Vero nonno? >>
Il vecchio fissava il bambino con occhi stra-lunati. Non aveva compreso una sola parola del piccolo monologo del bambino. Poi seguì la figura del ragazzo correre fuori dalla cucina e tornare al piano di sopra, probabilmente indaffarato ad impacchettare il regalo per la sua sorellona. Invece lui aveva ricoperto i panni dello chef, anche se il risultato poteva apparire leggermente orrido. Guardò la crema che doveva essere al cioccolato. Quello strano colore violastro non prometteva nulla di buono, ma di sicuro, un metodo infallibile per capire se il cibo fosse commestibile era a portata di mano. Ghignando, voltò lo sguardo verso il povero gattino indifeso che, seduto sul tavolo, si stava leccando una zampa.
Buyo, tirato in causa, sollevò lo sguardo, incontrando due occhi non promettenti nulla di buono. Vide la figura anziana fare un passo verso di lui, con uno strumento umano metallico a lui non conosciuto in una mano. Si alzò, e rizzando il pelo e soffiando, scappò in sala e il nonno, desolato, tornò alla sua postazione fornelli.
Sota, frattanto, aveva impacchettato per bene il regalo di Kagome e rifletteva sugli ultimi dettagli mancanti per la festa.
Ormai erano quasi le 15. Tempo pochi minuti e sarebbero arrivati i soccorsi.
Aveva pianificato tutto, dall'arrivo, alla cena, al dopo-festa. Si era divertito moltissimo, anche perchè gli pareva il minimo dopo tutto ciò che la sorella aveva fatto per loro. Sapeva benissimo che lei stava rinunciando a molti piaceri della vita, come uscire con gli amici e divertirsi. Eppure, dopo che lei aveva incontrato Inuyasha, Sota aveva notato che qualcosa era cambiato nella ragazza. Era più sbadata del solito e, sì, era anche felice.
Per tanto tempo aveva pensato che la sorella non si sarebbe mai ripresa dalla morte della madre, ma con quel ragazzo, sembrava che una gomma avesse cancellato alcuni momenti bui della vita di Kagome, e per questo era grato ad Inuyasha.
Per quanto fosse ancora un bambino, certe cose le comprendeva benissimo, e se c'era una cosa che aveva capito fin da subito era che i due si piacevano, e anche tanto. Ma ora arrivava il colmo. Se i due si piacevano
perchè, cosa incomprensibile anche per lui che era dotato della più fervida immaginazione, non si frequentavano decentemente? E per fortuna che lui era il fratellino minore!
Fu risvegliato dai suoi pensieri dal suono del campanello e, allegro, corse nuovamente giù dalle scale, saltandone a due a due, e, attraversato l'ingresso, si catapultò ad aprire la porta. Quando vide Inuyasha e la signora Izayoi sorrise e li fece entrare. Chiuse la porta, ma fu costretto ad aprirla di nuovo, poichè il campanello era stato premuto nuovamente. All'ingresso v'era anche la migliore amica della sorella e il suo fidanzato.
E con un ghigno malefico chiuse la parte. Iniziava il divertimento.

Kagome sospirò. Spense il monitor del computer. Aveva addirittura fatto un'ora di straordinario. Certo, in quel momento i soldi non erano così carenti, ma preferiva mettere da parte ancora qualcosa. Erano le cinque e un'ora di straordinario le era più che bastata. Stiracchiandosi, si alzò dalla sedia, la quale girò un poco. Alcune persone, come lei, stavano staccando, e così, si avvicinò all'appendiabiti e prese il suo cappotto.
Era il suo compleanno. Ma non era affatto contenta.
Sentì un'ombra di malinconia ricoprirle il volto, ma cercò di non pensarci. Le faceva male, però non era nemmeno giusto nei confronti del nonno e di Sota comportarsi sempre così. Doveva mandare avanti la famiglia, e ciò le impediva alcune cose. Era stato difficile dover dire addio alla giovinezza e ritrovarsi subito adulta e con la famiglia sulle spalle. Ma, in fundis, lei era contenta così com'era. Anche se la famiglia che aveva sempre desiderato era leggermente differente.
Uscì dalla sede e si avviò in direzione della fermata dell'autobus, ammirando il principio di un tramonto che sarebbe stato fantastico. Si apprestò ad attraversare la strada. Era in perfetto orario, ma qualcosa la bloccò. Sul ciglio della strada v'era Inuyasha, seduto sul cofano della macchina, con le mani incrociate sul petto. La stava fissando minuziosamente e lei non potè non arrossire.
Non si scambiarono alcuna parola, ma Kagome si avvicinò al ragazzo che nel frattempo aveva iniziato a sorridere. Si sedette anch'ella sul cofano dell'Audi, e rimasero entrambi in silenzio ancora per un po', ma fu Inuyasha, che spezzò quel silenzio.
<< Buona sera, principessa >>.
Kagome sarrosì leggermente. Ormai i nomignoli stavano volando. Senza proferire parola, forse fin troppo audace, appoggiò la testa sulla spalla di Inuyasha, il quale si avvicinò ancora di più a Kagome. Guardavano entrambi il cielo, in lontananza. Poi Inuyasha si mosse, e Kagome, che aveva gli occhi socchiusi, lo guardò, distanziandosi un po'. Inuyasha, senza dir nulla, andò dalla parte del passeggiero e le aprì la portiera e Kagome sorrise contenta.
Quando furono entrambi in macchina, Inuyasha accese il veicolo e iniziò a guidare, prendendo però una direzione leggermente diversa. Kagome non disse nulla, ma non fu nemmeno spaventata. Si fidava ormai troppo di quel ragazzo. E, purtroppo ne era sicura: lei gli voleva più che bene. Sospirò, emozionata e stanca alla stesso tempo, e il viaggio proseguì in quel modo: silenzioso e gradevole.
Poi, Kagome vide che Inuyasha aveva preso una strada provinciale. Stavano uscendo dalla città e sul volto di Kagome comparve un punto interrogativo e Inuyasha, che la guardava, non potè non sorridere dolcemente.
<< E' una sorpresa, Kagome. Una delle tante >>.
Kagome sbarrò gli occhi. Una sorpresa? Per lei? E come faceva lui a sapere che era il suo compleanno? Sorridendo e scuotendo la testa contemporaneamente, pensò a Sota e al nonno. Avrebbe dovuto immaginarlo.
Inuyasha frenò e uscì dalla macchina. Erano in campagna, e Kagome non potè non guardare stupita lo spettacolo, quasi surreale. Il tramonto illuminava ancora la strada e parte dei campi. Ma nelle parti di ombra, si alzava una leggera foschia.
La ragazza uscì dalla macchina e non potè far a meno di avvicinarsi ad Inuyasha, che la stava fissando. L'abbracciò da dietro e Kagome non potè rabbrividire. Poi le pose un bacio sul collo e Kagome si accaldò, sbattendo gli occhi leggermente sgranati.
Inuyasha appoggiò la testa sulla spalla della ragazza e rimasero in quella posizione, dolcemente cullati e toccati dalla luce solare che, a poco a poco, si affievoliva, lasciando spazio alle stelle e alla luna. Erano le sei, e Kagome si voltò verso Inuyasha, che frattanto, era rimasto in quella posizione.
<< Grazie, Inuyasha. Era bellissimo. >>
Inuyasha sorrise compiaciuto, ma poi le pose un bacio sul naso e Kagome dovette imporsi con la forza di non baciare il ragazzo. Lo sentì sussurrare un 'tu di più' e come sempre, arrossì.
<< Auguri, Kagome. >>
Kagome chiuse gli occhi. Quanto le faceva male dover pensare a lei, a sua madre. Quanta tristezza le metteva, ma non voleva piangere ancora davanti ad Inuyasha. Lui non c'entrava nulla, ma lui stesso l'abbracciò e Kagome si ritrovò con il capo appoggiato sulla sua spalla.
<< Io sarò vicino a te, per sempre. >>
Per sempre.
Quelle due parole risuonarono nella sua testa come una dolce cantilena e Kagome sorrise, staccandosi leggermente da Inuyasha.
<< Forse sarebbe meglio che io torni a casa. Sota e il nonno potrebbero darmi per dispersa. >>
Inuyasha annuì e, dopo essere saliti in macchina, tornarono in città, abbandonando quel paesaggio stupendo. Guidò fino a casa della ragazza e poi parcheggiò fuori dal tempio. L'accompagnò fino all'ingresso e poi fece per salutarlo, ma Inuyasha le pose un dito sulle labbra. Aprì la porta e altre 5 persone urlarono contemporaneamente 'auguri'. Kagome sorrise ed entrò in casa. Le vennero quasi le lacrime. La casa era stata riempita di striscioni e stelline varie e Kagome, per una volta, si sentì amata veramente. Guardò la signora Izayoi sorriderle dolcemente, la sua migliore amica Sango saltarle in braccio ed abbracciarla, il suo fidanzato, ormai eterno, Miroku fissarla con i suoi soliti occhietti maliziosi, il nonno guardarla con stelle al posto degli occhi e Sota, il più vicino a lei, fissarla dolcemente e con gli occhi dolci e Kagome non potè non abbracciarlo.
<< Grazie Sota. >>
Sussurò quelle poche parole, ma il fratellino l'abbracciò. Poi, tutti la trascinarono in sala, dove un buon odorino si spandeva per tutta la sala. Ci avrebbe scommesso la casa, ma era certa che la cena era opera, esclusivamente, della signora Izayoi. Sorrise mentre sei persone le parlavano contemporaneamente.

E lentamente, fra risate e sorrisi, Kagome si scordò del dolore, della tristezza, della paura, della delusione. Passarono due ore così, e Kagome, seduta al fianco di Inuyasha che non la perdeva d'occhio mai, si sentì per una volta, dopo la morte della madre, voluta e amata. Non riuscì a non ringraziare mentalmente il nonno e Sota per aver iniziato tutto. Ma arrivò il momento dei regali e Kagome non seppe se accettarli e ringraziarli o fare una scenata isterica perchè non desiderava ricevere regali. Ma quando vide il fratellino portare un regalo che era stato accuratamente impachettato da lui, non potè far a meno di accettarli.
Sota desiderò che la sorella aprisse per primo il suo regalo. Quindi Kagome, dopo aver esaminato il pacchetto, aprì lentamente e con attenzione il regalo. Era una cornice che ritraeva il fratellino e lei insieme, in una foto di cui lei non aveva memoria. Commossa ringraziò il fratello.
Poi toccò al nonno, il quale le aveva regalato degli amuleti leggermente strani.
<< Sono per tenere lontano i ragazzi dalla mia nipotina! >> L'uomo battè un pugno sul petto, con gli occhi chiusi, e non potè notare la mano di Inuyasha che sfiorò leggermente e quasi impercettibilmente la schiena della ragazza, che rabbrividì. Kagome sorrise leggermente imbarazzata e con un grosso gocciolone, ringraziando il nonno, che pensava alla sua nipotina come se fosse ancora una bambina, a cui era ignoto l'amore.
Sango e Miroku le regalarono una collana fatta d'oro e non potè non abbracciare la sua migliore amica e il suo amico, che non perse occasione per palparle il fondoschiena. Purtroppo per lui, però, ricevette tre pugni.
Izayoi e Inuyasha le regalarono un orologio, con rifiniture graziose e molto belle. Abbracciò Izayoi e Inuyasha, il quale però avrebbe desiderato di più.
Mentre Kagome metteva i regali sul tavolo in cucina, Inuyasha la guardò, e infine la seguì, mentre gli altri avevano ricominciato a mangiare la torta, fatta, ovviamente, da Izayoi. Entrò in cucina e vide la ragazza fissare i regali con le lacrime agli occhi. Si avvicinò a lei, e l'abbracciò da dietro, come poche ore prima, ma qualcosa era diverso. Kagome, che tutte le altre volte era leggermente tesa, quella volta si lasciò andare e appoggiò il busto e il capo sul corpo di Inuyasha.
Il ragazzo si immobilizzò. Cosa stava facendo? Se fosse andata avanti così, di sicuro avrebbe rovinato tutta la sorpresa.
Ma per fortuna, arrivò Sota, che non appena li vide ghignò soddisfatto e li chiamò in soggiorno.
La serata continuò allegramente, nonostante a volte Kagome fosse invasa dalla tristezza al ricordo della madre. Le mancava tanto, e quello, che era il primo compleanno senza di lei, era completamente diverso. Le mancava il suo sorriso, la sua dolcezza, il suo amore. Si incantò a fissare la migliore amica che stava bisticciando come al solito con il fidanzato che aveva osato palparle il seno a tavola. Si mise a guardare la madre di Inuyasha che sorrideva fissando la scena dei fidanzatini. Anche lei, come Kagome, soffriva per la perdita del marito. Si domandò come Inuyasha facesse a non soffrire per la perdita del genitore, o almeno, come facesse a non darlo a vedere.
Il nonno, come al solito, raccontava una sua storia sui demoni e sacerdoti, ma l'unico che lo stava ascoltando era Buyo, appallottolato sulle gambe di Sota.
E poi, sentendo lo sguardo fisso di Inuyasha su di sè, si voltò a guardarlo. Era davvero bellissimo.
Ormai sentiva che la scommessa e la sua importanza, per lei, stavano scemando. Eppure, qualcosa ancora la bloccava. Come avrebbe fatto senza di lui? Probabilmente anche lui provava qualcosa nei suoi confronti. Ma cosa? E quanto forte?
Lo guardò negli occhi, e sentì la di lui mano cercare la sua. Non riuscì a non imbarazzarsi e, per una frazione di secondo, tutto scomparve. Solo loro due erano importanti. Solo lui era nel suo cuore. Sentì il calore propagarsi per il suo corpo e percepì il calore sulle guance. Sorrise ancora di più, quando sentì la mano di Inuyasha accarezzarle ora l'avambraccio.
Questi movimenti non sfuggirono a Sota, il quale, appositamente, sbadigliò rumorosamente.
<< Sota! Ma ti pare educato?! >>
<< Scusami Kagome, è che sono così stanco. >>
Sota lanciò uno sguardo ad Inuyasha, e il ragazzo non potè non ringraziarlo con gli occhi. Sota sorrise, felice per la sorella e per il suo nuovo amico, che ormai considerava parte integrante della sua famiglia.
Lo sbadiglio di Sota sortì l'effetto sperato. La signora Izayoi si congedò, dicendo che all'indomani avrebbe avuto tanto lavoro da fare, lanciando uno sguardo abbastanza malizioso al figlio, che non riuscì a non ridacchiare. E ciò non sfuggì a Kagome, che gli tirò un pizzicotto sulla gamba. Sango si alzò, dicendo che il giorno dopo avrebbe dovuto preparare un esame per l'università, e Kagome sorrise pensando alla fortunata amica. Miroku la seguì a ruota, ma solo dopo averle ridetto, per la quattrocentesima volta, che era la festeggiata più bella del mondo.
Kagome, sconsolata, accompagnò gli invitati alla porta, per poi chiuderla alle loro spalle. Poi si voltò e vide Inuyasha che stava sparecchiando aiutato da Sota, mentre suo nonno, ancora seduto sulla sedia, era intento a leggere il giornale. Entrò in cucina, per mettere a posto i piatti e si voltò Inuyasha che nel frattempo si era fermato un attimo vicino a lei.
<< Inuyasha, non devi. Vai pure, anche tu! >>
Ma vide il ragazzo sogghignare e scuotere la testa. Notò, con la coda dell'occhio che anche il fratellino stava sorridendo alquanto malignamente. Ma cosa avevano in mente quelli? Erano forse pazzi assassini? Scosse la testa e si avvicinò al lavandino per mettere in ordine le stoviglie, accompagnata sempre dallo sguardo scrutatore di Inuyasha. Si sentiva emozionata e allo stesso tempo inquieta, come ogni volta che rimaneva sola con lui. Ma era veramente paura? Oppure, cosa ancora più probabile, era il desiderio di saltargli addosso?
Scosse per l'ennesima volta la testa e si rimboccò le maniche.
Poi, però la sua attenzione fu catturata dalla voce del fratello. Si voltò verso di lui e notò Sota trascinare il nonno verso l'uscita.
<< Nonno, mi avevi promesso che andavamo al CINEMA, non te lo ricordi? >>
Andò vicino all'ingresso, guardando, vicino ad Inuyasha, la scena. Vide però il nonno rispondere risoluto no.
<< Ma nonno! Me l'avevi promesso! >>
Il bambino lo guardò con degli occhi da cucciolo bastonato e non potè non dire di no al nipotino, anche se l'idea di lasciare Kagome ed Inuyasha da soli a casa non l'allettasse molto. Kagome vide il bambino trascinare il nonno fuori. La porta si chiuse alle loro spalle e mestamente si voltò. Inuyasha, appoggiato alla parete, la fissava sempre e lei, pur essendo alquanto emozionata e il suo cuore fosse in tumulto, si avviò con falsa tranquillità verso la cucina, con l'intenzione di finire di lavare i piatti.
Ma non appena giunse alla sua postazione, sentì le mani di Inuyasha, caldi e dolci, appoggiarsi sui suoi fianchi. Poi una mano le spostò i capelli, lasciando scoperto il collo. Per quanto Kagome non lo desse a vedere, il suo corpo stava esplodendo. Le gambe le tremavano leggermente e quando sentì le labbra di Inuyasha baciarla leggermente spostandosi per il collo la ragazza non riuscì a trattenersi e le scappò un leggero gemito. Ma come avrebbe fatto a resistergli? Se fosse andato avanti così, sarebbe finita male, se lo sentiva. Poi, però, Inuyasha si staccò e  Kagome fu pervasa dal freddo, che divenì pungente. Si voltò verso il ragazzo, il quale le sorrideva. Si soffermò a fissargli le labbra, ma scuotendo la testa, cercò di pensare ad altro.
<< Ora devo darti il mio primo regalo. >>
Kagome lo guardò interrogativa. Ma non le aveva già regalato un orologio con la madre? Lo fissò per un attimo, ma poi lui le fece segno di seguirlo e lei non disubbidì. La guidò fino al soggiorno, dove, da un'anta dell'armadio, prese un regalo abbastanza grande e morbido. Era impachettato accuratamente, al contrario di quello del fratello o del nonno.
<< Inuyasha ma non dovevi !>>
<< E invece sì! Che credi? Non sono mica un cretino! >>
Kagome sorrise e lo aprì. Il vestito che prese in mano era bellissimo. Lo fissò allibita per un attimo, con la bocca aperta, e quando alzò lo sguardo vide Inuyasha sorriderle e non potè non abbracciarlo di slancio. Inuyasha tentò di ricambiare quell'abbraccio improvviso, ma non fece in tempo che Kagome prese il vestito e corse al piano di sopra.
Scioccato e inerme, rimase in quella posizione per ancora qualche minuto, fissando il luogo in cui la ragazza era scomparsa. Poi, si decise a seguirla. Salì le scale, camminando, e quando arrivò al piano superiore, seguì la porta da cui veniva della luce. Quando si affacciò, però, fu sul punto di morire di infarto. Kagome indossava l'abito che le stava perfetto. Lei, di profilo, si stava fissando allo specchio e la vide girarsi. Stava sorridendo contenta e lui si sciolse. Poi entrò nella camera, ordinatissima, di Kagome. La fissò e glielo disse.
<< Sei bellissima Kagome.>>
La vide arrossire. E non potè non sorridere sincero. Era assolutamente perfetta quella ragazza. E decise: quella sera, avrebbe messo fine a quella sciocca, stupida scommessa. Poi la prese in braccio, dopo averle passato le scarpe col tacco che lei mise, e la portò giù da basso, nonostante la ragazza fra le sue braccia si stesse dimenando.
<< Principessa, la serata è appena cominciata!>>
Kagome sbarrò gli occhi. Guardò l'orologio. Erano solo le dieci di sera.

Fine capitolo.

Chiedo ENORMEMENTE perdono, ma vi giuro che non ho avuto tempo. Mi sto autodistruggendo da sola. Allora, mi dispiace, prima di tutto, dirvi che il capitolo è stato spezzettato in due parti perchè veniva decisamente troppo lungo! ^//^! Che dire? Kagome e Inuyasha sono rimasti soli, a Kagome ha fatto piacere la piccola festicciola, ma i colpi di scena non sono ancora finiti (Ma che colpi di scena?). E-ehm.. Ora, però vorrei ringraziare tutte coloro che hanno commentato!
Ringraziamenti:
- fmi89:
Ma ciu! Che piacere trovare un tuo altro commento! Sono contentissima che il capitolo precedente ti sia piaciuto! Dunque.. Spero che questo capitolo sia stato abbastanza e sufficientemente carino! Mi dispiace di aver dovuto interrompere il capitolo, ma veniva davvero troppo lungo, quindi ho diviso a metà! Spero che vada bene ugualmenteee! ^.^! Spero di trovare un tuo prossimo commento, ma soprattutto che questo capitolo ti sia piaciuto, anche se era un po' troppo riassuntivo, forse! Bacione! Ciau!
- vale728: Coffcoff.. Ehm! Scusa il ritardooo! Mi dispiace un sacco! Ma spero che questo capitolo ti abbia soddisfatto! Altrimenti.. Brrr.. [tutti: FORCAAA! MUAHAHA!]! A parte gli scherzi.. sono contentissima che il capitolo precedente sia stato di tuo gradimento, e spero allo stesso modo che anche questo ti sia piaciuto, anche se forse non è proprio interessante come i precedenti o il prossimo, per quanto riguarda la nostra coppietta.. Ciau! Spero di sentirti presto! Bacione! ^.^!
- Mikamey: ihih.. ma ciau! Beh.. che dire.. ho aggiunto solo dopo due settimane, ma il prossimo lo aggiungo più velocemente! Lo prometto! Tra l'altro.. Spero che anche questo capitolo sia di tuo gradimento, anche se.. ehm.. l'ho interrotto proprio al principio della parte clue.. Muahaha! Sono una cattivaaaa!!! Muahahahahah! No scherzi a parte, il prossimo cerco di postarlo più velocemente così potrò accontentare la vostra sete di sangue [help me] ^.^!
Bè.. che dire.. Anche questo capitolo si è, finalmente x voi, concluso, ma spero di trovare ancora qualche tuo commento! Ciu! Un bacione enorme! Alla prossima! ^.^
- Bellatrix_Indomita: Non immagini nemmeno lontanamente che piacere mi abbia fatto leggere questo tuo commento! Sono felicissimissima, ma sono altrettanto determinata per cercare di riuscire in tutti i capitoli.. Di questo non sono sicurissima, anche perchè, in fondo, anche qui non accade nulla si particolarmente interessante.. Spero che sia stato di tuo gradimento.. Alla prossima! Un bacione enorme! Ciu!!! *-*
- Callistas: MA CIU CARA! Ma hai visto? No dico! Ho aggiornatooo! Si! E' proprio un nuovo capitolo! Certo, la qualità è abbastanza .. coffcoff.. Ma alla fine ho aggiornatooo! Ihih! Sotto le tue 'dolcissime' richieste di aggiornare, alla fine ho ceduto, ed eccoti qui un preludio ad un prossimo, penso penultimo capitolo.. eh si.. Siamo già quasi (ma che già! Finalmente! ndPubblico) alla fine.. Ma spero ugualmente che questo capitolo sia stata abbastanza soddisfacente! Non è nulla di emoziontante.. Cambiando argomento.. Muahahah! Non li ho fatti ancora sliguazzare.. chissà.. forse non lo faranno nemmeno! Muahahah! Ma oggi mi sento proprio cattiva cattiva! [nel frattempo qualcuno sta ardentemente progettando la mia morte.. ma non si sa chi è.. nono!]
Per quanto riguarda il resto.. Spero di trovare un tuo prossimo commento!!!! *-*! Mi rendono davvero troppo felice! Altro che adrenalina o cocaina! Io sono drogata di commenti by callistas! ihih.. dai! Ora vado bella! A presto, spero!
Ciu! un bacioneee!
-Maryku: Ma ciuuuuu! Grazie mille per il commento! Era assolutamente stupendo, e non ti preoccupare affatto di criticarmi! Anzi, sono contentissima di riceverle, basta che siano istruttive! ^.^! Mi dispiace che i dialoghi non si vedano e provvedrò immediatamente! Mi dispiace! Per quanto riguarda i punti di vista! Hai completamente ragione! Anche in questo capitolo sono saltata da quattro personaggi diversi.. ^//^ Ops! Ma il prossimo mi impegno a farlo meglio! Lo promettooooo! Per quanto riguarda il commento della shot! Mi fa solo piacere leggere storie stupende come le tue! Sei davvero bravissima, e spero che questo capitolo sia abbastanza carino! Spero di trovare un tuo prossimo commento! E spero soprattutto che ti sia piaciuto! Alla prossima! Ciiiu! Bacione! ^.^
- robylee: Ma ciu bella! Ho aggiornato, anche se in enorme ritardo, e spero ardentemente che ti sia piaciuto questo nuovo capitolo. Ci stiamo, lentamente dato i miei ottimi e rapidissimi ritmi, appropinquando verso la fine della storia, ma non intendo anticipare nulla! xD! Spero che anche questo capitolo sia stato di tuo gradimento, e prometto che aggiornerò più presto, cara! Un bacione! Alla prossima, allora! Ciau! ^.^

  
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